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A vent’anni dalla liberazione di Piazza San Marco un Referendum per la Libertà del Veneto

L’anno 2017 a quanto sembra dovrebbe essere l’anno del referendum per l’autodeterminazione del Veneto. Sì lo so formalmente questo referendum ha un nome un po strano ovvero “referendum sull’autonomia del Veneto”. Autonomia? Cosa vuol dire? Saranno i Veneti con il loro agire, con la loro volontà e forza a determinare il livello di autonomia che vorranno. Io mi auguro, anzi sono sicuro che i Veneti decideranno che l’autonomia divenga autogestione ed indipendenza delle Terre Venete ricostituendo la Repubblica Veneta attraverso l’istituto della democrazia diretta interpretato dal referendum.

I Veneti vogliono il referendum, i Veneti vogliono riappropriarsi del libero arbitrio, quello che è stato loro sottratto dalla farsa plebiscitaria del 1866 voluta dalla feccia savoiarda. Già vari prezzolati accademici e politicanti stanno denigrando le genti venete, stanno mistificando la storia dalle proprie cattedre universitarie e dai vari seggi che occupano. Questi loschi personaggi si ricordino che la storia non perdona chi mente, e che già un Goebels, con le proprie menzogne, è finito nella pattumiera della storia.

L’indizione di questo referendum è un successo della decennale lotta del ricostituito Veneto Serenissimo Governo, degli indomiti patrioti che a tutti i livelli lo hanno sostenuto, dei gloriosi giorni della liberazione di Piazza San Marco del 1997, primo atto pubblico di consapevolezza identitaria dei patrioti Veneti che rivendicavano il diritto dei Veneti a ritornare ad essere nazione indipendente.

A vent’anni dai fatti del 1997, nonostante la repressione portata avanti dall’occupante italiano e dai propri lacchè locali, abbiamo l’occasione di gridare al mondo che il Popolo Veneto non è morto, con la stessa indomita forza del Leone dei nostri gonfaloni i veneti hanno ripreso a ruggire per riaffermare il proprio anelito alla libertà.

Dobbiamo prepararci ad una mobilitazione generale per portare in tutte le città, in ogni contrada, in ogni valle il nostro sogno di libertà. L’occupante italiano non starà a guardare, tenterà di mistificare la realtà, negherà la verità storica ed in questo sporco gioco sarà aiutato da veneti di nome ma non di fatto.

La nostra forza di Veneti che amiamo il Veneto travolgerà tutto, il futuro della nostra terra ci appartiene, usiamo il referendum per riappropriarcene senza timore. Non dobbiamo vergognarci della storia della nostra terra, è la nostra storia con tutti i pregi e difetti, nessuno potrà rubarcela o strumentalizzarla per danneggiarci.

Venete e Veneti dobbiamo essere un sol corpo e muoverci senza paura e senza timore, e senza cadere ai tatticismi italiani, andare sicuri verso la libertà.

Referendum subito per la libertà del Veneto!

Longarone, 11 gennaio 2017

Per il Veneto Serenissimo Governo

il vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia