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L’italia è solo un’espressione geografica

Di fronte alla gestione del Covid 19 l’italia ha dimostrato per l’ennesima volta tutta la propria inconsistenza, tutto il proprio non senso di esistere, tutta la propria nullità, ovvero il fatto che sempre più si conferma solo ed esclusivamente un’espressione geografica.

C’è un teatrino drammatico nella contrapposizione Stato centrale-Regioni: la sintesi di questa dicotomia rappresenta il procedere della storia unitaria italiana e si racchiude nell’adagio gattoppardiano “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Nessuna istituzione italiana riesce a fare la differenza, nessuna calata a Roma cambierà mai le cose, il sistema così come è stato concepito tende solo a fagocitare ogni istanza di cambiamento: le regole italiane, se così possiamo definirle, tendono solo a perpetuare il potere di chi lo detiene. Se vogliamo cambiare realmente lo status quo dobbiamo agire in modo differente, dobbiamo cambiare le regole del gioco, ovvero le dobbiamo adattare alle nostre peculiarità, così come fu per la nascita del rugby: la leggenda narra che il rugby nacque durante una partita di calcio in cui un giocatore afferrò la palla con le mani e corse senza mai voltarsi finché non arrivò sulla linea di marcatura. Lì depositò finalmente la palla a terra… Anche se leggenda, ciò ci insegna quanto può fare la sete di libertà e ribellione.

In Veneto recentemente, con il referendum del 2017 e nelle elezioni del 2020, abbiamo dimostrato che le logiche destra-sinistra non ci appartengono: noi siamo Veneti, e vogliamo che chi ci rappresenta tuteli gli interessi del Veneto nella sua totalità. Per proteggere i Veneti bisogna abbandonare i teatrini dei riti della politica italiana, e se l’italia non vuole trattare se ne assumerà tutte le responsabilità: noi Veneti torneremo ad essere Stato indipendente a prescindere dalle bizze italiane perché non siamo disposti a morire con lei. Altresì non siamo disponibili a credere alle promesse europee di presunti aiuti, l’UE è solo una sanguisuga che vuole renderci schiavi di regole e meccanismi assurdi, e i soldi promessi non esistono e valgono meno dei soldi del monopoli (i quali almeno durante il gioco si possono vedere e toccare).

Noi veneti abbiamo già ribadito il nostro diritto all’autodeterminazione, ora è necessario che il Consiglio Regionale ratifichi quanto già votato dal Popolo ed agisca come Assemblea Costituente. Chi alle ultime elezioni ha avuto l’incarico dai Veneti di traghettarci verso l’autonomia deve essere conscio che l’italia vuole addirittura togliere anche le poche materie (tra cui la sanità) che ora sono gestite dalle regioni, e che l’unica via per salvare il salvabile, e quindi dare un futuro degno di essere vissuto a tutti i veneti, è quello di proclamare l’indipendenza totale della Veneta Patria.

Se chi amministra ora il Veneto non avrà la determinazione di compiere ciò che va fatto per salvare la nostra terra ed il nostro popolo dal disastro italiano, noi come Veneto Serenissimo Governo, quali eredi e continuatori della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, con l’aiuto ed il supporto del Popolo Veneto siamo pronti a fare quanto è previsto dal diritto internazionale per porre le basi affinché il Veneto torni alla piena sovranità, per non essere così più schiavi a casa nostra, e non essere più trattati come macchiette dai comici prezzolati dello stato occupante italiano. Siamo disposti a guidare i Veneti con la stessa creatività di chi ha deciso di non sottostare alle regole dando il via al gioco del rugby…… Veneti, se ci state, noi ci siamo! 

Venezia-Longarone 06 dicembre 2020

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Presidente Luca Peroni

Veneto Serenissimo Governo




Governare non è sorvegliare e punire

Governare non è sorvegliare e punire, non è ricattare il popolo che si ritiene di rappresentare, non è inventare trabocchetti e gabelle per svuotare le tasche della gente. Governare è un patto di fiducia, è un’alleanza tra pari per raggiungere il più alto grado di felicità possibile nel segno della reciprocità e del rispetto. Il governo è una responsabilità condivisa, non c’è nessun suddito e nessun regnante, ognuno deve dare il meglio nei ruoli che ricopre, solo così si potrà sconfiggere ogni avversità e condividere le gioie che la vita ci da’.

