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Referendum per l'indipendenza del Veneto: l'utopia che diventa realtà!

Siamo a pochi giorni dall’anniversario della vittoria della Battaglia di Custoza del 1866 (battaglia che diede via alla cosiddetta terza guerra d’Indipendenza italiana, guerra che portò all’illegale occupazione italiana del Veneto, nonostante l’Italia avesse incasellato una serie di sconfitte militari, tra cui anche quella di Custoza e Lissa).

Pochi giorni fa (il12 giugno 2014) il consiglio regionale del Veneto in un atto di orgoglio patriottico, che lo ha risollevato dal ruolo di Quisling in cui l’occupante italiano lo aveva rilegato, ha votato perché i Veneti possano liberamente decidere del proprio futuro di Popolo e Nazione.

Ora è necessario che tutti coloro che amano il Veneto a prescindere dalla loro appartenenza politica, dalla loro classe economica e dalla loro fede religiosa, si uniscano per fare in modo che il sogno diventi realtà e che il sol dell’avvenire sorga e che riscaldi il nostro futuro come Veneta Serenissima Repubblica indipendente.

La violazione della legalità internazionale avvenuta con il plebiscito truffa del 1866 potrebbe essere sanata, e l’illegale occupazione dello Stato italiano finire: in questo momento storico come Veneti abbiamo bisogno che tutto il consesso internazionale ci appoggi e che gli Stati amici si rivelino sostenendo il diritto del Popolo Veneto ad autodeterminarsi (diritto sancito dai trattati e dalle leggi internazionali).
L’indizione del referendum e il suo risultato andranno a rafforzare il ruolo che il Veneto ha avuto, ha e avrà nel bacino del mediterraneo, l’indipendenza del Veneto sarà sicuramente un elemento di equilibrio e pace per tutti gli Stati che si affacciano sul mediterraneo e che hanno relazioni economiche e politiche con questi Stati. Il possibile boicottaggio e sabotaggio di tale referendum a tutti i livelli e con tutti i mezzi da parte dello Stato italiano andrà nella direzione opposta, ovvero dell’instabilità politica, economica e sociale, e nel favorire i conflitti locali e la conseguente crescente immigrazione deregolarizzata mascherando così il proprio neo schiavismo come solidarietà.
Tutti gli attori internazionali sanno che l’Italia dalla sua costituzione è sempre stata un elemento negativo e destabilizzante nel bacino del mediterraneo: è stata promotore di innumerevoli guerre di aggressione e della repressione di molti popoli, non ha mai fatto autocritica e né ha mai fato le proprie scuse a nessuno, e non ha neppure punito nessun responsabile degli atti criminali commessi. Tanto per inciso ricordiamo tutti i paesi del mediterraneo (passati e presenti) che l’Italia ha aggredito nel corso della propria storia: Slovenia, Croazia, Jugoslavia, Bosnia Erzegovina, Albania, Grecia, Turchia, Regno Unito (Egitto e mandato britannico in Palestina), Libia, Cipro, Malta, Francia. Senza dimenticare le atroci azioni commesse per sottomettere i Popoli presenti nella penisola italiana cercando di azzerare e negare identità, lingue e storie nazionali.

Noi come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, vediamo il possibile raggiungimento di un referendum per l’indipendenza del Veneto, anche attraverso la legge regionale approvata, come un elemento positivo, come la realizzazione del primario obbiettivo che ci siamo posti nel 1987 e per cui nel 1997 abbiamo liberato Piazza San Marco ricostituendo la Veneta Serenissima Repubblica e nel 2008 abbiamo proclamato i primi Liberi Territori Veneti.

Ora donne e uomini che amano il Veneto debbono nei propri posti di lavoro, nelle associazioni che frequentano e in ogni luogo in cui vanno diffondere la causa Veneta ed essere la voce del diritto alla libertà della propria terra Veneta contro ogni possibile ostracismo verso il referendum per l’indipendenza del Veneto.

