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Il grande stratega Casaleggio

Il piano elaborato dai Casaleggio, padre e figlio, per prendere le leve di comando in Italia, si sta delineando ogni giorno in maniera sempre più esplicita.

La prima fase è stata: costruire un movimento il più possibile eterogeneo, con parole d’ordine semplici, sia nei contenuti che nella forma, i famosi “vaffanculo day”.

La seconda fase: far risaltare le debolezze del sistema politico, non da un punto di vista economico o delle riforme, ma da un punto di vista etico e morale; in sostanza accusando la classe politica rappresentativa (Deputati, Senatori, membri del governo, come malandrini, manigoldi, borseggiatori, taccheggiatori…) non che questo non avesse una qualche corrispondenza.

A illustrare questo scenario ci ha pensato (il messia) Grillo.

Qualcuno si ricorda il film “Cercasi Gesù” degli anni ’80 in cui Grillo interpretava se stesso? lui è ancora convinto di esserlo.

Con questa impostazione Casaleggio e Grillo sono riusciti a trasformare i frequentatori del Bar Sport in massa di pressione nei confronti del sistema politico, già in via d’implosione.

In 5 anni sono riusciti a diventare il primo partito italiano.

Terza fase: dimostrare che si possono eliminare i malfattori, ma i sostituti sono incapaci di gestire il bene pubblico.

Quando Grillo afferma che i senatori possono essere scelti per estrazione non dice niente di nuovo a quanto già fatto dal Movimento 5 Stelle nella scelta dei candidati alla Camera e al Senato, attraverso la piattaforma Rousseau.

L’obiettivo era scegliere degli approssimativi, senza arte nè parte, diciamo che la piattaforma, aiutata, ci è riuscita egregiamente; i non risultati si possono già vedere: che fanno lo steward Di Maio, Toninelli, Trenta… per non citare il premier Conte, scelto mentre passava davanti a Palazzo Chigi?

Quarta fase: dimostrare al popolo che neanche questo esperimento ha dato risultati apprezzabili; quindi bisogna eliminare i cosiddetti rappresentanti del popolo e passare alla “democrazia diretta”, attraverso la rete, ovviamente guidata da Casaleggio.

D. Casaleggio non vuole instaurare il fascismo, lui sa che potrebbe imbattersi in un 25 luglio, come Mussolini, quindi nessun Grandi o Ciano all’interno della piattaforma Rousseau; solo gli sciocchi e i superficiali possono ribadire che Casaleggio vuole imporre una dittatura fascista.

Perché questo disegno è senza prospettive?

Primo perché è frutto di una visione metafisica del quadro socio-politico.

Secondo perché deve arginare il messia Grillo.

Terzo perché deve contenere gli approssimativi senza arte nè parte, i quali una volta arrivati ai fasti di Roma non sono disponibili a nessuna rinuncia a quanto ottenuto, con poca fatica (vi faccio un esempio: se un O.S.S. diventa senatore della repubblica italiana e a Roma riceve, per servizio, uno studio-appartamento e se lo fa arredare da un architetto, non certamente dall’Ikea, pensate sia pronto a tornare a pulire il sedere agli anziani nelle case di riposo?)

Casaleggio deve scontrarsi con questi problemi.

Ovviamente anche tu avrai il 25 luglio, i tuoi problemi sono all’interno del Movimento 5 Stelle, l’altro li aveva all’interno del gran consiglio del fascismo.

In questo scritto ho analizzato i problemi del movimento 5 Stelle, è evidente che esiste una dialettica sociale, interna e internazionale che accerchierà ed abbatterà questo disegno.

Tutti i supponenti prima alzano la pietra, poi se la fanno cadere sui piedi.

Bassano del Grappa, 25 luglio 2018

Germano Battilana




Helsinki-Trump-Putin

VENETO SERENISSIMO GOVERNO

Riceviamo e pubblichiamo

Helsinki-Trump-Putin

L’incontro di Helsinki tra il Presidente Donald Trump e il Presidente Wladimir Putin era necessario e nel contempo urgente; gli USA non erano e non sono pronti a questi eventi. Trump ha dovuto creare e sta tuttora facendolo, le condizioni per rendere possibili e produttivi questi incontri.

