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Il virus più grave per i Veneti si chiama italia

Il Popolo Veneto è un Popolo maturo con una storia millenaria alle spalle: una comunità che ha affrontato decine di pandemie, una collettività che ha sempre lottato per la propria libertà.

La Veneta Serenissima Repubblica si è costituita con patti di dedizione tra singole comunità: un inno alla libertà, all’autodeterminazione e al libero arbitrio.

Il paternalismo, i ricatti, le minacce come modo e strategia di governo sono quanto di più lontano possibile dalla modalità di governo della Serenissima.

La responsabilità individuale, ognuno secondo il proprio ruolo nella comunità, è stato il principio su cui si è retta la nostra Repubblica Veneta nei secoli, e ciò è dimostrato in ogni evento chiave e vitale del Veneto indipendente.

L’italia, attraverso i propri governanti e amministratori, da quando ha illegalmente occupato il Veneto, ha causato solo danni e tragedie alle Genti Venete.

In questo anno di Covid-19 da parte italiana stiamo subendo una serie di limitazioni della libertà che stanno causando più danni che benefici, danni sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista economico e sociale.

Il ricatto verso il Popolo è l’unica modalità di procedere dei governanti italiani. I Veneti sono un Popolo responsabile che non ha bisogno di obblighi per comportarsi in modo corretto, forse sono necessarie delle indicazioni non contraddittorie, basate sul buon senso e non una reclusione a tempo indeterminato, senza aver commesso nessun reato.

Bisogna mettere a disposizione delle cure adeguate per chi contrae il Covid-19, senza mai dimenticare che tutte le altre malattie non sono sparite. Se verrà verificato che il vaccino è un reale mezzo per arginare in sicurezza la diffusione dei virus, allora non potrà essere un problema di marca o di luogo di produzione a contrastare la necessità di un reale approvvigionamento, necessità che deve essere esperita con coraggio e decisione, senza giochetti politici e personalismi sulla pelle delle persone. Altresì nello spirito di libertà e responsabilità individuale, caratteristica di un Popolo maturo, la somministrazione dei vaccini deve avvenire nel rispetto dalla volontà individuale e mai forzatamente. Nessun governo, se si considera parte del Popolo e non sovrano regnante, dovrebbe richiedere a nessuno di mostrare la prova della vaccinazione e rivelare informazioni sanitarie private solo per svolgere la propria vita quotidiana. Questo è il motivo per cui il Veneto Serenissimo Governo, nel solco della storia della Veneta Serenissima Repubblica, non considera il popolo Veneto un popolo di schiavi o di sudditi.

Il Veneto Serenissimo Governo farà sempre quanto è nelle proprie possibilità e forze per proteggere la salute pubblica, e lo farà senza calpestare le libertà personali dei Veneti.

Crediamo, come la nostra tradizione ci ha sempre insegnato, che sia tempo di riprendere a vivere, lavorare, respirare per dimostrare la volontà all’autodeterminazione della nostra Patria Veneta.

Venezia-Longarone 09 aprile 2021

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo




Spie e vaccini

Tutta l’attenzione, in questi giorni, si sta spostando dalla crisi indotta dal Corona virus alle spie.

Quanto avvenuto a Roma sulla cosiddetta “spy story” rientra e rimane nel normale lavoro dell’intelligence che la Federazione Russa svolge in Italia, così come quella italiana svolge in territorio russo.

I documenti trafugati devono essere insignificanti, tant’è che il loro valore è stato quantificato in euro 5000 (miseria).

Ciò detto, bisogna capire: per quale ragione il governo italiano ha deciso d’intervenire proprio adesso? Principalmente per due ragioni: la prima per affiancare la decisione dell’amministrazione Biden di aumentare le provocazioni contro la Federazione Russa; fino ad ora queste erano attuate e gestite dalla Polonia e dalle Repubbliche Baltiche. Adesso tali provocazioni si stanno spostando nel Mediterraneo, nel tentativo di controllare lo stretto di Sicilia. Alle forze aeronavali italiane si è affidato tale controllo,  avendo come base il porto di Augusta e l’isola di Pantelleria. Nel contempo l’amministrazione Biden ha  delegato alla Turchia di Erdogan il controllo del Mediterraneo centro orientale.

Tali manovre, ad ampio raggio, hanno lo scopo di verificare la reazione della Federazione Russa: se questa non sarà ferma, decisa e convincente  la prossima mossa di Biden sarà fornire armamento offensivo all’Ucraina per metterla nelle condizioni di aggredire prima il Donbass e poi la Crimea.

