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Hamas: continua l’aggressione

Oggi, 15 luglio 2014 il Presidente dell’Egitto generale Al Sisi ha chiesto ad Israele e ad Hamas di fermare la guerra in atto, e di aprire una trattativa entro le prossime 48 h.

Il governo israeliano ha accettato, i terroristi di Hamas hanno ribadito che continueranno la guerra, fino all’annientamento di tutti gli ebrei d’Israele. Questi sono i fatti.

Tutti i sinceri democratici hanno capito, o stanno capendo, chi vuole la guerra in Medio Oriente; la necessità di sopravvivenza di Hamas sta nel portare al massacro i palestinesi. E nel contempo dare la possibilità ai servi sciocchi dell’antisemitismo di fare propaganda, falsificando la realtà oggettiva.

La politica di pace nella sicurezza è fondamentale, è decisiva in tutto il Mediterraneo Orientale, nel Mar Nero, e nel Medio Oriente.

In questi mesi è in atto un serio tentativo per fermare la guerra. La collaborazione tra il Presidente Wladimir Putin, il Premier Benjamin Netanyahu, il Presidente Al Sisi è fondamentale per bloccare il terrorismo in tutto il settore.

Questo terrorismo che sta attuando un’aggressione senza precedenti in Ucraina, nel Caucaso, in Irak, in Siria, a Gaza, in Libia, ha il fiato sul collo ed è senza via d’uscita. Bisogna porlo di fronte all’alternativa: “arrendersi o perire”. I palestinesi, se desiderano vivere in pace e tranquillità devono eliminare i terroristi, che li stanno portando al massacro, decidendo di vivere senza più conflitti con Israele.

Soltanto gli eredi del nazifascismo e del gran Mufti di Gerusalemme Hussein e i loro stupidi seguaci possono pensare di mistificare la realtà.

Venezia, 15 luglio 2014
il Vicepresidente

Valerio Serraglia