Non sono importanti i cosiddetti sei punti all’ordine del giorno con cui si è giustificato l’incontro di Helsinki: essi sono in gran parte già in via di risoluzione; a oltre settant’anni dalla fine della 2° guerra mondiale il quadro geopolitico è delineato: il mondo è tripolare: USA-Russia-Cina.

Il tentativo di inserimento dell’Europa come quarta gamba è clamorosamente fallito, sia perché l’Europa ha perso la 2° guerra mondiale (Germania e Italia sconfitte militarmente, Francia e Gran Bretagna dissanguate economicamente) sia perché in questi settant’anni non è riuscita a darsi una struttura unitaria da più punti di vista: politico, economico, militare, sociale.

I tentativi egemonici di Francia, Gran Bretagna e Germania sull’Europa non hanno fatto altro che aprire ulteriori contraddizioni all’interno del vecchio continente.

Se noi andiamo a guardare, sia gli Usa, sia la Federazione Russa vediamo che sono due stati federali, con ampia autonomia da parte dei popoli che ne fanno parte.

Questo deve far riflettere.

Tralasciamo di esaminare l’Italia, in quanto stato fantoccio e parassitario (pertanto ininfluente rispetto ai processi geopolitici in atto) secondo il giudizio non solo mio ma di tutti gli storici non pennivendoli.

Possiamo essere ragionevolmente certi che negli incontri di Helsinki si siano gettate le basi per una nuova Yalta, con l’obbiettivo di porre fine alla 2° guerra mondiale, che si è trascinata endemicamente fino ai giorni nostri.

La salvezza dei popoli europei sta nel riscoprire la propria storia, cultura e tradizioni, costruendo un’Europa confederata senza nazioni egemoniche; pertanto credo siano importanti i colloqui “extra-time” di Helsinki.

Già nel febbraio 2017 il Veneto Serenissimo Governo, nel suo documento “Indipendenza e sviluppo del Veneto (piano Guardiola )” aveva preannunciato gli argomenti di discussione che mi permetto di citare integralmente per farne comprendere la bontà e la lungimiranza:

“NUOVA JALTA PER PORRE FINE ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

Nei futuri incontri, tra il Presidente Wladimir Putin e il Presidente Donald Trump questi saranno gli argomenti in discussione.

Il Veneto Serenissimo Governo ha posto all’ordine del giorno, con energia, delle soluzioni che già si trovano nelle conferenze interalleate scaturite durante la 2° Guerra mondiale, ma mai attuate, in virtù del cambio di presidenza avvenuta negli USA alla morte del Presidente Roosevelt e alla salita del vice Truman, che ha rovesciato il tavolo e non ha rispettato nessuna delle decisioni prese impostando la “ Dottrina Truman “.

Febbraio 1943 Conferenza di Casablanca;

Agosto 1943 Prima Conferenza di Quebec;

Ottobre 1943 Conferenza di Mosca;

Novembre 1943 Conferenza de Il Cairo;

Dicembre 1943 Conferenza di Teheran;

Settembre 1944 Seconda Conferenza di Quebec (Piano Morgentau);

Febbraio 1945 Conferenza di Yalta;

Quindi si può affermare, senza tema di smentita, che la 2° Guerra mondiale non si è conclusa con un trattato di pace, ma con un complesso armistizio.”

Credo che questa sia la strada su cui il Veneto Serenissimo Governo debba insistere e continuare a dare il proprio contributo nelle sedi formali e informali come ha fatto negli ultimi ventun anni.

da Helsinki, 18 luglio 2018

Germano Battilana

Veneto Serenissimo Governo




Georgia: grave provocazione del Presidente Mattarella

VENETO SERENISSIMO GOVERNO

Ufficio di Presidenza

Georgia: grave provocazione del Presidente Mattarella

 

La visita in Georgia del Presidente italiano Sergio Mattarella fa seguito a quella nei paesi baltici: Estonia, Lettonia, Lituania.