 

Viva la libertà 
Viva il referendum per l’indipendenza del nostro Veneto

 

Longarone 15 giugno 2014

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Vicepresidente

commissario straordinario

per il rifacimento del referendum del 1866

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




Reuven Rivlin eletto nuovo presidente dello Stato d’Israele

Sarà Reuven Rivlin, nato nel 1939 a Gerusalemme, a succedere a Shimon Peres alla fine di luglio quale nuovo Presidente dello Stato d’Israele. 
Rivlin è stato tre volte Presidente della Knesset, inclusa l’attuale legislatura nella quale è stato eletto deputato per la lista del Likud Yisrael Beitenu.

A nome nostro personale e del Veneto Serenissimo Governo ci congratuliamo con il nuovo presidente, certi che si attuerà con tutti i mezzi a disposizione affinché lo Stato d’Israele possa vivere all’interno di confini stabili, sicuri e difendibili, riconoscendo altresì all’interno del consesso internazionale quali sono i veri amici del Popolo d’Israele.
Il Veneto Serenissimo Governo si è da sempre schierato al fianco del Popolo Ebraico in Terra 
d’Israele ed in diaspora a anche in questa occasione afferma con forza questo legame di amicizia fraterna.
Mazal Tov Reuven Rivlin per questa nuova importante responsabilità che va ad assumere per  l’interesse del Popolo d’Israele.
Longarone, 10 giugno 2014
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente

Luca Peroni

Il Ministro degli Esteri
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia



Festa dell’indipendenza della Russia

Il 12 giugno la Federazione Russa festeggia il giorno dell’indipendenza.
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica porge gli auguri al popolo russo, al suo Presidente Vladimir Putin e al governo, affinché raggiungano tutti gli obbiettivi che si sono prefissati.

Il popolo veneto e il Veneto Serenissimo Governo sono a fianco della Federazione Russa nella lotta contro le rinascenti forze neofasciste e contro il dilagante antisemitismo in Europa.
Il popolo veneto ha legami storici, politici, culturali e umani con il popolo russo.
Il Veneto Serenissimo Governo ringrazia e sarà sempre grato al popolo russo per il sacrificio materiale e soprattutto per i milioni di morti avuti per sconfiggere la canaglia criminale nazifascista.
Anche il popolo veneto si è distinto nella guerra antifascista, lasciando sul campo migliaia di morti subendo gravi danni materiali.
I legami tra il popolo veneto e la Russia affondano le loro radici fin dai tempi della Veneta Serenissima Repubblica.
Non dimentichiamo che migliaia di veneti per fuggire dalla fame e miseria a seguito della occupazione italiana sono andati a lavorare in Russia e hanno dato un fattivo contributo anche alla costruzione della Transiberiana.
Il popolo veneto è tuttora vicino al popolo russo, al suo Presidente Vladimir Putin nella lotta contro l’egemonismo nordamericano per la difesa dei valori fondanti delle nostre patrie.
VIVA L’AMICIZIA RUSSO VENETA
Longarone, 08 giugno 2014

per il Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente Luca Peroni
Vicepresidente vicario Valerio Serraglia



Opponiamoci alle politiche che appoggiano il terrorismo

..Chiediamo al popolo americano di far memoria di questi errori dell’amministrazione che il guida, e di far pressione perché ci sia una inversione di rotta, perché la politica contro il terrorismo riprenda e perché non vengano finanziate tutte quelle organizzazioni terroristiche che vogliono annientare ebrei e cristiani. 
Non è possibile che all’indomani della strage terroristica antiebraica di Bruxelles l’amministrazione Obama voglia lavorare con il governo terroristico palestinese frutto dell’alleanza Hamas-Fatah, fare ciò significa dare il via libera ad ogni terrorista che voglia uccidere gli ebrei, la politica di Obama è una pazzia diplomatica che porterà alla distruzione di tutto il mondo che trova la
propria base etica nel decalogo che Mosé ricevette sul monte Sinai…