In questo momento storico che sembra dominato da un virus enigmatico, non tanto perché non esiste ma perché sembra il grimaldello utilizzato da chi indegnamente ci governa per tentare di ridurci in uno stato di silenzio, il benessere come massima espressione della salute sembra solo un lontano ricordo, un’utopia oramai irraggiungibile.

L’incidere quotidiano di tutti noi è solo disseminato di ricatti e minacce, per i più “fortunati” la vita è ridotta all’andare a lavorare, fare la spesa e tornare velocemente a casa prima del tramonto del sole. Chi governa ci vuole far credere che la socialità è divenuta il male assoluto, frequentare la propria famiglia è la principale causa di morte, gli amici sono gli untori più malefici. Dicono che l’unica soluzione sarà il vaccino, ma un vaccino o una medicina non serve se non è accompagnata da un radicale cambiamento dello stile di vita. Guardiamo i dati riguardanti la mortalità del Covid 19: mostrano chiaramente che questo virus subdolo diventa mortale, nella stragrande maggioranza dei casi, quando si hanno patologie pregresse, per lo più collegate ad uno stile di vita non sano. Ma guarda caso nessuno punta a ragionare sul fatto che per non incappare nel virus o per superarlo senza grosse difficoltà bisogna cominciare a volersi bene, cominciare a prendersi cura di sé, e infine che la medicina è solo l’ultima possibilità, non bisogna considerarla alla stregua di una scorciatoia da prendere per non agire liberamente per il proprio bene. Perché se non cominciamo a voler bene a noi stessi, sicuramente l’angelo della morte troverà la strada delle nostre case, indipendentemente dal numero di vaccini che ci faremo inoculare. Quindi, conformemente a questa logica scellerata, si bandiscono gli sport ma non si chiudono le tabaccherie.

Lo stato occupante italiano ma non solo, sta facendo tutto il possibile per mettere in ginocchio tutto il tessuto produttivo veneto, sta colpendo in modo indiscriminato il turismo veneto, non proponendo soluzioni ma solo sanzioni, e quando si parla di turismo oltre che dell’accoglienza si parla di tutto l’indotto che va dall’industria agroalimentare, alla manifattura, all’abbigliamento, all’agricoltura, ai prodotti dell’allevamento, all’edilizia, al mercato immobiliare, ai musei….si parla praticamente di tutto il Veneto. Per non parlare del fatto che i criminali che ci governano vogliono centralizzare la sanità, così da ridurre tutta la penisola al livello del sistema di cura calabrese e campano.

Questo piano criminale italiano vuole rinchiudere la donna all’interno delle mura di casa, con la scusa di sorvegliare e curare i figli incarcerati dalla didattica a distanza, viene ridotta la possibilità d’occupazione produttiva all’esterno delle mura domestiche. Che senso ha parlare di parità di genere, fare ridicole giornate contro la violenza sulle donne, quando è il governo stesso per primo a fare politiche di violenza di genere?

Tutti questi crimini creano uno stato di paura generalizzato che immobilizza la vita, e che quindi blocca la natalità, a tutto beneficio di quella sostituzione etnica portata avanti dalla politica dei porti aperti pronta ad accogliere i presunti profughi, quelli che la sinistra socialfascista chiama risorse, quelli dalle cui fila partono gli attentati al cuore d’europa.

Possiamo uscire da questa situazione, dobbiamo uscirne, perché il popolo Veneto mai si è sottratto alle sfide, e la soluzione non è fare gli struzzi e nascondere la tesa sotto la sabbia, ma prendere in mano il nostro destino come abbiamo affermato con il referendum del 2017 e con le elezioni di quest’anno. Dobbiamo ricordare sempre a chi è stato eletto per rappresentarci, che l’autodeterminazione declinata in autonomia deve diventare realtà, perché tutti siamo utili se lavoriamo per il benessere del nostro popolo, ma nessuno è indispensabile, particolarmente se ne diviene un ostacolo.

