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Il 25 APRILE IL VENETO SERENISSIMO GOVERNO NON ERA A VENEZIA

Il Veneto Serenissimo Governo dà dei chiarimenti della sua non presenza a Venezia; non tanto per giustificarsi, ma per allertare tutti i patrioti che in buona fede si possono fare strumentalizzare da agenti provocatori al soldo di Roma.
Qualcuno sa spiegare le ragioni della presenza e della solidarietà di Tommaso Cacciari e dei non global a Franco Rocchetta e ad altri cosiddetti"leader" del venetismo?

E’ dal lontano 2008 che l’on Massimo Cacciari, Casarin e i no global di Venezia tentano di coinvolgere il V.S.G. nelle loro trame. Primo per indebolire la Lega Nord e in secondo per sbarrare la strada alla lotta per l’indipendenza della veneta patria.

Bisogna ricordare che da quando l’onorevole Franco Rocchetta è uscito dal gruppo parlamentare di Alleanza Nazionale e non è riuscito a farsi eleggere,si è messo al servizio di Massimo Cacciari,guidando per esempio missioni a Belgrado,insieme a Luca Casarin,Caccia,don Vitaliano e convocando convegni venetisti insieme a Massimo Cacciari,Casarin.Non va dimenticata la pronta e immediata solidarietà a Franco Rocchetta da parte di Massimo Cacciari e di Luca Casarin dopo i fatti del 2 aprile.

Inoltre ricordiamo a tutti che un altro presente in Piazza San Marco è Fabrizio Comencini,il quale è stato collaboratore del Ministro PDS Chiti,e in precedenza è stato dirigente a Verona del Movimento Sociale,in seguito è stato dirigente della Lega Nord;non va inoltre dimenticato che la sua lista L. R.V. nel 2006 ha contribuito a far vincere il centrosinistra.

Patrioti veneti,tutto torna.Gli italiani e i nordamericani,vista la vastità e la volontà dei veneti  ad avere un loro stato indipendente cercheranno di mettere in campo tutto quanto è nelle loro mani per sbarrarci la strada.

Patrioti veneti,state in guardia,elevate la vostra vigilanza contro le manovre degli occupanti italiani e dei loro lacchè.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia,cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica sarà sempre alla testa del movimento indipendentista,ed è attrezzato per smascherare provocatori,agenti infiltrati,falsi patrioti. . . 

ufficio di presidenza 
Veneto Serenissimo Governo
Longarone 26/04/2014




Il 25 aprile dei Veneti

Per i Veneti il 25 aprile ha un duplice significato: è la festa del principale Patrono della Veneta Serenissima Repubblica ed è l’anniversario della sconfitta e della resa della canaglia nazifascista nella penisola italiana al termine della seconda guerra mondiale.
Dire che il 25 aprile come festa della liberazione non debba essere ricordato e festeggiato in Veneto non ha senso, anzi è una cosa vergognosa.

È sì vero che in Veneto la liberazione è stata parziale, ovvero siamo riusciti a cacciare solo le truppe nazi-tedesche riappropriandoci della provincia di Belluno, la quale era stata incorporata nel Reich tedesco; ma ciò non toglie importanza al concetto di lotta la nazifascismo come obbligo per ogni Patriota veneto. Il nazifascismo non è un’ideologia che fu sconfitta definitivamente nel 1945 ma si sta riproponendo anche attualmente in vari angoli del globo, e a volte con la complicità delle cosiddette potenze occidentali e i loro ascari.
Come Veneto Serenissimo Governo affermiamo con la più forte determinazione possibile che un Patriota Veneto deve lottare sempre e comunque contro ogni forma di nazifascismo.
Il 25 aprile 1945 l’autodeterminazione e la libertà del Popolo Veneto non si sono concluse, la Resistenza Popolare Marciana continua, ora è giunto il tempo di ritornare ad essere una nazione indipendente. Il primo passo per la nuova liberazione Veneta è la continua proclamazione da parte di più Veneti possibili di Liberi Territori Veneti, come fu fatto sui monti di Longarone il 20 luglio 2008.
Facciamo inoltre notare, per ristabilire verità storiche inconfutabili, che reparti del Reggimento San Marco, con la bandiera del leone alato, hanno combattuto durante il secondo conflitto mondiale con l’ottava armata britannica e sono entrati per primi a Venezia. Inoltre reparti alpini con bandiere di San Marco sono entrati a Udine nel 1945 partecipando alla sua liberazione. Diverse unità partigiane combattevano sotto le insegne marciane. Quindi truppe Venete con insegne Venete hanno partecipato alla liberazione della Penisola: di conseguenza possiamo affermare che come i marinai Veneti a Lissa nel 1866 anche nella seconda guerra mondiale donne e uomini Veneti si sono guadagnati nei campi di battaglia con il sangue e la propria vita il diritto ad ottenere una libera consultazione per decidere il proprio destino di Popolo e Nazione.
Longarone 23 aprile 2014
Viva San Marco!

