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Lettera di un Veneto perplesso

Riceviamo e pubblichiamo

È giunto il tempo di parlare di colui che dovrebbe portare il Veneto all’autonomia, ma che nei fatti utilizza il suo tempo per fare conferenze stampa, presenziare alle varie sagre e fiere, scrivere un libro e rilasciare interviste che leggendole sono quanto meno inquietanti: Luca Zaia.

Il Presidente della Regione con il Referendum per l’autonomia del 2017 ha ricevuto un mandato chiaro, lo stesso mandato che chi si è recato alle urne gli ha confermato nel 2020 votando in massa la sua lista e non il partito per cui milita.

“Ragioniamoci sopra. Dalla pandemia all’autonomia” è questo l’ultimo lavoro che ha partorito la mente di Zaia, il problema non è il libro ma il fatto che a furia di ragionarci si è dimenticato per quale motivo è stato eletto alla guida del Veneto: ottenere l’autonomia e trattenere in Veneto i 9/10 delle tasse versate dai veneti https://www.repubblica.it/politica/2017/10/22/news/referendum_autonomia_lombardia_veneto_maroni_zaia_quorum_50_veneto_30_lombardia_caos_tablet-179040594/

Purtroppo non c’è un rapporto contrattualistico tra eletto ed elettore, altro che amministratore delegato come ama definirsi: un amministratore delegato quando non porta a casa risultati se ha dignità si dimette.

Il Covid ha fatto gettare la maschera delle vere intenzioni di Zaia, dopo la rielezione il freni inibitori sono venuti meno, la dissimulazione ha lasciato spazio alle dichiarazioni del reale “Zaia pensiero”.

Il 14 aprile 2021 in un’intervista https://www.corriere.it/politica/21_aprile_14/zaia-si-rischia-meno-locali-dehors-vaccini-si-studi-mercato-parallelo-c286bf30-9d5a-11eb-85f1-679fe940a2d0.shtml al Corriere dichiara: “Dobbiamo esserne consapevoli. Sapere che le vaccinazioni stabiliranno un nuovo ordine mondiale. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà: meglio cercare di attrezzarci”. Cosa intende per nuovo ordine mondiale? Perchè le vaccinazioni dovrebbero essere il mezzo per raggiungerlo?

Sempre al Corriere della Sera il 9 dicembre 2021 afferma “…il Veneto nella storia dell’epidemia è una sorta di laboratorio” https://www.corriere.it/politica/21_dicembre_09/veneto-zona-gialla-zaia-20713862-5856-11ec-9e79-8a5fe07f3801.shtml?refresh_ce Cosa intende Zaia con questa agghiacciante dichiarazione? Non penserà che i Veneti siano cavie per esperimenti medico sociali?

Sempre con un’intervista sul quotidiano Libero https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/29774659/luca-zaia-covid-idee-ad-minchiam-vaccino-talebani-convincere-persone.html raggiungiamo l’apice dello svelamento dell’italianità di chi è stato eletto per essere Veneto. Questa tra le varie è l’affermazione che più colpisce ad un attento osservatore che rivendica l’autodeterminazione del Veneto: “I No Green Pass di oggi sono i No Mask di ieri: è tutto un No-Italia che si tiene insieme”. Quindi chi è contro norme totalmente liberticide e sostanzialmente insensate (visto come si sta muovendo il virus) sarebbe No-Italia? Allora colui che ama il Veneto non può che vedere con simpatia questo variopinto movimento che da mesi sta manifestando per la libertà. Certamente Zaia non potrà più andare in giro con il suo slogan “Prima il Veneto”, dato che si è dichiarato oggettivamente Si-Italia. L’unica cosa che può fare è dare le dimissioni per dimostrata incapacità nell’essere Veneto. Sempre in questa intervista Zaia afferma di credere nella scienza, ma la scienza non è una religione né una divinità, forse sarebbe più corretto affermare che si crede nel metodo scientifico, non pensa caro “Governatore”? Ma questo smonterebbe ogni teoria sul metodo con cui vengono utilizzati questi “vaccini”. Si cita anche il modo con cui fu guarito Trump dal Covid, ovviamente omettendo che alla base della cura c’è stato il “Protocolo Zelenko”. Zelenko è un medico fortemente critico rispetto all’utilizzo di questi vaccini (riportiamo qui una sua intervista, per opportuna conoscenza, in cui il Dott. Zelenko attacca aspramente un certo atteggiamento di alcuni leader mondiali rispetto alla gestione dell’emergenza) https://www.setteraggi.com/post/la-straordinaria-testimonianza-del-dott-zelenko , ma forse strumentalmente si nascondono alcune informazioni e si citano personaggi famosi solo per fare sensazionalismo, come quando cita De Gaulle e Churchill (loro si veri patrioti per i loro Popoli).

Questo è quanto, per ora, sperando sempre di essere smentito, perché il bene del Popolo Veneto deve esulare da ogni particolarismo e frazionismo, ma ormai è il tempo di prendere delle posizioni nette, anche se possono essere impopolari perché chi si rifà al Veneto quando agisce per il Bene sa che lo fa nel nome del messaggio racchiuso nella Profezia consegnata all’Evangelista Marco “Pax Tibi Marce Evangelista Meus”. Nulla potrà avvenire in Veneto, per il Veneti, senza questa consapevolezza, senza questa coscienza, senza la conoscenza e l’interiorizzazione della nostra etica e morale racchiusa nelle Scritture.