L’unica disposizione sanitaria improrogabile resta, sempre e comunque, l’indipendenza.

Venezia-Longarone 29 novembre 2020




Terrorismo ottomano

Lettera aperta ai popoli d’Europa

Il terrorismo islamico intensifica l’aggressione all’Europa continentale e ai popoli del Mediterraneo.

E’ del tutto palese che esiste una regia, al di sopra e oltre i bracci armati (Isis, Al Qaida, Boko Haram, Al Shabab).

Smascherano la regia e il regista le aggressioni al Kurdistan, alla Siria, all’Iraq, alla Libia, alla Grecia, all’Armenia, al Nagorno Karabakh, alla Francia, e adesso all’Austria, da parte del governo turco di R. Erdogan, nell’illusione di ripristinare l’impero ottomano.

Le aggressioni minacciano tutti i popoli d’Europa, e non solo.

Dobbiamo reagire, con la massima decisione e fermezza. Non è secondario che tali attacchi mirino ai simboli della nostra storia, cultura e religione. Stiamo assistendo ai bombardamenti contro cattedrali in Armenia e nel Nagorno Karabakh, contro chiese e religiosi in Francia, contro sinagoghe a Vienna… Questo per citare gli ultimi episodi.

Tale strategia terroristica dimostra la lungimiranza della predizione di Benedetto XVI, nel suo documento di Ratisbona (12 settembre 2006) quando denunciava la pericolosità e la strumentalizzazione dell’Islam.

Si può tranquillamente sostenere che la più grande vittoria di R. Erdogan sia stata la destituzione di Benedetto XVI e l’arrivo del nuovo capo del piccolo stato del Vaticano. Colpire Vienna è significativo e simbolico: a Vienna, nel 1683, l’Europa guidata da Giovanni III Sobieski, Eugenio di Savoia, il Beato Marco d’Aviano ha fermato l’aggressione ottomana (Battaglia di Vienna), agli ordini del Gran Visir Mustafa Pasha.

Promemoria per R. Erdogan: non ci sarà nessuna rivincita.

I popoli europei, dall’Atlantico agli Urali, devono trovare la capacità e la forza di reagire, tralasciando contraddizioni al nostro interno, che nel contesto sono secondarie, recuperando lo spirito di Lepanto (7 ottobre 1571), il solo che ci permetterà di fermare e sconfiggere l’aggressione ottomana.

Venezia, 3 novembre 2020                       

                             Per il Veneto Serenissimo Governo

                                Ufficio di Presidenza




Popolo Veneto alza la testa e non aver paura

Dopo il
referendum del 22 ottobre 2017, in cui il Popolo Veneto ha votato, a
maggioranza degli aventi diritto, per l’autonomia, gli equilibri tra il Veneto
e l’occupante italiano sono mutati irrevocabilmente. L’emergenza causata dal
virus cinese ha dimostrato per l’ennesima volta la dannosità e gli effetti
cancerogeni dell’italia sul Popolo Veneto. È bene ricordare che quando la
comunità internazionale iniziò a ragionare di salute, all’indomani del secondo
conflitto mondiale, definì da subito il significato di questo concetto come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”
e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”.

È ovvio a
tutti che di fronte all’emergenza in corso il comportamento di molti governi,
compreso quello italiano, è all’antitesi della definizione su cui si dovrebbe
basare l’organizzazione mondiale della sanità. Definizione che la stessa OMS
disattende dato che essa stessa è ora governata da Cina e altri Stati a cui non
interessa nulla del benessere della gente.

È
presente la declinazione del concetto di salute in ciò che prevedono i continui
vomiti di decreti emanati dal sig. Giuseppi? C’è una certa differenza tra il
vivere ed il sopravvivere, tra l’essere popolo ed essere schiavi, tra il
governare ed il reprimere. L’essere umano senza la propria socialità, senza il
movimento, senza la cultura, ma anche senza il divertimento a cosa si riduce?
Ad uno schiavo che deve solo aspettare la morte senza poter incidere sul
presente che vive. Il governo italiano legittima la propria esistenza solo attraverso
la piattaforma Rousseau. Ha senso farsi governare da questa banda di
decerebrati?

