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Il meglio del peggio

Sparisce il governo Conte, quello degli incapaci, incompetenti, saltafossi.

Dopo lunga, dolorosa e dannosa malattia il governo Conte è finito nel letamaio della storia.

Questa crisi è di sistema, e comunque irreversibile, (quando fuggiranno a Brindisi?). E’ solo questione di tempo per la trasformazione istituzionale in un qualcosa di diverso e nuovo.

Noi veneti abbiamo già tracciato e ci siamo avviati nella strada indicata dal referendum del 2017, che ha dimostrato, senza ombra di dubbio, la nostra volontà a determinare il nostro destino.

Siamo consapevoli  che il processo sarà complesso e faticoso, ma siamo decisi a completare la strada intrapresa entusiasticamente nell’ottobre 2017.

La nostra proposta è quella di avviare un tavolo di trattative con l’Italia, per rifare il referendum truffa del 1866, aventi come garanti sul piano internazionale Francia e Austria (già garanti dei trattati di Praga e di Vienna del 1866).

Il referendum che noi proporremo avrà come quesito: “Noi veneti dichiariamo la nostra volontà di ricostituire la Veneta Serenissima Repubblica, libera e indipendente, guidata da un governo rappresentativo della volontà delle donne e degli uomini veneti.”

Attorno a questo obiettivo uniamoci tutti, per difendere le nostre famiglie, la nostra terra, il nostro onore, la nostra dignità.

Non facciamoci rapinare dall’Italia, che ci sta succhiando il prodotto del nostro sudore, sprecando  il nostro lavoro.

I veneti hanno dimostrato da sempre di essere in grado di autodeterminarsi e di lavorare per risorgere.

AVANTI FINO ALLA LIBERTA’

Venezia-Longarone 05 febbraio 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Presidente  Luca Peroni




Lettera aperta al Presidente Mario Draghi

Il Veneto Serenissimo Governo, a fronte della situazione economica, politica e sociale in cui versa l’Italia, e a seguito del referendum dell’ottobre 2017 tenutosi in Veneto, pensa sia utile e necessario un incontro, per discutere in maniera preliminare i problemi che impediscono un normale e civile e democratico confronto, onde cercare di risolvere le controversie apertesi con il referendum dell’ottobre 1866, e perseguite fino al referendum dell’ottobre 2017 e tuttora non risolte.

Il Veneto Serenissimo Governo ritiene fruttuoso e reciprocamente accettabile avere come base di discussione gli accordi per le province di Bolzano e Trento, del 05 settembre 1946, sottoscritti dal Ministro degli Esteri italiano Alcide De Gasperi e dal Ministro degli Esteri austriaco Karl Gruber.

Il Veneto Serenissimo Governo considera sia interesse reciproco dare un segno di ragionevole buon senso, aprendo un tavolo di discussione.

In attesa di una sua risposta, distinti saluti           

Venezia-Longarone 03 febbraio 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Valerio Serraglia




Per la libertà

L’attuale crisi non è né politica, né sanitaria, né economica: questi tre fattori hanno evidenziato e accelerato lo sfaldamento italiano, che è istituzionale e soprattutto fondativo. Ormai siamo alla resa dei conti, non tanto tra i partiti nella loro divisione del bottino, ma essenzialmente tra la tirannia italiana e il Popolo Veneto.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, a seguito della liberazione di Piazza San Marco del 1997, madre del referendum 2017 e del travolgente risveglio della dignità e dei diritti del nostro popolo, ha deciso di intraprendere una via rispettosa del diritto internazionale e di ragionevole progressione, avendo come obiettivo il diritto del Popolo Veneto ad esprimersi liberamente e democraticamente sul proprio futuro.

Quindi, rispettosi delle necessità urgenti del nostro Veneto, invitiamo il Presidente del Consiglio che verrà incaricato di formare il nuovo governo italiano ad aprire un tavolo di trattative, per avviare una seria e pacifica discussione, che tenga conto degli interessi reciproci di Veneto ed Italia, così da evitare che la situazione possa precipitare e sfuggire ad ogni controllo.

Il Veneto Serenissimo Governo è pronto a presentare un piano per dare continuità al voto del referendum del 2017. La Piattaforma che presenteremo al Popolo Veneto, alla controparte italiana e all’intera comunità internazionale è finalizzata a rendere operativi i risultati referendari.

Il Veneto Serenissimo Governo fa appello al Popolo Veneto e alla sua storica determinazione, coerenza e volontà di lotta affinché si mobiliti in difesa di quanto ha pacificamente espresso nel 2017.

La nostra salvezza è nelle nostre mani, siamone degni.

AL PRIMO POSTO IL VENETO

Venezia-Longarone,30 gennaio 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Presidente

Luca Peroni




Il governo italiano dichiara guerra al Veneto

Come era prevedibile, visto il susseguirsi di annunci e note da parte di membri del governo dello Stato occupante italiano, il presidente del consiglio italiano riceve la fiducia, scongiurando una immediata crisi di governo, affermando, tra le altre fesserie, che è necessario riformare il titolo quinto della costituzione in senso centralistico.

Colui che si definisce l’avvocato degli italiani dovrebbe ripassare un po la storia, ma anche il diritto internazionale. Alcuni punti sono alla base del diritto del popolo Veneto all’autodeterminazione, ed è bene ricordarli sempre:

  • il Veneto è stato occupato illegalmente dall’italia nel 1866;
  • il Referendum del 1866 che ratificò l’illegale occupazione del Veneto da parte dell’italia si è svolto al di fuori del diritto internazionale (Armistizio di Cormons – Convenzione per la Venezia – Pace di Vienna), ed è quindi da ritenersi nullo;
  • il Popolo Veneto, come atto di buona volontà e di pace nel 2017, intraprendendo la via referendaria per rivendicare il proprio diritto all’autodeterminazione, ha votato a stragrande maggioranza per riavere la propria autonomia, e ridefinire i propri rapporti di collaborazione con lo Stato italiano. A fronte del risultato della consultazione è ovvio che saranno solo i Veneti, conformemente alla vittoria referendaria del 2017, a decidere liberamente il grado di autonomia che desiderano.

Le dichiarazioni del presidente del consiglio italiano rispetto ai temi dell’autonomia sono di fatto un atto di guerra nei confronti del Popolo Veneto, e una violazione dei trattati internazionali che sanciscono il diritto dei Popoli ad autodeterminarsi.

A seguito dei discorsi governativi italiani sull’autonomia, il presidente Luca Zaia dimostra di essere un patriota e fa propria la linea segnata nel 1997 dal Veneto Serenissimo Governo con la liberazione di Piazza San Marco, affermando la necessità di indossare la mimetica per resistere alla sopraffazione italiana.

La violenza quotidiana italiana nei confronti dei Veneti si è accentuata e definitivamente palesata durante l’emergenza Covid-19: la direzione della sanità, e delle misure economiche conseguenti, pretesa dallo stato occupante italiano sta piegando la capacità economica delle famiglie e delle imprese venete, oltre ad aver causato migliaia di vittime. La gestione italiana del vaccino sta diventando come le sirene di Ulisse, ci porterà al definitivo naufragio: vaccini che non arrivano e con dosaggi adattati alle necessità mediatico/propagandiste, contratti con le aziende farmaceutiche segretati, delega della trattativa in ambito farmaceutico alla UE, nessuna campagna informativa per affiancare alla soluzione farmacologica uno stile di vita finalizzato al benessere e non alla reclusione domiciliare e al ricatto.

L’italia ha processato e condannato agli arresti domiciliari, alla povertà ed alla malattia, per non avere commesso alcun crimine, il Popolo Veneto, questo sta accadendo solo perché noi gli riconosciamo il potere di eseguire la condanna pur sapendo d’essere innocenti.

