La risposta di Gianni Vattimo
No ci sarà un limite alla coglioneria umana? O forse umana non è.."
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21 maggio ’08
Germano Battilana
Per opportuna conoscenza al "mondo" veneto pubblichiamo sul sito una corrispondenza avuta con tale "Loris Palmerini", ognuno può giudicare il fatto e trarre le proprie conclusioni
Prima lettera inviata al Veneto Serenissimo Governo da Loris Palmerini
Salve,
sono veneto discendente da tutti veneti da almeno 5 generazioni.
Entro 20 giorni un magistrato italiano mi chiamerà per parlare di
presunti atti che avrei compiuto.
Non è molto importante il cosa: non riconosco legittimità
all’amministrazione italiana .
Il Governo di Unità Patriottica ha un organo di giustiza che possa
processarmi come tribunale imparziale AL POSTO della giustizia
italiana ?
Vi prego di rispondermi urgentemente perché il magistrato mi chiamerà al
massimo entro 20 giorni, ma potrebbe succedere già fra 2 .
Grazie
Loris Palmerini
Risposta del Veneto Serenissimo Governo sulla richiesta di intervento
VENETO SERENISSIMO GOVERNO
Ministero degli Interni
Oggetto: richiesta d’intervento di Loris Palmerini al Governo d’Unità
Patriottica – 23 marzo 2008
Al Veneto Serenissimo Governo è pervenuta, in data 23 marzo ’08, una
pressante richiesta di aiuto da parte di Loris Palmerini, per problemi tra
il medesimo e lo Stato italiano. La richiesta non è molto chiara, pertanto
il Veneto Serenissimo Governo, prima di qualsiasi ulteriore esame, pone
queste insindacabili condizioni al suddetto Loris Palmerini:
1- Scioglimento del cosiddetto “Tribunale del Popolo Veneto”;
2- Consegna dei documenti del “Tribunale del Popolo Veneto” e relativi
archivi, con tutto il cartaceo, video, registrazioni varie al Ministero
degli Interni e al Servizio Sicurezza Generale;
3- Redigere una storia dettagliata del “Tribunale del Popolo Veneto”;
4- Dimissioni del Palmerini da tutte le associazioni a cui è legato
(politiche, culturali, sportive, ecc.), escluse quelle religiose, di cui
avrà l’avvertenza di dichiarare quale sono;
5- Non partecipazione a nessuna manifestazione senza la preventiva
autorizzazione del Ministero degli Interni del Veneto Serenissimo Governo;
6- Scuse pubbliche e motivate al Veneto Serenissimo Governo e ai suoi
componenti per l’attività anti-indipendentista e gli insulti cha da sempre
ha rivolto ai Patrioti Veneti;
7- Ampio e documentato rapporto sulle controversia tra il Palmerini e lo
Stato italiano.
Il Veneto Serenissimo Governo pone il 31/03/2008 come termine ultimo ed
improrogabile per la disponibilità ad eseguire i sette spunti sopraindicati.
Venezia, 26 marzo ’08
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Interni
Valerio Serraglia
Veneto Serenissimo Governo
Casella Postale 64- 36022 – Cassola (VI)
VENETO
pepiva@libero.it
tel. + 39 349 1847544
Replica di Loris Palmerini dopo aver chiesto conferma della veridicità della posizione del VSG al Presidente Peroni e al Vicepresidente Viviani
> Ai componenti del Serenissimo Governo.
>
>
> Signori,
> alla mia richiesta di un giudice veneto imparziale e valido per legge ho
> ricevuto la Vs lettera/intimazione sotto allegata inviata dal Ministero
> dell’Interno.
>
> Allora ho letto nel vostro sito che Voi in effetti avreste istituito un
> "POTERE GIUDIZIARIO" (CAPO IV della costituzione) ma non è esso che mi
> ha risposto. Eppure la divisione dei poteri è una regola invalsa nella
> storia nazionale del diritto veneto e non credo si possa negare oggi.
>
> Nel rivolgermi a Voi invece che all’organo di giustizia ho certamente
> commesso un errore. E tutta via, dal Vs sito, ho percepito che il Vs
> organo di giustizia non è radicato nei diritti umani che tutte le
> nazioni civili riconoscono, e voi in effetti disconoscete l’ONU quale
> ente capace di garantire i diritti umani. Ma non risulta che esistano
> ordinamenti migliori che garantiscano i diritti umani purtroppo.
