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Non andiamo a votare

Si sta avvicinando il 26 maggio, giorno delle elezioni europee, e non solo. Esse non sono altro che un simulacro di democrazia. Non esiste nessuna ragione obiettiva per cui andare ad esprimere un nostro parere (sul nulla). Siamo di fronte a dei gruppi “politici” di dissociati, senza idee, programmi ed obbiettivi; sono eterodiretti. Le loro capacità intellettuali non permettono non solo di elaborare piani, ma neanche di gestire con decenza il presente. Questa situazione oggettiva è facilmente riconoscibile: ci sta portando verso una crisi più grave di quelle del 1929/2008. Tale crisi non è la solita crisi ciclica, ma porterà all’implosione non solo delle nazioni europee, ma anche del nostro “modus vivendi”: quindi prima viene l’implosione, prima si creeranno le condizioni di un nuovo rapporto con l’esistente che ci circonda.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, ritiene di aver dato il proprio contributo a questo futuro cambiamento, e si trova nel piano economico (piano Guardiola), messo a disposizione di tutti i veneti, e non solo.

Pertanto dobbiamo prendere nelle nostre mani il nostro destino.

NON ANDIAMO A VOTARE ALLE ELEZIONI EUROPEE

Gettiamo nella differenziata l’attuale cosiddetta classe dirigente di parassiti.

W LA LIBERTÀ DEI POPOLI

Venezia-Longarone, 20 maggio 2019

per il Veneto Serenissimo Governo

il presidente Luca Peroni