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Il grande stratega Casaleggio

Il piano elaborato dai Casaleggio, padre e figlio, per prendere le leve di comando in Italia, si sta delineando ogni giorno in maniera sempre più esplicita.

La prima fase è stata: costruire un movimento il più possibile eterogeneo, con parole d’ordine semplici, sia nei contenuti che nella forma, i famosi “vaffanculo day”.

La seconda fase: far risaltare le debolezze del sistema politico, non da un punto di vista economico o delle riforme, ma da un punto di vista etico e morale; in sostanza accusando la classe politica rappresentativa (Deputati, Senatori, membri del governo, come malandrini, manigoldi, borseggiatori, taccheggiatori…) non che questo non avesse una qualche corrispondenza.

A illustrare questo scenario ci ha pensato (il messia) Grillo.

Qualcuno si ricorda il film “Cercasi Gesù” degli anni ’80 in cui Grillo interpretava se stesso? lui è ancora convinto di esserlo.

Con questa impostazione Casaleggio e Grillo sono riusciti a trasformare i frequentatori del Bar Sport in massa di pressione nei confronti del sistema politico, già in via d’implosione.

In 5 anni sono riusciti a diventare il primo partito italiano.

Terza fase: dimostrare che si possono eliminare i malfattori, ma i sostituti sono incapaci di gestire il bene pubblico.

Quando Grillo afferma che i senatori possono essere scelti per estrazione non dice niente di nuovo a quanto già fatto dal Movimento 5 Stelle nella scelta dei candidati alla Camera e al Senato, attraverso la piattaforma Rousseau.

L’obiettivo era scegliere degli approssimativi, senza arte nè parte, diciamo che la piattaforma, aiutata, ci è riuscita egregiamente; i non risultati si possono già vedere: che fanno lo steward Di Maio, Toninelli, Trenta… per non citare il premier Conte, scelto mentre passava davanti a Palazzo Chigi?

Quarta fase: dimostrare al popolo che neanche questo esperimento ha dato risultati apprezzabili; quindi bisogna eliminare i cosiddetti rappresentanti del popolo e passare alla “democrazia diretta”, attraverso la rete, ovviamente guidata da Casaleggio.

D. Casaleggio non vuole instaurare il fascismo, lui sa che potrebbe imbattersi in un 25 luglio, come Mussolini, quindi nessun Grandi o Ciano all’interno della piattaforma Rousseau; solo gli sciocchi e i superficiali possono ribadire che Casaleggio vuole imporre una dittatura fascista.

Perché questo disegno è senza prospettive?

Primo perché è frutto di una visione metafisica del quadro socio-politico.

Secondo perché deve arginare il messia Grillo.

Terzo perché deve contenere gli approssimativi senza arte nè parte, i quali una volta arrivati ai fasti di Roma non sono disponibili a nessuna rinuncia a quanto ottenuto, con poca fatica (vi faccio un esempio: se un O.S.S. diventa senatore della repubblica italiana e a Roma riceve, per servizio, uno studio-appartamento e se lo fa arredare da un architetto, non certamente dall’Ikea, pensate sia pronto a tornare a pulire il sedere agli anziani nelle case di riposo?)

Casaleggio deve scontrarsi con questi problemi.

Ovviamente anche tu avrai il 25 luglio, i tuoi problemi sono all’interno del Movimento 5 Stelle, l’altro li aveva all’interno del gran consiglio del fascismo.

In questo scritto ho analizzato i problemi del movimento 5 Stelle, è evidente che esiste una dialettica sociale, interna e internazionale che accerchierà ed abbatterà questo disegno.

Tutti i supponenti prima alzano la pietra, poi se la fanno cadere sui piedi.

Bassano del Grappa, 25 luglio 2018

Germano Battilana