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Morte delle ultime utopie.

Il mondo dopo l’11 settembre 2001.


I tremendi e vili attentati portati nel territorio Americano da forze terroristiche che si richiamano alla guerra santa Islamica, hanno provocato migliaia di vittime, alle quali va tutta la nostra più totale e incondizionata solidarietà. Questi sono purtroppo, in ordine di tempo, gli ultimi morti innocenti dei milioni e milioni di caduti in nome delle utopie formulate dall’uomo dopo la rivoluzione Francese. Dal 1800 a oggi il mondo è passato attraverso un susseguirsi di guerre d’aggressione continue nel tentativo di affermare la "dittatura democratica" dei pochi sui tanti. E allora avanti come impazziti con le ultime utopie: "il governo mondiale", il nuovo ordine mondiale, il globalismo di pochi imposto a tanti e l’antiglobalismo che poi sono le facce della stessa medaglia; l’omologazione dei popoli e lo scardinare la loro storia, cultura e civiltà; la società multietnica e multiconfessionale; un unico modello di sviluppo; il futuro già stabilito e via delirando. Di colpo tutte queste "certezze granitiche" sono state spazzate via in un attimo. Adesso i popoli da dove queste utopie erano partite, costretti dai loro governi ad accettare queste verità per meglio controllarli, sono disorientati, impauriti e incapaci, aldilà di qualche gesto inconsulto nel loro sempre più precario "benessere", di una reazione motivata e ragionata, perché deviati dai veri valori e privati della loro identità storico religiosa culturale da modelli di comportamento collettivi fini a se stessi e improntati sul nulla. Migliaia e migliaia di anni di storia, cultura, tradizioni, civiltà e sentimenti religiosi per centinaia e centinaia di milioni di uomini, anche se profondamente diversi da noi, non potevano essere compressi o distrutti da "certezze fasulle" formulate da pochi in questi ultimi decenni. Adesso siamo costretti a fare i conti con realtà terribili ma che erano ben conosciute da tutti, e nel bene o nel male appartengono al grande disegno della storia e nessuno piccolo-grande gigante si può sottrarre ad esso. In questi momenti tutta l’Europa occidentale e in particolare l’Italia, per non aver voluto capire questa realtà, vaneggia, aldilà di una falsa immagine di ostentata sicurezza, per puri fini di politica interna. Si ritrova sguarnita non di armi, ne ha anche troppe, ma perché ha rinnegato la sua identità e appartenenza nei veri valori della nostra civiltà per rifugiarsi in queste tragiche utopie materialistiche e demagogiche. Da anni,  voci come anche quella del Veneto Serenissimo Governo invitano a cambiare rotta e a guardare alle esperienze storiche dei popoli.
Quello che va bene per noi non è detto che vada automaticamente bene per gli altri, quello che per noi è sbagliato per gli altri può essere giusto e viceversa ecc…
Il Veneto come Nazione indipendente con la sua plurimillenaria Repubblica Serenissima ha affrontato per secoli il problema Islam sia con la spada, nei momenti più drammatici (vedi Famagosta, Lepanto, Candia per citare i fatti d’arme tra i più grandi e famosi), ma soprattutto con la grandissima capacità politico diplomatica di capire e comprendere realtà e popoli tanto diversi da noi e trovare il modo di collaborare senza voler imporre il proprio modello di sviluppo e di società. Questa è l’unica strada chiara che si può percorrere, facendo capire che i valori di fondo su cui si basa la nostra civiltà non sono in discussione né si possono annacquare per miserabili calcoli politico economici e lo stesso vale per loro.
Adesso il nostro popolo, il suo territorio e il suo patrimonio storico, artistico, culturale si trovano ancora una volta in grave pericolo e sono subordinati, loro malgrado, alle decisioni del Governo italiano indeciso su tutto, che oscilla tra velleitari quanto pericolosi proclami di guerra e precipitose ritirate. Il Governo italiano cerca con la tragedia Americana di coprire tutte le sue manchevolezze e dare un’ulteriore sterzata ultra-central-colonialista (qui il presidente Ciampi è un campione di retorica patriottarda tricolore), e far dimenticare tutte le promesse fasulle fatte in campagna elettorale: guadagni facili, ripresa economica come negli anni ’60, sicurezza dei cittadini. A questo proposito le aggressioni criminali alla gente continuano a pieno ritmo e ormai la popolazione è costretta a vivere come fosse in galera e nel terrore: grazie alle politiche dei governi italiani sull’immigrazione per accontentare una lobby industriale fallita e incapace di tenere il mercato, ma soprattutto capace di distruggere il tessuto sociale Veneto e la nostra identità, diffondendo insicurezza, provocando elementi artificiali di razzismo e dividendo ancora una volta i Veneti. In una parola impedendogli di prendere coscienza del loro passato e dei loro diritti di popolo millenario e sfruttando così  il nostro lavoro e le nostre risorse al fine di continuare a tenere in vita questo stato artificiale. Lo scriteriato disegno adesso si scontra con una realtà imprevista: la guerra, e ci domandiamo se la crisi dovesse aumentare cosa farà il governo italiano con il milione e mezzo circa di arabo-mussulmani e le decine di migliaia di mussulmani Balcanici presenti nel territorio italiano, li rinchiuderà tutti in campi di detenzione come fece l’America con i Giapponesi e gli italiani dopo la dichiarazione di guerra fatta all’unione Americana  dall’impero del sol Levante e dall’italietta fascista? Come se non bastasse si aggiunge la solita manovra finanziaria camuffata con la scusa delle nuove necessità per la difesa. Ma ciò che più è grave, e a moltissimi Veneti è sfuggito dietro i proclami di unità compattezza ecc., si è cominciato in sordina attraverso giornali amici del governo a preparare la via di fuga per il nuovo "8 settembre". Questa volta non ci sarà un altro 8 settembre, ancora a danno del nostro popolo e della nostra patria. In questo momento così drammatico il Veneto Serenissimo Governo invita tutto il Popolo Veneto a stringersi attorno al sacro vessillo Marciano, agli immortali eroi Veneti che seppero con il loro sacrificio preservare la libertà del nostro Veneto per secoli e secoli da minacce mille volte più grandi di quelle odierne. Credere e seguire questo Stato che in 135 anni di esistenza non ha saputo che portare nel Veneto lutti, fame, emigrazioni, guerre, divisioni, criminalità, degrado, corruzione, disordine vuol dire in questo momento essere corresponsabili di quello che potrà accadere alla nostra patria e alla nostra gente e attenuanti per i colpevoli non ce ne potranno essere.
Il Veneto Serenissimo Governo e i patrioti che lo sostengono faranno tutto il possibile per difendere la nostra terra e i nostri inestimabili valori storico culturali, uniamoci nella lotta per la libertà e la salvezza del nostro Veneto, dimostriamo al mondo intero che il popolo Veneto esiste ancora.

Veneto Serenissimo Governo