Seconda ragione: riguarda la politica economica e sanitaria italiana. L’inesistente governo Conte- Casalino non sapeva dove mettere le mani, facendo disastri verificati e verificabili, che hanno causato decine di migliaia di decessi; anche il governo Draghi non si dimostra all’altezza della criticità, ed è costretto a nascondersi dietro l’ombra delle Forze Armate.

Al di là del valore reale del vaccino, che per il momento non c’interessa esaminare, sarà una nuova Norimberga a giudicare i responsabili.

I vari gruppi dirigenti italiani non sono stati in grado di procurarsi i vaccini, diversamente da: USA, Gran Bretagna, Germania, Israele, Ungheria, San Marino… A fronte dell’incapacità di questi presunti dirigenti i governatori, se ne hanno il coraggio, devono procurarsi tutti i sistemi sanitari per salvaguardare le loro genti. Bene ha fatto il governatore De Luca a firmare i contratti d’acquisto per il vaccino Sputnik V. Gli altri, ne seguano l’esempio.

In questo contesto scatta l’operazione “spy story” di Roma, per coprire l’incapacità, le irresolutezze e la subordinazione di questo governo extra parlamentare.

Dobbiamo ribellarci, cacciare gli oppressori politici, economici, sanitari e prendere in mano il nostro destino, fino alla libertà!

Venezia-Longarone 01 aprile 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Valerio Serraglia




Joe Biden: l’impostore vuole la guerra

Biden, in un’intervista televisiva attacca e dà dell’assassino al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

E’ evidente a tutti che Biden, questo usurpatore, è incapace di trovare una soluzione alla crisi degli Stati Uniti, cercando quindi un pretesto e un nemico per distogliere l’opinione pubblica dai reali problemi che investono gli USA.

L’accusa rivolta a Vladimir Putin, d’interferenza negli affari interni americani riguardo alle elezioni 2016-2020 è un attacco non allo stesso Putin ma al popolo degli Stati Uniti. Secondo Biden la più grande democrazia planetaria è talmente debole da farsi influenzare dai social? E gli americani sono bambini incapaci d’intendere e di volere?

Stia attento Joe Biden a minacciare o a provocare la Federazione Russa: non è la Serbia, non è la Libia, tanto meno una repubblica sudamericana…

Prima di qualsiasi avventura “chieda consiglio” a Napoleone Bonaparte e ad Adolf Hitler.

Sia certo Joe, qualsiasi aggressione alla Federazione Russa avrà una risposta adeguata e proporzionata.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, dà tutta la sua solidarietà e vicinanza al Popolo Russo e al Presidente Vladimir Putin. Nel contempo è a fianco del Popolo Statunitense e dell’amico Donald Trump nella loro battaglia per ripristinare la democrazia negli USA.

Il Veneto Serenissimo Governo, in un clima di collaborazione e pace, auspica il recupero dello spirito di Pratica di Mare del 2002 per il superamento dell’antistorico clima da guerra fredda, per la lotta al terrorismo e per la fratellanza dei Popoli.

Venezia-Longarone 17 marzo 2021

Ufficio di Presidenza




La nuova strategia della tensione

Prima ci aveva provato con il “Piano Solo” il Generale de Lorenzo con l’appoggio del Presidente Segni; poi il comandante Junior Valerio Borghese e Amos Spiazzi nell’operazione “Rosa dei Venti” con l’ausilio della guardia forestale; infine Edgardo Sogno e il suo “Golpe Bianco”. Ciò che non è riuscito alla strategia della tensione, sembra oggi realizzarsi attraverso l’utilizzo dell’emergenza Covid-19: esautorare il popolo mettendo un uomo forte a dirigere tutto con l’appoggio dell’esercito. Il fascino della divisa può abbagliare permettendo che vengano limitate le libertà. I Patrioti però sanno che un vero esercito ed un vero governo sono al servizio del Popolo e non viceversa: lo scopo su cui si fonda uno Stato è proteggere e non sorvegliare e punire.

Draghi è l’uomo del Grande Reset: l’ideologia costruita per diminuire la democrazia in favore di una transizione dittatoriale mascherata da rivoluzione green. Il governo Draghi è stato voluto dalla UE per indirizzare i sussidi europei verso questo piano, che sottrae il libero arbitrio al Popolo in funzione di una finta etica ecologica.