Quindi, oggi come durante il referendum del 2017, noi Veneti dobbiamo muoverci come un sol corpo e pretendere che quanto abbiamo votato sia rispettato. Conseguentemente ai continui soprusi perpetrati dall’occupante italiano nei confronti delle popolazioni Venete chiediamo alla comunità internazionale e agli organi preposti del diritto internazionale che venga predisposto per il Veneto un accordo internazionale che vada parzialmente a sanare lo Status giuridico internazionale del Veneto. Per questa procedura proponiamo come piattaforma gli accordi De Gasperi-Gruber (accordo di Parigi del 1946) in cui fu sancita la base per l’autonomia del Sud Tirolo e tutta la normativa conseguente ad essi.

Dobbiamo abbandonare la bagnarola italiana, abbiamo già l’acqua al collo, a nulla servirà il vaccino quando saremo annegati dai soprusi e dall’inettitudine dell’occupante.

Venezia-Longarone 23 gennaio 2021

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo




Il personale sanitario non è carne da cannone

Ci troviamo di fronte ad un parallelismo storico inquietante, tra ciò che è avvenuto in trincea nel primo conflitto mondiale e ciò che avviene nelle corsie delle strutture sanitarie. Inquietante, quasi fantascientifico, ma quando si parla dello Stato italiano il peggio diventa possibile e tristemente reale.

Il personale sanitario è la prima linea che combatte l’emergenza Covid-19, come in prima linea furono mandati al massacro i fanti.

Quando gli operatori sanitari chiedono aiuto e supporto, la risposta italiana è “tutti eroi o tutti morti”. L’aiuto viene da un vaccino, le cui dosi disponibili, oggi scopriamo, sono state diminuite, e chi ne patirà una grossa riduzione sarà proprio il Veneto: il solito trattamento riservato alla colonia da far morire.

Quelli che ieri erano considerati gli angeli, oggi vengono trattati ad andar bene come carne da cannone, sacrificabili sull’altare di un’epidemia di cui nessuno si assume le responsabilità, né per la sua nascita, né per la diffusione, né tanto meno per la gestione. L’attenzione dei politicanti romani è centrata solo su come dividersi i “soldi” dell’Europa, che, l’esperienza ci dice, mai arriveranno. Dall’UE, è bene ricordarlo, arrivano solo idiote norme su come rinominare padre e madre nelle carte d’identità, o regolamenti che autorizzano a mangiare insetti (come se non ci fosse bastato lo schifo pandemico arrivato dalla Cina).

L’italia è guidata da dei novelli Cadorna, generali sanguinari che non hanno rispetto per il popolo che ritengono impropriamente ed illegalmente di rappresentare. Lo Stato italiano sta utilizzando questa emergenza per ridurre i pochi spazi di autonomia previsti per le regioni, ogni scusa viene utilizzata per accentrare, per indebolire, per mortificare, per impoverire. Dobbiamo sempre ricordare che, con la scusa dell’emergenza sanitaria, gli squallidi giochi di palazzo romani celano il progetto di annullare ogni rivendicazione di autonomia.

L’occupante italiano non ha fatto memoria della propria pietosa storia, come fu travolto dai reduci tornati dalle trincee e trattati come feccia della società, oggi verrà travolto dalla rabbia e dal dolore dei lavoratori in prima linea per questa emergenza.

È chiaro che il vaccino più importante per il Veneto si chiama indipendenza.

Venezia-Longarone 17 gennaio 2021

Ufficio di Presidenza




Interrogazione in classe per l’assessore Elena Donazzan

Visti tutti i trascorsi di militanza nelle varie organizzazioni di destra, penso che Elena Donazzan si sia informata su quali ideologie si poggia il suo pensiero politico, e quali siano quindi i fatti storici che meritano una profonda critica. Credo si possa affermare che, l’azione politica si deve basare sulla responsabilità personale, come ben è stato sottolineato dal processo di Norimberga: particolarmente per un politico di professione. La responsabilità etica e morale delle proprie azioni ha una valenza che può e essere considerata a 360°, per questo siamo chiamati a risponderne sempre.

