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I politologi: grandi strateghi della geopolitica! SarĂ  vero?

Mi sono imposto una regola di libertà: non leggere i quotidiani e altre riviste o meglio scorro i titoli; la lettura vera e propria me la riservo dopo 30-40 giorni, o anche più. Questo per due ragioni: 1) perchè non voglio farmi influenzare, in quanto responsabile politico di Radio Nazionale Veneta dai portavoce del potere; 2) per vedere le loro capacità di capire e descrivere gli scenari affrontati. Devo constatare che in linea di massima non riescono a imbroccarne molte. Uno dei rari politologi che riesce a costruire scenari credibili e verificabili è il futuro segretario di stato USA, con Trump presidente, Edward Luttawk. Per gli altri è quasi sempre buio totale, in compenso tali personaggi non rispondono mai delle loro maldestre analisi, e nessuno chiede loro conto. Certo è difficile analizzare e capire i processi storici passati, presenti e futuri affrontandoli usando l’ideologia, la metafisica e l’idealismo. Necessita, per commettere meno errori, padroneggiare il materialismo storico e dialettico, e avere capacità di autocritica.Diciamolo pure, senza falsa modestia, che siamo in pochi a usare questi strumenti. Al netto di questo preambolo andrò a esaminare quanto detto dal politologo Carlo Pelanda nei suoi articoli ( che tra l’altro è un simpatico amico). Egli, in una dichiarazione a " Formiche " nel marzo 2015, affermava che il presidente russo Vladimir Putin aveva le ore contate; nel contempo analizzava la visita, in Russia, di Matteo Renzi, in quel periodo. La visita era giusta, da un punto di vista della strategia economica italiana, ma sbagliata nei tempi. Il Pelanda sosteneva che bastava aspettare qualche mese e al Kremlino non ci sarebbe più stato il presidente Putin. Le sanzioni, dopo la questione ucraina, non erano dirette contro l’economia russa, ma contro l’entourage del presidente Putin e l’elite economica del paese; citando inoltre l’omicidio di uno squallido personaggio del sottobosco mafioso russo-ucraino Boris Nemtsov, ucciso da killer legati ai servizi di Kiev, per destabilizzare il gruppo dirigente russo, come era già avvenuto con l’aereo malese. Tutto questo diretto e finanziato dagli affamatori Soros e Mc Cain. Il messaggio era chiaro: con Soros si continua a depauperare il popolo russo, con Putin si fa la fine della Libia di Gheddafi.Il Pelanda nelle sue dichiarazioni ha esaminato inoltre i messaggi simbolici della visita di Renzi ( marzo 2015): visita all’Ucraina-deposizione di fiori nel luogo dell’assassinio del play boy Boris Nemtsov a Mosca; questi gesti hanno,se ce ne fosse stato bisogno, dimostrato da che parte stanno i governi dell’Alleanza Atlantica, e in particolare del governo Renzi. In Russia sanno che Renzi è uno zerbino degli americani, il Matteo è usato sfruttando la sua megalomania e la sua goffa incapacità, come un utile idiota. Non entro nel merito delle affermazioni del Pelanda sull’Egitto, su Cipro, sull’Iran, in quanto si intuisce che questo è un terreno ostico per analisi superficiali. Le sue conclusioni sono surreali alla luce degli avvenimenti succedutisi negli ultimi 15 mesi. Il Presidente Vladimir Putin è sempre più forte, ha costruito un vasto fronte contro l’Isis, ha amici in tutto il pianeta ed è al centro di tutte le iniziative diplomatiche. Il pensiero del decadentismo neoimperialista è un pensiero debole;l’utilizzo della tecnologia e della metafisica dei computer si sono dimostrate incapaci e perdenti contro la creatività e la dialettica del pensiero umano: da Dien Bien Phu, a Khe sanh, alla Crimea, alla Siria….. lo stanno a dimostrare. Il popolo russo è un popolo unito, forte e patriottico, con dei valori che si richiamano alle tavole che Dio ha consegnato a Mosè, a prescindere da chi lo guida, siano lo zar Alessandro I°, Josef Stalin, Vladimir Putin. Questo popolo ha già sconfitto a Mosca le forze del male guidate da Napoleone, a Stalingrado quelle guidate da Hitler, e sconfiggerà anche i terroristi dello stato islamico in Medio Oriente e non solo, con i loro promotori e finanziatori. Gli uomini e le donne in buona fede devono costruire un vasto fronte contro i guerrafondai e gli affamatori del mondo, gettando nella pattumiera della storia i vari Soros, Obama, Mc Cain, H. Clinton. il presidente di Radio Nazionale Veneta Valerio Serraglia