Queste visite s’inquadrano in una vasta e articolata provocazione nei confronti della Federazione Russa, della Repubblica dell’Abkhazia e della Repubblica dell’Ossezia del sud.

Abkhazia e Ossezia del sud sono due repubbliche indipendenti, e i loro popoli si sono conquistati il diritto di essere nazioni, dopo una resistenza armata contro l’invasione georgiana. Essa è costata sangue, distruzioni, ed enormi sofferenze.

I popoli dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud hanno dimostrato di essere in grado di stroncare le velleità straccio-imperialiste di Tblisi.

Il popolo veneto e il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica sono a fianco dei nostri fratelli caucasici.

Il rapporto di amicizia con questi due popoli si è consolidato negli anni.

Ricordiamo ancora, con grande emozione, la visita e gli incontri ufficiali di una nostra delegazione a Sukum, su invito del governo abcaso, in occasione della loro festa nazionale.

 

W l’amicizia tra i Popoli Veneto, Abcaso, Osseto e Russo.

 

Longarone, Venezia, 17 luglio 2018

 

Il Presidente del Veneto Serenissimo Governo

Luca Peroni




Il cigno nero

Ad affermare che esiste una crisi economica non sono solo i “catastrofisti ” del Veneto Serenissimo Governo, i quali da oltre un decennio sostengono che la crisi economica-politica-sociale che ha investito il mondo occidentale non è né ciclica né endemica ma strutturale e priva di alternative, ma anche l’Associazione bancaria italiana con il suo presidente Antonio Patuelli e la Banca d’Italia con il governatore Ignazio Visco lo hanno ribadito all’assemblea annuale dell’associazione.

Non sono le alchimie della UE e del presidente della BCE Mario Draghi a fermare la crisi, ma l’hanno solo diluita, ritardando l’implosione dell’Europa, immettendo “carta igienica” invece di carta moneta con copertura economica; nel contempo rastrellando i risparmi dei lavoratori, principalmente del sud Europa. Questo ha portato al disastro attuale, chi ne ha subito i colpi maggiori sono soprattutto piccole e medie industrie, artigianato, mondo agricolo, risparmiatori del nord “Italia” produttivo, e lavoratori dipendenti.

Noi crediamo che sia evidente, anche ai più sprovveduti, che non esiste nessuna riforma in grado di arrestare la corsa verso il precipizio. Non è sufficiente, come sostengono i nuovi fenomeni Salvini, Di Maio, Tria, eliminare le pensioni d’oro, i vitalizi parlamentari, dare il reddito di cittadinanza, introdurre la flat-tax, chiudere i porti, nuova legge sulla legittima difesa. Discorso a parte per il ministro Tria, quando afferma che l’economia è ancora buona: siamo al limite tra essere dissociati o bipolari.

La crisi dipende da una caduta verticale di tutto quanto ha permesso ai “pescicani” occidentali di depauperare il mondo conosciuto. I “pescicani” non sono più in grado di soddisfare le necessità basilari della loro guardia pretoriana: burocrazia, forze armate, forze dell’ordine, piccola e media borghesia parassitaria.

A fronte di questa imminente catastrofe dobbiamo reagire e preparare la nostra rinascita:

1) Nessuna collaborazione con gli affamatori, ritiro di tutti i nostri risparmi variamente depositati da banche e istituti finanziari;

2) Non utilizzo di carte di credito o assegni per qualsiasi pagamento;

3) Acquisto di terreni e immobili; i soldi indispensabili alla vita quotidiana siano tenuti “sotto il materasso”, oppure ci si organizzi con strutture al di fuori dei circuiti ufficiali;

4) Nel limite del possibile acquistare prodotti di ogni tipo a Km 0, possibilmente unendosi con altri consumatori;

5) Associarsi con amici e/o conoscenti per gestire e far produrre appezzamenti di terra e allevare animali domestici;

6) Costruire laboratori di varia natura legati alle necessità delle popolazioni del territorio.

Queste sono le indicazioni che il Veneto Serenissimo Governo si sente di suggerire (ricordatevi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza) alle nostre genti, per cercare di ammortizzare gli effetti dell’implosione dell’Italia e dell’Europa.