Il tutto sponsorizzato dal relativismo culturale della socialdemocrazia mondialista. Sta così realizzandosi una dittatura del politicamente corretto, che tende a vietare ogni pensiero difforme. Quindi l’affermare sé stessi è plausibile solo negando il proprio pensiero in favore delle cosiddette minoranze, che sono tali solo perché incoronate dal main streaming.

Uscire da questo stato di terrore è la prima via di salvezza per tornare a vivere.

Risulta essere inaccettabile che vengano utilizzate più risorse per reprimere i cittadini che per controllare i confini: delinquenti, per il governo, sono coloro che osano respirare.

Un clima da terrorismo di Stato pervade il quotidiano, chi è chiamato ad amministrare è concentrato più ad emettere direttive per controllare il Popolo che ad agire per evitare il depauperamento e la morte conseguente ad un anno di chiusure di aziende, scuole, turismo, ristorazione, sport, trasporti, ecc.

Oramai non esiste nessuna opposizione parlamentare: l’idea di divenire il nuovo uomo o donna della provvidenza affascina tutti i leader politici, e ciò li fa coalizzare (indipendentemente si professino di destra o sinistra) nel prorogare di giorno in giorno la reclusione dei Popoli della penisola.

Le nostre tasse vengono totalmente utilizzate dal governo italiano per toglierci la libertà. I governanti non hanno interesse per la nostra salute, desiderano soltanto perpetuare il proprio potere su di noi.

Ricordiamo quanto abbiamo già affermato più volte: “ordine sbagliato non si esegue”. Ciò significa affermare il principio che, nel nostro agire quotidiano, dobbiamo essere coscienti e responsabili di ciò che facciamo, come la storia Veneta ci insegna. Nessuno può nascondersi dietro la frase: “eseguivo solo un ordine”. Dobbiamo assumerci la responsabilità del nostro futuro per realizzare l’obbiettivo di libertà per cui abbiamo votato nel referendum del 2017: la nostra autodeterminazione. 

Venezia-Longarone 14 marzo 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




ALITALIA: “Quali divergenze tra Pelanda e Serraglia”

Molto interessante, e anche in parte condivisibile, l’analisi di Carlo Pelanda riguardante Alitalia, il traffico aereo nella penisola e nel resto del mondo, le sue implicazioni geopolitiche-economiche.

Noi del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, abbiamo già affrontato il problema, una dozzina di anni fa, quando la crisi era già a un punto critico. Oggi Alitalia non è sull’orlo del precipizio, è già caduta, senza nessuna possibilità di salvezza. Neanche Nembo Kid potrebbe salvarla, essa al massimo potrà trasformarsi in un piccolo taxi dell’aria. Questa sua ultra-decennale crisi è costata ai lavoratori della penisola decine di miliardi, con i risultati che tutti possono constatare senza essere dei grandi esperti. In questo contesto siamo perfettamente d’accordo con l’amico Pelanda: “Sul gap intellettuale dei governanti italiani”, e noi aggiungiamo anche di certi presidenti, buoni per tutte le stagioni. Crediamo non serva fare i nomi e i cognomi: essi spaziano dai bibitari al “San Paolo” ai presidenti della Juventus.

Noi abbiamo sempre sostenuto che una delle possibilità di salvare e sviluppare il trasporto aereo, sia passeggeri che commerciale, e nel contempo salvare Malpensa 2000 sia quello di dar vita a una joint venture con l’ Aeroflot, avendo come base europea e nordafricana la stessa Malpensa. Parallelamente costruire un trasporto ferroviario veloce, in grado di coprire e collegare il nord Italia e l’ Europa centro-orientale, sia per il commercio che il traffico passeggeri, al servizio dell’industria, agricoltura, turismo.

Non va dimenticato che, quando abbiamo suggerito questa possibilità, alle varie cancellerie europee la situazione della Federazione Russa era in espansione, con ampie disponibilità d’investimento, e la UE non aveva iniziato ancora ad applicare sanzioni ricreando un insensato clima da guerra fredda.

Il Veneto Serenissimo Governo ha elaborato e dato alle stampe nel 2017 un “Nuovo Piano Economico” che aveva come presupposto l’impostazione di mobilità merci-passeggeri sopra descritta, integrata con un grande porto nel golfo di Venezia, naturale sbocco del traffico marittimo dell’est Mediterraneo e dell’Oriente, in grado di interagire con il traffico aereo e quello ferroviario, e competere con Rotterdam.