Come è noto per quanto riguarda il fascismo italiano non è stata fatta nessuna Norimberga, e per questo i crimini sono rimasti impuniti, anzi molti di coloro che hanno militato nelle organizzazioni fasciste, a vario livello, si sono poi riciclati nel PCI, nella classica modalità italiana in “cui tutto cambia affinché nulla cambi”.

La recente partecipazione alla trasmissione radiofonica “ La Zanzara” da parte dell’assessore Elena Donazzan, che ci ha permesso di scoprirne la vocazione canora, con un maldestro tentativo d’intonare “Faccetta nera”, mostrando peraltro di non ricordarne la gran parte del testo. Smemoratezza che contraddistingue gli italiani, rispetto alle canzoni nazional-tricolori: pochi infatti conoscono tutte le strofe dell’inno di mameli (invitiamo i lettori a cercarle per poter apprezzare a pieno l’assurdità dell’inno nazionale italiano).

Come Patriota Veneto mi è d’obbligo porre l’attenzione su alcuni fatti, probabilmente, volutamente omessi dalla cinguettante esponente politica.

Cosa ne pensa Donazzan dei gas usati dagli italiani nella guerra di Etiopia?

E dei campi di concentramento del duce per i civili Sloveni? Della pulizia etnica del duo Roatta e Robotti nei confronti della popolazione Slovena?

Qual’è la sua opinione in merito al volenteroso contributo dell’italia fascista alla Shaoh?

Ed infine, da italiana, qual’essa è, ma anche (ahinoi!) da assessore della regione Veneto, come giudica la cessione della provincia di Belluno, durante il secondo conflitto, da parte della Repubblica Sociale Italiana al Reich tedesco?

Questi temi sono centrali per capire il suo punto di vista. Non per negare libertà di pensiero, tutt’altro, per chiamare alla coerenza, alla responsabilità individuale. Ognuno di noi dovrebbe conoscere e quindi responsabilmente rispondere in merito alle conseguenze che i fatti della storia contemporanea della penisola hanno prodotto rispetto alla situazione attuale. Preme quindi ricordare alla nostra che, come a scuola, anche nella vita di ogni giorno, non rispondere significa dare risposta.

Alla luce poi delle considerazioni da lui stesso pubblicamente espresse, chiediamo al Presidente Luca Zaia, di valutare bene il comportamento dell’assessore, di domandare a questa che risponda alle domande qui proposte e che, in base alle risposte, o non risposte, valuti la revoca o meno alle deleghe. Crediamo infatti che, come Assessore all’istruzione sia opportuno avere una persona che diffonda messaggi di vita, non di morte, sopratutto particolarmente in considerazione del difficilissimo periodo e delle restrizioni che il Popolo Veneto sta sopportando.

Attendiamo quindi risposte, o possiamo prevedere, pur considerati i nostri numerosi impegni, di aiutare la nostra a compiere un approfondito ripasso.

Ai Veneti l’incarico di dare il voto (esattamente dome dovrebbe avvenire a scuola) sulle conoscenze storiche dell’assessore, voglia usarci la cortesia di non saltare l’interrogazione…non sarebbe un bel esempio per i nostri studenti Veneti.