Ovviamente tutto ciò, se fatto in maniera intelligente e con buon senso permetterà di creare le premesse per attuare il piano per la rinascita economica del Veneto (piano Guardiola) libero e indipendente.

Basta piangere a disastro avvenuto, bisogna reagire con vigore e determinazione, adesso.

Non dobbiamo aspettare sulla riva del fiume il passaggio del “cigno nero”, fatto di gravità catastrofica, choc straordinario, bisogna impedire che esso distrugga la nostra terra.

Longarone-Venezia 13 luglio 2018

per il Veneto Serenissimo Governo

il responsabile economico

Valerio Serraglia




Autodeterminazione del Popolo Veneto: un sogno che diventa realtà

Il Veneto Serenissimo Governo
vi invita a trovarsi a
IGNE DI LONGARONE (BL)
-sala del centro sociale-
ore 11.00 – 7 luglio 2018
Autodeterminazione del Popolo Veneto: un sogno che diventa realtà
– A 10 anni dalla proclamazione dei primi Liberi Territori Veneti quali sono le prospettive per l’autodeterminazione. Ne discuterà il Presidente del Veneto Serenissimo Governo Luca Peroni
– Dopo il referendum del 22 ottobre 2017 saranno i Veneti a decidere quanta autonomia vogliono, è necessaria una mobilitazione generale per ottenere la piena indipendenza. Commento del Responsabile del Rifacimento del referendum del 1866 Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia
– Quale sarà il piano economico per ottenere la piena autodeterminazione. Presentazione del Ministro dell’Economia Valerio Serraglia
– Ogni comunità si dovrà impegnare per contribuire a raggiungere la libertà del Popolo Veneto. Illustrazione della piattaforma per la piena autodeterminazione del Popolo Veneto da parte del Vicepresidente Plenipotenziario Andrea Viviani
Veneto Serenissimo Governo 
– www.serenissimogoverno.eu – www.radionazionaleveneta.org
segreteriadistato@serenissimogoverno.org 
kancelliere@katamail.com
Tel. +39 349 1847544 – +39 340 6613027



Piattaforma per la piena autodeterminazione del Popolo Veneto

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia cultura e tradizione della Veneta Serenissima Repubblica, alla luce della profonda ed irreparabile crisi istituzionale che sta sgretolando le istituzioni dello Stato italiano, costatando che gli organi periferici della Regione Veneto preposti alla transizione ed esecuzione di quanto emerso dal Referendum per l’autonomia del Veneto del 22 ottobre 2017 non stanno facendo nulla, si assume pienamente l’onere e l’onore di procedere sia nei confronti della controparte italiana che verso la comunità internazionale perché sia il Popolo Veneto, nella pienezza dei propri diritti, a decidere quale forma di autonomia sia più confacente alle proprie necessità attuali e future.

Ciò premesso ogni trattativa e progetto di futuro Stato dovrà avere tre pre-condizioni indiscutibili, lotta senza quartiere ad ogni forma di totalitarismo, di terrorismo e di antisemitismo .

Il Veneto Serenissimo Governo alla luce della schiacciante ed incontestabile vittoria al referendum del 22 ottobre 2017 rivendica al consesso internazionale che il Popolo Veneto sia messo nelle condizioni di esercitare il proprio libero arbitrio sulla Veneta Patria senza nessun condizionamento dello Stato italiano attraverso:

1- Costituzione di una commissione quadripartita paritaria composta da Federazione Russa, Stati Uniti d’America, Italia e Veneto Serenissimo Governo per la fase di transizione verso una piena sovranità Veneta.

2- Neutralizzazione, sotto il controllo delle nazioni garanti, Federazione Russa e Stati Uniti d’America, di tutte le basi militari Italiane e consegna del loro materiale alle autorità legittime venete.

3- L’attività dei comandi di polizia e carabinieri siti in Veneto, operanti nel contrasto al terrorismo e alla criminalità continuerà sotto la supervisione della Federazione Russa e Stati Uniti d’America.

4- Convocazione di un’assemblea costituente Veneta che redigerà la futura carta fondativa della ricostituita Veneta Serenissima Repubblica, ed esaminerà i trattati che vincolano la nostra terra all’UE e all’area euro, e a tutte le organizzazioni internazionali.

