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SCIPPO PERFETTO

Il “piano” economico del governo italiano è chiaro, sia nei suoi aspetti generali sia nei dettagli.

Chiunque lo legga, oggettivamente ne trae le ovvie conclusioni.

Primo: nessun intervento di sostegno e sviluppo è previsto per l’economia produttiva.

Secondo: il reddito di cittadinanza è base di un’idea parassitaria.

Terzo: blocco di tutte le infrastrutture, sia quelle già programmate, sia quelle indispensabili e necessarie.

Quarto: nessun piano di intervento sull’assetto idrogeologico.

Premesso che il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica lotta per l’indipendenza totale della Veneta Patria, è facile comprendere che questo governo sta accelerando il processo disgregativo, non solo dell’economia della penisola, ma anche di tutto l’assetto territoriale. E lascerà un immenso campo di macerie, non solo materiali; il nostro popolo sta pagando e pagherà un tributo di sangue non quantificabile, al momento, (vedi i morti causati dal dissesto idrogeologico e dai suicidi generati dall’oppressione fiscale). E’ in questo contesto che dobbiamo arginare la catastrofe e raggiungere l’obbiettivo dell’indipendenza totale, a partire dallo sviluppo e applicazione del piano di rinascita economica del Veneto Serenissimo Governo “piano Guardiola”.

Andando a vedere in maniera superficiale ciò che questo governo non è in grado di definire quanto pomposamente propone (più che altro si affida alla Madonna di Lourdes) per questo ho usato il termine “vedere” e non “esaminare”, poichè lo definirei un piano esoterico.

Primo punto: questo governo non prevede nessun intervento strutturale in favore dell’industria, dell’agricoltura e di tutto il settore produttivo; ciò significherà, come è stato affermato nella lettera inviata dal governo a Bruxelles, la svendita delle restanti industrie pubbliche e private, ovviamente quelle remunerative, alle multinazionali straniere agevolandole a praticare la strategia del cuculo.

Secondo punto: il reddito di cittadinanza è evidente che stimola non la ricerca di un lavoro, ma sviluppa due idee: prima idea i fannulloni aspettano l’elemosina e vivono  con i 780 euro; seconda idea: aumentare il lavoro in nero, indebolendo l’intero sistema di protezione sociale (il lavoro in nero non è soggetto a tassazione).

Ovviamente 780 euro hanno un peso diverso nel meridione, rispetto al nord, in quanto il costo della vita è diversificato. Numericamente gli aventi diritto sono sproporzionati tra il centrosud e il nord.

Il reddito di cittadinanza è il diretto erede della Cassa del Mezzogiorno.

Terzo punto: bloccare tutte le infrastrutture del nord, comunque utili al sistema produttivo e indirizzare gli investimenti al sud, senza nessun progetto. Tutti soldi che alla fine andranno a rimpinguare le tasche delle varie organizzazioni criminali che gestiscono economicamente, politicamente e militarmente tutto il centrosud.

Quarto punto: naturalmente nessun piano d’intervento idrogeologico è stato programmato; necessiterebbero, come abbiamo sempre sostenuto, 40/50 miliardi  che, oltre a fermare le costanti calamità , aprirebbero il lavoro a chi aspetta in poltrona il reddito di cittadinanza.

La nostra terra si può salvare se siamo in grado di presidiare il territorio, montano e di pianura.

I crimini commessi dal sistema industriale italiano li stiamo pagando profumatamente: hanno desertificato le nostre montagne e le nostre campagne, comprimendo attorno alle fabbriche una massa di lavoratori, sfruttandoli ai massimi livelli; recidendo tutti i legami con le loro radici storiche (costruendo dei meravigliosi campi di concentramento, vedi i villaggi di Olivetti, Marzotto, Rossi..). E’ evidente che il Veneto si può salvare partendo dal piano economico del Veneto Serenissimo Governo, “piano Guardiola”.

Uscendo dall’aspetto economico ma valutando quello politico possiamo affermare, senza tema di smentita, che l’attuale governo non solo è composto da dilettanti incapaci e totalmente ignoranti, “sono delle creature”, senza latte materno, avulsi dai processi storici.

L’alleanza di un baronetto di Avellino  con un bulletto del Giambellino porterà inevitabilmente ai disastri che abbiamo preventivato.

Sta a noi patrioti, e a tutto il popolo veneto, creare le condizioni per arginare e limitare le catastrofi.

Dobbiamo trovare punti di contatto per superare il soggettivismo veneto, nell’interesse complessivo.

Facciamo l’ennesimo appello  a Luca Zaia, perchè risponda positivamente alle aspettative, volontà e interessi del nostro popolo; segua l’esempio di Milan Kucan. Il Veneto Serenissimo Governo farà la sua parte, sia nel Veneto, sia sul piano internazionale.

Prepariamoci a rispondere  a qualsiasi evento, con la nostra volontà e tenacia e con i nostri piani. Abbiamo un passato glorioso, siamone degni ricordando che il sole sorge a est e tramonta a ovest. Il vento dell’est è più forte e rappresenta la vita, e spingerà nella pattumiera della storia tutti i nemici della nostra Patria.

                              

Venezia-Longarone, 15 novembre 2018

Il responsabile economico del Veneto Serenissimo Governo

                                                  Valerio Serraglia