E’ vero quanto ha affermato Carlo Pelanda nella sua intervista relativa all’Alitalia concessa a Maria Scopece. “Pensare di trattare un interesse nazionale così forte, rispettando le regole standard di concorrenza del mercato significa essere semplicemente degli idioti oppure dei traditori”.

Siamo in guerra. Sì, è vero, una guerra economica. Dobbiamo usare tutti gli strumenti che ci permettono di vincerla, nell’interesse esclusivo del Popolo Veneto. Dobbiamo essere consci che il neo-statalismo italiano non è la soluzione. Dobbiamo essere artefici del nostro destino, scegliere i partner con cui collaborare, in una prospettiva di rispetto reciproco, facendo anche dei percorsi insieme, nel beneficio condiviso, ma senza subire diktat da nessuno.

Fare questo per il Veneto Serenissimo Governo è un dovere per dare uno sbocco positivo alle nostre genti, che ne hanno diritto.

Venezia-Longarone 10 marzo 2021

Responsabile economico del Veneto Serenissimo Governo

Valerio Serraglia




Dobbiamo decidere se essere Veneti o italiani

Stiamo vivendo giorni, settimane, mesi estremamente difficili. Ma non c’è nulla negli eventi che stiamo subendo che non può essere decodificato. Per la narrazione di chi detiene il potere esistono solo contrapposizioni, esiste solo il bianco o il nero. Affermare che il pensiero critico sia complottismo è rinunciare alla dialettica in favore del dogmatismo e della metafisica. Essere critici rispetto a quanto sta avvenendo da un anno a questa parte, alla gestione del virus, non significa essere negazionisti, ma valutare i fatti per quello che sono. Il complotto esiste fin tanto che noi gli diamo potere.

Nel primo anno dell’era corona virus ci siamo trovati trasportati in un clima fantascientifico, che fino a prima era stato narrato solo da alcuni visionari della letteratura. Gli scenari tipici degli analisti della geopolitica hanno lasciato spazio alla narrazione da romanzo noir/fantascientifico che è divenuto tragicamente realtà. I governi nella maggior parte dei casi, mascherano i loro progetti di controllo con la scusa del covid ma senza realmente volerlo sconfiggere. I governanti hanno arruolato come consulenti degli scienziati pazzi, che hanno affermato tutto il contrario di tutto, dissociati dalla realtà economica della gente che ogni giorno, ogni mese lotta per portare del cibo alle proprie famiglie.

Emblematica e rivelatrice della situazione in cui stiamo vivendo è diventata la mascherina, la quale da simbolo di protezione contro il virus è diventata simbolo di bavaglio del pensiero critico, nonostante, dalla cronache dei media, sia stato palesemente dimostrato che è principalmente fonte di business ed affarismo da parte dei prezzolati consulenti dei governi.

La pallottola d’argento per la vittoria del virus ci viene detto possa essere il vaccino. Ma in realtà è il mezzo di ricatto da parte di coloro che non vogliono ritornare alla normalità, palese è la mancanza di volontà da parte della maggioranza dei governi di costruire un piano per uscire dalla pandemia. Il vaccino è diventato, non un’arma per sconfiggere il virus, ma uno strumento da utilizzare nelle dinamiche egemoniche internazionali. La politica che subiamo è quella dei ricatti verso il popolo, delle minacce, delle sanzioni, della repressione. È palese che con quanto programmato dall’italia non si potrà mai uscire, né immunizzare la popolazione, lo dicono i dati italiani, lo dice il programma di vaccinazione senza capo ne coda, lo dice la mancanza di responsabilità dei politici che scaricano ogni errore sulle persone che vogliono vivere. Il clima da caccia alle streghe tipico dell’epoca del proibizionismo smaschera la debolezza e l’inconsistenza dell’italia, l’ammucchiata governativa è sotto gli occhi di tutti, una corsa al potere vomitevole, tutti che blaterano ma nessuno che ha rispetto per i lavoratori e lavoratrici, per i giovani, per le imprese. Siamo costretti ad una carcerazione senza aver commesso reati, in cui sembra manifestarsi l’incubo del “fine pena: mai”.

Ricordo che le dittature fasciste e naziste del XX secolo sono salite al potere attraverso i meccanismi democratici, attraverso leggi, attraverso il voto, e che sono stati necessari decenni di regime ed una guerra mondiale per smascherare i crimini che erano stati perpetrati, e per una presa di coscienza comune. Quindi dobbiamo sempre andare oltre l’ufficiale, per avere una visione completa della realtà, dobbiamo leggere tra le righe, tra il detto ed il non detto per comprendere quanto si sta vivendo.