5- Consegna di tutte le infrastrutture presenti sulle terre venete alle autorità sovrane venete.

Quanto sopraelencato si inquadra nei diritti legali previsti dal diritto internazionale rispetto all’autodeterminazione dei Popoli, in quanto il Popolo Veneto ha espresso chiaramente la volontà di non voler sottostare all’occupazione italiana che si perpetua illegalmente dal 1866. Il Veneto non è italia ma ne subisce l’occupazione.

Il Veneto Serenissimo Governo sta con il Popolo Veneto, ed è Veneto solo chi ama il Veneto, perché solo chi ama la terra ed il popolo può essere un patriota.

Tutti i patrioti sono chiamati a lavorare insieme al Veneto Serenissimo Governo in questo momento di grave pericolo per il nostro Popolo, come è stata sospinta la vittoria del referendum per la nostra libertà, ora è giunto il momento di camminare sulle strade della libertà come già il nostro Popolo ha fatto per ben 1100 anni di Repubblica Serenissima.

Longarone-Venezia 06 giugno 2018

Il Presidente del Veneto Serenissimo Governo

Luca Peroni




Il governo Conte, un governo di dissociati.

Quando ho letto di questo governo ho pensato di essere su “scherzi a parte”. Ho cercato di vedere cosa univa le forze politiche che lo sostengono, ad un’attenta analisi ho capito che l’unico collante era la bramosità di avere delle poltrone per tentare di esercitare potere e collocare amici.
In questo governo esistono due ministri che parlano di tutto (i due leader firmatari del contratto di governo), gli altri sembrano essere solo marionette che eseguono.
Molti dei parlamentari cinque stelle senza il loro seggio sarebbero costretti ad andare a lavorare…. o comunque ad anelare loro stessi al reddito di cittadinanza. Pensate che subito, alla faccia della lotta ai privilegi, hanno incaricato architetti per arredare i loro uffici di Roma (ovviamente gli arredi vengono pagati dai contribuenti della penisola). Parlando di lavoro è un ossimoro avere come Ministro del Lavoro uno che non ha mai lavorato, che non sa cosa significhi alzarsi ogni giorno alle 5:00 per andare a guadagnarsi di che vivere.
La Lega come traino alla campagna elettorale ha usato le rivendicazioni di autodeterminazione dei Veneti…..ma l’unica cosa che otterranno i Veneti da questo governo sarà una finta autonomia che si declinerà in questa equazione: dopo aver pagato il reddito di cittadinanza ai fannulloni e parassiti italiani, potete fare ciò che volete per tentare di sopravvivere. La flat tax già comincia ad essere procrastinata per il popolo lavoratore, e sarà utilizzata ancora solo come spot elettorale per le prossime elezioni.
Adesso aspettiamo di conoscere i dati prodotti attraverso elementi di statistica creativa atti a sostenere la teoria che gli sbarchi sono diminuiti, mentre continueremo a vedere aumentare gli sbarcati soggiornare inattivi nelle nostre strade, poiché, è del tutto evidente, i leader della coalizione si comportano da ras del quartiere (nel mediterraneo) senza avere la forza militare ed economica per difendere le proprie esternazioni.
Queste due forze politiche a livello di politica internazionale sono agli antipodi se non addirittura su fronti opposti: al parlamento europeo votano in modo antitetico, chissà come potranno mai mettersi d’accordo per un politica estera in europa, pare del tutto evidente che nessun Savona potrà risolvere i contrapposti interessi e visioni di Lega e 5 stelle.
Ma il punto cruciale è la lotta al terrorismo ed il contrasto all’antisemitismo: la Lega a parole sembra essere per una contrapposizione decisa e dura al terrorismo islamico e per un sostegno esplicito ad Israele; mentre i 5 stelle non perdono occasione per giustificare il terrorismo, se non addirittura lo stato islamico ed attaccare Israele sostenendo tutte le organizzazioni terroristiche che periodicamente mettono a rischio la sicurezza della popolazione israeliana.
Il problema di questo governo è profondo ed il rischio per la sicurezza fisica ed economica di tutto il Popolo è grande. Siamo di fronte ad una forza di matrice popolare (la Lega) che pensa di poter controllare ed indirizzare una associazione di persone legata a lobby internazionali vicine al mondo islamico (i 5 stelle). Il problema non è il cosiddetto populismo della lega che emerge dalla pancia del popolo lavoratore, il problema è il fatto che il comunista padano Salvini pensa in modo metafisico e idealista di poter sfruttare i 5 stelle per raggiungere i propri programmi elettorali.
I fallimenti dei 5 stelle sono sotto gli occhi di tutti, basta vedere come gestiscono il comune di Roma, quindi prepariamoci a veder ulteriormente distrutta la nostra terra dall’occupante italiano.
La lega ormai anche in Veneto è diventato un partito italiano da quando Zaia ha partecipato a manifestazioni che come slogan avevano il moto “prima gli italiani”, noi Veneti ben sappiamo che l’italia non c’entra nulla con il Veneto e che dall’illegale occupazione del 1866 siamo stati travolti da un susseguirsi di lutti, guerre e tragedie. Non facciamoci ammaliare dalle sirene italiane che hanno sempre divorato la nostra terra e le nostre famiglie. Noi Veneti il 22 ottobre 2017 ci siamo espressi in modo chiaro ed inequivocabile per autogestire la nostra terra, e il grado di autonomia che vogliamo lo decideremo solo noi. Ricordiamoci quello per cui per anni abbiamo lottato e votato:

