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Terrorismo ottomano

Lettera aperta ai popoli d’Europa

Il terrorismo islamico intensifica l’aggressione all’Europa continentale e ai popoli del Mediterraneo.

E’ del tutto palese che esiste una regia, al di sopra e oltre i bracci armati (Isis, Al Qaida, Boko Haram, Al Shabab).

Smascherano la regia e il regista le aggressioni al Kurdistan, alla Siria, all’Iraq, alla Libia, alla Grecia, all’Armenia, al Nagorno Karabakh, alla Francia, e adesso all’Austria, da parte del governo turco di R. Erdogan, nell’illusione di ripristinare l’impero ottomano.

Le aggressioni minacciano tutti i popoli d’Europa, e non solo.

Dobbiamo reagire, con la massima decisione e fermezza. Non è secondario che tali attacchi mirino ai simboli della nostra storia, cultura e religione. Stiamo assistendo ai bombardamenti contro cattedrali in Armenia e nel Nagorno Karabakh, contro chiese e religiosi in Francia, contro sinagoghe a Vienna… Questo per citare gli ultimi episodi.

Tale strategia terroristica dimostra la lungimiranza della predizione di Benedetto XVI, nel suo documento di Ratisbona (12 settembre 2006) quando denunciava la pericolosità e la strumentalizzazione dell’Islam.

Si può tranquillamente sostenere che la più grande vittoria di R. Erdogan sia stata la destituzione di Benedetto XVI e l’arrivo del nuovo capo del piccolo stato del Vaticano. Colpire Vienna è significativo e simbolico: a Vienna, nel 1683, l’Europa guidata da Giovanni III Sobieski, Eugenio di Savoia, il Beato Marco d’Aviano ha fermato l’aggressione ottomana (Battaglia di Vienna), agli ordini del Gran Visir Mustafa Pasha.

Promemoria per R. Erdogan: non ci sarà nessuna rivincita.

I popoli europei, dall’Atlantico agli Urali, devono trovare la capacità e la forza di reagire, tralasciando contraddizioni al nostro interno, che nel contesto sono secondarie, recuperando lo spirito di Lepanto (7 ottobre 1571), il solo che ci permetterà di fermare e sconfiggere l’aggressione ottomana.

Venezia, 3 novembre 2020                       

                             Per il Veneto Serenissimo Governo

                                Ufficio di Presidenza