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Luca Zaia il Popolo Veneto sta ancora aspettando, altro che pessimisti…

“Ragioniamoci sopra. Dalla pandemia all’autonomia” e “I pessimisti non fanno fortuna. La sfida del futuro come scelta” queste sono le due fatiche letterarie di Luca Zaia dopo il Referendum sull’autodeterminazione del 2017. Queste sono le uniche cose che è riuscito a fare il presidente della regione Veneto dopo la grandiosa vittoria referendaria per l’autonomia ottenuta dal Popolo Veneto del 2017.Sono passati più di 5 anni e nessun passo avanti è stato fatto, anzi sembra che ci sia stato un arretramento delle istanze e rivendicazioni da parte di chi è stato eletto per difendere il Popolo Veneto, la sua storia, economia e territorio.Ricordati Luza Zaia che il mandato legato alla tua rielezione era ben chiaro: raggiungere l’autonomia senza se e senza ma, o come ti piace dire “pancia a terra”. Infatti il Popolo Veneto ha espresso le proprie preferenze in modo chiaro a sostegno della Lista Zaia piuttosto che a favore della Lega.Lo svelamento è stato repentino. Da “Prima i Veneti” si è passati a “prima gli Italiani”, o ora prima chiunque altro basta che non sia Veneto. Il Veneto stando alle svariate interviste che Zaia non manca mai di rilasciare ai principali quotidiani dell’occupante italiano è diventato un laboratorio. Un laboratorio, nei fatti, sottomesso al nuovo ordine mondiale sanitario, green, gender, ecc. Ci domandiamo se i Veneti, quindi, per colui che impropriamente continua ad accettare l’appellativo di Doge, siano delle cavie ad uso e consumo del great reset?Inoltre la dissidenza ed il pensiero critico al nuovo ordine mondiale voluto ed agito dal World Economic Forum ed appoggiato da vari governi, compreso quello italiano, sono stati etichettati, sempre da Zaia, in modo dispregiativo come “No italia”. Quindi immaginiamo che Zaia sia a favore dell’italia e delle politiche liberticide italiane.Zaia all’indomani del voto referendario ha detto che d’ora in poi avremmo trattenuto in Veneto i nove decimi delle tasse pagate dai Veneti. IL POPOLO VENETO STA ANCORA ASPETTANDO!Deve essere ben chiaro a tutti che saranno solo i Veneti a decidere il grado di autonomia che desiderano, non lo sarà sicuramente Zaia, né Calderoli (di cui non dimentichiamo il lato tragicomico quando ha dato alle fiamme, da ministro italiano, la legge che ratificò l’unione del Veneto all’Italia), né tanto meno il Parlamento di Roma dello Stato occupante italiano.E’ imbarazzante vedere chi dovrebbe lavorare incessantemente per difendere la pacifica scelta referendaria dei Veneti fare la mascotte a tutte le sagre possibili, calcare i palcoscenici televisivi a presentare il suo libro e non a difendere il diritto dei Veneti alla libertà. Dopo aver subito mesi di monologhi non richiesti durante conferenze stampa interminabili è arrivata l’ora di porre qualche domanda al cosiddetto governatore del Veneto. Quindi invitiamo tutti a partecipare alle sue presentazioni del libro per chiedere conto di quanto promesso e non fatto, il tutto pacatamente. Ricordandoci che Zaia è un dipendente del Popolo Veneto, non il nuovo messia, deve perciò rispondere del proprio agire al Popolo Veneto.Domandiamogli perché non abbia raggiunto gli obiettivi promessi, di perché le nostre tasse continuano ad ingrassare i soliti noti. Di perché il Veneto non utilizzi il proprio prestigio storico per proporre una prospettiva di pace globale all’insegna dell’autodeterminazione dei Popoli. Di perché abbia abdicato al valore spirituale e religioso rappresentato dal Leone Marciano, simbolo millenario del nostro Popolo, in favore di politiche che negano quanto dichiarato nelle Sacre Scritture.Se si è stancato della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica dia semplicemente le dimissioni, perché tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile. Di domande da fare ce ne sono molte, presentiamoci alle sue presentazioni nelle librerie, e pretendiamo che Zaia stia sul pezzo senza divagare con slogan triti e ritriti. Ogni minuto in più in cui non rivendichiamo la nostra libertà equivale a un pezzo di ricchezza spirituale e materiale che se ne va.Noi siamo Veneti perché amiamo la nostra terra. E tu chi sei Luca Zaia?Venezia-Longarone 04 dicembre 2022Ufficio di PresidenzaVeneto Serenissimo GovernoVeneto Serenissimo Governosegreteriadistato@serenissimogoverno.org, – kancelliere@katamail.com,Tel. +39 349 1847544 – +39 340 6613027www.serenissimogoverno.euwww.radionazionaleveneta.org