“ Nè schiavi di Roma, né sudditi di Milano!”.

Per il Veneto Serenissimo Governo
il vicepresidente
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia




Luca Peroni patriota difensore dei veneti

Dopo lunghi tiraemolla, facendo strame della loro Costituzione, l’italia si è data un simulacro di governo.

Il Veneto da 152 anni subisce l’occupazione illegale da parte dell’Italia, con tutte le conseguenze politiche, culturali ed economiche: una vera e propria pulizia etnico-culturale.

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica fin dall’atto della sua costituzione si è posto l’obbiettivo di portare il popolo veneto all’autodeterminazione, avendone tutti i diritti ancestrali.

Siamo certi che questo governo, sia per la forma, sia per la sostanza impoverirà ulteriormente il nostro popolo, quindi noi ci poniamo come collante di un vasto fronte patriottico, che sbarri la strada a questi avventurieri, e ponga le basi per la nostra libertà .

Il Veneto Serenissimo Governo pone il nuovo governo italiano di fronte a un’alternativa:

Piano A: aprire un tavolo di trattative per il Veneto, che partendo dalla strada tracciata dagli accordi De Gasperi Gruber crei le premesse per una composizione che salvaguardi i diritti inalienabili delle nostre genti.

Piano B: se l’Italia rifiuta la trattativa sarà responsabile delle conseguenze che ne potranno derivare.

Nel contempo il Veneto Serenissimo Governo fa appello alla creatività del nostro popolo, per impedire che il nostro lavoro e i nostri sudati risparmi finiscano nelle mani di approfittatori e parassiti, per i loro fini personali e di clan.

Invitiamo tutti, senza timore alcuno, ad andare a controllare il curriculum del nostro Presidente, Luca Peroni, patriota e lavoratore con un passato cristallino, che si è sempre sudato il proprio stipendio, e con questo ha mantenuto e mantiene la propria famiglia, contribuendo alla causa della Veneta Patria.

