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Caos in Venezuela

La situazione in Venezuela è grave e sta precipitando, rischia di destabilizzare tutta l’America del sud e non  solo. E’ evidente a tutti che questa crisi è in parallelo con il caos mondiale, ed è una distrazione di massa per coprire l’incapacità dei vari leader a risolvere le baraonde da loro stessi provocate.

Il “disfacimento” del Venezuela fa seguito alla Libia, alla Siria e alle cosiddette “primavere arabe. Noi, come Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica siamo per il principio della non interferenza di nessuna forza, sia statale o dei mercenari delle ONG, negli affari interni di un qualsiasi paese: siano i popoli a decidere il loro destino.

Per quanto riguarda  i veneti della diaspora in Venezuela e nel resto del mondo, affermiamo solennemente che la loro Patria è il Veneto, e siamo pronti ad accoglierli a braccia aperte, in un Veneto libero e indipendente, che difenderà i loro interessi, perchè sono anche i nostri.

Nel contempo ricordiamo agli ipocriti governanti europei, mentre affermano che deve essere il popolo venezuelano in maniera chiara e trasparente a decidere il proprio futuro, i risultati del referendum del 22 ottobre 2017 in Veneto e del 01 ottobre 2017 in Catalogna: sia il popolo veneto che il popolo catalano, in maniera chiara, trasparente e inequivocabile hanno indicato le loro volontà: vivere in maniera libera, indipendente decidendo del proprio futuro.

Sanguisughe, sfruttatori dei popoli il precipizio si sta avvicinando anche per voi. I popoli si ribellano e vogliono nelle loro mani il proprio destino .

RIBELLARSI E’ GIUSTO




Al Presidente Wladimir Putin, al Governo della Federazione Russa e al suo popolo.

Auguro a nome del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, e mio personale, buone feste; e che nel nuovo anno possiate raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissi.

Il Veneto Serenissimo Governo, come ha ampiamente dimostrato, lotta ed è a fianco di tutti i popoli che si battono per la pace, l’autodeterminazione e la propria dignità; considera la Federazione Russa e il suo Presidente Wladimir Putin un baluardo imprescindibile di questo vasto fronte. Ricordiamo al mondo il destino di Napoleone, Hitler, Mussolini.

Fraterni saluti

Venezia-Longarone, 30 dicembre 2018

                                          Per il Veneto Serenissimo Governo

                                              Il Presidente Luca Peroni




L’originalità della via Marciana per l’indipendenza

Veneti, anche il 2018 se ne sta andando, portando via con sé un altro anno di sfruttamento del nostro popolo e del nostro territorio a fini di lucro per entità politiche, statali o meramente lobbistiche che niente hanno a che fare con i veneti e soprattutto con la loro gloriosa storia.

Questo lo voglio ribadire con fermezza perché non si tratta di avidità e disinteresse come i soliti benpensanti e accreditati intellettuali dei circoli ammaliatori vogliono farci credere; la penosa situazione odierna è il frutto dell’occupazione illegale della nostra patria; il nostro specifico cammino nella storia insieme ai fratelli popoli dell’umanità è stato fuorviato da oltre 200 anni di deliri ideologici senza analogie precedenti documentate. Se ci troviamo a dover sopravvivere in una situazione oramai avvilita dalle continue promesse puntualmente deluse, dalla continua spoliazione della nostra storia di popolo, dalla continua estorsione dei nostri beni, e se il nostro futuro con la guida assoluta delle varie commissioni politico-massoniche che richiedono il nostro sangue e peggio ancora il nostro pensiero la fanno da padrona, questo lo dobbiamo a quel diabolico piano che dal crepuscolo dei tempi ha sempre cercato di prendere il sopravvento sull’umanità e cioè creare la completa schiavitù riflessa nella forma piramidale della società. Con questo dico anche che il relativismo romano-centrico che ha creato l’immobilismo di tanti deve essere rimosso dalle nostre menti, per far posto ad un dinamismo propositivo di auto consesso decisionale legato agli alti valori di autodeterminazione che i padri ci hanno lasciato in eredità con i nostri oltre 4000 anni di storia. Veneti tutti, in questo momento è d’obbligo serrare le fila ed unirci per i nostri diritti ancestrali; insieme i veneti hanno dimostrato che si può ottenere la libertà, basta essere determinati. Insieme dobbiamo trovare il coordinamento necessario al riscatto veneto senza il quale non ci può essere che l’abisso generale oramai palpabile ora dopo ora.