Veneti al fianco della Russia: con i referendum del Donbass Putin ha tracciato la via per tutti i Popoli che vogliono essere liberi




Autogestione Veneta unica via per la salvezza del Popolo Veneto

Radio Nazionale Veneta, voce della resistenza marciana, ritiene importante impegnarsi ora più che mai nello stabilire rapporti di collaborazione fra tutti i gruppi o singoli patrioti che lottano per la libertà marchesca, cercando di tralasciare le divergenze e le frammentazioni che appartengono al mondo della nostra comune lotta.

Dobbiamo capitalizzare e non disperdere le lunghe lotte intraprese, soprattutto dai primi anni ottanta ai nostri giorni, trovando quello spirito di unità e maturità indispensabile a fornire alla nostra patria serenissima quel contributo necessario a dare una forma fattibile e realistica alla lotta, che deve essere collettiva e quanto mai esemplare, contribuendo ai cambiamenti epocali in corso nell’ intero globo, destinati a rimodellare realtà sociali e territoriali di portata eccezionale.

Sappiamo tutti che la nostra libertà e il nostro domani si poggiano sulla difesa della nostra fede, della nostra cultura, delle nostre tradizioni ed a tutti noi è richiesta la partecipazione attiva nel trovare il percorso più consono a compiere quel passo essenziale a tracciare la via marciana alle nostre rivendicazioni di autodeterminazione.

Nella speranza di poter discutere con tutti i patrioti interessati alle varie osservazioni, elenchiamo alcuni concetti essenziali per un punto di partenza condiviso, al fine di poter impostare i lavori e le proposte future.

Assemblea Costituente Veneta

Riconoscendoci nella profezia portata dal Leone Marciano, accogliendo la responsabilità del Decalogo e dei suoi principi basilari per la civile convivenza tra le genti, nella sequela della millenaria Veneta Serenissima Repubblica e delle sue istituzioni, i singoli, le istituzioni e le forze politiche convenute sottoscrivono quanto segue:

Art.1

Costituiamo l’Assemblea Costituente Veneta, al fine di creare solidarietà e collaborazione tra tutte quelle Forze patriottiche venete che rivendicano l’inalienabile diritto dei Popoli Veneti all’autodeterminazione.

Art.2

Ogni forza patriottica veneta presente all’assemblea manterrà la propria specificità con l’unico obiettivo di portare avanti, al di sopra dei propri interessi particolari, i diritti e gli interessi dei Popoli Veneti.

Art.3

Nelle decisioni e delibere dell’Assemblea non potrà vigere il sistema della maggioranza bensì dell’unanimità di tutti i suoi componenti organizzati.

Art.4

L’Assemblea, che è permanente, si riunirà per deliberare ufficialmente le iniziative da attuarsi negli interessi del Popolo Veneto, almeno una volta ogni sei mesi.

Art.5

All’interno dell’Assemblea, escluso il coordinatore, non esiste alcuna carica, ma ogni forza avrà uguale peso su ogni decisione. Il coordinatore convoca le riunioni dell’Assemblea, la presiede, e sentite le Rappresentanze, ne redige l’ordine del giorno.

Art.6

Ogni forza veneta nominerà un proprio rappresentante facente parte del Consiglio di collegamento tra le Rappresentanze stesse.

Art.7

L’Assemblea, come tale, non partecipa a competizioni elettorali, perché questo baratterebbe i diritti all’autodeterminazione del Popolo Veneto con lo scopo di ottenere il voto.