Noi come
Veneti abbiamo già detto più volte che nulla abbiamo a che vedere con l’italia,
ora chi è stato votato a stragrande maggioranza in consiglio regionale dovrebbe
trarne le conseguenze e proclamare l’indipendenza del Veneto quale
unico provvedimento sanitario urgente.

Non ha
senso morire di covid 19 perché trascinati nel virus dal governo filo cinese
italiano, ma non ha nemmeno senso morire di fame perché sempre il governo
italiano si inventa norme, regole, o cavilli che servono solo ad uccidere
l’economia.

Autonomia
per i Veneti ha un solo significato: indipendenza. E come non abbiamo avuto
paura di affermare con tutta la nostra forza il desiderio di Autonomia ora non
dobbiamo aver paura di un Virus creato in laboratorio. Abbiamo battuto nemici
sia per terra che per mare, siamo stati all’apice della diplomazia e della
politica europea per secoli, siamo stati i maestri della democrazia e sistema
di governo dei nascenti Stati Uniti d’America, abbiamo sconfitto la peste in
più occasioni, non abbiamo chinato la testa di fronte al Papato, abbiamo avuto
una Repubblica per 1100 anni, siamo risorti più e più volte dalle avversità
della storia e ora non ci faremo sicuramente battere da un virus cinese creato
in laboratorio e diffuso sulle nostre terre da un governo da circo.

Venezia-Longarone
26 ottobre 2020

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




Il Veneto Serenissimo Governo riconosce la Repubblica del Nagorno-Karabakh “Artsakh”

Il Veneto
Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni
della Veneta Serenissima Repubblica, riconosce il diritto della Repubblica del
Nagorno-Karabakh “Artsakh” ad autodeterminarsi e all’indipendenza.

Altresì
si condanna l’Azerbaijan e la Turchia per i crimini commessi durante le
reiterate e proditorie aggressioni perpetrate verso la popolazione del
Nagorno-Karabakh.

È obbligo
che tutta la comunità internazionale prenda posizione contro le azioni
terroristiche delle bande criminali di Azerbaijan e Turchia verso il
Nagorno-Karabakh.

Il
Nagorno-Karabakh sta resistendo all’aggressione terroristica, non c’è nessuna
differenza tra gli attentati che colpiscono l’Europa ed i crimini di Azerbaijan
e Turchia: l’ideologia che li guida è la medesima.

Esprimiamo
tutta la solidarietà e vicinanza del Popolo Veneto al fratello Popolo della
Repubblica del Nagorno-Karabakh “Artsakh”, auspicando quanto prima l’apertura
di relazioni diplomatiche all’insegna della storica amicizia che ci lega.

Venezia-Longarone
21 ottobre 2020

per il Veneto Serenissimo Governo

il Ministro degli Esteri

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




Ordine sbagliato non si esegue

Ordine sbagliato non si esegue

Il Veneto
Serenissimo Governo ribadisce il principio emerso dal Processo di Norimberga in
cui fu sancito in modo imprescindibile che ordine o legge sbagliati non devono
essere eseguiti. Tale assunto è finalizzato a sottolineare la centralità della
responsabilità individuale nelle azioni che si compiono, e ha anche decretato
il fatto che nessuno può più nascondersi dietro al dito del “eseguivo solo un
ordine” o “la legge si esegue senza sé e senza ma”. Si giunge quindi ad un
principio bivalente: la responsabilità ricade sia su chi emana l’ordine ma
anche su chi lo esegue, tenedo conto del fatto che i livelli di gravità
dell’azione devono essere proporzionati al ruolo che il singolo ricopre. In
base a ciò non ci sono più scuse, ma solo responsabilità e libero arbitrio da
cui deriva ogni scelta.

