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Il senato italiano affossa in un sol colpo scienza, etica e diritto

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princìpi che lo stato italiano non ha mai avuto!
In origine questi cosiddetti “progressisti” miravano ad inserire nell’ordinamento italiano l’ “identità di genere”, in base alla quale una persona stabilisce di essere uomo o donna, a prescindere dal fatto che sia nata uomo e donna.

Tale ventata di novità arriva calpestando le più evidenti dinamiche naturali che assegnano il sesso del nascituro al momento del concepimento e non ai capricci del singolo; rappresenta l’ennesimo attacco impartito ai più alti codici morali dell’umanità, fra i quali si annovera sicuramente il Decalogo ebraico-cristiano nella sua parte “sociale”;


Con abile quanto spregiudicata mossa e nell’indifferenza generale, il senato della repubblica italiana ha ratificato la mozione della cosiddetta sinistra radicale che introduce la “tendenza sessuale” nella legislazione italiana; come tutti i reazionari il senato italiano ha sollevato una pietra e se l’è fatta cadere sui piedi, dimostrando così la sua stupidità e il distacco dal Popolo.
In occasione del voto di fiducia inerente la conversione in legge del decreto sulla sicurezza varato dal governo italiano, è stato inserito nel testo il reato d’opinione riguardante la tendenza sessuale. Le sanzioni prevedono il carcere fino a 3 anni per chi incita a commettere o commette atti discriminatori e da 6 mesi a 4 anni per «chiunque, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette atti di violenza o atti di provocazione alla violenza» in riferimento alla “tendenza sessuale”. La sinistra radicale è riuscita a far passare tale decisione come applicazione del n. 1 dell’art. 13 del Trattato di Amsterdam; si tratta di un incredibile sotterfugio, in quanto tale trattato parla di provvedimenti (non di carcere!) che possono essere presi dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea (non dai parlamenti degli stati membri!).
In origine questi cosiddetti “progressisti” miravano ad inserire nell’ordinamento italiano l’ “identità di genere”, in base alla quale una persona stabilisce di essere uomo o donna, a prescindere dal fatto che sia nata uomo e donna.
Tale ventata di novità arriva calpestando le più evidenti dinamiche naturali che assegnano il sesso del nascituro al momento del concepimento e non ai capricci del singolo; rappresenta l’ennesimo attacco impartito ai più alti codici morali dell’umanità, fra i quali si annovera sicuramente il Decalogo ebraico-cristiano nella sua parte “sociale”; viola clamorosamente la loro costituzione italiana laddove riconosce che “uomo” e “donna” sono concetti naturali e non derivanti da presunte scelte legate all’orientamento sessuale.
Insomma, un esempio di solida conoscenza della biologia, dell’etica e del diritto fornito dai 160 senatori che hanno appoggiato tale decisione.

Venezia, 07 dicembre ‘07

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il responsabile delle questioni religiose
Andrea Bonesso