>
> Invece è un diritto fondamentale di ogni essere umano ( e anche il mio)
> quello di essere giudicato da un tribunale imparziale competente per
> legge. E non deve essere un tribunale speciale fatto per l’occasione o
> costituito dopo i fatti in base alle esigenze del processo o della
> persona indagata o imputata. Altro diritto è che il giudice non deve
> avere rancori personali o interessi in causa.
>
> Questi diritti fanno parte della dichiarazione universale dei diritti
> dell’uomo, e sono il fondamento oggi delle leggi internazionali che
> tutti gli stati debbono rispettare. Tutte le dittature si stanno
> adattando a questo, lentamente, ma lo fanno.
>
> Sono diritti, questi e molti altri, che non sono sottoposti a
> "concessione" da parte di qualcuno, nè possono essere tolti ad una
> persona legalmente. Anche il trattato di Helsinki che voi richiamate è
> radicato in questo ordinamento internazionale che voi disconoscete.
>
> In tutte queste leggi internazionali sono radicati e attivi anche i
> diritti dei popoli al proprio stato, così come sono riconosciuti i
> diritti di partecipare ad attività associative o politiche.
>
> Solo i diritti associativi possono essere ristretti, ma solo dopo un
> regolare processo e una condanna definitiva.
>
> Invece mi avete "ordinato" l’esecuzione di una pena ed un isolamento
> sociale che non mi risulta l’esito di un processo fatto a mio carico da
> parte di Vs organismi competenti. E non avete nemmeno mai chiesto
> informazioni alle attività di autogoverno.
>
> Anzi, Vi lamentate di presunte offese chiedendomi pubbliche scuse, per
> altro offese risalenti nel tempo e questo non corrisponde a verità e
> colgo l’occasione per denunciare che chi vi ha dato tali informazioni in
> quanto false e ne richiedo il confronto e alla dimostrazione delle prove
> che ha inventato.
>
> La Vs pretesa di dismissione delle mie attività associative o qualunque
> altra attività è già di per sè una evidente mancanza di imparzialità nei
> miei confronti, anzi una acredine e astio frutto di false informative e
> che sono incompatibili con il sereno giudizio. Oltre tutto pronunciato
> dal vs governo che secondo la Vs stessa costituzione non è incaricato di
> funzioni giudiziarie!
>
> Tutto ciò e una violazione dei diritti umani fondamentali, le Vs stessa
> costituzione, ma perfino del buon senso, che nemmeno l’Italia si è mai
> azzardata a fare, eppure sappiamo che l’Italia è sistematicamente
> condannata per abusi della giustizia.
>
> Se voi avete un tribunale imparziale, il potervi ricorrere per avere il
> suo sereno giudizio non può essere sottoposto al requisito di lasciare
> le normali "attività" come voi avete "ordinato", ed inoltre non
> sembrate capire il profondo amore per il popolo veneto che le mie
> attività hanno sempre nutrito tanto da avere emuli nei 4 cantoni delle
> Venetie.
>
> Secondo voi addirittura non dovrei nemmeno più giocare a calcio visto
> che è una attività associativa sportiva!
>
> Ma non può essere richiesto questo per avere un tribunale imparziale: è
> contrario alle norme INTERNAZIONALI e al buon senso.
>
> La mia lettera di richiesta era ben chiara ed è stata compresa da quasi
> tutti i centinaia di cittadini veneti a cui l’ho spedita.
>
> Con la Vs lettera avete già dimostrato di non essere nè imparziali, né
> capaci di percepire la realtà in cui viviamo e le questioni sul tavolo
> che io difendo senza patteggiamenti.
>
> Per altro non mi risulta che Voi siate dotati di magistrati imparziali
> nè che abbiate dichiarato la sovranità sul territorio in conformità al
> diritto internazionale dando quindi modo al popolo di svolgere elezioni
> come dovuto da quella stessa legge internazionale (Helsinki) che voi
> rifiutate e richiamate allo stesso tempo.
>
> Al contrario, di tutto ciò, questi requisiti di giudice imparziale sono
> posseduti dai magistrati del Tribunale del Popolo Veneto, che dal popolo
> veneto sono stati eletti, e almeno fino a quando non esisterà un altro
> Autorità di Giustizia legalmente valida, cioé basata sul rispetto dei
> diritti umani e su criteri di imparzialità a voi sconosciuti, non è
> nemmeno possibile sciogliere il "Tribunale del Popolo Veneto" privando
> il popolo veneto di quei diritti che il mondo gli riconosce. Volete
> forse che vengano annullate le sentenze che il popolo veneto ha emesso
> in seno al tribunale del popolo veneto ?