Il Veneto Serenissimo Governo con alle spalle oltre 30 anni di lotta per la nostra piena indipendenza ha creato e mette a disposizione di tutti i presupposti per la rinascita della nostra Veneta Serenissima Repubblica, ponendo le basi non solo politico-economiche e sociali ma anche diplomatiche per quello che se vogliamo sarà un nuovo rinascimento veneto basato sull’uguaglianza di tutte le comunità territoriali con la responsabilità dell’autogestione, cardine questo di 1100 anni di repubblica con nemmeno l’ombra di una rivolta popolare verso la reggenza federale.

Un abbraccio e un augurio a tutti i Veneti della diaspora e della Madrepatria di un sereno Natale ed un buon anno all’insegna di un Veneto libero e Marciano.

Venezia-Longarone 23 dicembre 2018

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Presidente

Luca Peroni




Contro le sanzioni europee proclamiamo l’indipendenza del nostro Veneto

“Prima gli italiani”, è questo il motto del governo o per meglio dire lo slogan dell’ala leghista, visto che l’altra area della coalizione governativa è dichiaratamente a trazione “sudista”.

Quindi è chiaro che la priorità della lega non sono più le istanze delle regioni geografiche dove essa è nata, ma che quelle zone sono diventate aree da sfruttare elettoralmente per consolidarsi al potere e da usare come arma di ricatto verso i potentati italiani. Nulla di diverso rispetto al comportamento che da sempre l’italia ha avuto nei confronti del Veneto: una colonia da sfruttare punto e basta!

La lega ha utilizzato il referendum dell’ottobre 2017 solo a fini elettorali, e tutt’ora sta utilizzando questo straordinario risultato del Popolo Veneto solo per consolidare il proprio potere romano. Il governatore italiano Luca Zaia è passato da “prima i Veneti” a “prima gli italiani”, ciò non toglie che sia un bravo amministratore italiano, sicuramente il migliore, ma sempre italiano rimane. Infatti nessuna delle promesse referendarie sono state mantenute, anzi quella con Roma portata avanti da Zaia è stata una trattativa al ribasso, si è partiti dal pretendere nell’ottobre 2017 che rimanessero sul territorio il 90% delle tasse e si è arrivati al fatto che abbiamo dovuto pagare per l’invio dei militari italiani perché ci fosse una sorveglianza antisciacallaggio dopo l’alluvione di ottobre 2018 (ovvio il tutto è stato intramezzato da un cambio di governo a Roma in favore della Lega).

Ciò di cui ha bisogno il Veneto ed i Veneti sono di tornare indipendenti e di tagliare il cappio chiamato italia, altrimenti l’unico destino che ci rimane è la morte.

La manovra economica italiana voluta dalla UE che cos’è se non delle sanzioni sotto mentite spoglie, un’IVA al 26,5% significa imporre dei dazi alle nostre merci, significa deprimere la vendita sia estera che interna, significa aumentare la disoccupazione. Allora forse era meglio affrontare le procedure d’infrazione europee e quindi il blocco da parte degli stati aderenti all’EU che deprimere l’esportazione della penisola a livello globale. E comunque vorrei capire in caso di procedura d’infrazione, se uno Stato non paga le multe cosa gli fanno gli altri Stati gli dichiarano guerra? Ma forse l’assedio economico imposto dall’UE con una manovra da suicidio non è una guerra sotto mentite spoglie?