Il 2020
sta mettendo le persone di fronte al pericolo dovuto al Covid 19, ma sta
smascherando anche la vera natura di coloro che hanno in mano le leve del
potere. Il governo italiano sta dimostrando tutta la sua incapacità e
cialtronaggine e ciò è solo uno specchio che riflette la vera essenza
dell’italia, la quale equivale solo ad un’espressione geografica. Un governo,
quello italiano, che vive alla giornata, che considera i Popoli che
indegnamente governa solo dei sudditi, o per meglio definirli dei servi da
manovrare secondo i propri interessi di bottega. Un premier che pensa di essere
un cabarettista che ci rifila pistolotti paternalistici la domenica sera, con
un susseguirsi di minacce e rimbrotti; un ministro della salute che considera
lo sport attività non essenziali ma che non ha fatto nulla per i disturbi
alimentari post lockdown; un ministro per gli affari regionali che pensa con la
sua politica centralcolonialista di mettere a tacere il diritto dei popoli ad
autodeterminarsi; un ministro degli esteri che è solo l’ascaro degli interessi
cinesi in europa.

Il
governo italiano in sintesi estrema è stato ed è la quinta colonna del virus
cinese in europa: non ha chiuso i confini; non ha applicato le misure di
contenimento quando era necessario; ha sempre stigmatizzato l’utilizzo della
mascherina durante lo scoppio della pandemia donandole alla Cina, e ora obbliga
le persone a utilizzarle anche all’aperto. Sostanzialmente il governo italiano
ci sta riempendo delle immondizie cinesi a prezzi esorbitanti (mascherine,
guanti, materiale ospedaliero, ecc.) solo per permettere all’economia della
Repubblica Popolare di Cina di sopravvivere alla sua necessità di un crescita
continua. Gli utili idioti del governo italiano ci vogliono far ritornare
forzosamente nell’incubo di marzo-aprile, anche se la situazione oggettiva è
ben diversa; o meglio dovrebbe essere ben diversa se chi ci amministra avesse
lavorato bene. Per fortuna i Veneti hanno dimostrato la propria capacità di
affrontare le emergenze, infatti durante la tregua estiva non ci si è solo
riposati ma si è stati in grado di riempire gli arsenali delle armi sanitarie
per contrastare la nuova ondata del virus. Ma noi Veneti siamo Veneti e
lavoriamo, c’è chi invece in altre zone della penisola si è solo concentrato
per dirottare i presunti soldi che arriveranno dall’europa verso nuove forme di
assistenzialismo, verso grandi opere che non verranno mai fatte, verso bonus
impossibili da ottenere, o altre fantasticherie da perdi tempo italiani.

Il Popolo
Veneto ha voluto rimarcare la propria estraneità alle classiche
contrapposizioni destra-sinistra, ed è proprio per questo che a quasi tre anni
dalla schiacciante vittoria referendaria del 2017 ha votato in modo deciso per
la riconferma di Zaia ed in modo particolare votando la lista civica che lo
sosteneva. Questo è un segnale chiaro che sia Zaia che il presidente del
consiglio regionale Ciambetti devono ben tenere presente. Il tempo delle
chiacchiere italiane relative al grado di autonomia da concedere o meno è finito,
la voce del nostro Popolo è chiara, la salute ed il benessere del nostro Popolo
devono essere tutelate, bisogna indire per il 25 aprile del 2021 un referendum
per l’indipendenza del Veneto, e poco importa che l’italia non sia d’accordo,
il diritto internazionale oltre che la storia sono con il Popolo Veneto.

È obbligo
per tutti fare le scelte giuste, non le più facili o le più veloci, fare le
scelte giuste: si tratta della vita del Popolo Veneto.

Venezia-Longarone
19 ottobre 2020

Ufficio di Presidenza

del Veneto Serenissimo Governo




Appello al Popolo Veneto

Cerchiamo di non farci condizionare dal comportamento del governo dello Stato occupante italiano, restiamo obbiettivi e solidali tra noi: siamo il popolo Veneto, una grande famiglia. 

Non ci sono untori da condannare, né giovani da reprimere, non ci sono veneti da punire. C’è solo il naturale decorso di un virus che come Veneti abbiamo affrontato e stiamo tuttora affrontando per colpa della tardiva chiusura dei confini da parte delle istituzioni italiane e del governo grillino complice della Cina. 