 

Viva la Libertà!

 

per il Veneto Serenissimo Governo

il portavoce

Valerio Serraglia




Non si possono incarcerare i ragazzi della via pal

La bolla giudiziaria si sta sgonfiando, la repressione della magistratura a seguito dello strabiliante risultato del referendum per l’indipendenza del veneto sta venendo meno, siamo vicini dal punto di vista umano a queste persone che sono state ingiustamente incarcerate dallo Stato occupante italiano. Siamo felici che molti stiano tornando a casa a riabbracciare le proprie famiglie. Non è la prima né sarà l’ultima volta che l’occupante italiano reprime il Popolo Veneto per la sua storia, cultura e tradizioni, ovvero per la sua specificità di essere una nazione occupata.

La stampa dell’occupante italiano ha tentato in ogni modo di delegittimare il sentimento indipendentista del popolo Veneto, negando così le norme internazionali che sanciscono il diritto di ogni Popolo ad autodeterminarsi.

L’Italia e i suoi lacchè non si rendono conto che la storia non si fermerà e che saranno travolti da questa ondata di libertà che si sta diffondendo in tutta la terra Veneta. La libertà dei Popoli non cade in prescrizione, e l’occupante italiano con le sue istituzioni dovrà rispondere dei propri crimini dovuti all’occupazione del Veneto agli organismi internazionali come il Tribunale Penale internazionale.
Ma ritorniamo alla farsa dell’inchiesta sui nuovi serenissimi, basta leggere l’ordinanza di arresto per capire che non ci troviamo di fronte ad una organizzazione indipendentista strutturata, con un progetto diplomatico e delle linee politiche, ma bensì ci troviamo di fronte a dei "ragazzi della via pal". Ciò che diciamo non vuole essere offensivo ma bensì vuole riportare alla realtà dei fatti ciò che è avvenuto: lo stato italiano ha voluto colpire il gruppo più disorganizzato e folcloristico ( vedi il tanko) per ridurre tutto l’indipendentismo veneto ad un affare di avanspettacolo.
Molti dei componenti del gruppo degli arrestati sono conosciuti da tempo nel mondo venetista, e si sapeva che la loro idea di Veneto indipendente non era univoca né tantomeno organizzata; si passa da chi ha curriculum politici che iniziano negli anni 60, con strane frequentazioni politiche in ambiti poco chiari, a chi appena rilasciato dal carcere ha dichiarato di volersi candidare alle elezioni ritenendosi un novello Che Guevara. Invitiamo tutti a dare un’occhiata attraverso internet ai curriculum politici degli arrestati cosicché ognuno possa farsi un’idea che non sia agiografica.
Affermiamo questo, perché prima di dare l’etichetta di eroe del popolo a qualcuno o qualcuna bisogna aspettare che questo faccia qualcosa, che abbia idee chiare, che abbia un progetto e non che venga arrestato immotivatamente. Altrimenti viene il dubbio che l’occupante italiano abbia architettato tutto per deprimere e screditare per l’ennesima volta il sentimento indipendentista del Popolo Veneto.