È necessario che come Veneti ci stacchiamo dal baraccone italia e dai killer dell’UE e ridiventiamo popolo sotto uno Stato indipendente ricostituendo la Veneta Serenissima Repubblica, come Veneti abbiamo già detto che vogliamo essere autonomi ed è chiaro che né l’italia né tanto meno l’europa deciderà la nostra forma di autonomia ma solo noi Veneti stabiliremo il livello di autonomia che desideriamo. È chiaro, anche ad una lettura superficiale di ciò che sta avvenendo sotto i nostri occhi, che l’unica via per la sopravvivenza è l’indipendenza totale del Veneto e l’uscita dall’UE. Occorre ridisegnare immediatamente le alleanze che costituiscono l’asse geopolitica della nostra terra. A fronte di ciò facciamo appello al Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin perché si facciano portavoce a livello internazionale dell’applicazione del risultato del referendum Veneto dell’ottobre 2017, e verifichino attraverso apposite commissioni d’inchiesta le ripetute violazioni italiane del diritto internazionale nei confronti del Popolo Veneto.

Nel contempo noi Veneti dobbiamo muoverci per sostenere fattivamente le nostre rivendicazioni di autodeterminazione proclamando i nostri comuni, le nostre terre e proprietà “Liberi Territori Veneti”.

Longarone, 20 dicembre 2018

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Ministro degli Esteri

Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia

 

Veneto Serenissimo Governo




La nostra e la loro morale

Strasburgo – Ennesimo attentato di matrice islamica; e non sarà l’ultimo.

E’ interessante capire le reazioni del mondo politico istituzionale romano, a fronte di tali reiterati crimini.

Per semplificare: parliamo di centrosinistra e centrodestra con i loro lacchè.

Il centrosinistra interviene sempre prontamente, lasciando intendere che gli autori siano dei criminali comuni, in seconda battuta che essi sono nati in Europa, e una volta appreso che essi sono dei terroristi islamici, comprendono  le loro azioni affermando che si sono radicalizzati in carcere; logica conseguenza di questo ragionamento = meglio non incarcerare nessun islamico, per impedirgli di diventare un terrorista. (Ma chi sono i cattivi maestri che li radicalizzano in carcere?).

Mentre il centrodestra afferma che bisogna impedire gli sbarchi dei clandestini; in alternativa propongono di aprire corridoi umanitari per raccogliere quantità illimitate di extracomunitari, in accordo con associazioni legate allo stato del Vaticano.

C’è da chiedersi come farà Salvini a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale: rispedire 600.000 clandestini nei loro paesi. Mi sento di dare un suggerimento (visto che Salvini spesso fa proprie le proposte del Veneto Serenissimo Governo): tutti gli aiuti umanitari e per lo sviluppo che danno ai paesi di provenienza dei clandestini dovrebbero essere condizionati alla disponibilità di riprendersi i propri concittadini.

L’Europa e il Veneto non hanno bisogno di forza lavoro di importazione (schiavi); chi ha necessità di tali lavoratori? Sia i gruppi monopolistici, sia le piccole e medie industrie, per poter ricattare i nostri lavoratori: strategia già utilizzata dopo la seconda guerra mondiale, dai vari Agnelli, Pirelli, Mattei, Olivetti..: importare il sottoproletariato del sud per ricattare i lavoratori del nord, che guardacaso avevano combattuto per salvaguardare le industrie dai banditi nazifascisti e dai loro ispiratori.

La politica di favorire l’immigrazione sia clandestina, sia regolare, è un crimine contro i popoli e i paesi di provenienza, in quanto così facendo si sottraggono le potenzialità umane per il loro sviluppo economico e le loro prospettive future.

Il principio cui si devono ispirare i popoli è uno: contare sulle proprie forze, non aspettare che qualcuno intervenga, lottare contro la teoria dell’accattonaggio, che inevitabilmente si trasformerà in criminalità (droga, rapimenti, furti, prostituzione…).

