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NULLA DI NUOVO SUL FRONTE ORIENTALE

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…I partiti venetisti al di là dei loro proclami, si sono fermati poco sopra lo zero. Quello che è più grave, in questo loro ennesimo fallimento, è il fatto che hanno ostentato simboli marciani per arrivare a questo penoso risultato dando così l’impressione generale che i Veneti non si riconoscano  nella propria storia, ma accettino la simbologia portata dalle forze di occupazione, nonostante gli inviti fatti dal Veneto Serenissimo Governo a non cadere nel tranello della competizione elettorale…


 

Tutto come previsto, dal Veneto Serenissimo Governo: le forze al potere restauro-central-nazional-federaliste-romano-padane hanno fatto il pieno di voti in quest’ultima tornata elettorale, e in particolare anche nel nostro Veneto  con le solite ormai logore promesse di cambiamento, riduzione delle tasse, lotta alla criminalità, federalismo, e con le nuove  parole d’ordine anti-crisi: “siamo i più forti”, “usciremo prima degli altri dalla crisi”,  “più ottimismo”, “la colpa non è nostra ma della perfida Albione”, “ci sono i primi germogli della ripresa” ecc…ecc…
 I partiti venetisti al di là dei loro proclami, si sono fermati poco sopra lo zero. Quello che è più grave, in questo loro ennesimo fallimento, è il fatto che hanno ostentato simboli marciani per arrivare a questo penoso risultato dando così l’impressione generale che i Veneti non si riconoscano  nella propria storia, ma accettino la simbologia portata dalle forze di occupazione, nonostante gli inviti fatti dal Veneto Serenissimo Governo a non cadere nel tranello della competizione elettorale.
Debbo purtroppo ancora leggere in questi giorni che per il 2010, in occasione delle elezioni regionali, questi gruppi venetisti, non ancora paghi dei reiterati rovesci subiti, preparino la “rivincita”. A quanto pare il richiamo della “carega” è talmente forte che la dignità e la libertà della nostra millenaria Veneta Patria può benissimo passare in secondo piano. L’importante per questi “signori” è sedersi in qualche consiglio comunale o provinciale e poi discutere di lottizzazioni edilizie perché attraverso la delibera del nuovo insediamento abitativo commerciale “la betulla” o il “girasole” il contenuto non cambia. Secondo questi personaggi si dovrebbe arrivare all’indipendenza seguendo la  politica del centro commerciale o delle villette a schiera.
Il Veneto Serenissimo Governo è stato sempre chiaro e ha sempre stigmatizzato questi comportamenti che di veneto non hanno nulla, ricordo ancora una volta che la nostra terra veneta non è una regione a statuto ordinario dello stato italiano, ma nazione storica d’Europa con oltre mille anni di indipendenza che trova ben pochi paragoni nella storia dell’umanità: centoventi dogi, giustizia, libertà, buon governo e rettitudine.
Il non voler riconoscere l’autorità morale del Veneto Serenissimo Governo che si è guadagnato sul campo in tanti anni di lotta sino a giungere al 9 Maggio 1997, ,seguendo come unico punto di riferimento la nostra gloriosa Veneta Serenissima Repubblica, denota la totale mancanza di maturità patriottica e di spirito unitario veneto che come sempre nei momenti più difficili, in epoca marciana il nostro popolo ha saputo trovare, a differenza di altri popoli.
A titolo di esempio, mi sembra  giusto ricordare il martirio delle cernite venete (esercito del popolo), alla cui memoria va tutto il nostro più profondo riconoscimento, durante la terribile battaglia di Agnadello contro le forze imperiali della Lega di Cambrai, il 14 maggio 1509, della quale ricorre il cinquecentesimo anniversario proprio quest’anno, che al seguito della Veneta Serenissima Armata non esitarono ad affrontare con coraggio e determinazione straordinaria l’artiglieria e la cavalleria francese.
 E’ questo lo spirito veneto che ha sempre spinto i componenti del Veneto Serenissimo Governo. 
In questo momento di grandissima crisi che la nostra terra sta attraversando, il Veneto Serenissimo Governo  invita, per il bene comune, tutti gli onesti di questi gruppi a fare un esame di coscienza ed essere di conseguenza coerenti con se stessi, abbandonare queste strade senza sbocchi che ci ha imposto l’occupante e seguire l’unica strada: quella che la nostra storia ha tracciato, se vogliamo vedere finalmente un veneto marciano che sappia dare un futuro di luce e non di tenebre alle nuove generazioni.
 

REFERENDUM  DI LIBERTA’ SUBITO
W SAN MARCO
W LA VENETA SERENISSIMA REPUBBLICA
W IL VENETO SERENISSIMO GOVERNO
 
Longarone, 24 giugno 2009
 

Luigi Massimo Faccia
Presidente della Veneta  Serenissima Repubblica