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Contro le sanzioni europee proclamiamo l’indipendenza del nostro Veneto

“Prima gli italiani”, è questo il motto del governo o per meglio dire lo slogan dell’ala leghista, visto che l’altra area della coalizione governativa è dichiaratamente a trazione “sudista”.

Quindi è chiaro che la priorità della lega non sono più le istanze delle regioni geografiche dove essa è nata, ma che quelle zone sono diventate aree da sfruttare elettoralmente per consolidarsi al potere e da usare come arma di ricatto verso i potentati italiani. Nulla di diverso rispetto al comportamento che da sempre l’italia ha avuto nei confronti del Veneto: una colonia da sfruttare punto e basta!

La lega ha utilizzato il referendum dell’ottobre 2017 solo a fini elettorali, e tutt’ora sta utilizzando questo straordinario risultato del Popolo Veneto solo per consolidare il proprio potere romano. Il governatore italiano Luca Zaia è passato da “prima i Veneti” a “prima gli italiani”, ciò non toglie che sia un bravo amministratore italiano, sicuramente il migliore, ma sempre italiano rimane. Infatti nessuna delle promesse referendarie sono state mantenute, anzi quella con Roma portata avanti da Zaia è stata una trattativa al ribasso, si è partiti dal pretendere nell’ottobre 2017 che rimanessero sul territorio il 90% delle tasse e si è arrivati al fatto che abbiamo dovuto pagare per l’invio dei militari italiani perché ci fosse una sorveglianza antisciacallaggio dopo l’alluvione di ottobre 2018 (ovvio il tutto è stato intramezzato da un cambio di governo a Roma in favore della Lega).

Ciò di cui ha bisogno il Veneto ed i Veneti sono di tornare indipendenti e di tagliare il cappio chiamato italia, altrimenti l’unico destino che ci rimane è la morte.

La manovra economica italiana voluta dalla UE che cos’è se non delle sanzioni sotto mentite spoglie, un’IVA al 26,5% significa imporre dei dazi alle nostre merci, significa deprimere la vendita sia estera che interna, significa aumentare la disoccupazione. Allora forse era meglio affrontare le procedure d’infrazione europee e quindi il blocco da parte degli stati aderenti all’EU che deprimere l’esportazione della penisola a livello globale. E comunque vorrei capire in caso di procedura d’infrazione, se uno Stato non paga le multe cosa gli fanno gli altri Stati gli dichiarano guerra? Ma forse l’assedio economico imposto dall’UE con una manovra da suicidio non è una guerra sotto mentite spoglie?

È necessario che come Veneti ci stacchiamo dal baraccone italia e dai killer dell’UE e ridiventiamo popolo sotto uno Stato indipendente ricostituendo la Veneta Serenissima Repubblica, come Veneti abbiamo già detto che vogliamo essere autonomi ed è chiaro che né l’italia né tanto meno l’europa deciderà la nostra forma di autonomia ma solo noi Veneti stabiliremo il livello di autonomia che desideriamo. È chiaro, anche ad una lettura superficiale di ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi, che l’unica via per la sopravvivenza è l’indipendenza totale del Veneto e l’uscita dall’UE. Occorre ridisegnare immediatamente le alleanze che costituiscono l’asse geopolitica della nostra terra. A fronte di ciò facciamo appello al Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin perché si facciano portavoce a livello internazionale dell’applicazione del risultato del referendum Veneto dell’ottobre 2017, e verifichino attraverso apposite commissioni d’inchiesta le ripetute violazioni italiane del diritto internazionale nei confronti del Popolo Veneto.

Nel contempo noi Veneti dobbiamo muoverci per sostenere fattivamente le nostre rivendicazioni di autodeterminazione proclamando i nostri comuni, le nostre terre e proprietà “Liberi Territori Veneti”.

Longarone, 20 dicembre 2018

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Ministro degli Esteri

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

 

Veneto Serenissimo Governo