Art.8

L’Assemblea programmerà e aprirà una strada pacifica, basata sul principio dell’autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale, per l’indipendenza che potrà essere utilizzata dalle forze patriottiche venete.

Art.9

L’Assemblea ripudia ogni forma di apologia di quelle ideologie (Nazionalsocialismo, Fascismo, Stalinismo, Fondamentalismo, Islamismo…) che hanno violato e violano i diritti dell’uomo, sia come singolo che come comunità organizzata. Dobbiamo combattere qualsiasi forma di imperialismo politico, militare, economico, religioso atto ad imporre altrui volontà e il loro dominio.

Art. 10

Ogni forma di terrorismo è rigettata, sia che provenga da organizzazioni che da governi. Il terrorismo (da non confondere con la lotta di liberazione) è sempre un atto di barbarie contro le libertà dell’essere umano e dei Popoli

Art.11

Si disconoscono lo stato italiano e l’unione europea e le loro forme di governo, sulla base del principio di autodeterminazione. Il tutto per il superamento dell’unione europea politica ed economica come la conosciamo ora, per arrivare ad una collaborazione di popoli autodeterminati con lo scopo di salvaguardare gli interessi reciproci. Dichiariamo l’uscita da qualsiasi alleanza militare esistente.

Art.12

L’assemblea non intende far fronte a nessun impegno finanziario contratto dallo stato occupante italiano,a partire dal 1860 fino alla nostra liberazione, nei confronti delle istituzioni internazionali (compreso il recovery found). Nel contempo si riserva di quantificare il risarcimento da richiedere allo stato occupante, per lo sfruttamento durante gli anni di occupazione.

Art.13

Chiamiamo alla pacifica mobilitazione il Popolo Veneto contro qualsiasi sopruso atto a depauperare le nostre famiglie e attività, e per difendere nella nostra patria la nostra lingua, storia, cultura e tradizioni.

Quali rappresentanze dei Movimenti Patriotici Veneti rivendichiamo l’inalienabile diritto del Popolo Veneto all’autodeterminazione e la revisione totale dell’illegale occupazione italiana, frutto del cosiddetto risorgimento, sui territori Veneti.

W la Veneta Serenissima Repubblica

W San Marco

Indipendenza Subito

Venezia, 21 ottobre 2022

Per Radio Nazionale Veneta

Andrea Viviani




Al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin

In occasione del suo 70° anniversario il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, il popolo veneto e io Le auguriamo buon compleanno Presidente.

Siamo coscienti del momento difficile per il popolo russo, a seguito della proditoria e programmata aggressione della NATO.

Siamo certi che il popolo russo e il suo Presidente sapranno essere all’altezza del momento storico in cui viviamo e degni eredi dell’Armata Rossa che sconfisse la canaglia nazifascista e salvò l’Europa nella Grande Guerra Patriottica.

La lotta contro l’aggressione della NATO non è solo contro la Federazione Russa ma è contro la nostra civiltà e il Decalogo che Dio, attraverso Mosè, trasmise ai suoi figli; quindi siamo tutti coinvolti e chiamati.

Il 7 ottobre (1571) ricorre anche il 451° anniversario della gloriosa battaglia di Lepanto che ha visto un analogo scontro di civiltà; dobbiamo affrontare l’attuale conflitto con lo stesso coraggio e la stessa determinazione. Il signor Biden, comandante della NATO otterrà lo stesso risultato di Muezzinzade Alì Pascià (“il sultano”) e di Mehmet Shoraq (“scirocco”) quando affrontarono la Lega Santa, guidata da Don Giovanni d’Austria e Sebastiano Venier, che fece argine e sconfisse l’Impero ottomano.

Il Veneto Serenissimo Governo e il popolo veneto sono a fianco del fratello popolo russo, in questa battaglia che anche se vinta non sarà l’ultima.

AUGURI PRESIDENTE

Venezia-Longarone, 7 ottobre 2022

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Presidente Luca Peroni




VIVA IL REFERENDUM

I rappresentanti politici di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia si sono recati a Mosca, alla luce della vittoria del referendum che chiedeva l’annessione alla Federazione Russa, per firmare la richiesta di adesione a quest’ultima.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica ritiene positivo il risultato del referendum e appoggia la volontà del popolo della Nuova Russia.

