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L'Etiopia è pronta a difendersi militarmente dalla minaccia delle Corti islamiche somale

…il primo ministro etiope, Meles Zenawi, nei giorni scorsi ha definito le Corti (ormai l’autorità di fatto in gran parte della Somalia) un “pericolo attuale e reale” per l’Etiopia, sottolineando che il suo paese intende “risolvere il problema soprattutto attraverso il negoziato e il dialogo” ma dicendosi anche pronto a “difendersi da tale minaccia” militarmente…

 Il Parlamento etiope ha autorizzato oggi a larghissima maggioranza – 311 sì, 99 no (praticamente tutta l’opposizione) e 16 astenuti – il governo di Addis Abeba a “prendere tutte le misure per difendere l’Etiopia” e “contrattaccare qualsiasi invasione del nostro paese”, facendo esplicito riferimento alle Corti Islamiche, il movimento che in pochi mesi ha preso il controllo di gran parte dei territori centro-meridionali della confinante Somalia. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali e internazionali, precisando che “il Parlamento crede che vi sia un pericolo chiaro e presente contro il nostro paese”, sottolinea il testo approvato stamani, aggiungendo comunque una “precondizione” in cui si chiede al governo “di proseguire il processo di pace”. “Ma allo stesso tempo – prosegue il documento – il Parlamento giudica necessario prendere tutte le misure legali necessarie a proteggere la nostra sovranità”. La tensione tra l’Etiopia – principale alleato del Governo di transizione somalo (Tng), riconosciuto internazionalmente ma con scarso controllo del territorio – e le Corti Islamiche è andata crescendo esponenzialmente nelle ultime settimane. Se le Corti recentemente hanno dichiarato una ‘jihad’ contro l’Etiopia (accusata di aver dispiegato decine di migliaia di soldati in territorio somalo per difendere le fragili istituzioni somale), il primo ministro etiope, Meles Zenawi, nei giorni scorsi ha definito le Corti (ormai l’autorità di fatto in gran parte della Somalia) un “pericolo attuale e reale” per l’Etiopia, sottolineando che il suo paese intende “risolvere il problema soprattutto attraverso il negoziato e il dialogo” ma dicendosi anche pronto a “difendersi da tale minaccia” militarmente. Intanto proprio stamattina, le Corti Isl amiche hanno annunciato di aver fatto saltare in aria un mezzo militare etiope nei pressi di Baidoa, la città che ospita le istituzioni di transizione e che si trova oltre 400 chilometri a nord-ovest di Mogadiscio, sede invece del ‘governo’ delle Corti. Notizie di queste genere sono state diffuse spesso dalle Corti nelle ultime settimane, ma quasi mai è stato possibile ottenere conferme indipendenti.