Leggiamo con soddisfazione dell’arresto a Marsiglia di Mehdi Nemmouche, 29 anni, un francese di origine algerina reduce dalla guerra in Siria, che in un video ritrovato nella sua borsa si attribuisce la strage del museo ebraico di Bruxelles. Dobbiamo sottolineare che il terrorista è stato trovato per puro caso, nella stazione degli autobus di Marsiglia, durante un controllo antidroga di routine.
Questo terrorista antisemita aveva precedentemente combattuto in Siria la guerra contro il presidente Bashar al Assad. Nonostante fosse conosciuto dai Servizi francesi e tenuto sotto sorveglianza ha potuto tornare in Europa, in Germania, e progettare probabilmente da li l’attentato di Bruxelles.
Quindi questa feccia antisemita trova le sue origini nei ribelli anti Assad, gli stessi che pochi giorni fa Obama ha deciso pubblicamente di finanziare, armare e addestrare. Questa presa di posizione da parte dell’amministrazione americana deve far pensare e riflettere tutto il mondo libero, compreso tutto il Popolo americano. Già nei fatti l’intelligence USA finanziava la guerra anti Assad e quindi oggettivamente tutti quei gruppi terroristici che vogliono la distruzione degli ebrei e dei cristiani. Le scene raccapriccianti contro i cristiani in Siria sono all’ordine del giorno, e gli appelli all’uccisione degli ebrei e alla distruzione di Israele sono il pane quotidiano di tutti i gruppi terroristici che brulicano in Siria. Sta nei fatti che questa presa di posizione dell’amministrazione USA di fatto legittima l’odio antiebraico e anticristiano dei vari gruppi terroristici islamisti. Al presidente Obama non è bastata la sua politica fallimentare di appoggio alle primavere arabe? Non è servito a nulla veder trucidato un proprio ambasciatore in Libia? I danni causati dai fratelli musulmani in Egitto non gli sono serviti da lezione rispetto alle farneticazioni che ha fatto nel suo discorso all’università del Cairo dopo la sua prima elezione?  
Chiediamo al popolo americano di far memoria di questi errori dell’amministrazione che il guida, e di far pressione perché ci sia una inversione di rotta, perché la politica contro il terrorismo riprenda e perché non vengano finanziate tutte quelle organizzazioni terroristiche che vogliono annientare ebrei e cristiani. 
Non è possibile che all’indomani della strage terroristica antiebraica di Bruxelles l’amministrazione Obama voglia lavorare con il governo terroristico palestinese frutto dell’alleanza Hamas-Fatah, fare ciò significa dare il via libera ad ogni terrorista che voglia uccidere gli ebrei, la politica di Obama è una pazzia diplomatica che porterà alla distruzione di tutto il mondo che trova la propria base etica nel decalogo che Mosé ricevette sul monte Sinai. 
Dobbiamo fare ogni tipo di pressione politica per evitare il disastro, per evitare una nuova guerra fredda per l’egemonia del mondo, per isolare i terroristi ed i loro finanziatori, perché la via della coesistenza pacifica prevalga, perché ogni nuovo nazismo e fondamentalismo siano sconfitti, e perché l’antisemitismo non vinca.  
Longarone, 3 giugno 2014

Perl il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Esteri
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia



Messaggio al Presidente ad interim Valeri Bganba e al governo abkhaso

Il Veneto Serenissimo Governo ha seguito e sta seguendo la situazione politica in Abkhazia. Ne comprende la complessità; è sicuro che il popolo abkhaso     

 e tutti i suoi dirigenti responsabilmente sapranno superare tutte le difficoltà e trovare la giusta e democratica via per continuare il cammino intrapreso: sviluppo, riforme, riconoscimenti internazionali e diritto a vivere secondo la propria cultura, storia e tradizioni.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore  della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica è a fianco del popolo abkhaso come sempre, ed è pronto a continuare e sviluppare la feconda collaborazione con i suoi rappresentanti, che saranno scelti dal popolo.
                                   Per il Veneto Serenissimo Governo

                             Il vice Presidente vicario Valerio Serraglia
Longarone 02/06/2014




Problemi legati alla situazione Ucraina.