Ciò che ci permetterà di superare e soprattutto di riprendere le nostre vite al meglio sarà il fatto di essere un Popolo onesto, responsabile, lavoratore e amante della libertà.

Non diamo adito ai ricatti italiani, ora l’unica risposta sanitaria necessaria per continuare a vivere è proclamare l’Indipendenza unilaterale del Veneto, e da questo punto di vista Zaia ha ricevuto un mandato chiaro dal nostro Popolo sia con il referendum del 2017 che con le ultime elezioni, se non dovesse ottemperare a questo impegno, noi come Veneto Serenissimo Governo,  stiamo già operando a livello internazionale per mettere le basi all’indipendenza del nostro Popolo. 

Viva il Popolo Veneto

Venezia-Longarone 11 ottobre 2020

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo




“Aiutateci a fermare gli attacchi azeri nel Nagorno-Karabakh”

Riceviamo e rendiamo noto il documento
dell’Ambasciatore straordinario e plenipotenziario dell’Armenia  Tsovinar
Hambardzumyan.

“Aiutateci a fermare gli attacchi
azeri nel Nagorno-Karabakh”

Dal 27
settembre  è in atto una violenta azione militare da parte
dell’Azerbaigian nel territorio del Nagorno-Karabakh abitato da un’ampia
maggioranza di popolazione armena. Le forze armate azere hanno lanciato
attacchi terrestri e aerei prendendo di mira abitazioni civili, infrastrutture,
scuole. L’esercito azero impiega carri armati, veicoli corazzati da
combattimento, sistemi lanciarazzi multipli, lanciafiamme, droni e aerei
militari. In totale disprezzo dei comuni appelli della comunità
internazionale a cessare le ostilità, l’Azerbaigian, con l’attivo supporto
politico e militare della Turchia, sta espandendo l’offensiva al territorio
dell’Armenia. Un aereo SU-25 armeno è stato colpito da un F-16 turco,
all’interno dello spazio aereo armeno.

L’altra
sera, non lontano dalla capitale armena, nelle regioni di Kotayk e di
Gegharkunik, sono stati abbattuti 4 droni lanciati dal nemico. Ogni ora aumenta
il numero delle vittime anche tra i civili. La comunità internazionale ha
chiaramente affermato che oggi l’alleanza azero-turca sta combattendo contro
l’Artsakh e l’Armenia con l’aiuto di terroristi mercenari. Il fronte di
Artsakh è diventato uno scontro di civiltà e una battaglia per la
sopravvivenza.

L’Artsakh sta
combattendo contro il terrorismo internazionale, sponsorizzato dalla
Turchia. 

Questo
terrorismo minaccia, in misura uguale, gli USA , l’Iran e l’Europa.

L’aggressione
deve essere fermata subito. L’Armenia continuerà a difendere il popolo
dell’Artsakh, ma allo stesso tempo è pronta a lavorare con i paesi
copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE per ristabilire il regime di
cessate il fuoco basato sugli accordi del 1994-1995.

Tsovinar Hambardzumyan

Ambasciatore straordinario e
plenipotenziario dell ‘Armenia




Perché è giusto che il giorno della Vittoria di Lepanto diventi patrimonio di tutto l’Occidente

ARTICOLO DALL’ARCHIVIO DEL VSG

7 OTTOBRE 1571: L’OCCIDENTE ALZA LA TESTA DI FRONTE ALL’OSCURANTISMO ISLAMISTA
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica si è eretto sin da principio come baluardo contro chi si oppone al vero progresso delle nostre terre ed è e (grazie alla protezione di San Marco e del proprio patrono Beato Marco d’Aviano)  sarà il solo punto di riferimento per tutti quei veneti che si riconoscono nei millenari esempi di straordinaria dignità e sacrificio che i nostri antichi eroi seppero infondere nelle generazioni venete passate, per un Veneto futuro indipendente e libero dalla demagogia e dalla retorica rampante dei nostri tempi.