Non possiamo consegnare alle prossime generazioni il mondo che da un anno stiamo vivendo, non possiamo lasciare in eredità ai nostri figli la mancanza di libertà. Generazioni di patrioti in ogni angolo del mondo hanno lottato per ottenere il libero arbitrio, l’autodeterminazione singola e collettiva come comunità, il sogno di vivere felici, la libertà come sintesi del benessere. Noi come Veneti dobbiamo mirare in alto, lo abbiamo sempre dimostrato, e siamo quello che siamo nonostante l’italia ci neghi, con ogni pretesto, la libertà e la felicità; abbiamo votato per rivendicare l’autonomia e siamo pronti a tornare al voto per urlare la nostra libertà. Se l’italia continuerà con la sua repressione siamo altresì disponibili a resistere e a lottare perché vogliamo un futuro degno di essere vissuto. Non accettiamo che i Veneti siano reclusi, non accettiamo la mistificazione della realtà, il regime italiano crollerà di fronte alle proprie contraddizioni e noi come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, continueremo a smascherarle e denunciarle. Il futuro per un Veneto può essere solo di libertà, altrimenti diverremo italiani: la scelta sta solo a noi.

Venezia-Longarone 07 marzo 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




La guerra del vaccino

Registriamo con estrema preoccupazione la psicosi che si sta generando attorno alla questione vaccino. Posto che non consideriamo essere la soluzione unica per uscire dall’immobilismo legato alla schizofrenica gestione del covid19, crediamo sia opportuno che venga reso disponibile alla popolazione nei tempi e nei modi necessari perché possa generare un effetto.

Preso atto che, come esplicitamente indicato dalle stesse case farmaceutiche fornitrici dei vaccini, stando a quanto dimostrato dalle loro sperimentazioni, la copertura vaccinale non è a tempo indeterminato ma viaggia da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 12: quindi se la campagna vaccinale dura più di 6 mesi va tutto ricominciato da capo. Non possiamo pensare di limitarci alla somministrazione del numero dei vaccini resi disponibili dagli accordi commerciali stipulati dall’unione europea, perché così facendo la popolazione del veneto verrebbe vaccinata in quattro anni.

Considerata l’evidenza di questi dati pubblici e noti, per quale motivo lo stato italiano, in accordo con l’unione europea, impedisce il reperimento di tutti i vaccini disponibili, compreso quello russo, portando le popolazioni, già provate dalla drammatica situazione, in un assurdo clima di guerra fredda?

Se è vero che il covid19 si è distribuito “equamente” nel mondo, per quale assurda ragione non dovremmo raccogliere la disponibilità della Federazione russa a condividere con il mondo il proprio vaccino? Non ci stanno chiedendo di rinunciare ai vaccini occidentali delle case farmaceutiche, ci stanno offrendo la possibilità di aggiungere a queste le dosi dello Sputnik.

Se l’italia considera utile, per poter tornare alla vita normale, che la popolazione abitante la penisola possa accedere al vaccino, come può considerare non etico il comportamento di chi cerca in ogni modo possibile di dotarsi del numero necessario di dosi di tutti i vaccini disponibili?

Evidentemente per l’italia è etico perseguire con determinazione la campagna del terrore che ha il solo effetto di deprimere ed indebolire i popoli della penisola, attraverso il solito comportamento italiano atto a mettere tutti contro tutti per reprimere e controllare piuttosto che risolvere, in questo caso impedendo in ogni modo il reperimento dei vaccini necessari.

Come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, siamo consci che la via del vaccino è sperimentale, ma altresì siamo consapevoli che: o troviamo una via d’uscita o moriremo a causa delle incapacità italiana rispetto alla gestione del covid-19.

La strada vaccinale non è l’unica via d’uscita, ma anch’essa va percorsa e va strutturato un piano che metta in sicurezza la nostra terra e che offra al Popolo veneto tutte le opportunità per riprendere a vivere e lavorare in serenità e sicurezza. Ribadiamo con forza il fatto che i governanti italiani hanno delle responsabilità rispetto a quanto successo fino ad ora in ordine alla gestione dell’emergenza causata dalla comparsa del covid 19, responsibilità che vanno investigate e, se confermate, denunciate.

