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Intervista del presidente di Radio Nazionale Veneta,Valerio Serraglia, al dottor ALEXANDER STUGLEV.

Riceviamo e pubblichiamo

D. Il Forum di San Pietroburgo e di Verona sono certamente importanti per lo sviluppo dell’interscambio fra la Federazione Russa e l’Italia. Questi però sono ostacolati dalle sanzioni e dal clima di guerra fredda, imposto dall’amministrazione Obama, per depauperare l’Europa. Come è possibile superare tali ostacoli?

R. " Lei ha perfettamente ragione, quando dice che la situazione nel mondo, purtroppo è cambiata in questo ultimo periodo: si nota un certo raffreddamento tra l’Unione Europea e la Federazione Russa. Ci sono stati dei fatti che non potevano non ripercuotersi sugli affari e sui rapporti strategici a lungo termine, che esistevano prima di questo raffreddamento. Pochi minuti fa abbiamo sentito il discorso del prof. Romano Prodi, che ha parlato di questo cambiamento del clima politico, di queste forme di sanzioni, che danneggiano i rapporti, e creano un clima politico non favorevole, che non può non influire negativamente i rapporti economici tra l’Europa e la Federazione Russa; ne ha parlato anche il prof. Fallico, ma non solamente la Federazione Russa, ne soffre anche la bilancia commerciale dei paesi come Bielorussia, Kazakistan ed altri paesi dello spazio eurasiatico. Il prof. Prodi ha anche menzionato, e sono completamente d’accordo con lui, che questo non può essere altro che un risultato di alcuni reciproci errori e dissapori commessi dai nostri paesi, che vanno superati solamente tramite un dialogo, come l’unico modo per superare i conflitti. Il Forum di Verona, e altri forum che noi organizziamo servono a questo scopo; noi da più di 5 anni, facciamo sforzi. Prezioso è il lavoro del prof. Fallico, per creare un clima favorevole al superamento delle attuali difficoltà."

D. Alla luce del Forum di San Pietroburgo l’interscambio tra la Federazione Russa e l’ Italia, ne ha tratto vantaggio? Se si, come?

R. " Grazie per le sue domande preziose; chiaramente il forum economico di San Pietroburgo e l’Expo che l’accompagnava, l’esposizione ha goduto e approfittato di una massiccia presenza italiana. Un punto saliente è stato l’intervento del premier italiano signor Matteo Renzi, è stato importantissimo per il rafforzamento della reciproca comprensione politica tra la Federazione Russa e l’Italia, ed è stato di valore particolare per il forum. Per quanto riguarda i rapporti tra l’Italia e la Federazione Russa nel quadro di questo forum, bisogna notare che c’è stato un nutritissimo padiglione italiano, che è stato una star per tutto questo evento: c’è stata la presenza del design e dell’industria italiana, che hanno dimostrato tutta la potenzialità e le possibilità di collaborazione economica tra i nostri due paesi, e non solo, perché al forum erano presenti più di 120 paesi del mondo, per cui gli italiani avevano possibilità di agire non solo con i loro partners russi, ma anche con i partners di tutto il mondo.

Per quanto riguarda i risultati pratici di questo Forum, su queste piattaforme sono stati firmati gli accordi tra le società italiane e della Federazione Russa per un ammontare di 1,3 miliardi di dollari."

D. Non pensa che l’andata a buon fine del business sia legata a una soluzione politica della crisi?

R. "Grazie della sua domanda, che è difficile e semplice allo stesso tempo: chiaramente nei tempi della crisi politica, delle tensioni politiche, del raffreddamento dei rapporti dei nostri paesi, paradossalmente il business svolge la funzione di una via di sviluppo, perché gli uomini d’affari non si arrendono mai, anzi cercano nuove possibilità per lo sviluppo, cercano di recuperare il terreno perduto, conservano quello che è stato raggiunto nel periodo precedente. Per quanto riguarda lo specifico, c’è addirittura un rafforzamento nell’interesse di molte società a interagire coi partners russi. Questo vale per i rapporti tra l’Italia e la Federazione Russa, ma anche per gli altri paesi europei.

Da questo punto di vista c’è stata una specie di esplosione di interesse verso i partners russi. Per quanto riguarda la questione politica essa non può inibire i rapporti personali tra gli uomini d’affari e il loro potenziale rapporto umano, che rimane alla base della reciproca fiducia, per cui d’altra parte ci sono ovvie limitazioni in campo politico e hanno ripercussioni nel business.

In alcuni campi sono particolarmente sensibili: nel campo della finanza, dei brokers, delle banche, a causa delle limitazioni imposte dalle sanzioni dell’occidente. Questi comportamenti colpiscono la libertà del business; tutti speriamo che la ragionevolezza prevalga, anche con l’aiuto degli uomini d’affari, e che gli interessi comuni e reciproci siano salvaguardati, che anche i politici trovino la possibilità, nel loro specifico campo, di individuare una soluzione costruttiva, senza aggravare la congiuntura esistente."

V. S. Nel ringraziare il dottor Alexander Stuglev per la chiarezza la disponibilità, e la profondità della sua esposizione, siamo certi che servirà all’Italia e al Veneto, per superare le difficoltà e approfondire i rapporti storici, di amicizia e di scambi economici tra i nostri popoli. Con questo diamo appuntamento ai nostri ascoltatori al Forum di San Pietroburgo nel giugno 2017.

 

A. S. Grazie anche a voi, spero che questo serva per la crescita, lo sviluppo dei punti d’interesse comuni in tutti i campi, compreso quello economico, culturale e il rafforzamento generale tra la Federazione Russa e l’Italia, e il Veneto in particolare; ovviamente siete invitati al Forum di San Pietroburgo.

Verona, 20 ottobre 2016