Ben 436 anni or sono, centinaia e centinaia di  volontari di tutte le età e di tutte le classi sociali, sono partiti dalle loro case, hanno lasciato il loro lavoro, la loro famiglia e tutto ciò che amavano per andarle a difendere lontano giorni e giorni di navigazione. I più il mare lo avevano sentito solo nominare in qualche racconto; pochissimi tra loro si conoscevano e soprattutto moltissimi non erano neanche soldati di professione, ma semplici uomini di buona volontà che sentivano il bisogno di lottare per qualcosa che credevano e cioè la libertà. La libertà di vivere nella terra dei loro padri, con le loro tradizioni, inseriti in un contesto storico- politico e sociale forgiato in secoli di consuetudini tramandate e difese perennemente dai loro antenati. Il  Veneto e l’occidente in quegli anni erano minacciati dalla pressione del mondo islamico e gli atti di crudo terrorismo nel mediterraneo facevano da avanguardia alle richieste di sultani sempre più arroganti. Il nemico era arrivato, sospinto dalle leggende dell’inaudita ferocia che lo accompagnavano, e che si riveleranno persino inferiori alla realtà . Basti pensare alla perla del mediterraneo, Cipro, alla sua capitale Nicosia, con migliaia di innocenti civili decapitati e soprattutto all’assedio di Famagosta con tutti i suoi eroi, primo fra tutti il comandante Marcantonio Bragadin spellato vivo in un sol pezzo dalla nuca ai piedi per aver difeso assieme a tanti bravi soldati la loro fortezza. Di fronte al vigliacco voltafaccia del comandante nemico che non rispettò i patti presi durante le trattative ( oltretutto non riconosciute dal comandante Bragadin, perchè costretto dagli eventi ad accettarle),e dopo le  continue torture subite, non rinnegò mai la Patria Veneta e la sua fede cristiana.
Gli atroci avvenimenti di Famagosta furono l’occasione per unire le forze  occidentali nella lega voluta da Venezia e dal papa per arrestare l’onda d’urto del califfato e dei loro sogni di un mondo sottomesso alla mezzaluna. A Lepanto, “ il più grande evento che videro i secoli”, il genio ed il sacrificio del mondo occidentale trionfò e riuscì a fermare l’oscurantismo politico-religioso per molti anni.
Il 21° secolo si è affacciato al mondo con la tremenda sembianza della morte: New York, Madrid, Londra,Gerusalemme, Afghanistan, Iraq, Mosca, Istanbul, Giacarta, Mar rosso, Darfur, Somalia, Sudan, Kenia, Libano, Iran, ecc. ecc.
Solo degli irresponsabili ( o sarebbe meglio chiamarli collaboratori) possono affermare che in questo stesso momento non esiste una guerra globale tra chi lotta per difendere la libertà e chi invece lotta per portare l’umanità alla sottomissione.
Di fronte a crimini efferati che vanno dalla decapitazione di registi nel centro delle nostre più libere capitali davanti a decine di testimoni inermi e disarmati dalla paura, all’eccidio dei piccoli innocenti in Ossezia,( per citarne qualcuno) il mondo del progresso, della libertà , della democrazia ecc. ecc., il caro vecchio occidente è capace di dimenticarsi tutto, lo ignora, fa finta che tutto ciò non sia mai accaduto, non ha tempo, non lo ha colpito nel suo particolare interesse, tutt’al più manda un po’ di fondi per le famiglie e si mette la coscienza a posto. D’altro canto i nostri bravi politici non hanno perso tempo a riconoscere proprio in quei giorni le esigenze dei non integralisti, dei “moderati”, dei non sanguinari, e giù riconoscimenti, e giù dialogo, come se le terre dell’oscurantismo iconoclasta fossero proprio nella cara vecchia Europa. Sono certo che le persone intelligenti darebbero nome a tutto questo “strategia”. Eppure fra le truppe eroiche di Lepanto, non mancava la paura perché questa è cosa umana; basti ricordare il famoso dialogo tra il comandante della lega, il giovanissimo Don Giovanni d’Austria ed il settantacinquenne ammiraglio  comandante delle navi venete Sebastiano Venier: “Che si combatta?”  chiese .“Et necessità e non si può far di manco” rispose l’anziano ammiraglio.
L’arma che il terrorismo  islamico è riuscito a conseguire nel 21° secolo e che a mio avviso è la più potente che potessero avere sta nella codardia e nello stesso tempo nell’interesse esclusivo di una classe politica e non solo, europea che manovra la più grande gara dei tempi nel denigrare, nell’oscurare o meglio ancora censurare la nostra storia, le nostre radici e tradizioni, indirizzando le nostri genti in balia di un relativismo insolente e farneticante, mitigando così sempre più il nostro spirito di difesa, spianando sempre più la strada alla frantumazione delle nostre radici giudaico cristiane, eterno baluardo al caos. Che dire poi a riguardo dei “guardiani” della nostra fede che di fronte all’innocua , ma veritiera presa di posizione di Ratisbona hanno fatto cantare il gallo all’infinito? Il Veneto Serenissimo Governo invita a riflettere sulla grave crisi morale e politica che l’occidente sta attraversando esortando tutti ad attualizzare le vicende che la  storia si accinge a riproporre. Lepanto, Famagosta ,Vienna,Belgrado, Buda ecc devono essere punti fermi nella lotta al terrorismo per trovare nuove ispirazioni di fronte alla grave crisi identitaria che attraversa tutto l’occidente, altrimenti sarà inevitabile che le nostre capitali ricche di storia e di tradizioni secolari, seguano l’inesorabile via di Antiochia ,Alessandria, Costantinopoli.
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica si è eretto sin da principio come baluardo contro chi si oppone al vero progresso delle nostre terre ed è e, (grazie alla protezione di San Marco e del proprio patrono Beato Marco d’Aviano)  sarà il solo punto di riferimento per tutti quei veneti che si riconoscono nei millenari esempi di straordinaria dignità e sacrificio che i nostri antichi eroi seppero infondere nelle generazioni venete passate, per un Veneto futuro indipendente e libero dalla demagogia e dalla retorica rampante dei nostri tempi.
Gloria agli eterni eroi di Lepanto e Famagosta
Gloria a S. Marco ed a Beato Marco d’Aviano
Viva il Veneto indipendente.
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Vicario Plenipotenziario
Luca Peroni