Rispetto a quanto qui sopra affermato riteniamo puerili gli atteggiamenti di sterile contrapposizione alla Russia, perché mentre si fa la guerra al vaccino russo, la soluzione si allontana e i vaccini già somministrati divengono inutili visto la loro carenza. Crediamo quindi indispensabile percorrere anche la strada dello Sputnik, e noi come Veneto Serenissimo Governo chiediamo alla Federazione Russa, nei suoi organi competenti, la disponibilità di avere dosi per permettere ai veneti di vaccinarsi. Se l’italia con suoi consueti sabotaggi e lungaggini bloccherà questa strada dovrà essere chiamata ad assumersene la responsabilità, rispondendo in ogni ambito legale: ciò di fatto rescinderà ogni legame tra Veneto ed Italia.

Per il Veneto l’unico ed indispensabile vaccino alle disgrazie prodotte dall’occupazione italiana si chiama Indipendenza.

Venezia-Longarone 23 febbraio 2021

Ufficio di Presidenza




Sconfiggi la farsa italiana: unisciti al Veneto Serenissimo Governo!

Questo anno di Covid 19 ci ha posto di fronte alla pazzia che governa il mondo. Abbiamo scoperto che molti paesi, con in testa lo Stato italiano, sono pronti ad abdicare la sovranità a virologi, immunologi, esperti di vario genere, commissari straordinari, task force, chiunque pur di non assumere la responsabilità di ciò che accade di fronte al popolo che pretendono, indegnamente, di rappresentare.

Ma ricapitoliamo la gestione italiana del virus:

– Prima la mascherina non serve, poi diviene indispensabile appendice del corpo umano, per giungere all’ultima ipotesi: due mascherine.

– Personaggi televisivi che insegnano a lavarsi le mani, si scopre il gel igienizzante (neanche fosse acqua santa), i guanti si trasformano in una seconda pelle (divenendo ricettacolo di ogni germe e battere, facendo macerare la pelle), si torna al gel per dimenticare di nuovo che basta lavarsi le mani.

– Altra scoperta: il tampone, ignorato finché di difficile reperibilità per divenire poi strumento atto a determinare i malati non, come dovrebbe essere, i contagiati; poi tamponi rapidi utili solo ad innalzare la percentuale dei positivi e quindi giustificare le chiusure… chissà…

– Vogliamo ignorare l’app immuni, che sarebbe dovuta servire a bloccare e circoscrivere il virus, ma lo Stato italiano aveva sopravvalutato le proprie capacità, quindi, non essendo in grado di gestirla, meglio farla cadere nell’oblio, dando ovviamente la colpa alle persone che non l’hanno installata.

– Arriviamo al vaccino: quello russo non andava bene, è stato sviluppato troppo presto, sicuramente è inutile, dopo tre mesi arrivano i “vaccini prodotti dalle aziende giuste” quindi il vaccino diviene fondamentale. Poche settimane e si scopre che le dosi promesse, quelle sì erano impossibili da realizzare. Allora il tanto disprezzato vaccino russo diventa quello giusto, ma i vertici della UE affermano che non ci sono dati sulla sua efficacia visto che manca la trasparenza. Scordano forse che non è appropriato parlare di trasparenza, considerato che non solo i contratti di compravendita sono segretati, ma anche che, le stesse aziende farmaceutiche produttrici, dichiarano essere i vaccini, farmaci in corso di sperimentazione.

– Ma la cosa veramente assurda è che, quando avrebbe probabilmente avuto senso bloccare tutto, in prima battuta certamente i collegamenti con la Cina, poi tutte le frontiere, chiunque s’azzardava a proporlo veniva considerato criminale razzista, disprezzato dalle più alte cariche dello Stato che, per scusarsi, hanno organizzato concerti con e per le autorità cinesi, regalato tutte le mascherine alla Cina, per poi scoprire che i lotti di produzione delle mascherine cinesi che oggi compriamo a prezzi più che duplicati, sono proprio di febbraio, marzo, aprile 2020.

Per una volta, governanti italiani, volete assumervi le vostre responsabilità? Vi rendete conto che se l’economia si blocca, e le famiglie non avranno di che mangiare allora sì, moriremo tutti, o è proprio questo che volete?

Ogni giorno leggiamo di suicidi, giovani che non vogliono uscire perché terrorizzati dal virus, bambini di pochi mesi che già mostrano problemi di socializzazione perché non più abituati al contatto e a vedere visi senza mascherina, anziani in casa di riposo che non hanno più il conforto dei loro cari negli ultimi momenti di vita. Famiglie che non si riuniscono più. Persone che non si salutano più per strada terrorizzate dall’essere contagiate le une dalle altre.