La volontà dei popoli e la democrazia s’impongono contro la sopraffazione che attraverso i colpi di stato tentano di instaurare regimi dittatoriali e satanici: i dirigenti di Kiev hanno messo a disposizione degli Stati Uniti laboratori per criminali ricerche biochimiche su nuovi virus per la guerra batteriologica e ricerche per modificare la struttura dell’essere umano (manipolazione del DNA); hanno inoltre trasformato l’Ucraina in un paese di riproduttori di esseri umani (uteri in affitto e non solo), degradando, umiliando e sfruttando la parte più povera del paese.

Questo è il paese che l’Unione Europea, sotto la guida angloamericana, ha usato contro la Federazione Russa per impossessarsi delle sue materie minerarie ed energetiche, e con queste tentare di dominare il resto del pianeta, nel tentativo di trasformare la nostra civiltà in un mondo di esseri allineati e senza volontà.

Lo scontro tra la Federazione Russa e la NATO non si limita alla regione della Nuova Russia, ma per chi non lo ha ancora compreso è una guerra non solo economica, è uno scontro di civiltà in cui siamo tutti coinvolti, senza esclusione alcuna.

I nostri figli, le nostre famiglie, la nostra fede, la nostra storia, cultura e tradizioni si difendono partecipando alla lotta, che va oltre la difesa della democrazia e della pace. Essa è la sopravvivenza.

Venezia-Longarone 30 settembre 2022

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo




Elezioni 2022: tutto cambi perché tutto rimanga come prima

La farsa elettorale si è conclusa. L’unica cosa certa è l’aumento del 10% degli astenuti (si sono però dimenticati di dire quanti sono i voti nulli e quante le schede bianche trovate nelle urne).

L’appello del Veneto Serenissimo Governo ad astenersi ha ottenuto il giusto consenso e si allargherà sempre più. Bisogna trasformare questa protesta e questo dissenso in un’azione positiva, partendo dal referendum sull’autonomia della nostra terra veneta del 2017.

Questo è l’impegno che il Veneto Serenissimo Governo si è assunto fin dal lontano 1987 con manifestazioni, impegno, lavoro sul piano internazionale, raccolta di firme.

Il Veneto Serenissimo Governo ritiene Zaia il maggiore responsabile della non attuazione del vittorioso risultato dell’ottobre 2017, pertanto i veneti devono assumere nelle loro mani il proprio destino, ma non solo; visto che il governo colonialista italiano non intende rispettare il democratico risultato (98,10% a favore dell’autonomia) dobbiamo alzare l’asticella, passando dall’autonomia all’indipendenza attraverso un referendum. Ciò deve essere il prossimo realistico obiettivo.

Il popolo veneto ha dimostrato di averne il diritto e la forza per attuare e vincere tale battaglia, per la rinascita della nostra Veneta Serenissima Repubblica. Interpretiamo non solo la volontà del nostro popolo, ma abbiamo il consenso di importanti cancellerie in Europa e non solo; inoltre abbiamo amici in varie parti del mondo.

Sta a noi veneti dimostrarsi degni del nostro passato e meritevoli della fiducia acquisita sul piano internazionale.

Venezia-Longarone 26 settembre 2022

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo




MANIFESTO PER UN RAPPORTO DI AMICIZIA E COLLABORAZIONE TRA IL VENETO E LA FEDERAZIONE RUSSA

Come Veneto Serenissimo Governo quale erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, fin dalla nostra costituzione abbiamo posto al centro dei nostri ragionamenti e azioni il benessere del Popolo Veneto, in questa prospettiva abbiamo sempre diffidato delle elezioni italiane, le quali sono esclusivamente un elemento di corruzione di ogni istanza di libertà sia personale che collettiva.
Unico nostro obbiettivo fin dalla nostra costituzione è sanare la truffa referendaria del 1866, che illegalmente e al di fuori del diritto internazionale permise all’italia di occupare le terre Venete. Dall’occupazione italiana del Veneto il nostro Popolo ha subito danni e lutti drammatici, le terre Venete sono state martoriate da due conflitti mondiali, una diaspora di dimensioni bibliche ha disperso Veneti in tutto il mondo.

Per portare il caso Veneto all’attenzione della diplomazia internazionale abbiamo il 9 maggio 1997 liberato Piazza San Marco e ricostituito la Veneta Serenissima Repubblica, ciò è servito a porre le basi popolari alle istanze di autodeterminazione che si sono palesate con la vittoria del referendum per l’autonomia del Veneto svoltosi nell’ottobre 2017.
I rappresentanti politici che si erano fatti carico di trattare con l’italia hanno palesemente tradito le attese, e le loro stesse dichiarazioni all’indomani della proclamazione dei risultati del referendum per l’autonomia. I rappresentanti italiani hanno altresì ignorato la volontà popolare e hanno continuato a gestire la terra Veneta come una colonia, depredandone le ricchezze, e obbligando il Popolo Veneto a subire una legislazione liberticida, e una politica internazionale guerrafondaia che viola il diritto all’autodeterminazione dei Popoli.

APPELLO AL POPOLO VENETO

Cari Veneti, ormai è chiaro che dall’occupante italiano siamo considerati un Popolo da saccheggiare. Le elezioni italiane non hanno nulla di democratico, e nulla che tuteli gli interessi del nostro Popolo. Le parole sull’autonomia da parte delle forze politiche italiane in campo sono solo propaganda, l’autonomia per i partiti italiani è solo uno slogan per racimolare qualche voto. È chiaro a tutti che una scheda elettorale piena di simboli elettorali tricolori è la più alta dimostrazione del nazionalismo straccio-imperialista italiano.
Il tricolore è un simbolo massonico giacobino, rappresenta solo l’annullamento delle libertà: icona di tutto ciò che ha distrutto la nostra amata Repubblica Veneta.
Dobbiamo essere consapevoli che, dietro al nostro Leone Marciano e alla profezia racchiusa nel libro, c’è un significato profondo di Fede in Dio, di amore per la famiglia, di
rispetto per il prossimo, in sintesi per ogni Veneto il nostro gonfalone di San Marco rappresenta l’amore, e l’etica che ci spinge a far crescere il benessere del nostro Popolo e
della nostra Terra.

Quindi è controproducente se non addirittura dannoso votare alle elezioni italiane, significa avere speranza nell’italia e nelle sue istituzioni, significa avallare l’illegale occupazione delle nostre terre, significa rinnegare noi stessi, la nostra millenaria storia Veneta.
Dobbiamo dare seguito alla vittoria referendaria del 2017, dobbiamo sostenere il nostro diritto all’autodeterminazione, dobbiamo disertare le urne perché ciò significa che l’italia e le sue politiche criminali non ci rappresentano. Tutti i partiti sono uguali nella loro politica di occupazione. Noi siamo Veneti, non di destra, non di sinistra, ma esclusivamente ed orgogliosamente Veneti.

È necessario dare un segnale alla diplomazia internazionale. Non dobbiamo cadere nel baratro in cui ci vogliono spingere l’italia, la UE e la NATO.

Noi, fedeli al nostro gonfalone e alla nostra storia, dobbiamo puntare al benessere, alla condivisione e alla Pace. Il tutto per avere un futuro di prosperità, come lo è sempre stato nella Serenissima.

Ogni accordo internazionale sottoscritto dai rappresentanti del Popolo Veneto deve avere come presupposto gli interessi del Popolo Veneto, non elementi ideologici: l’unica base etica che deve essere un prerequisito di ogni azione legislativa e diplomatica sono le tavole della Legge che Moshe (Mosè) ricevette da Dio sul Sinai.

ALLA FEDERAZIONE RUSSA PER L’AMICIZIA DEI RISPETTIVI POPOLI

Ormai da anni la politica economica del Veneto Serenissimo Governo ha un baricentro che parte dalla Mitteleuropa e dal Mediterraneo e si protrae verso la rotta euroasiatica.
Venezia ed il Veneto per storia, creatività e propensione economica sono state punto di riferimento per lo sviluppo dei commerci tra Asia ed Europa.

Per sviluppare l’economia in un clima di crescita delle ricchezze sostenibile è necessario ed ovvio superare ogni preconcetto da Guerra Fredda. Ciò non significa sposare le
criminali politiche economiche e sociali del World Economic Forum basate sul Great Reset e sul creare un mondo di schiavi asservito alle élite economiche che nulla hanno a che vedere con le libertà dei Popoli.

L’economia deve puntare al benessere dei Popoli e non a quello della finanza, gli accordi internazionali devono essere il frutto degli interessi reciproci dei Popoli.
Risulta di evidente interesse per il Popolo Veneto siglare con la Federazione Russa un accordo economico-diplomatico. È altresì chiaro che nessuno degli attuali rappresentanti
istituzionali presenti in Veneto ha la volontà di attuare degli accordi con la Russia. Troppe sono le prebende che legano le istituzioni regionali venete all’occupante italiano. L’unico modo per delegittimare l’italia e i suoi galoppini locali è non votare alle elezioni.
Ciò ci darà forza come Veneto Serenissimo Governo per aprire un canale diplomatico con Mosca.
Il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del Veneto da parte della Federazione Russa permetterà alle istituzioni della rinata Veneta Serenissima Repubblica di
sottoscrivere accordi energetici, commerciali, e culturali con le equivalenti istituzioni della Federazione Russa.

Noi ci impegniamo fin da ora ad esplorare ogni possibilità di accordo per difendere gli interessi del Popolo Veneto, per smarcarci dalla dannosa politica delle sanzioni.
Ma per fare questa politica di apertura e benessere per tutti, abbiamo bisogno del sostegno di tutti i Veneti che amano il Veneto e che diffidano dell’italia. Il sostegno che vi chiediamo si estrinseca non andando a votare, perché ciò sarà la chiara manifestazione di rigetto di ogni politica guerrafondaia e di sanzioni verso la Russia attuata dall’italia.
Nel contempo ci rivolgiamo ai cari amici della Federazione Russa perchè supportino a tutti i livelli la volontà di autonomia e di indipendenza del popolo veneto espressa inequivocabilmente con il vittorioso referendum dell’ottobre 2017.

Il popolo veneto vi è amico e si dissocia dagli atti e dai crimini di guerra dei governanti italiani contro i fratelli popoli della Federazione Russa.

W L’AMICIZIA VENETO RUSSA

W L’AMICIZIA RUSSO VENETA

Venezia-Longarone 16 settembre 2022

Ufficio di Presidenza

Veneto Serenissimo Governo

Veneto Serenissimo Governo




Non andiamo a votare, non diveniamo complici dei crimini italiani!

I

l 25 settembre si celebra il rito più caro ai partiti italiani: le elezioni. Vuoto rituale, perché le elezioni italiane non portano cambiamenti ma solo spartizione del potere: prebende e vitalizi da distribuire tra chi partecipa alla grande farsa del circo elettorale italiano.

Mai nessuno dei movimenti che sono “entrati” a Roma è riuscito a cambiare nulla, tutti sono stati fagocitati dal sistema: digeriti e corrotti dall’italia. I partiti e movimenti cambiano ma le sirene del potere continuano a chiamare “rivoluzionari” e a trasformarli nei più strenui difensori del sistema romano, poco importa che questi fossero i fascisti, i comunisti, i leghisti o i grillini, hanno fatto tutti la stessa fine.

Le elezioni italiane non cambiano nulla, cambiano solo la lobby che comanda: i sudditi sono sempre gli stessi. Occorre notare, anche, che queste elezioni sono illegali, ed i risultati risulteranno nulli, in quanto indette in violazione degli accordi tra italia e unione comunità ebraiche. Ma ormai, in questi anni recenti, i governanti italiani ci hanno insegnato che è consuetudine violare le norme che essi stessi si danno.

Per noi Veneti accettare il gioco elettorale ha un significato profondo: significa accettare l’occupazione italiana che si perpetua dall’illegale plebiscito del 1866. Impensabile, inoltre, avvallare il parlamento che ha oggettivamente appoggiato la sospensione della democrazia di questi ultimi 2 anni e mezzo.