I movimenti patriottici e rivoluzionari dei popoli europei possono aiutare i popoli del “terzo mondo” continuando e approfondendo la lotta senza quartiere per liberarsi dai conducator che ci opprimono e ci sfruttano. Questo già avviene in Europa, i popoli stanno riprendendo nelle loro mani il proprio destino. Noi patrioti europei invitiamo i popoli del “terzo mondo” a lottare per cacciare le multinazionali e i lacchè locali che li sfruttano; questa è la strada che ci permetterà di avere rapporti politici, economici e soprattutto umani  tra uguali, nel reciproco e comune interesse.

Ognuno libero all’interno della propria patria, storia, cultura e tradizioni.

Viva l’unità dei popoli contro gli affamatori.

Il responsabile economico del Veneto Serenissimo Governo

                                                  Valerio Serraglia




Risposta al Signor Cazzullo

Riceviamo, condividiamo e pubblichiamo

Gentilissimo Signor Cazzullo

leggendo la risposta alla precisa obiezione del signor Nerio de Carlo non posso fare a meno di sorridere della sua ingenuità. Il suo scritto infatti contiene tutti gli elementi a supporto dell’esatto contrario di quanto lei desidera asserire. Mi vien fatto quindi di chiedermi se sia voluto, nel qual caso non posso che complimentarmi con Lei per l’abilità con la quale fa credere ai superficiali di voler difendere l’italia come nazione (non come espressione geografica peninsulare rispetto alla quale credo nessuno possa dissentire) mentre in realtà ne descrive e motiva inconsistenza ed inesistenza,

Cita infatti due versi che dovrebbero descrivere l’amore per l’ancora non nata italia che rappresentano esattamente il contrario. Dante infatti nel canto 6 del Purgatorio utilizza Sordello per parlare di amor patrio e credo che la storia di questi non possa che essere testimone di quanto gli artisti fossero ben poco legati alla propria terra quanto piuttosto ad ideali, non a principi etici, proprio ideali astratti, così assenti di concretezza da vederli sospinti al soldo di vari Signori ( non solo governanti i diversi Stati presenti sulla penisola ma anche altrove). Elemento questo che contraddice completamente il sentimento d’amor patrio e sacrificio cui lei sembra anelare.

Ancora peggio Petrarca che bramava la presenza di un imperatore e disprezzava con tutta l’anima i popoli abitanti la penisola. Questi, come molti di quanti nei secoli canteranno il proprio amore per l’italia hanno come riferimento principale l’impero romano che nulla ha a che fare con l’idea di patriottismo, sarebbe infatti un insulto alla storia umana abbinare l’idea di patria con l’impero romano.

L’amor patrio, il patriottismo, diversamente da quanto credono da sempre gli intellettuali non si basa sui versi scritti da chi mai fu patriota, mai ebbe una patria, si basa piuttosto sul senso di appartenenza ad una storia, ad una terra, si basa sulla condivisone di una lingua, di una spiritualità, di una tradizione. La maggior parte dei contemporanei dei poeti da lei citati non avevano neppure la possibilità di leggerne le cantiche e sicuramente non vivevano, parlavano, si battevano seguendo un cantore. Neppure oggi la maggior parte delle persone che abitano la penisola ha nulla a che fare con questi poeti che, magari hanno anche studiato a scuola, ma che certamente non rappresentano la ragione per la quale, dopo un disastro ambientale, si rimboccano le maniche e si trovano a pulire strade, boschi, ricostruire case…

Diversi popoli abitano la penisola; alcuni, nonostante l’italia, hanno mantenuto la propria identità, lingua, tradizione, amore per la terra e per questo affermano il proprio diritto all’autodeterminazione come abbiamo fatto e facciamo noi veneti, altri purtroppo hanno perso questo legame. Ciò che certamente ci accomuna è il fatto di non poter trovare nell’odio per un nemico esterno (gli austriaci, lei suggerisce nel suo strano discorso!) la ragione per annullare le nostre specificità e divenire qualcosa che non esiste.

