Vincere il referendum per l’autonomia anche per arginare l’invasione islamica
In questi giorni infuria una sterile polemica sul fascismo ed i suoi gadget che servono solo a mantenere qualche penoso nostalgico del regime, e far salire sul palcoscenico i detrattori o i favorevoli ad una proposta di legge che punirebbe appunto i nostalgici del ventennio fascista.
Ritengo questa polemica sterile, non per il fatto che il fascismo non sia da condannare sempre e comunque, ma perché queste diatribe sottostanno al classico relativismo culturale tipico della politica italiana.
Se si condanna il fascismo/nazismo è altresì necessario condannare, (attraverso leggi ad hoc) anche gli eredi del gran Mufti di Gerusalemme che era alleato al fascismo/nazismo durante il secondo conflitto mondiale, uniti dall’odio antiebraico, da una visione della società misogina e maschilista, e dalla volontà di assoggettare e ridurre in schiavitù chiunque non si piegasse alle loro criminali ideologie. Il fascismo con il nazismo sono stati sconfitti militarmente, ma il loro alleato (l’estremismo islamico) è nel frattempo cresciuto e sta continuando a dilagare nel mondo mostrando una volontà sempre più tenace alla diffusione di politiche di odio e di sottomissione verso i non islamici, attraverso un’evidente politica di invasione dell’europa (e degli Stati Uniti d’America) con la complicità dei governi e delle istituzioni europee.
Questi politici da operetta che si stanno dilungando su leggi contro il fascismo lo stanno evidentemente facendo per nascondere i veri problemi con cui dobbiamo confrontarci, e verso cui dobbiamo agire.
Il problema principale è l’invasione dei presunti profughi, che, non solo sono evidentemente per il 95% dei non-profughi, ma possiamo anche dire che non sono neppure migranti economici (perché questo vorrebbe dire che vogliono lavorare), sono evidentemente spinti dall’idea che l’europa sia il luogo dove poter vivere sulle spalle dei popoli europei, ovvero dove loro comandano e noi li manteniamo.
Nella penisola non possiamo più mantenere nessuno di questi presunti profughi, i quali è bene ricordarlo, non hanno nessuna intenzione di integrarsi né di accettare le nostre leggi, ma anzi sfruttano la nostra democrazia per così assoggettarci e ridurci in stato di schiavitù. Non sono esagerato quando affermo che ci stanno riducendo in schiavitù: li andiamo a prendere nelle loro terre, li manteniamo, i parlamenti emanano leggi che danno loro più diritti e meno doveri rispetto a quelli cui siamo tenuti noi, viene loro garantita assistenza sanitaria gratuita. Mi sembra utile rilevare anche che ai contribuenti della penisola (perché siamo solo contribuenti, non certo cittadini!) non è permessa la legittima difesa, ma a queste “risorse” viene permessa di contro totale impunità qualsiasi tipo di violenza commettano nei nostri confronti, perché “è la loro cultura a prevederlo”. Le organizzazioni “umanitarie” garantiscono loro prestiti a fondo perduto per aprire attività, il governo vuole una legge per garantire la cittadinanza senza che questi accettino, conoscano, né tanto meno condividano, la nostra cultura e le nostre tradizioni…. Se non facciamo qualcosa arriveremo sicuramente alla nostra eutanasia culturale e non solo.
Io ritengo che sia necessario dire basta a questo scempio, e che ogni popolo della penisola riprenda in mano il proprio destino. Non pretendo di parlare per tutti i popoli, ognuno deve autodeterminarsi e diventare padrone di sé stesso. Per quanto riguarda il Veneto ritengo che il tempo di delegare ad altri il nostro futuro sia ormai terminato, dobbiamo agire, cominciando con il referendum per l’autonomia del 22 ottobre; è necessario affermare con il nostro SI che non vogliamo più aver nulla a che fare con l’italia e con i suoi disastri. Dopo il 22 ottobre sarà il Popolo Veneto a decidere il grado di autonomia che desidera, non dobbiamo chiedere che ci venga “concesso” nulla all’occupante italiano, perché la storia oltre che il diritto internazionale ci insegnano che abbiamo il diritto di vivere da Popolo libero. Noi Veneti non siamo mai entrati legalmente in italia, abbiamo subito un’illegale occupazione dal 1866, ora è giunto il tempo di sanare questa ingiustizia….tutti uniti possiamo farlo!
Longarone, 16 luglio 2017
Il responsabile
del Rifacimento del Referendum del 1866
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia
Veneto Serenissimo Governo