Solidarietà del Veneto Serenissimo Governo alla Grecia di fronte alle criminali aggressioni turche

Da settimane la Grecia deve fare il conto con una serie di ripetute aggressioni turche sia per mare che terra ed aria. In questo scenario lo stato ellenico è lasciato solo da pressoché tutta la comunità internazionale ed in particolare modo dalla UE.

Il comportamento dell’unione europea è semplicemente criminale: inonda di denaro la turchia che rinnova periodicamente i suoi squallidi ricatti di lasciare passare dai propri confini la cosiddetta immigrazione di profughi, la quale in realtà è un’aggressione bella e buona del continente europeo da parte della feccia terroristica. La stessa unione europea che stigmatizza e accusa la Grecia di non saper gestire i centri di accoglienza, rifacendosi a trattati (trattato di Dublino) imposti agli Stati del sud Europa con il ricatto di sanzioni ed imposizioni di troiche che ricordano soltanto i governatorati del Reich nazista. Questo è uno degli innumerevoli motivi per cui, ad indipendenza ottenuta, il Veneto rescinderà ogni trattato internazionale che non preveda la pari dignità tra gli Stati sottoscrittori.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, è al fianco del Popolo e del Governo della Grecia di fronte alla terroristica aggressione turca. Il Popolo Veneto non dimentica i secoli di collaborazione ed alleanza che hanno visti uniti i nostri Popoli contro l’aggressione ottomana. La ricostituita Veneta Serenissima Repubblica avrà come interlocutore privilegiato lo Stato Ellenico per creare nel mediterraneo orientale una rete di collaborazione a 360°.

Il criminale Ergodan deve ricordare solo una cosa: se continuerà con la propria politica aggressiva e guerrafondaia nei confronti dei Popoli del mediterraneo la storia gli riserverà un solo destino: quello dei suoi avi ottomani a Lepanto.

Venezia-Longarone, 01 ottobre 2020