E’ del tutto evidente che la crisi ucraina è stata voluta dagli USA con tre obbiettivi:

Primo: mettere in difficoltà la Federazione Russa, nel loro tentativo di costruire un’area euro-asiatica di libero scambio. 

Secondo: costringere la UE ad intervenire per salvare l’economia ucraina dal collasso.

Terzo: costituire un avamposto in Ucraina per poter creare basi militari di contenimento e pressione nei confronti della Federazione Russa.

Questi sono gli obbiettivi che si sono dati gli USA rispetto al problema ucraino.

Stante la situazione attuale nessun governo o gruppo dirigente responsabile e accorto può pensare di salvare l’economia ucraina, la quale è già collassata, non avendo le capacità finanziarie neanche per indire le recenti elezioni presidenziali, tanto che ha dovuto ricorrere all’elemosina dei paesi occidentali; ha una riserva di carburanti per i mezzi militari valutata in 7/10 giorni. Quindi è evidente che Kiev non ha nessuna possibilità di resistere, ed essere un interlocutore credibile; il punto è che nessuno, sia gli USA, sia la Federazione Russa, sia i governi più accorti dell’ Europa intendono impegnarsi a risolvere problemi irrisolvibili. 

La crisi voluta dagli USA era ed è in funzione di poter acquisire basi per accerchiare la Federazione Russa, stante la crisi economica e la situazione interna degli USA, che per certi aspetti può dirsi simile a quella inglese dopo la seconda guerra mondiale.

Il problema per gli Stati Uniti è di non impegnarsi in guerre anche a bassa intensità, ma di avere basi strategiche per accerchiare la Federazione Russa prima e in seguito anche la Cina.

Per quanto riguarda la Federazione Russa il processo è già in atto: basi nei paesi baltici, in Polonia e il tentativo di dar vita in Ucraina a uno stato transcarpatico (Rutenia); resta scoperto il Mar Nero e qui entra in gioco il problema della Georgia e il tentativo pressante di farla entrare nella NATO. Per quanto riguarda il Mediterraneo, mare che per il momento è controllato dalle basi USA in territorio italiano. Adesso a fronte di una implosione dell’Italia esiste il problema di trovare un’alternativa e l’alternativa sarà la Sardegna: stessa strategia (Ucraina) creare e sfruttare il caos per avere una Sardegna "indipendente" a controllo statunitense. Il caos dovrebbe partire dal Veneto e dalla sua spinta indipendentista, per propagarsi nel resto della penisola.

Gli ambienti interessati a questa strategia hanno già investito e investono in questo progetto. Come si può capire il problema degli USA non è una riedizione del piano Marshall secondo dottrina Truman (quella era una fase di espansione).Questa di Obama è una riedizione rivista e corretta della dottrina Moore,( questa è una fase di contenimento e di sopravvivenza), infatti a Obama più che le grandi aggregazioni di stati che possono essere concorrenti, interessa una piccola entità territoriale poco costosa (paesi baltici, Rutenia, Sardegna, Georgia) con i quali l’accerchiamento della Federazione Russa è completato.

Per quanto riguarda la Cina la pressione sarà esercitata da piccole basi e utilizzo delle forze navali che saranno concentrate nel Pacifico, e potenziamento del ricatto economico, obbiettivo primario della pressione terrestre: impossessarsi della Corea del Nord. 

Secondo obbiettivo degli USA: costringere la UE a dissanguarsi per salvare economicamente l’Ucraina. Questo non rientra nelle capacità dell’Europa, in quanto non è stata in grado di salvare neanche la Grecia, quindi soltanto dei dissociati possono pensare di salvare l’Ucraina. In compenso a tutti sembrerà che la colpa della fine dell’Ucraina sia dell’Europa, che perderà in credibilità e non conterà più nulla. Attenzione nei prossimi mesi a dirigere l’Europa ci sarà Matteo Renzi e verrà accusato di essere lui il responsabile della non risoluzione della crisi.In tutti i casi, l’Europa imploderà.

