Comunicati Spirito Veneto

Continua la repressione nel Veneto.Ancora in carcere il patriota Luigi Faccia

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Il giudizio sul grado di civiltà di uno Stato si misura sulla sua capacità di garantire uguaglianza giuridica certa per tutti, siccome questo non avviene e l’Italia ha una giustizia basata sulla delazione e sul pentitismo, questo Stato difficilmente è in grado di garantire giustizia.

 

 

La posizione del Veneto Serenissimo Governo è chiara e senza equivoci: noi siamo un movimento di liberazione che lotta per l’indipendenza totale della Veneta Patria attraverso il rifacimento del referendum farsa del 1866 che illegalmente unì il Veneto all’Italia.
Al Veneto Serenissimo Governo non interessa chiedere la libertà del Patriota Luigi Faccia perché lo Stato Italiano sta liberando e ha liberato criminali di tutte le risme macchiatesi dei più efferati delitti di sangue. Il giudizio sul grado di civiltà di uno Stato si misura sulla sua capacità di garantire uguaglianza giuridica certa per tutti, siccome questo non avviene e l’Italia ha una giustizia basata sulla delazione e sul pentitismo, questo Stato difficilmente è in grado di garantire giustizia.
Il fatto stesso che la precondizione per concedere la libertà sia quella di rinunciare alle proprie idee è già di per sé un crimine, qui va fatta chiarezza: il Patriota Luigi Faccia non è in galera per i fatti connessi all’azione del 8-9 maggio 1997 (campanile di San Marco) ma perché non ha rinunciato alle sue idee di ridare dignità di Nazione Storica d’Europa alla Veneta Serenissima Repubblica.
Il Veneto Serenissimo Governo ritiene importante qui riportare una sintesi delle conclusioni tenute dal nostro Presidente Luigi Massimo Faccia, attualmente detenuto nelle carceri italiane, al III Congresso del Veneto Serenissimo Governo.
Il Veneto Serenissimo Governo considera tali conclusioni un elemento di riflessione e di dibattito non solo per comprendere i problemi aperti il 9 maggio ma anche per seguire una strada politica (III congresso del VSG) che in maniera trasparente, civile e legale porti il Veneto ad essere Nazione d’Europa.
Ecco quanto detto dal presidente del VSG:
[…] Il terzo congresso del Veneto Serenissimo Governo (15 maggio 1999) è il risultato e la continuazione del primo congresso svoltesi il 25/1/1987 che sancì la nascita del Veneto Serenissimo Governo che come primo atto fece la scelta politica del Referendum Popolare per l’autodeterminazione.
[…]Rivendichiamo con forza il diritto all’esistenza e al rispetto del Veneto come Nazione Storica d’Europa. Il terzo congresso del Veneto Serenissimo Governo vuole riaffermare la propria volontà politica di lottare e portare a termine il rifacimento del Referendum del 1866, a due anni dalla straordinaria impresa del 9 maggio 1997 che vide lo spirito e l’intelligenza Veneta vincere in un impresa che sembrava impossibile tanti erano i problemi, le incognite e i pericoli: lo storico Marc Bloch afferma che “le nazioni decadono e muoiono quando ciò che è necessario appare impossibile”.
Per la prima volta, in 130 anni di asservimento italiano, tanti Veneti si sono sentiti orgogliosi di essere tali e non più solo strumenti di lavoro o macchiette. Sono ritornati uomini consci di avere alle spalle un grandioso e luminoso passato nonostante ogni genere di tentativo per annullare e cancellare per sempre la nostra identità. […]Concludendo quindi affermiamo ancora una volta, alla luce di quanto detto, che la detenzione del Presidente del VSG non è un problema del Veneto Serenissimo Governo ma è un problema dello Stato Italiano e delle sue leggi illiberali e repressive.Per il Veneto Serenissimo Governo.

Componente del Veneto Serenissimo Governo
Valerio Serraglia