Comunicati Rassegna Stampa

Serenissimi, nuovo governo

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dal Corriere di Verona del 27 gennaio 2008
Le nomine Peroni e Viviani al vertice della « repubblica» dell’ideologo Faccia
Serenissimi, 2 veronesi nel nuovo «governo
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VERONA – Non c’e che dire. Saranno anche stati e sono dei rivoluzionari». O degli «eversivi» come ha sostenuto la magistratura. Ma su una cosa non c’e dubbio. In termini di «governabilità» non hanno niente da imparare da nessuno. Anzi, di questi giorni qualche lezioncina sulla durata di un esecutivo potrebbero anche darla. II « presidente della veneta Serenissima Repubblica» Luigi Massimo Faccia si è rifatto il governo. Presidente del «Veneto Serenissimo Governo» è Luca Peroni, veronese di Colognola, uno degli otto the partecipò alla «presa» di San Marco nel 1997.

Il pensiero del nuovo presidente:
-Gli altri movimenti?
Sono pseudo genetisti che finora hanno fatto meno di niente. Il nodo importante rimane la cancellazione del referendum del 1866

-Gli altri Stati?
Ci sono Stati esteri con cui dialoghiamo. In primis Israele, per la lotta al terrorismo. Poi c’è un membro permanente all’Onu che ci vede di buon occhio

L’ideologo Faccia nomina Peroni presidente
Il veronese finì in carcere per l’«assalto» a San Marco
«Rivendichiamo l’autodeterminazione del popolo veneto»

Incarico anche per Andrea Viviani. «Non ci leghiamo a nessun partito.
Le elezioni? Non ci consideriamo annessi all’Italia»

VERONA – Non c’e che dire. Saranno anche stati e sono dei «rivoluzionari». O degli «eversivi»come ha sostenuto la magistratura. Ma su una cosa non c’e dubbio. In termini di «governabilità» non hanno niente da imparare da nessuno. Anzi, di questi giorni qualche lezioncina sulla durata di un esecutivo potrebbero anche darla. Sarà che loro si sono sfangati i problemi legati a proporzionale e maggioritario, evitando accuratamente le elezioni e andando a nomina, sarà the hanno un presidente della «repubblica» che decide super partes tutti i membri dell’esecutivo, ma il Veneto Serenissimo Governo riesce in quello che l’italianissima repubblica a quanto pare non sa fare. Vale a dire avere un governo stabile che dura 5 anni. E proprio nei giorni in cui a Prodi è cominciata a traballare la poltrona loro, i Serenissimi, si sono riuniti a Longarone. E lì il «presidente della veneta Serenissima Repubblica » Luigi Massimo Faccia si è rifatto il governo. Mica roba da poco per coloro the vent’anni fa diedero vita alla Repubblica di San Marco non riconoscendosi in quella italiana e dieci anni fa quatti quatti se ne salirono sul campanile di San Marco issandovi la bandiera con il leone alato. L’azione costò il carcere al «commando» e a Faccia, che non vi partecipo ma venne ritenuto, con Giuseppe Segato, l’ideologo del gruppo. Gli anni sono passati, le condanne sono state scontate e da ideologo Faccia è diventato presidente della «repubblica». Tanto the ha nominato il governo. Con uno scopo principe: quello di arrivare all’abolizione del referendum del 1866, definito dai Serenissimi «referendum truffa» sull’annessione del Veneto all’Italia. Presidente del Veneto Serenissimo Governo e Luca Peroni, veronese di Colognola, uno degli otto the partecipò alla «presa»del campanile e che la scontò in carcere. Metalmeccanico, 39 anni tra pochi giorni, Peroni ha presentato il programma del nuovo governo. « II Veneto Serenissimo Governo – ha annunciato – non appoggerà nessun governo italiano che si riconosca e voglia nel contempo continuare sulla strada del piano imperialista dei Savoia… Il Veneto Serenissimo Governo sarà sempre vigile nel rivendicare il diritto all’autodeterminazione del popolo veneto e a denunciare tutti quei loschi personaggi the adoperano e adopereranno termini o simboli della nostra gloriosa storia marciana per ingannare i veneti». Messaggio per nulla velato ai vari partiti «autonomisti». «Sono pseudo movimenti venetisti – taglia corto il presidente Peroni – che finora hanno fatto meno di niente». II presidente è lungimirante. E se non cerca proseliti a breve raggio, punta direttamente all’estero. «Abbiamo avuto diversi riconoscimenti. Intanto stiamo facendo una campagna a fianco di Israele, contro il terrorismo. Poi c’e uno Stato che non dico, che è membro permanente del consiglio di sicurezza dell’Onu che ci vede di buon occhio ». Quale sia tra Cina, Usa, Gran Bretagna, Francia e Usa non è dato sapere. Tra i «ministri» c’e un altro veronese, anche lui con la condanna per San Marco. Andrea Viviani, stesso paese di Peroni, è stato nominato «vicepresidente plenipotenziario, segretario di Stato, ministro di giustizia e responsabile dell’archivi storico ». Ma l’arco del governo è stato coperto tutto, tra ministri vicentini e trevigiani. Della crisi del governo nazionale, i Serenissimi se ne fanno un baffo. «Non lo riconosciamo, non ci interessa», spiega Peroni. Per il quale il ragionamento logico è che «proprio perché non lo riconosciamo non partecipiamo alle elezioni». Avvisati quelli che dalle parti del Veneto Serenissimo Governo vorrebbero provare a rosicare voti.

Angiola Petronio