Come Veneto Serenissimo Governo indichiamo che l’obbiettivo primario rimane l’indipendenza del Veneto dall’Italia, rigettiamo nel contempo ogni azione terroristica per ottenere l’indipendenza, ben sapendo che il diritto naturale di ogni popolo è l’autogoverno e ciò è ratificato dal diritto internazionale. Ora più che mai dobbiamo vigilare contro chi indica falsi obbiettivi e chi tenta di indicare scorciatoie elettorali che portano a false illusioni e facilitano l’oppressione dello Stato italiano.

Marciamo uniti per l’unico obbiettivo: l’indipendenza totale della Veneta Patria.




Comunicato Ministero Affari Esteri d'Abkhazia

14/04/2014 Preparato documento sulla cooperazione tra l’Abkhazia e alcune città italiane e il Veneto.
Il Presidente Alexander Ankvab ha ricevuto il Ministro Affari Esteri Viacheslav Chirikba; il qualle ha informato il Presidente sui risultati della tornata di discussioni di Ginevra; ha osservato che la questione del non uso della forza, per risolvere le questioni tra Georgia e Abkhazia, proposte dall’Abkhazia non è stato accèttata dalla Georgia. 

Per quanto riguarda la discussione su questioni umanitarie, il M.A.E. ha detto che al prossimo turno della conferenza di Ginevra presenterà il testo di una bozza di dichiarazione congiunta sulla questione della rimozione delle barriere che ostacolano le comunicazioni internazionali dei residenti di Abkhazia e dell’Ossezia del Sud "se questo sarà accettato è un importante passo in avanti, ha detto il Ministro Viacheslav Chirikba il quale ha descritto anche la sua visita in Italia e nel Veneto; e ha verificato la bozza dei documenti sulle cooperazioni tra le città di Abkhazia e di sei città italiane. 

" Il Ministro degli Esteri georgiano ha cercato di ostacolare questi contatti, ma senza effetto" ha detto Viacheslav Chirikba.

Il Ministro ha anche parlato di altri incontri con uomini d’affari e imprenditori, i quali erano interessanti alle nuove leggi sugli investimenti in Abkhazia.

Longarone 16/04/2014          

Ufficio Affari Esteri
                                    Veneto Serenissimo Governo



Continua l'antisemitismo in Italia

Ci risiamo, Beppe Grillo, noto per le sue uscite antisemite e proiraniane ha fatto un’altra idiota e criminale dichiarazione, utilizzando in maniera impropria e provocatoria le scritte all’ingresso dei campi di concentramento.

Questo personaggio non è solo all’interno dei gruppi dei deputati e senatori grillini, basta leggere quanto questi hanno detto dopo i viaggi effettuati in Israele.

E’ evidente che tali commenti fanno il gioco dei partiti italiani, i quali sono insorti contro Grillo: in realtà lui serve ai partiti per nascondere il loro antisemitismo; e ciò soprattutto all’interno del Partito Democratico.

Questi fantocci usano l’antifascismo e le ricorrenze per accademiche attestazioni di antisemitismo.

In realtà, con chi stanno i fantocci italiani? Con Israele o con Hamas? Con gli Hezbollah o con chi? Qualcuno tra di voi si ricorda con chi passeggiava D’Alema a Beirut? Con chi sta la presidente della Camera Laura Boldrini? Chi fornisce denaro alle organizzazioni di dubbia "democrazia" in Medio Oriente?

Chi è contro il diritto degli ebrei ad avere uno stato non è antisionista ma è antisemita, perchè Israele è lo stato degli ebrei.

Smascheriamo il buffone di Grillo per smascherare i socialfascisti del Partito Democratico e il loro organo di stampa Der Sturmer (Unità).

Leggete, cosa scrivono i nipotini di Goebbels su "l’Unità" del 13/04/2014.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica è da sempre a fianco del popolo di David e di Israele.

La lotta per dare una Patria al nostro Popolo si intreccia con la lotta del Popolo Israeliano, per la sua sopravvivenza.

Gli israeliani sanno chi sono i loro amici e noi lo siamo.