Se pensate che questa sia vita, andate pure avanti su questa strada di sudditanza rispetto ad un governo di psicopatici. Se invece pensate che ogni guerra, che sia contro un’aggressione visibile o un virus, per essere vinta debba essere combattuta pensando che un mondo migliore a trecentosessanta gradi possa e debba esistere: allora non soccombete ad uno Stato che considera non etica ogni misura che sostenga la vita solo perché non né ha il controllo diretto.

La libertà ed il libero arbitrio sono alla base del benessere. Essere reclusi senza aver commesso reati; distanziati, senza possibilità di fare attività fisica; senza arte, senza musica, senza vivere appieno l’esistenza per come ci è stata donata dai nostri genitori e da Dio: è solo il preludio del totalitarismo.

Noi non staremo a guardare uno Stato che vuole solo privarci della libertà per fare i propri porci comodi, per impoverirci, per distruggere il benessere che – come Veneti – ci siamo costruiti nonostante fossimo occupati illegalmente dall’italia. È ora di dire basta e di pretendere di fronte al mondo che quanto abbiamo votato nel referendum del 2017 venga rispettato: se vuoi unirti a noi per la libertà contattaci, assieme potremmo sconfiggere chiunque voglia farci morire.

Ricordiamo che la storia della Veneta Serenissima Repubblica è costellata di vittorie contro innumerevoli gravissime epidemie e molti forti nemici. Solo nostra è la scelta, nostra la battaglia, dei nostri figli e della nostra terra la vittoria.




Ribellarsi al virus e all’Italia

Ogni giorno che passa si individuano sempre più i nemici del Veneto.

Il Covid19 tra i disastri che ci ha procurato ha anche un merito:  avere strappato la maschera di chi vuole l’annientamento politico, economico, culturale, e storico del nostro Popolo.

Il Veneto è all’interno di tutti i parametri sanitari che ci hanno cervelloticamente imposto.

Abbiamo indicato, nella 1° fase, la strada per contrastare l’epidemia (caso Vò), nella 2° fase abbiamo sequenziato per primi le varianti del virus (gli zerbini del potere centrale ne affermavano l’inutilità!). Quando l’Italia non ci dà vaccini ne abbiamo trovati disponibili 27 milioni di dosi: il Ministro della Sanità e i suoi zerbini ci impediscono di acquistarli, mettendo a rischio la salute pubblica non solo dei Veneti. Quindi qualsiasi allargamento della pandemia e l’aumento dei decessi si dovranno ascrivere al duo Speranza-Arcuri.

Nel contempo mettono in atto tutte le tattiche possibili per distruggere la nostra economia: vedi la revoca data poche ore prima dell’apertura, fra l’altro da loro stabilita, della stagione sciistica, che sarebbe stata una piccola boccata d’ossigeno per tutto il comparto e per le nostre vallate.

Questa è stata un’azione premeditata e proditoria, avente l’unico scopo di annientare, assieme alla nostra economia, anche la volontà di lottare.

Tutto ciò sta a dimostrare che se il Veneto fosse indipendente avremmo la concreta possibilità di lottare, contrastare e vincere il coronavirus.

PRENDIAMO ESEMPIO DA ISRAELE

RIBELLARSI E’ GIUSTO

Cacciamo dalla nostra terra i nemici

AUTODETERMINIAMOCI

W LA VENETA SERENISSIMA REPUBBLICA

Venezia-Longarone 16 febbraio 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Valerio Serraglia

Veneto Serenissimo Governo




Piattaforma operativa per rendere esecutiva l’Autonomia del Veneto

Visto che il Veneto è stato occupato illegalmente dall’italia nel 1866, ed il Referendum del 1866 che ratificò l’illegale occupazione del Veneto da parte dell’italia si è svolto al di fuori del diritto internazionale (Armistizio di Cormons – Convenzione per la Venezia – Pace di Vienna), è quindi da ritenersi nullo. Il Popolo Veneto, come atto di buona volontà e di pace nel 2017, intraprendendo la via referendaria per rivendicare il proprio diritto all’autodeterminazione, ha votato a stragrande maggioranza per riavere la propria autonomia, e ridefinire i propri rapporti di collaborazione con lo Stato italiano. A fronte del risultato della consultazione è ovvio che saranno solo i Veneti, a fronte della vittoria referendaria del 2017, a decidere liberamente il grado di autonomia che desiderano.

