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Trump candidato alla Casa BiancaFine della dottrina H.Truman

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Trump nel discorso di accettazione della candidatura alla Casa Bianca non ha solo precisato la sua linea politica ed economica interna, ma ha anche chiarito e puntualizzato quali saranno le linee guida della politica estera degli USA, con lui presidente, in particolare in Europa e non solo.

Praticamente dopo oltre 70 anni Trump ha decretato la fine della dottrina H.Truman, che significava interventi in Europa su richiesta degli alleati degli USA. Questa dottrina ha avuto il suo sbocco naturale nel 1949, con la costituzione della NATO. E’ evidente anche ai più distratti che il quadro geopolitico si è modificato.

Donald Trump ne ha preso atto, visto che l’Europa sta implodendo, non è capace di trovare accordi economici, politici, militari; "nessun europeo rinuncia ad andare in vacanza per andare a combattere in Ucraina" (Edward Luttwak www.RadioNazionaleVeneta.org).

Quindi l’unica decisione ragionevole è trovare un accordo con la Federazione Russa, cercando nuovi equilibri geopolitici, che favoriscano la collaborazione e la pace in Europa.

Le nazioni europee, uscite da sanguinose guerre nell’800 e nel 900 sono al tracollo, quindi per i popoli del continente si aprono nuove dinamiche, strade in grado di sprigionare altre energie, e saranno ridisegnati nuovi confini, rispettosi della loro storia, cultura e tradizioni, all’interno dei quali passeremo dalla globalizzazione, che ci ha ridotto all’attuale stato di degrado, a un libero arbitrio, dove i popoli potranno sviluppare le loro potenzialità.

Per raggiungere risultati positivi si potrebbe avere come base di discussione la Conferenza di Mosca (12-17 agosto 1942- Churchill, Stalin, Harriman), la Conferenza di Teheran (28 novembre-1 dicembre 1943- Churchill, Roosevelt, Stalin), seconda Conferenza di Quebec (12-16 settembre 1944- Churchill, Roosevelt- Piano Morgenthau), ma soprattutto gli accordi De Gasperi-Gruber (15 settembre 1946) per il SudTirolo.

Questo è il quadro su cui, probabilmente, lavorerà da gennaio 2017 il presidente Donald Trump.

L’alternativa sarebbe una presidenza Clinton, con un pericoloso aumento della tensione con la Federazione Russa, con un aumento delle provocazioni di Polonia, Paesi Baltici, Romania, Moldavia, e soprattutto della Georgia, con la copertura dei circoli oltranzisti della NATO. Tutto questo potrebbe sfociare in un conflitto armato non facilmente controllabile.

Da quanto si è percepito a Cleveland, Donald Trump non è propriamente il candidato classico dei repubblicani, ma è il candidato degli americani che vogliono lavoro, pace e sicurezza. L’alternativa è: si salvi il popolo USA con Donald Trump o salveranno le lobbyes che attraverso la guerra si arricchiscono e affamano il mondo con Hillary Clinton.

Cleveland, 22 luglio 2016

Germano Battilana