Longarone 15 aprile 2014

per il Veneto Serenissimo Governo

il portavoce

Valerio Serraglia
 

Veneto Serenissimo Governo

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VENETO

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Riflessioni sul "referendum" di plebiscito.eu

Al di là della volontà accertata del Popolo Veneto di volere, senza se e senza ma, l’indipendenza, ciò è e sarà ratificato da un referendum legale, col controllo di plenipotenziari francesi secondo l’armistizio di Cormons e la successiva pace di Vienna del 1866.
L’indipendenza della Veneta Patria deve essere l’unico obiettivo di tutti i Patrioti e del Popolo Veneto.

E’ evidente che l’atteggiamento del Veneto Serenissimo Governo nei riguardi della gestione del referendum indetto dal movimento "Plebiscito.eu" sarebbe stata più prudente, se avesse saputo che il capo degli osservatori internazionali era tale Beglar Davit Tavartkiladze, ex ambasciatore della Georgia.
Il Veneto Serenissimo Governo è rimasto allibito quando ne è venuto a conoscenza dopo 10 giorni, dalla proclamazione dei risultati; aveva già qualche perplessità: tale fatto ha confermato tutti i dubbi.
Il Veneto Serenissimo Governo conosce l’attività dell’ex ambasciatore a servizio delle mire neocolonialiste, nei confronti dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud.
Ci siamo posti anche la domanda: cosa c’entra questo personaggio con il Veneto?
Siamo venuti a conoscenza che i contatti li aveva Franco Rocchetta: il 22 Settembre 1995 Franco Rocchetta, assieme all’ambasciatore della Georgia Beglar Davit Tavartkiladze si è recato a Tblisi per incontrare: il presidente della Georgia Eduard Shevardnadze.
Ci è del tutto "incomprensibile" come a un rappresentante di uno stato neocoloniale possa interessare l’indipendenza del Veneto.
A meno che il Veneto e la Sardegna, nel quadro di una implosione dell’Italia, rientrino nei disegni strategici dei nordamericani.
Longarone 14 aprile 2014

 

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A proposito dei "Serenissimi" arrestati su richiesta della procura della repubblica di Brescia.

E’ un fatto clamoroso, quanto incredibile.

Ma quale disegno eversivo? Ma quali propositi di lotta armata?

Siamo seri! Programmata una iniziativa "eclatante" per ragioni propagandistiche? Forse!

Ma mi appare ridicolo pensare ad un attacco alla unità dello Stato per ottenere la indipendenza del Lombardo Veneto.

Assurdo, in ogni caso, il ruolo di vertice assegnato a Franco Rocchetta, l’ideologo che ha inventato il "leghismo" nei primi anni ’80.

Io lo ho conosciuto bene, dal momento in cui, quale avvocato, ottenni su ricorso alla Suprema Corte di Cassazione, la presentazione dei candidati alle elezioni europee del 1984 per la "Liga Veneta" da lui fondata contro il Ministero dell’interno che l’aveva respinta.

Insieme, concordammo in seguito un’azione per il lancio del leghismo in tutta Italia, quale fatto politico nuovo alla fine degli anni ’80, avvertendo la crescente crisi etico-politica dello Stato.

A tal fine ci incontrammo alla vigilia delle elezioni politiche generali del 1987 a Mestre assieme a Roberto Gremmo, leader della Lega Piemonte, e Umberto Bossi, fondatore della Lega Lombarda, interessati a presentare un’unica lista di candidati tra i vari movimenti. Io portai l’adesione di tutte le Associazioni dei pensionati d’Italia e di altre formazioni politiche ambientaliste.

L’accordo unitario fu respinto solo dal Gremmo, sicché la Lega Piemonte e la Lega Lombardia, (l’unica poi ad aver conquistato un seggio alla Camera, Leoni, e un seggio al Senato, Bossi) andarono per proprio conto.

Io mi accordai con Rocchetta presentando in tutt’Italia la lista Liga Veneta-Pensionati Uniti, la quale ottenne 300.000 voti senza però conquistare un quoziente pieno per il fatto che nel Collegio migliore-quello di Vicenza il colonnello Amos Spiazzi, legato ai Servizi Segreti, di intesa con il Ministro dell’Interno presentò un’altra lista di disturbo denominata "Veneto federalismo", con un simbolo analogo a quello della Liga Veneta, il leone alato, sottraendo cosi a quest’ultima 18.000 voti e per conseguenza impedendo la conquista di un seggio e la utilizzazione dei resti.