L’occupante italiano ha dimostrato di non voler trattare con i rappresentanti del Popolo Veneto per rendere operativo quanto emerso dal referendum sull’autonomia, anzi sta facendo di tutto per vanificare il risultato referendario del 2017, palese, in tal senso, il progetto di modificare ed addirittura cancellare il Titolo V della costituzione italiana sulle cui basi si fondano le rivendicazioni referendarie.

A fronte dei continui soprusi perpetrati dall’occupante italiano nei confronti delle popolazioni Venete, come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, chiediamo alla comunità internazionale e agli organi preposti del diritto internazionale che venga predisposto per il Veneto un accordo internazionale che vada parzialmente a sanare lo Status giuridico internazionale del Veneto. Per questa procedura proponiamo come piattaforma gli accordi De Gasperi-Gruber (accordo di Parigi del 1946) in cui fu sancita la base per l’autonomia del Sud Tirolo e quanto si è sviluppato da essi, qui di seguito riadattati alle peculiarità storico-giuridiche del Popolo e delle Terre Venete.

– Rivendicazioni per l’Autonomia del Veneto sulla base della vittoria referendaria del 2017 –

1. Alle popolazioni del Veneto sarà concesso l’esercizio di un potere legislativo ed esecutivo autonomo, nell’ambito del Veneto. Il quadro nel quale detta autonomia sarà determinato e applicato da leggi ad hoc emanate dal consiglio regionale che dall’entrata in vigore del presente accordo verrà rinominato quale Maggior Consiglio del Veneto, e con esso ogni istituzione Veneta riprenderà i nomi tipici della tradizione della Veneta Serenissima Repubblica.

2. I nove decimi delle tasse ed imposte pagate dalla popolazione residente e domiciliata in Veneto e dalle attività produttive con sede in Veneto vengono versate direttamente in Veneto. Tale gettito servirà a finanziare le competenze che rimarranno ascritte alla gestione degli organi di governo Veneti.

3. La lingua Veneta sarà la lingua ufficiale del Veneto, la lingua italiana avrà pari dignità.

In ogni ordine di scuola sarà insegnata la storia, cultura e tradizioni venete. I programmi scolastici verranno stabiliti da preposte autorità venete.

Ogni dipendente pubblico in fase di assunzione dovrà dimostrare la conoscenza e comprensione della lingua, storia, cultura e tradizioni venete.

Sarà previsto in ogni sede l’uso, su di una base di parità, della lingua veneta e della lingua italiana nelle pubbliche amministrazioni, nei documenti ufficiali, come pure nella nomenclatura topografica bilingue

4. Saranno di competenza esclusiva delle istituzioni Venete nel territorio Veneto a seguito del presente accordo:

  • ordine pubblico e sicurezza dello Stato all’interno dei Confini Veneti;
  • tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza;
  • organi istituzionali Veneti e relative leggi elettorali; referendum propositivi e abrogativi Veneti; elezioni di rappresentanti Veneti in ogni sede rappresentativa;
  • cittadinanza, stato civile, anagrafe ed immigrazione;
  • giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa per quanto concerne la giurisdizione delle terre venete;
  • istruzione di ogni ordine e grado, ecologia e beni culturali e ricerca scientifica;
  • previdenza sociale e tutela e sicurezza del lavoro;
  • commercio con l’estero;
  • sanità;
  • protezione civile;
  • trasporti terrestri, marittimi, lacustri, fluviali ed aerei;
  • energia;
  • agricoltura, allevamento, industria e commercio;
  • accordi internazionali per le materie di competenza delle istituzioni Venete.

5. Se a seguito della sottoscrizione del presente accordo lo Stato Italiano dovesse disattenderlo il Veneto riacquisterà la propria totale sovranità.

6. Il Popolo Veneto attraverso un referendum potrà proclamare la propria indipendenza e ricostituire la Repubblica Veneta. A tale referendum dovranno votare più del 50 % degli aventi diritto perché esso abbia validità legale.

7. Il presente accordo avrà validità immediata dalla data di sottoscrizione, e rappresenta l’attuazione della vittoria referendaria del 2017.

Il Veneto ha bisogno del suo Popolo, se vogliamo veramente riacquistare la nostra indipendenza dobbiamo tutti fare la nostra parte. Contribuisci anche tu affinché le nostre più che sacrosante rivendicazioni vengano riconosciute: condividi e diffondi questo documento per la nostra libertà.

Venezia-Longarone 14 febbraio 2021

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo