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Libia e Terrorismo

Si sta intensificando la guerra in Libia.

La lotta si sta avviando verso uno snodo decisivo: la conquista di Tripoli da parte delle Forze Armate del Parlamento di Tobruk, guidate dal Feld Maresciallo Khalifa Haftar, che potrebbe cambiare completamente, o addirittura annullare, la prossima  “Conferenza” sulla Libia (14/16 Aprile 2019).

La situazione è complessa: l’unica cosa certa è che Fayez Sarraj è un fantoccio nelle mani di chi vuole controllare gli immensi giacimenti energetici libici.

I popoli libici devono decidere il loro destino, senza interferenze dei pescecani delle multinazionali.

E’ importante che essi trovino dei giusti equilibri etnici, politici ed economici.

Pace e stabilità sono indispensabili perchè il Mediterraneo diventi un mare di fraternità e collaborazione.

Dobbiamo essere fiduciosi sugli interventi equilibrati, positivi e energici dei Presidenti Putin, Netanyahu, Al Sisi  per il raggiungimento di questi obbiettivi.

Bisogna sconfiggere il terrorismo, i loro ispiratori e finanziatori. Se il Feld Maresciallo Khalifa Haftar è all’interno di questo obbiettivo avrà tutta la nostra comprensione: i fatti concreti lo dimostreranno.

Libia: cosa dire della posizione del governo italiano? E’ sempre dalla parte dei perdenti, sperando che essi vincano, incapace a tutto.

Se poi andiamo ad esaminare gli uomini preposti alla politica estera, ne siamo più che convinti. Fermo restando che formalmente non esiste il titolare del Ministero degli Esteri. Il suo sostituto, il Sottosegretario, l’ingegnere  onorevole Manlio dott. Di Stefano (difensore di Hamas) ha una profondità culturale che va verificata, rispetto al ruolo che pretende di svolgere: ascoltatelo quando interviene continuamente nei talk-show e comprenderete le sue capacità…. In compenso il suddetto Sottosegretario, oltre ad essere protettore di Hamas e di molti altri movimenti equivoci, è fermamente antisionista.

Con questi uomini e queste capacità politiche dove vuole andare l’Italia?

Poco è cambiato, rispetto a Piazza Venezia-10 giugno 1940 (“Abbiamo bisogno di qualche migliaio di morti per sedersi al tavolo delle trattative”); risultato: 8 Settembre 1943/ 25 Aprile 1945.

Questa sarà la fine dell’attuale sistema Italia.

 Bassano del Grappa, 06 aprile 2019                     

Germano Battilana

 

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