>
> Inoltre, ve lo dico ora per sempre, sciogliere il Tribunale del Popolo
> Veneto non è possibile nemmeno al suo stesso presidente, perché il
> Tribunale emana direttamente dal popolo veneto, è stato creato dal
> popolo veneto, è riconosciuto da migliaia di persone, e solo il popolo
> veneto potrà fare questa riforma costituzionale. Tanto più che il
> presidente del Tribunale è eletto dal popolo veneto, e voi pretendete di
> negare al popolo veneto i suoi diritti. Insomma in ogni caso la cosa non
> mi è possibile per statuto e per legge. La cosa è talmente evidente che
> nemmeno gli italiani hanno mai (fino ad ora) preteso un tale atto.
>
> Ma la cosa peggiore è con lo scioglimento del Tribunale del Popolo
> Veneto quello che voi mi chiedete è un implicito riconoscimento del
> diritto dell’italia a processarmi, perché l’Italia, di fronte
> all’inesistenza di un altro tribunale imparziale potrebbe validamente
> reclamare il diritto a processarmi in assenza di un altro giudice
> naturale conforme al diritto.
>
> Invece no. Io non accetterò il giudice italiano, e non farò
> patteggiamenti con l’occupante, pur avendo già preso le botte dai
> carabinieri senza alcun motivo. Io sì le ho prese. Ma io non patteggerò.
> Anche su questo non ho precedenti da imitare e non posso certo essere
> accusato di lavorare contro l’indipendenza del popolo veneto che in
> effetti io esercito pienamente.
>
> Dunque le Vs richieste non sono conformi all’ordinamento veneto e a
> quello internazionale, e non si capisce da dove venga l’arroganza che
> mostrate visto che veneta non è. Forse da malelingue di cui dovrete
> sbarazzarvi e che vi conducono nella fossa della bugia ridicola.
>
> Pertanto, nel rispetto dei requisiti sopra indicati vi richiedo ancora
> di indicarmi, se esiste, l’indirizzo e il referente del Vs organo di
> Giustizia dove io possa trovare un magistrato veneto imparziale che sia
> stato nominato prima del giugno 2007, epoca dei fatti contestatimi dal
> falso giudice italiano.
>
> Se me lo indicherete io potrò dire al giudice italiano che esiste anche
> un ulteriore altro tribunale nazionale veneto che garantisce i miei
> diritti umani, che può validamente processarmi, in aggiunta al Tribunale
> del Popolo Veneto.
>
> Sappiate comunque che indicarmi una tale istituzione di giustizia è un
> vostro preciso dovere se rivendicate la sovranità. E non indicarmelo
> significa negare la sovranità.
>
> In attesa di riscontro
>
> Cordialmente
> Loris Toffanin Palmerini
Comunicato Stampa di appoggio al Veneto Serenissimo Governo
Coi, 21 febbraio 2008
Ribadiamo la nostra condizione originaria di Zugliocarnici, comprensiva dei Carni, dei Cadorini e degli abitanti del Capitaniato di Zoldo.
Ribadiamo la nostra condizione, di Liberi e responsabili della Comunità di valle, riconosciuta il 22 agosto 1224.
Ribadiamo la bontà della scelta, compiuta nel 1404 dai nostri Antenati, di unirsi ai Veneti nello Stato federale della Serenissima.
Ribadiamo che nel 1797 la Serenissima perse l’indipendenza, ma non il suo essere, mutato da Repubblica in Regno assieme alla Lombardia, sotto la Corona d’Austria.
Ribadiamo che nel 1848 i nostri Antenati non lottarono contro l’Austria per perdere l’identità di Stato, ma riacquistarne l’indipendenza, come disse il Presidente del Governo Provvisorio, avv. Daniele Manin: «Non vogliamo che l’Austria sia più liberale, vogliamo che se ne vada».
Ribadiamo che, nonostante la repressione seguita, il Lombardo-Veneto fino al 1866 fu uno Stato autonomo.
Ribadiamo che nel 1866, tramite un plebiscito nel quale la questione dello Stato Veneto fu diabolicamente omessa, ai Veneti venne imposto di ratificare l’occupazione militare già avvenuta da parte del regno d’Italia e d’accettare la degradazione da Stato autonomo a regione di uno Stato di cui non avevano mai fatto parte.