Mi pare che diversi tentativi siano stati fatti dal potere multiforme che possiamo chiamare italia, dal 1861 fino ad oggi, di creare un popolo dall’odio, dall’oppressione e dallo sfruttamento, con esiti devastanti come la prima guerra mondiale, il fascismo, lo sfascio attuale.

Credo sia giunta l’ora che gli intellettuali la smettano di voler convertire le persone al nulla pur di alimentare il potere.

I popoli delle penisola, il popolo veneto certamente, ma io spero anche altri popoli, sono pronti all’autodeterminazione, che piaccia o meno ai teorici del nulla la concretezza della terra sarà la risposta. La disposizione alla vita sarà la risorsa. Saremo presto indipendenti.

Ariel Shimona Edith Besozzi

Veneto Serenissimo Governo

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SCIPPO PERFETTO

Il “piano” economico del governo italiano è chiaro, sia nei suoi aspetti generali sia nei dettagli.

Chiunque lo legga, oggettivamente ne trae le ovvie conclusioni.

Primo: nessun intervento di sostegno e sviluppo è previsto per l’economia produttiva.

Secondo: il reddito di cittadinanza è base di un’idea parassitaria.

Terzo: blocco di tutte le infrastrutture, sia quelle già programmate, sia quelle indispensabili e necessarie.

Quarto: nessun piano di intervento sull’assetto idrogeologico.

Premesso che il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica lotta per l’indipendenza totale della Veneta Patria, è facile comprendere che questo governo sta accelerando il processo disgregativo, non solo dell’economia della penisola, ma anche di tutto l’assetto territoriale. E lascerà un immenso campo di macerie, non solo materiali; il nostro popolo sta pagando e pagherà un tributo di sangue non quantificabile, al momento, (vedi i morti causati dal dissesto idrogeologico e dai suicidi generati dall’oppressione fiscale). E’ in questo contesto che dobbiamo arginare la catastrofe e raggiungere l’obbiettivo dell’indipendenza totale, a partire dallo sviluppo e applicazione del piano di rinascita economica del Veneto Serenissimo Governo “piano Guardiola”.

Andando a vedere in maniera superficiale ciò che questo governo non è in grado di definire quanto pomposamente propone (più che altro si affida alla Madonna di Lourdes) per questo ho usato il termine “vedere” e non “esaminare”, poichè lo definirei un piano esoterico.

Primo punto: questo governo non prevede nessun intervento strutturale in favore dell’industria, dell’agricoltura e di tutto il settore produttivo; ciò significherà, come è stato affermato nella lettera inviata dal governo a Bruxelles, la svendita delle restanti industrie pubbliche e private, ovviamente quelle remunerative, alle multinazionali straniere agevolandole a praticare la strategia del cuculo.

Secondo punto: il reddito di cittadinanza è evidente che stimola non la ricerca di un lavoro, ma sviluppa due idee: prima idea i fannulloni aspettano l’elemosina e vivono  con i 780 euro; seconda idea: aumentare il lavoro in nero, indebolendo l’intero sistema di protezione sociale (il lavoro in nero non è soggetto a tassazione).

Ovviamente 780 euro hanno un peso diverso nel meridione, rispetto al nord, in quanto il costo della vita è diversificato. Numericamente gli aventi diritto sono sproporzionati tra il centrosud e il nord.

Il reddito di cittadinanza è il diretto erede della Cassa del Mezzogiorno.

Terzo punto: bloccare tutte le infrastrutture del nord, comunque utili al sistema produttivo e indirizzare gli investimenti al sud, senza nessun progetto. Tutti soldi che alla fine andranno a rimpinguare le tasche delle varie organizzazioni criminali che gestiscono economicamente, politicamente e militarmente tutto il centrosud.