Neanche la Federazione Russa è in grado di fare fronte al disastro ucraino e non ha nessun interesse a integrare un’economia senza sbocco, con il rischio di ritardare le riforme economiche della Federazione per investire i ricavi dei prodotti energetici in un gigantesco piano di ristrutturazione industriale e gestionale per i prossimi 30/50 anni.

La crisi che ha investito l’Europa può avere una risoluzione se si riesce a smantellare gli stati centralisti e dirigisti, e costruire nuove entità legate alla cultura, storia e tradizioni della loro terra. 

                            Vicepresidente Veneto Serenissimo Governo
    

                                              Valerio Serraglia   

Bassano del Grappa      



è morto il Presidente Wojciech Jaruzelski.

Il mio ricordo del Presidente Wojciech Jaruzelski.
Nei miei incontri con il generale W. Jaruzelski che mi onoro di aver conosciuto ho compreso molte cose che non erano quelle diffuse dalla gretta propaganda occidentale. Alle mie domande ha dato sempre risposte coerenti, che avevano come scopo la salvaguardia del popolo polacco, del suo popolo. La storia, non quella nordamericana e dei suoi lacchè saprà inquadrare il suo percorso politico e militare.

 La sua capacità diplomatica di mediare interessi molteplici ha impedito tragedie difficili da inquadrare.Bisogna ricordare che i cosiddetti difensori della "libertà e democrazia" americani dopo avere spinto e foraggiato alla rivolta i paesi del patto di Warsavia (1953,1956,1968,) li hanno abbandonati al loro destino come da loro pratica costante, perchè agli USA non interessano il benessere e la democrazia dei popoli, ai nordamericani interessava indebolire l’URSS e adesso la Federazione Russa per diventare loro i padroni del mondo. Negli incontri che ho avuto con il generale ho chiesto anche lumi sull’assassinio di padre Popielusko; la risposta è stata che il responsabile del crimine è stato un colonnello dei servizi deviati polacchi, individuato e condannato.

Porgo le mie condoglianze alla famiglia ed esprimo il mio sincero dolore. E il dono fattomi dal generale, un bastone da passeggio intagliato resterà tra gli oggetti che mi sono cari.

         Generale riposa in pace, Hai sempre compiuto il tuo dovere:

         servire il tuo popolo e lottare contro il fascismo.

                 Il vicepresidente ministro degli Interni

                   del Veneto Serenissimo Governo

                              Valerio Serraglia

Bassano del Grappa 26 maggio 2014

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Attentato a Bruxelles: l'antisemitismo dilaga in Europa

 
Ieri, 24 maggio 2014, un attentato antisemita ha avuto luogo a Bruxelles di fronte al museo ebraico e nei pressi della grande sinagoga, in questo atto criminale e vigliacco sono morte tre persone e una è stata ferita un modo serio.
Come Veneto Serenissimo Governo siamo vicini in questo lutto alle famiglie colpite e a tutta la comunità ebraica del Belgio. 
Questo atto terroristico antisemita dimostra che l’odio antiebraico è ancora radicato, e la presa di coscienza in europa rispetto ai proclami che vengono fatti in occasione della giornata della memoria è ben lungi da venire.

Se i governi europei non reagiscono con fermezza e durezza rispetto all’odio antiebraico, la commozione mostrata in occasione dei pomposi discorsi che vengono fatti, con cadenza annuale, durante le commemorazioni per gli eccidi nazisti, continuerà ad essere piena di ipocrisia. In questa prospettiva, se i governi europei non si opporranno senza tentennamenti al boicottaggio di Israele, che proviene da vari pacifinti, allora questi stessi governi dovranno assumersi le proprie responsabilità di fronte alla storia per essere stati oggettivamente complici della nuova canaglia nazifascita, e quindi per aver posto le basi a questi attentanti criminali.    
Obbligo morale per i veri amanti della pace e della democrazia è quello di sostenere con la massima forza e determinazione il diritto dello Stato d’Israele a vivere all’interno di confini stabili, sicuri e difendibili, mettere in dubbio questo diritto e l’esistenza stessa dello Stato d’Israele (unica democrazia del medioriente) significa fare da sponda a tutti coloro che ritengono legittimo colpire il popolo ebraico.
È compito di tutti i veri patrioti Veneti di arginare le possibili derive antisemite che possono essere presenti o nascere in Veneto. Invitiamo a segnalare alle forze dell’ordine preposte alla difesa del Popolo ogni attività sospetta od ostile che possa aver luogo contro la comunità ebraica presente in Veneto, nessuno deve permettersi di ignorare questo appello. Gli ebrei hanno diritto di stare in Veneto in modo sicuro e senza timore, in terra amica e tra fratelli.
Longarone, 25 maggio 2014