     Longarone-Venezia 01 giugno 2018

Il Vice Presidente

del Veneto Serenissimo Governo

Andrea Viviani




Curriculum del Presidente del Veneto Serenissimo Governo: Luca Peroni

Luca Peroni, nato a Zevio (Verona) il 04 02 1969, cittadino veneto, coniugato dal 1995 con Lorena Corvi: condannata a 22 mesi di pena per i fatti di San Marco e insignita dell’attestato d’onore di prima classe al merito patriottico, padre di Marco e Nicolò, nati rispettivamente nel 1997 e nel 1999.
Studi conseguiti: licenza di scuola media inferiore. Comincia a lavorare nel 1983, all’età di 14 anni, fino al 1991 principalmente nel settore calzaturiero e falegnameria; dall’ 1988 al 1989 svolge l’impegno militare nel corpo degli alpini a Tarvisio congedandosi come caporale maggiore, dal 1992 al 1997 titolare di impresa come stuccatore edile prima e montatore meccanico poi. Dal 1998 a oggi operaio metalmeccanico.
Nei primi anni ’90 si avvicina al Veneto Serenissimo Governo, contribuendo attivamente a tutte le iniziative atte a divulgare l’amore per la nostra Veneta Patria, e inoltre preparando l’azione per la liberazione di Piazza San Marco a Venezia, nel maggio 1997, in occasione del duecentesimo anniversario dell’ occupazione francese della Veneta Serenissima Repubblica. In quell’azione aveva la responsabilità e il comando del tanko, per il controllo della piazza. Fatto prigioniero dalle forze armate italiane, processato e condannato a 4anni e 9 mesi, più altri 6 mesi in continuato  di detenzione, scontata nelle carceri di Venezia Ferrara e Verona.
Consigliere del Veneto Serenissimo Governo dal 1996 al 2001, VicePresidente dal 2001 al 2006, VicePresidente vicario e plenipotenziario dal 2006 al 2008, Presidente del Veneto Serenissimo Governo dal 2008, insignito dell’ordine di San Marco il 6 maggio 2007.



I VENETI NON SONO ITALIANI!

Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della Storia, Cultura e Tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, fin dalla sua ricostituzione nel 1987 si è fatto garante di fare in modo che il Popolo Veneto potesse esprimere la propria volontà riguardo il proprio destino di nazione storica d’Europa.

Il 22 ottobre 2017 la maggioranza del Popolo Veneto si è espressa a favore del quesito referendario, il quale recitava “VUOI CHE ALLA REGIONE DEL VENETO SIANO ATTRIBUITE ULTERIORI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA?”,spetta quindi al Popolo Veneto decidere il grado di autonomia che desidera e a cui aspira. Colui il quale doveva essere garante del risultato elettorale, ovvero Luca Zaia nella sua veste di presidente della regione, con la sua presenza alla manifestazione leghista di Milano del 24/02/2018 ha di fatto abdicato al ruolo di garante che il Popolo Veneto gli aveva affidato. Ha abdicato, non tanto perché ha partecipato ad una manifestazione della Lega, ma perché sostiene un candidato premier (Matteo Salvini) che ha come slogan “prima gli italiani”, cosa in netto contrasto con il Popolo Veneto che è altro rispetto all’italia e ai crimini che essa ha perpretrato e continua a provocare in ogni angolo del mondo. Di fatto Luca Zaia con questo atto ratifica lo status del Veneto come colonia italiana e assume il ruolo di lunga mano dell’occupante italiano.

A fronte di questa presa di posizione pro italia di Luca Zaia, ogni atto che da esso verrà sottoscritto in merito all’autodeterminazione del Veneto sarà comunque nullo.

Il Veneto Serenissimo Governo ribadisce ulteriormente il proprio appello al Popolo Veneto perché diserti le urne per le elezioni al parlamento italiano del 4 marzo 2018.

Il Veneto Serenissimo Governo, prendendo atto di questi avvenimenti, con estrema responsabilità nei confronti del Popolo Veneto e per tutelare il risultato referendario del 22 ottobre 2017 decreta la mobilitazione generale ed é pronto a proporre un vero Patriota alla carica di presidente del Veneto alle prossime votazioni, il quale come primo atto proclamerà l’indipendenza del Veneto dall’italia, e il consiglio con lui eletto diverrà assemblea costituente veneta per stabilire il nuovo ordinamento della rinata Veneta Serenissima Repubblica.

Fin da ora chiediamo la costituzione di comitati elettorali che sostengano questa candidatura che ci dovrà portare all’indipendenza del Veneto.

Avanti per la libertà, la libertà del nostro Popolo Veneto.

Venezia-Longarone, 26 febbraio 2018

Il Vice Presidente

del Veneto Serenissimo Governo

Andrea Viviani