Venezia-Longarone 14 gennaio 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




Il Covid sarà il Vietnam italiano

Da subito, come Veneto Serenissimo Governo, abbiamo affermato che l’unico provvedimento sanitario improrogabile è proclamare l’indipendenza del Veneto. Il Virus cinese con la complicità dei collaborazionisti italiani del governo Conte stanno distruggendo tutto il sistema economico Veneto, le misure di reclusione per la popolazione non stanno migliorando la situazione, stanno invece creando un clima di paura, panico e senso di morte collettivo. Anzi le misure dittatoriali di questo governo, con le conseguenze psicologiche conseguenti, stanno di fatto indebolendo le persone: perché la paura chiama la paura, e la paura chiama la morte. Le persone hanno paura di uscire, hanno paura di incontrarsi, hanno paura di vivere, e lo stato italiano nelle sue articolazioni assieme all’Unione Europea vogliono favorire questo stato di angoscia collettiva per poter perpetrare le loro angherie, e poter sopravvivere all’ineluttabile, ovvero il discioglimento degli stati centrali che solo danni hanno causato ai Popoli del Mondo. Il Covid ha solo rimandato la fine di ciò che nei fatti era già in agonia, ha giustificato lo smantellamento dei vincoli economici europei di Maastricht, base su cui si fonda la UE, per permettere di sopravvivere alle economie morenti del vecchio continente: ma ciò è solo un rimandare l’inevitabile. Il Covid ha dato una boccata d’ossigeno alle socialdemocrazie, permettendole di demonizzare la riscossa dei Popoli che rivendicano il proprio libero arbitrio ed indipendenza.

L’arma del Vaccino sta dimostrando l’inconsistenza e l’incapacità operativa dell’italia. L’italia ha una via chiara alla sconfitta, e l’ha sempre percorsa fin dalla propria illegale costituzione: Custoza, Lissa, Caporetto, 8 Settembre. Ora il Covid sarà il Vietnam italiano, si perderà la guerra, perché l’incapacità operativa italiana è innata nel DNA italico: arrivano le dosi di vaccino, ma non si è in grado di distribuirle, arriveranno a scadenza senza essere somministrate, perché le priorità sono le lotterie degli scontrini, le prebende a destra e a manca, i bonus, i banchi a rotelle, i monopattini e chi più ne ha più ne metta. La gente non si fida del vaccino perché non si fida dell’italia, e in questa onda di sfiducia hanno voce tutte le teorie dalle più accreditate alle più strampalate. Se non si ha fiducia in chi ci governa e non ci si riconosce nello stato che pretende di rappresentarci nessuna strategia sarà condivisa, ciò è ovvio ed umano oltre che condivisibile.

Il governo italiano e i suoi accoliti danno la colpa del virus cinese a tutti (runner, ragazzi, turisti, operatori socio sanitari, infermieri, ecc.), perché altrimenti dovrebbero autodenunciarsi per complicità e strage.

La libertà non potrà che venire da noi, basta accusarsi l’uno l’altro, il nemico è l’italia…solo l’indipendenza del nostro Veneto potrà salvarci dal Vietnam italiano.

Venezia-Longarone 09 gennaio 2021

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo




Odio il politicamente corretto perché sono un Patriota

Qualche mese fa assistevamo alle proteste del cosiddetto movimento black lives matter e degli antifa che mettevano a ferro e fuoco gli USA, tutto, secondo la socialdemocrazia del cosiddetto partito democratico, non solo andava bene, addirittura i facinorosi andavano difesi: ogni rivendicazione era legittima, ogni riscrittura della storia concessa, ogni crimine condonato; si è proceduto a censurare qualunque oggetto, parola, monumento venisse considerato fastidioso per “i manifestanti” conformemente agli standard del politicamente corretto.

Ieri abbiamo visto il colorato mondo dell’America profonda ribellarsi, chiedere il rispetto del voto legale, manifestare perché, proprio quella politica che l’ha sempre mandato a combattere in ogni angolo remoto del mondo per difendere la democrazia e l’economia USA, tenesse conto del suo punto di vista. Il popolo dell’America profonda è stato fondamentale per far divenire gli USA la potenza che conosciamo, è quel popolo che è stato chiamato a morire in ogni guerra combattuta dagli USA, mentre gli appartenenti all’intellighenzia del Partito Democratico scappavano all’estero per evitare qualsiasi conflitto, creato e voluto dai presidenti del loro partito, non dobbiamo dimenticare che fu il democratico Kennedy a far entrare gli USA nella guerra del Vietnam.