Non dimentichiamo che nel 2017 noi Veneti, con una netta vittoria referendaria, abbiamo rivendicato la nostra autonomia, abbiamo votato perché vogliamo rivedere, se non anche revocare, la nostra partecipazione allo Stato italiano.

In ogni caso noi Veneti non possiamo essere complici dei crimini italiani che si sono commessi da quando siamo stati occupati dell’italia. Noi subiamo l’occupazione italiana: chi siede nel parlamento di Roma non è un Veneto ma un italiano prezzolato.

Queste elezioni sono l’occasione per riaffermare la vittoria Referendaria del 2017, per affermare la decisione di scegliere il grado e la forma di autonomia del Veneto: non andando a votare possiamo sottolineare il principio che noi siamo Veneti e non italiani.

Il voto, nella situazione che stiamo vivendo, diviene esplicito favoreggiamento ai misfatti italiani.

Noi Veneti siamo rappresentati dal Leone di San Marco e non dal tricolore giacobino, al leone marciano dobbiamo essere fedeli e di questo simbolo essere fieri.

L’italia è la lunga mano della massoneria, che oggi opera attraverso il nuovo ordine mondiale seguendo i punti dell’agenda 2030 per raggiungere il great reset: totale eliminazione della nostra storia, cultura e tradizioni. Ma soprattutto l’italia, con i suoi governanti, è l’alfiere dell’ideologia scientista che nega Dio, e facendolo nega la profezia che ricevette San Marco, e che preannunziò la nostra indipendenza, profezia incisa sul libro che il Leone della nostra bandiera custodisce e protegge: “Pax Tibi Marce Evangelista Meus”.

Non andando a votare alle elezioni giacobine italiane affermeremo di essere Veneti, di essere gli eredi della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, di essere Serenissimi. Noi Veneti non abbiamo bisogno dell’italia e delle sue sceneggiate pseudo-democratiche.

Noi Veneti siamo pronti a ritornare Repubblica di San Marco e a rifondare quelle nobili istituzioni che per millenni furono l’invidia dell’intero mondo. Nulla è da scoprire per la nostra terra, dobbiamo solo rinverdire ciò che già appartiene al nostro Popolo, inciso nel nostro DNA come sulle tavole della nostra bandiera.

Chiunque ama il Veneto è Veneto.

Dimostriamo il nostro amore per la nostra Patria non andando a votare le truffe italiane: mobilitiamoci e impegniamoci perché l’astensione superi il 50% 

Venezia-Longarone, 25 luglio 2022

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Presidente Luca Peroni

Il Vicepresidente Valerio Serraglia

Il Vicepresidente Andrea Viviani

Il Vicepresidente Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




SERENISSIMA

Carissimi, è con estremo piacere che vi invitiamo ad ascoltare, cantare e diffondere la canzone “Serenissima” https://youtu.be/0yu64Zkr-Co dell’amico Giuseppe Povia.

Questa canzone ci insegna ancora una volta che è Veneto chi ama il Veneto indipendentemente da sangue e nascita.

Povia con la sua testimonianza ed esempio ci è da stimolo per continuare ad impegnarci per ottenere la nostra autodeterminazione come Popolo Veneto.

Se vogliamo cambiare l’esistente dobbiamo impegnarci continuamente e non delegare le nostre scelte e le nostre azioni per la libertà.

Per sostenere la musica libera di Povia fate fai una donazione libera a www.povia.net e riceverete le sue canzoni in alta qualità Wav + Mp3 + Base + Video, il tutto via mail.

Per organizzare dei concerti privato a rimborso spese chiama il 348.7623972 o povia@povia.net  




Ucraina verso la conclusione

L’operazione militare speciale in Ucraina da parte della Federazione Russa si avvia verso l’epilogo, con la sconfitta delle forze aggressive che dal 2014 guidano il governo ucraino.

È chiaro che il territorio del Donbass avrà un diverso assetto politico, geografico e costituzionale, e saranno le popolazioni di queste terre a decidere il loro destino e le loro alleanze.