Aderendo a tale iniziativa a carattere nazionale Franco Rocchetta dimostrò di non essere antitaliano.

Insieme a lui ho visitato poi le città della Croazia per ragioni storico-culturali alla ricerca degli stemmi di pietra con il leone di San Marco, che il regime di Tito aveva fatto rimuovere: li scoprimmo ammucchiati nella cripta della Chiesa di San Donato a Zara.

Poi Rocchetta si intese con Umberto Bossi e insieme fondarono la Lega Nord, che di fatto, era stata prospettata nel nostro incontro di Mestre, diventando Presidente nazionale della stessa. Lega che inglobava altre regioni Piemonte, Liguria, Emilia e tutto il Centro Italia: altro che impegno politico limitato al solo Veneto!

Quando divenne vice-Ministro degli Esteri con il governo Berlusconi nel 1994, ci recammo insieme a Gaza, ricevuti dal Presidente palestinese Arafat, con i suoi menbri del Governo, per prospettare iniziative nell’ambito delle sue competenze in materia di cooperazione allo sviluppo per la quale aveva la delega, proprio allo scopo di rafforzare le intese tra l’Italia e tutta la comunità palestinese, anche al fine di facilitare gli auspicati accordi di pace con Israele.

I sentimenti che lo hanno caratterizzato- e ne posso dare altre testimonianze- sono ben espressi nei suoi discorsi in Parlamento e nei suoi numerosissimi articoli apparsi su vari giornali: mai ha auspicato la secessione, limitandosi solo alla esaltazione del ruolo storico, sociale ed economico del Veneto, esaltandone l’identità culturale, la tradizione e il sentimento della "veneticità".

Lo ha mosso e lo muove solo l’orgoglio dell’appartenenza e l’idea di un federalismo diversamente articolato, che veda la fine di quella gravissima inefficienza e corruzione che oggi lo contraddistingue in uno Stato dalle spese inutili e improduttive.

Il suo interesse è stato sempre quello di un regionalismo veneto (in una regione oggi di grandissima crisi economica e sociale), che nell’ambito dello stato federale italiano, si distingua autonomamente, come le altre regioni a statuto speciale. Impegno riconosciutogli in particolare da Massimo Cacciari, che lo conosce bene, anche quale Consigliere Comunale di Venezia, mantenendo con lui i rapporti di grande amicizia e stima.

Tutto ciò non è indipendentismo e tanto meno indulgenza alla violenza, ma una mera battaglia di idee.

Non ho mai conosciuto un uomo più onesto e pacifico di Franco Rocchetta, un signore di stampo antico che ha condotto fermamente e disinteressatamente battaglie sempre correttissime, con grande sacrificio personale ad esaltazione delle tradizionali e antiche idealità spirituali espresse dal Leone di San Marco.

Non è parodia la sua e neppure minaccia.

Altro che eversore! Altro che pericolosità sociale!

Non è stato mai mosso dall’istinto, ma solo dal pensiero e dall’impegno culturale protrattosi senza soluzione di continuità nell’arco di 40 anni.

Ho il serio sospetto, che le indagini in corso e la repressione in atto a suon di manette, sono ispirate da mere finalità politiche, magari legate al preannunciato referendum.

Guai a disturbare i " padroni del potere"; si rischia la libertà!

In ogni caso la decisione presa mi sembra assurda. E’ il caso di dire con il Gozzano: "Quando nel mondo la canaglia impera, la patria degli onesti è la galera".

Mi auguro che la giustizia corregga presto questo suo madornale errore.

STEFANO MENICACCI

N.B. Invitiamo tutti a verificare la biografia di Stefano Menicacci

Veneto Serenissimo Governo

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La visita del Ministro degli Esteri Viacheslav Chirikba in Italia e nel Veneto.