Quarto punto: naturalmente nessun piano d’intervento idrogeologico è stato programmato; necessiterebbero, come abbiamo sempre sostenuto, 40/50 miliardi  che, oltre a fermare le costanti calamità , aprirebbero il lavoro a chi aspetta in poltrona il reddito di cittadinanza.

La nostra terra si può salvare se siamo in grado di presidiare il territorio, montano e di pianura.

I crimini commessi dal sistema industriale italiano li stiamo pagando profumatamente: hanno desertificato le nostre montagne e le nostre campagne, comprimendo attorno alle fabbriche una massa di lavoratori, sfruttandoli ai massimi livelli; recidendo tutti i legami con le loro radici storiche (costruendo dei meravigliosi campi di concentramento, vedi i villaggi di Olivetti, Marzotto, Rossi..). E’ evidente che il Veneto si può salvare partendo dal piano economico del Veneto Serenissimo Governo, “piano Guardiola”.

Uscendo dall’aspetto economico ma valutando quello politico possiamo affermare, senza tema di smentita, che l’attuale governo non solo è composto da dilettanti incapaci e totalmente ignoranti, “sono delle creature”, senza latte materno, avulsi dai processi storici.

L’alleanza di un baronetto di Avellino  con un bulletto del Giambellino porterà inevitabilmente ai disastri che abbiamo preventivato.

Sta a noi patrioti, e a tutto il popolo veneto, creare le condizioni per arginare e limitare le catastrofi.

Dobbiamo trovare punti di contatto per superare il soggettivismo veneto, nell’interesse complessivo.

Facciamo l’ennesimo appello  a Luca Zaia, perchè risponda positivamente alle aspettative, volontà e interessi del nostro popolo; segua l’esempio di Milan Kucan. Il Veneto Serenissimo Governo farà la sua parte, sia nel Veneto, sia sul piano internazionale.

Prepariamoci a rispondere  a qualsiasi evento, con la nostra volontà e tenacia e con i nostri piani. Abbiamo un passato glorioso, siamone degni ricordando che il sole sorge a est e tramonta a ovest. Il vento dell’est è più forte e rappresenta la vita, e spingerà nella pattumiera della storia tutti i nemici della nostra Patria.

                              

Venezia-Longarone, 15 novembre 2018

Il responsabile economico del Veneto Serenissimo Governo

                                                  Valerio Serraglia




Nella pioggia

Anche oggi si corre nella pioggia.
Anche oggi in Veneto è allerta rossa. In pochi giorni il territorio è stato devastato e le piogge non smettono. Dopo mesi di siccità in poche ore si sono riversate piogge massicce e la terra ha ceduto. Il Veneto è in estrema difficoltà, tutti stanno lavorando per cercare di risolvere tutto ciò che è possibile risolvere, non sento lamentele, più facile che alle domande dei giornalisti vengano date risposte concrete, asciutte, rapide. La situazione delle montagne è gravissima, unica similitudine possibile è quella con la Grande Guerra le cui tracce e la cui memoria è assai forte in Veneto.

Forte non per adesione, forte nella misura in cui qualcosa che non riconosci, che non ha senso, che non ti riguarda viene a colpire la tua terra, te, le persone intorno a te. In quel caso fu una calamità scelta da uno stato che ancora insiste ad occupare una terra che non gli appartiene, oggi la natura che si ribella al forte sfruttamento operato sempre attraverso l’applicazione delle regole dettate dal medesimo stato che appunto ancora sfrutta e cerca di sottomettere il Veneto, i Veneti.
Da un anno abito qui, da oltre dieci anni frequento questa terra, ho imparato la lingua, la tradizione, la forza, l’allegria, la fierezza di questo popolo che sento mio. Amo il Veneto, ne amo ogni specificità. So che per l’ennesima volta nulla verrà dal governo centrale, so che, per l’ennesima volta, verrà ricostruito, spero con meno cemento e più alberi, so che pochi si lamenteranno, che nessuno attenderà l’aiuto che merita da un governo che riceve ed ha ricevuto da questa terra, enormi quantità di denaro, so anche che la misura è colma e che i Veneti sono silenziosi, lavorano, si divertono ma non sono mona.
Ciò che mi auguro è che tutte le genti venete scelgano la libertà e pretendano l’indipendenza, che la prossima volta che la natura si scatenerà troverà una Nazione libera, ricca delle proprie risorse economiche e non solo, credo che ce lo meritiamo, tutti noi che abitiamo in Veneto perchè amiamo il Veneto.