La Federazione Russa ovviamente si impegnerà sia con la diplomazia, sia con le forze armate, a impedire che queste martoriate popolazioni ritornino sotto il controllo e la repressione di qualsiasi esercito e di formazioni paramilitari nazionalfasciste.

La Federazione Russa ha lunghe esperienze delle aggressioni subite da parte dei dittatori provenienti dall’occidente, vedi Napoleone, Guglielmo II°, Hitler, Mussolini, Antonescu, monsignor Tiso, Horthy, Risto Ryti…che hanno tentato di strangolare economicamente e militarmente la Russia.

Alla luce di queste esperienze storiche la Federazione Russa non ha aspettato di essere aggredita ma ha replicato quanto fatto da Israele, nella guerra dei Sei Giorni (1967): ha anticipato di qualche settimana l’aggressione già programmata dalle forze armate ucraine e dai neonazisti. Non va dimenticato che già dal 19 febbraio 2022 il battaglione Azov aveva intensificato i bombardamenti delle repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk.

Tutto questo avveniva allo scopo di provocare l’intervento della Federazione Russa. Gli ucraini erano stati avvisati che non sarebbe stato permesso l’invasione delle due repubbliche, e  se fosse avvenuto sarebbero intervenuti, ma spinti da Biden e dalla NATO non ne hanno tenuto conto , anzi hanno sempre rifiutato di applicare gli accordi di Minsk 1 e 2 ( 2014 e 2015) sottoscritti dallo stesso governo ucraino, Francia, Germania, Federazione Russa, unica possibilità di trovare una soluzione diplomatica in grado di soddisfare le reciproche aspirazioni di pace e autodeterminazione.

L’inconsistente Presidente ucraino, Zelensky, sotto ricatto dei neonazisti della sua guardia del corpo si è consegnato nelle mani di Biden, il quale gli ha prospettato una sicura vittoria militare, e in caso di difficoltà un intervento della NATO sul terreno, e in altri svariati modi.

Il capitalimperialismo non mantiene mai gli impegni promessi in quanto privo di morale, onore e dignità, (come disse il saggio: “il capitalismo è disposto a vendere anche l’ultimo metro di corda con cui sarà impiccato”); basta chiedere a: Georgia, Afghanistan, Iraq, Libia, curdi, cubani (baia dei porci), Vietnam del sud…

Questa sarà la fine drammatica dell’Ucraina: abbandonati a sé stessi, dopo decine di migliaia di morti, distruzioni di città, infrastrutture industriali e civili, devastazione dell’agricoltura…

L’Ucraina come conosciuta finora non esisterà più.

Il sudest avrà un nuovo assetto politico e geografico; la regione di Leopoli passerà progressivamente e in vario modo sotto il controllo della Polonia; la Rutenia chiederà l’autodeterminazione; molto probabilmente l’Ucraina sarà circoscritta a Kiev e ai territori limitrofi (granducato di Kiev).

La domanda ovvia è: valeva la pena di seguire Biden, la NATO e qualche banda neonazista per questo risultato?

Comunque è evidente, e dovrebbe essere chiaro alla NATO che la Federazione Russa ha tracciato le linee oltre le quali non accetterà trattative: la NATO, o qualsiasi altra alleanza militare surrogata non potrà oltrepassare la linea Danzica-Costanza. La Federazione Russa non permetterà a nessuno di superare e mettere in discussione la linea Kaliningrad-Transnistria- Sebastopoli; tale linea non sarà difesa con reticolati e qualche altana, ma con armi ben più potenti e decisive.

All’interno di queste due linee dovrà esserci una zona demilitarizzata, questo probabilmente sarà il futuro assetto tattico strategico dell’Europa.

In questa prospettiva solo i popoli europei potranno invertire le drammatiche conseguenze, se saranno in grado di ribellarsi e smantellare la NATO e l’UE, strumenti di guerra, di sfruttamento e povertà dei popoli europei e non solo, che sono al servizio del capitalimperialismo.

I popoli che desiderano la pace, la libertà e l’autodeterminazione devono costruire gli strumenti di dibattito, alleanze, lotte nel loro interesse.

 Venezia-Longarone,4 luglio 2022

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Vicepresidente Valerio Serraglia 

Veneto Serenissimo Governo