Guarda caso sono proprio i perbenisti del politicamente corretto che si indignano verso l’America profonda, verso l’America che lavora. Nessuno si è inginocchiato per le morti dei manifestanti di ieri, anzi i vari commentatori hanno dato fondo a tutti gli insegnamenti di Goebbels per intossicare l’opinione pubblica e mistificare la realtà. Il problema della socialdemocrazia, ben rappresentata negli USA dai Clinton e Obama è che se tu non voti come loro vieni giudicato sbagliato, ignorante, retrogrado, barbaro, una sottospecie di essere umano, per questi la democrazia è solo votare seguendo le loro indicazioni, il voto giusto è il loro, il voto sbagliato è quello contro di loro.

Da noi nella penisola il problema è lo stesso, e lo abbiamo visto con il referendum del 2017 in Veneto, noi Veneti non abbiamo votato come voleva la socialdemocrazia, ma abbiamo manifestato con il nostro voto il nostro diritto a resistere a rivendicare il nostro libero arbitrio Come Popolo Veneto, vogliamo la nostra autonomia, e per questo siamo stati messi all’angolo per l’ennesima volta, e la gestione italiana del Covid lo ha dimostrato.

Il Veneto, in questi mesi di pandemia da ottobre in poi, è stato nella penisola il territorio sempre aperto, come solito, abbiamo lavorato per portare avanti la baracca italia, con la conseguenza di un aumento vertiginoso di morti. Ovviamente dopo essere stati “sacrificati”, per tenere in piedi quel poco dell’economia italiana che esisteva ancora, siamo stati additati come untori, come irresponsabili, come criminali perché dopo il lavoro abbiamo cercato, ogni tanto di respirare. I Veneti sono utili all’italia solo se lavorano e stanno in silenzio, guai se rivendicano qualche diritto, guai se alzano la testa, guai se pretendono di avere un’opinione perché quella è di competenza dell’establishment italiana.

C’è un parallelismo tra l’America profonda e il Veneto. Entrambi abbiamo nel nostro DNA un desiderio di libertà, non è un caso che la democrazia USA nasca dal modello della Veneta Serenissima Repubblica. Entrambi siamo sempre stati ritenuti sacrificabili da chi indegnamente pretende di rappresentarci. Il nostro modo di esprimerci spesso viene considerato greve, è sbeffeggiato, ma sicuramente è meglio essere Patrioti che alfieri e ancelle del politicamente corretto.

Venezia-Longarone 07 gennaio 2021

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




Auguri di Buone feste

Cari veneti in patria ed all’estero, siamo giunti ad un bivio storico ed epocale che comporterà delle scelte importanti e decisive per l’intera umanità e di conseguenza per il nostro popolo.

La pandemia che ha colpito tutto il globo sarà la goccia che farà traboccare il vaso.

A noi, per il momento, non interessa sapere se questa emergenza sia stata causata e pianificata dalla mente criminale di qualche entità malefica o se si sia sviluppata casualmente perché i tempi erano maturi.

La situazione è grave sotto il profilo sanitario, ma lo è ancor di più sotto il profilo sociale ed economico.

Gli avvoltoi, artefici o no della pandemia, si stanno lanciando in picchiata sulla decomposizione dei nostri valori, e non avranno pietà alcuna a trasformare le carcasse dei nostri popoli in ammassi inermi senza originalità, senza dignità e senza futuro.

Il Veneto Serenissimo Governo che dal lontano 1987 si batte per il ripristino della legalità Marciana negli storici territori veneti, e che  conforme ai diritti internazionali, nell’agosto del 1996 ha dichiarato l’indipendenza della veneta patria dall’occupante stato italiano, fa appello ancora una volta a tutte le genti amanti della libertà che aspirano alla pacifica convivenza sul suolo ancestrale del nostro antichissimo popolo ad armarsi di volontà patriottica, per arrestare lo scempio che gli usurpatori hanno causato e stanno causando alla peculiarità del nostro sistema sociale, edificato in millenni di storia indipendente.