La prossima volta che piove voglio correre sotto la pioggia, non nella pioggia.

Shabbat Shalom!

Ariel Shimona Edith Besozzi




Al Presidente Jair Bolsonaro

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica e io ci complimentiamo con il neo eletto Presidente della Repubblica Federale Brasiliana Jair Bolsonaro.

Questa elezione è importante e rafforza il fronte che lotta contro il terrorismo, contro il caos voluto dai poteri forti, guidati dall’affamatore dei popoli Soros.

Il Veneto Serenissimo Governo appoggia la volontà del Presidente Jair Bolsonaro di spostare l’ambasciata del suo paese da Tel Aviv a Gerusalemme e nel contempo di chiudere l’ambasciata “palestinese” a Brasilia.

Questo è un passo significativo della lotta contro l’antisemitismo.

Il Presidente Jair Bolsonaro ha le sue radici nella nostra serenissima terra (e ne siamo orgogliosi) e può contare sinceri amici nella patria dei suoi avi.

Venezia-Longarone, 30 ottobre 2018

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Presidente Luca Peroni




ORGOGLIO VENETO, OVVERO COSTITUIRE I LIBERI TERRITORI VENETI

Siamo ad un anno dalla vittoria referendaria del popolo Veneto in cui, come un sol corpo, i veneti affermavano di non centrare nulla con l’Italia, e di voler tornare padroni del proprio destino. Il livello di autonomia è materia esclusiva del popolo veneto, solo il popolo veneto deciderà il grado di autonomia che ritiene opportuno esercitare o delegare. Noi come Veneto Serenissimo Governo da sempre abbiamo segnato la via dell’indipendenza totale della Veneta patria e in tale direzione abbiamo sempre operato fin dalla nostra ricostituzione. Taluni partiti hanno affermato in maniera strumentale di impegnarsi e di lottare per il popolo veneto, ma dopo la vittoria referendaria hanno mutato i propri obbiettivi e con essi sono mutate le parole d’ordine, da “prima i Veneti” sono passati a “prima gli italiani”, ciò significa solo legittimare l’occupazione delle nostre terre e perpetuarne il depauperamento iniziato con l’illegale occupazione del 1866, è chiaro ormai a tutti che la responsabilità del non aver ottenuto nulla dal referendum è della lega che ora governa sia la regione veneto che lo stato occupante italiano.

È necessario che come popolo veneto continuiamo a proclamare liberi territori veneti in ogni nostra comunità, e per dare rappresentanza popolare a questi atti simbolici di autodeterminazione della nostra terra procediamo di pari passo ad organizzare dal basso la nostra autodeterminazione costituendo liste civiche e popolari che rappresentino a livello politico in ogni comunità il risultato del referendum per la nostra autodeterminazione. Queste liste si dovranno chiamare “Libero Territorio Veneto” e avranno come collettore il Veneto Serenissimo Governo che opererà a livello internazionale per rivendicare l’operatività politica del risultato del referendum, perché l’istanza di autodeterminazione non è una rivendicazione di una minoranza ma di una maggioranza.