 

 

Si e’ conclusa un’altra visita del Ministro degli Esteri dell’Abcasia Viacheslav Chirikba in Italia e nel Veneto. Il Ministro era accompagnato da due funzionari del MAE dell’Abcasia Tengiz Tarba e Kan Taniya.

La delegazione ha visitato varie citta’ cosi’ come Assisi, Bassano del Grappa, Belluno, Venezia.

Ad Assisi si e’ svolto l’incontro con l’assessore Francesco Mignani. Si e’ parlato dello stabilimento di rapporti amichevoli con la comunita’ di Assisi.

A Belluno il Ministro ha incontrato il sindaco Giacopo Massaro. Si e’ parlato delle prospettive della sigla di un protocollo di amicizia.

Alla fine della visita la delegazione e’ arrivata a Venezia, dove si e’ svolto l’incontro con i consiglieri regionali del Veneto. Le parti si sono messi d’accordo per sviluppare i rapporti e formalizzarli tra la Repubblica dell’Abcasia e Regione del Veneto.

Dopo l’incontro e’ stata organizzata la conferenza stampa dei Ministri degli Esteri dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud e dei consiglieri regionali.

 

Valerio Serraglia
 -Portavoce del Veneto Serenissimo Governo (328/7051773)
Andrea Viviani
 -Serenissimo comitato per l’amicizia tra il Veneto e il Caucaso (340/6613027)
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comunicazione interna riservata

A seguito degli avvenimenti succedutisi nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2014 nel Veneto, in Italia e in Europa il Veneto Serenissimo Governo
ritiene utile pubblicare alcuni documenti in suo possesso, onde elevare la vigilanza contro possibili ed eventuali provocazioni. A questo documento datato 04/11/2008, seguiranno altri.

Oggetto: comunicazione interna riservata

Amici stranieri, di provata fede e lunga collaborazione, ci hanno informato
che è in atto una provocazione mirata a destabilizzare il Veneto Serenissimo
Governo. Manovra che trova consenziente un ristretto gruppo di sedicenti
veneti, infiltrati nei movimenti indipendentisti.
Siamo inoltre stati messi al corrente che i finanziamenti per tale manovra
provengono dallo stato americano del Massachusetts. Il corriere è lo stesso che
ha fatto da tramite con il movimento "Bonino for president".
Pertanto invitiamo tutti gli amici del Veneto Serenissimo Governo ad elevare
la vigilanza, evitando di cadere in eventuali trappole o tranelli.
Bassano del Grappa, 04/11/2008

ufficio di presidenza

Veneto Serenissimo Governo




Aprile 2014: decine di arresti in Veneto e Lombardia

Nella notte del 2 Aprile 2014 le forze di sicurezza italiane hanno effettuato una serie di arresti nei confronti di Veneti e non solo; questi fermati sono accusati di “terrorismo, costruzione e detenzione di armi” e di star trasformando “un trattore” in un mezzo offensivo.

E’ evidente che la responsabilità di questi atti è da imputare all’immobilismo del governo italiano, il quale non si rende conto che il processo indipendentista è iniziato e sarà inarrestabile: il Veneto Serenissimo Governo ha proposto, da 17 anni, al governo italiano di aprire un tavolo di trattative per risolvere la questione Veneta; non aver aperto tali trattative ha esasperato il nostro Popolo, già colpito da una crisi economica e sociale senza precedenti; tutto ciò può sfociare in azioni senza sbocchi politici, e fare il gioco dell’italia.
Il Veneto Serenissimo Governo erede e continuatore della storia, tradizioni e cultura della Veneta Serenissima Repubblica invita tutti i Patrioti Veneti e tutto il Popolo Veneto alla vigilanza e alla mobilitazione per respingere qualsiasi attacco e qualsiasi provocazione contro l’inalienabile diritto di tutti i Popoli, in particolare il Popolo Veneto, al diritto all’ autodeterminazione.
Popolo Veneto, avanti fino all’indipendenza totale della Veneta  Patria!

Longarone 02 aprile 2014

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il presidente Luca Peroni
Il vicepresidente Valerio Serraglia
Il vicepresidente Andrea Viviani
Il vicepresidente Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia