Comunicati

E’ arrivato a conclusione anche il 2017

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Il Veneto Serenissimo Governo ha festeggiato i 30 anni dalla sua nascita ricordando il contributo storico dato alla causa veneta. Abbiamo ricordato anche i 20 anni passati dalla liberazione di Piazza S. Marco per opera di indomiti patrioti al servizio del Veneto Serenissimo Governo per la libertà e l’autodeterminazione di tutte le genti venete.

Noi come popolo abbiamo il diritto all’indipendenza, sia perché ci siamo espressi ed abbiamo vinto il referendum del 22 ottobre dimostrando di non aver nulla a che vedere con l’italia e le sue malefatte, sia per la maturità dovuta alla presenza di un piano economico che ci permette di intrecciare relazioni economiche internazionali che valorizzano la nostra economia, sia perché l’occupante italiano non solo non è in grado di difenderci ma ci sta vendendo al terrorismo islamico.

In questo contesto i dirigenti del Veneto Serenissimo Governo sono stati invitati, in giugno, a San Pietroburgo, dove hanno potuto presentare ed esporre il piano economico per la rinascita della Veneta Serenissima Repubblica (piano Guardiola ).

Sia a S. Pietroburgo sia poi a Verona in Ottobre, il piano economico che abbiamo presentato ha riscosso numerosi ed importanti elogi da parte di esperti internazionali del settore, incitandoci a continuare nell’importante lavoro di impostazione ed articolazione , non solo per il futuro della nostra Patria Veneta, ma per l’intera fascia middle-europea contribuendo ad infondere, per altro, ad un interessamento comune in un’ ottica di risveglio concettuale dell’intera Area Mediterranea Orientale.

Di pari passo al Piano Economico presentato quest’anno, possiamo benissimo mettere in relazione lo scritto presentato alcuni mesi prima, attinente a un discorso prettamente socio-politico che abbiamo preparato nel 2015, dal titolo “Pace e Autodeterminazione dei Popoli.”

Quest’opera si inquadra e prende importanza sempre di più, a mano a mano che le colonne portanti del vecchio sistema interazionale si frantumano, di fronte al nuovo ordine mondiale che si sta affacciando alla realtà odierna.

Gran parte di quello che avevamo previsto, si sta imponendo a ritmi forsennati. Il mondo è in cambiamento e dobbiamo velocizzare i nostri sforzi per non perdere il treno della storia che sta sfrecciando a velocità iperbolica.

Come detto, il vecchio ordine si sta polverizzando; dal mondo unipolare che si pensava avesse oramai raggiunto il suo scopo unico, e cioè la sottomissione se non la cancellazione dei popoli, e della loro volontà ci ritroviamo grazie alla determinazione sempre più crescente di cambiamento e di libertà, al suo fallimento.

Questo oscuro e diabolico piano di dominazione determinerà certamente, nel suo insuccesso, dei momenti di tensione che potranno essere terribili e difficili da superare, e sarà nostro compito, insieme alle genti contermini che lo vorranno, studiare elaborare e proporre la strada più propizia per il nostro miglior futuro, valorizzando la libertà e la giustizia, che sempre ha caratterizzato la storia della Veneta Serenissima Repubblica.

Insomma, il mondo è in fase di riallineamento, basti osservare cos’è successo in pochi anni in medio oriente, e cosa stia sfociando nell’oriente del pianeta, per capire che un nuovo paradigma sta bussando alla porta.

Come abbiamo chiaramente anticipato nei nostri scritti, i grandi consessi mondiali si stanno indebolendo sempre più, perdendo di importanza al punto da stabilire il loro solo “essere burocratico”, mentre le varie decisioni si prendono in maniera prettamente bilaterale se non esclusiva determinando il solo scopo particolare; vengono superate rapidamente, per fare un esempio, anche le alleanze basate sulla difesa reciproca, create dopo la seconda guerra mondiale, a tal proposito possiamo osservare come la seconda forza militare della NATO, la Turchia sia in rotta di collisione con la stessa coalizione, avendo anche un rapporto equivoco con settori del terrorismo islamico.

Stiamo assistendo allo sgretolamento dell’Unione Europea, per volontà dei popoli, vedi Brexit, Catalogna ecc… per non parlare della profonda crisi che attraversano i partiti che hanno governato la burocrazia e la finanza negli ultimi anni, tutte cose queste, ben denunciate nei vari documenti sopra elencati dal Veneto Serenissimo Governo.

I veneti di fronte al mondo hanno dimostrato per l’ennesima volta di essere un popolo unito, anche dopo 150 anni di deliri italioti e seppur denigrati, censurati e frammentati hanno dichiarato con il voto di ottobre di non aver niente a che fare con lo stato occupante, erede del regno imperialista sabaudo-fascista al quale hanno chiaramente notificato la volontà di autodecisione per le proprie vertenze; questa dichiarazione è stata una grande vittoria di tutto il popolo veneto che resterà come un vero e proprio attestato di autodeterminazione.

Tutti questi fattori sia all’interno dello stato Italiano, sia in Europa, porteranno come abbiamo ricordato più volte, allo sfascio dell’europa così com’è strutturata. Sta a noi europei prepararci, pianificare, elaborare e portare a compimento tutte quelle strategie che serviranno affinché il destino dei nostri popoli non sia un passaggio di mano fra un vecchio padrone, e uno nuovo, bensì la rinascita dei nostri principi ispiratori che si basano nella storia della nostra gloriosa Veneta Serenissima Repubblica e sostanzialmente nell’accettare le regole civili del decalogo.

Il prossimo anno il Veneto Serenissimo Governo dovrà impegnarsi in maniera massiccia per cercare di porre le basi ad un’ unità di tutti quei movimenti indipendentisti che esistono nel territorio e nello stesso tempo lavorare per chiarire in maniera sempre più limpida la strada da percorrere in un futuro libero dalle catene italiane.

Mentre l’apparato reggente vacilla e vengono alla luce sempre più le sue aspirazioni degeneri è compito nostro come patrioti Veneti di lottare e cercare quell’unità, non nei numeri ma nella volontà di progettazione, per essere capaci di prendere in mano il nostro destino e virare verso la libertà e la nostra autodeterminazione, consapevoli di averne assoluto diritto in pace e fratellanza in modo paritario con l’intero consesso dei popoli.

Auguro a tutti i veneti, in particolare a quelli della diaspora, buone feste per il Santo Natale ed un prospero nuovo anno ricco di felicità.

“Andiamo con san Marco e il popolo veneto a conquistare l’indipendenza”.

Longarone, 21 dicembre 2017

Il Presidente del Veneto Serenissimo Governo

Luca Peroni