Dobbiamo tutti essere pronti perché la prossima assemblea regionale veneta sia a tutti gli effetti un’assemblea costituente che si svincoli dall’Italia e dall’UE. Ormai è sotto gli occhi di tutti che l’occupante italiano ha ceduto ogni sovranità sia economica che legislativa all’Unione europea, che nulla è in grado di decidere senza il benestare di Bruxelles. Dobbiamo rivendicare la nostra piena sovranità di popolo, e assumerci la responsabilità del nostro futuro, dobbiamo farlo subito. Nulla di positivo è mai venuto da Roma, le nostre terre e le nostre genti lo sanno benissimo…..il centenario della grande guerra è lì a dimostrarlo, se ce ne fosse bisogno: l’Italia ha portato solo lacrime, sangue e povertà.

Dobbiamo accantonare ogni particolarismo, ogni attendismo, ogni paura e muoverci come abbiamo fatto un anno fa quando ci siamo mossi per votare e rivendicare il nostro diritto alla libertà. La libertà di popolo si rivendica anche nel piccolo-grande mondo delle nostre comunità dove viviamo: riconquistiamo le nostre città e proclamiamole liberi territori veneti. Ricostruiamo l’economia del nostro veneto uscendo dalle politiche dello spread e dei titoli di stato, riacquistiamo la nostra terra e facciamola fiorire con i nostri prodotti tipici, smettiamo di depauperarla con capannoni vuoti e con case vuote figlie della speculazione edilizia. Abbandoniamo l’economia fittizia dei titoli tossici e compriamo terra….la nostra terra veneta. L’economia dell’euro è solo l’economia delle bolle finanziarie in cui l’essere umano è solo una pedina dei mercati, il mondo è uno spazio finito e non può essere un deposito di merci di bisogni indotti e non reali, dobbiamo lavorare per star bene e per avere una vita degna di essere vissuta e non per divenire schiavi del credito al consumo.

Lo Stato italiano non riesce a controllare i propri confini che sono un colabrodo da sud a nord, se dal mare arriva un’invasione senza precedenti con l’appoggio delle organizzazioni internazionali ormai controllate dall’internazionale islamica, via terra sono gli Stati contermini che accompagnano i presunti profughi all’interno dei confini italiani. E che fa il governo? Nulla non richiama gli ambasciatori, non convoca i diplomatici di questi stati per delucidazioni in merito, non schiera l’esercito a difendere i confini….nulla di nulla….un famoso film diceva “siete solo chiacchiere e distintivo”, ecco questo sono l’Italia ed i suoi governanti. Contano poco i decreti sulla sicurezza se non si ha uno spirito patriottico per poterli attuare, ma cosa ci può essere di patriottico in uno stato inventato a tavolino dalle cancellerie europee dell’800, uno Stato che proprio a queste cancellerie continua a rispondere e ad ubbidire. Basta con questa vergogna!

Abbiamo come veneti una possibilità, non lasciamola sfuggire, come Veneto Serenissimo Governo abbiamo elaborato un piano economico per la rinascita del Veneto, un modello di economia circolare in cui l’essere umano ha la responsabilità di preservare e sviluppare il creato per un maggior benessere in cui tutte le creature sia animali che vegetali siano in armonia ed equilibrio, ma ogni progetto rimane esercizio teorico se non viene fatto proprio dalle persone che sono coinvolte. Il Veneto ha bisogno del proprio Popolo per tornare a vivere, aiutaci a ritornare ad essere Repubblica indipendente, il Veneto ha bisogno di te. Un modello economico non è solo un modello di crescita ma un modello di difesa della propria terra, in cui la discriminante per avere diritto ad abitare e vivere in veneto sarà quella di amare il popolo Veneto e la terra veneta.

Il Veneto Serenissimo Governo è uno strumento in mano al popolo per rivendicare le proprie aspirazioni di libertà: contattaci ed inizia a sgretolare l’illegale l’occupazione italiana già dalla tua comunità.

Longarone, 21 ottobre 2018

Per il Veneto Serenissimo Governo

il Vicepresidente

Demetrio Serraglia