É giunto il momento per tutti i veneti di emulare coraggiosamente e decisamente la condotta del Veneto Serenissimo Governo, lavorando, organizzandosi, in qualsivoglia territorio e nelle singole attività, nei propri lavori creando le situazioni opportune per arrivare all’unità, per resistere insieme allo tzunami liberticida e global-annichilista che i serpenti del mondialismo hanno preparato per noi.

Solo insieme ed uniti nel sacro compito di ripristinare la legittima nostra indipendenza, si potranno salvare le nostre plurimillenarie tradizioni di libertà, convivenza pacifica e ricchezza sociale che il buon governo della Veneta Serenissima Repubblica seppe realizzare nell’arco dei secoli e che ancora oggi, malgrado due secoli di occupazione illegale e corruzione italo-giacobina resistono alle bordate dei tempi (vedi per esempio l’apparato sanitario o imprenditoriale…)

Emulazione vuol dire prendere esempio, seguire, lavorare, costruire, aiutare, agire, discutere, insomma dare tutto per creare la simbiosi necessaria ed essere un tutt’uno, una galassia concentrata con l’unico scopo che è al netto dei risultati l’autodeterminazione dei veneti ripristinando la legalità, ossia l’indipendenza della veneta patria, unico scopo che ci siamo prefissati dal lontano 1987.

Se ogni veneto nel suo piccolo collaborerà nell’interesse dell’autodeterminazione, il movimento di liberazione realizzerà una vittoria dopo l’altra formando così quella piattaforma necessaria per la vittoria finale che darà al nostro popolo la possibilità di rinsaldare il proprio legame con la sua storia per poter affrontare il futuro dignitosamente.

Veneti, il momento è arrivato, adesso è tempo di agire, non ci si può più celare nel proprio ego quotidiano, non esiste più nessun alibi; ”et necessità e non si può far di manco”

Il Veneto Serenissimo Governo farà il possibile per conciliare e raggruppare tutte le forze esistenti politiche e non che vorranno contribuire allo sforzo che ci aspetta confidando in tutti i veneti di buona volontà. 

Auguro a tutti i veneti in patria e della diaspora un caloroso augurio di Buon Natale, Buon Anno e buone feste.

Venezia-Longarone 24 dicembre 2020

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Presidente Luca Peroni




Al Presidente Luca Zaia

L’Ufficio di Presidenza del Veneto Serenissimo Governo esprime la più totale e sincera solidarietà al Presidente Luca Zaia, sottoposto a minacce e attacchi da parte di una gamma indistinta di personaggi e organizzazioni, aventi come scopo finale l’attacco e l’annullamento della strada intrapresa con il referendum per l’autonomia dell’ottobre 2017, e in seconda battuta demolire la dinamicità e la volontà, anche fisica, del responsabile del referendum, Luca Zaia.

A noi sembra evidente che alle spalle di queste manovre ci siano forze del potere centralcolonialista italiano. In parte si stanno esprimendo anche attraverso i mass-media.

Il Veneto Serenissimo Governo fa appello:

a tutti i Veneti e a tutti i patrioti, per difendere la via intrapresa con il referendum dell’ottobre 2017.

A difendere i diritti all’autodeterminazione del Popolo Veneto.

A lottare con intelligenza, consapevolezza, prudenza contro il C19, che viene usato contro i nostri diritti di uomini e donne liberi.

La  sconfitta  del virus C19 sarà un passo avanti per il nostro diritto all’autodeterminazione.

Luca, ventre a terra, la strada intrapresa è giusta. Il Popolo Veneto ha superato ben altre crisi e pandemie. L’importante è porre al primo posto gli interessi del Veneto.

Venezia-Longarone 22 dicembre 2020

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo

Veneto Serenissimo Governo