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Esteri
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia 



Scarcerato Luigi Massimo Faccia

Apprendiamo che in data odierna (20 maggio 2014) è stato scarcerato Luigi Massimo Faccia, il governo italiano ha aderito alle ragionevoli richieste del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica.

Il Veneto Serenissimo Governo con il suo ministro della giustizia conferma che ad indipendenza avvenuta valuterà e verificherà gli eventuali errori o intralci di Luigi Massimo Faccia compiuti nei confronti della lotta del Popolo Veneto per la sua indipendenza totale.

Da questo momento Luigi Massimo Faccia ha libera circolazione nei territori della Veneta Patria, se è nella necessità di andare all’estero inoltri richiesta al Ministero degli Interni del Veneto Serenissimo Governo.

Questo atto del governo dello stato italiano e della sua magistratura sono un indice di buona volontà per risolvere le ultracentenarie questioni scaturite dal referendum del 1866 che unì illegalmente il Veneto all’Italia, il tutto in palese violazione del diritto internazionale.

Ora il governo italiano deve riconoscere il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto accogliendo tutte le richieste stabilite nel memorandum che ha ricevuto nel 2001 e che riportiamo qui sotto come promemoria:

1- Costituzione di una commissione quadripartita presieduta dalla Francia e composta dall’Austria, Italia e Veneto Serenissimo Governo per il controllo della regolarità del rifacimento del referendum del 1866 che unì illegalmente il Veneto all’Italia;

2- Consegna di tutte le basi militari Italiane e il loro materiale alle autorità militari francesi;

3- Nomina di un generale francese plenipotenziario per la gestione provvisoria dell’amministrazione militare e civile, e per la gestione e la proclamazione dei risultati del referendum;

4- Non interferenza delle basi NATO e USA presenti sul Veneto territorio durante lo svolgimento e la preparazione del referendum;

5- Qualsiasi ingerenza da parte di chicchessia durante la preparazione e lo svolgimento del referendum sarà considerato atto ostile;

Longarone 20 maggio 2014

per il Veneto Serenissimo Governo

il ministro della giustizia Andrea Viviani

il ministro degli esteri Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

 

 

Veneto Serenissimo Governo

casella postale 24 – 36022 Cassola (VI)

VENETO




66° Anniversario della fondazione dello Stato d'Israele

 
Ufficio di Presidenza
66° Anniversario della fondazione dello Stato d’Israele
Yom Hazmauth
Una delegazione del Veneto Serenissimo Governo, guidata dal ministro della giustizia Andrea Viviani e composta dal ministro degli esteri e dal ministro degli interni, ha partecipato a Milano al 66° anniversario della fondazione dello stato d’Israele.

La delegazione ha consegnato una bandiera d’onore della Veneta Serenissima Repubblica al presidente dell’associazione "Amici di Israele" Eyal Mizrahi.
Ci sono stati dei colloqui per estendere e rafforzare la collaborazione tra il Veneto Serenissimo Governo e l’associazione e promuovere iniziative a favore dei diritti storici dello stato d’Israele e moltiplicare gli sforzi nella lotta all’antisemitismo.
In questa direzione invitiamo tutti i veneti ad approfittare del viaggio organizzato dall’associazione "Amici di Israele" dal 7 al 14 settembre per approfondire la conoscenza, la democrazia e il sistema di vita dello stato Ebraico.

Viva l’amicizia tra il Popolo Veneto e il Popolo Israeliano

Milano, 18 Maggio 2014