Appoggiamo, pertanto, il Veneto Serenissimo Governo, che, preso atto del riconoscimento da parte del Governo della Repubblica Italiana della nuova Repubblica del Kosovo, staccatosi unilateralmente dalla Serbia, ha oggi decretato che il 20 luglio prossimo «con solenne atto dichiarerà, di fronte a Dio, alla Storia e al Popolo Veneto la ricostituzione della Veneta Serenissima Repubblica».
Se altri hanno perso o tradito la coscienza di sé stessi, noi no! La verità, oggi come ieri e sempre, è una sola. Viva San Marco!
don Floriano Pellegrini
Comunicato Stampa
Lo studio, l’onestà di coscienza e l’amor di Patria mi inducono ad atti coerenti. Informo pertanto che oggi, del tutto spontaneamente, ho rinunciato nelle mani del Gran Maestro, il principe Vittorio Emanuele di Savoia, all’onorificenza di cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, che mi venne gentilmente concessa anni fa. Con i medesimi sentimenti ho dato le dimissioni da membro del Direttivo provinciale dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Ritengo, infatti, che oggi come oggi il primo tipo di decorazioni non possa essere inteso da un Veneto come un’onorificenza e, per secondo, che l’intera storia del cosiddetto Risorgimento debba essere riscritta, secondo una visione oggettiva e non collocandosi sempre dalla parte di coloro che la storia sinora ha visto vincitori.
E’ giusto che le nuove generazioni crescono con idee più vere, senza false ideologie ottocentesche e atee e, nel recupero della ricchezza culturale dei propri antenati, civile e cristiana; maturino un generoso amor patrio, simile a quello dei grandi delle passate generazioni, in libero e consapevole rapporto alle loro effettive comunità di appartenenza.
A costo di qualche sacrificio, cerco di darne non solo l’insegnamento, ma anche l’esempio e un incitamento.
don Floriano Pellegrini
È, o sarà, evidente a tutti che la proclamazione dello Stato fantoccio del Kosovo porterà rapidamente ad un aumento delle tensioni nei Balcani e del terrorismo in Europa. Già ci sono grandi piani delle organizzazioni islamiste, non per finanziare l’economia kossovara, ma per costruire moschee, minareti e madrasse (vere e proprie scuole atte a preparare psicologicamente, moralmente e “religiosamente” i futuri terroristi kamikaze, da poter lanciare contro l’Europa ed il mondo).
Chiedo alla CIA, potente organizzazione di intelligence agli ordini della Casa Bianca, se sa quanti guardiani della rivoluzione iraniana e quanti talebani girano per il mondo con passaporto Bosniaco.
Il Kosovo sarà la base dove tutte le losche attività illegali, sia economiche che militari, troveranno alloggio e basi operative.
È difficile comprendere la linea della presidenza americana, gli ultimi due anni sono stati i peggiori dei due mandati del Presidente Bush: la sua amministrazione ha messo in grosso difficoltà i suoi amici, dando spazio a tutti i doppiogiochisti, in tutti i Paesi.
Si è sempre pensato che la CIA fosse un’organizzazione che si dedicava ad un’opera di prevenzione e di contrasto al terrorismo internazionale, ed alla sorveglianza degli Stati canaglia, invece abbiamo scoperto che non è capace di contrastare il terrorismo (vedi gli attacchi terroristici a varie ambasciate e quelli alle torri gemelle), in compenso ha affermato che l’Iran non lavora per costruire la bomba atomica, o comunque che la stessa non sarà pronta a breve.
Se posso dare un consiglio alla CIA: pensi a fare efficacemente il lavoro cui è preposta, e lasci perdere la geopolitica con strampalate interpretazioni che mettono in difficoltà chi lotta contro i terrorismo.
È evidente che con l’abbandono dei vari Donald Rumsfeld, John R. Bolton e altri l’amministrazione Bush è allo sbando, senza una linea omogenea, e senza una politica estera di contrasto alle forze del male.
C’è da sperare che si arrivi velocemente alle elezioni, e che la nuova amministrazione USA sappia essere alla testa del mondo libero, e che tutti gli amanti della libertà rivedano gli USA come un sicuro retroterra.
Di fronte ai fossati che intere classi sociali di nuovi ricchi hanno scavato e continuano a scavare di fronte agli altri membri della società, mai sazi di guadagni, protetti da leggi inique, fatte dai loro amici parlamentari (di qualsiasi colore) a loro uso e consumo; di fronte a intere classi sociali che faticano sempre più a garantire ai propri membri (piccoli figli, giovani che studiano, anziani con problemi) una vita dignitosa, senza cadere nella disperazione di un domani incerto e di un quotidiano, progressivo degrado; di fronte a interi gruppi di persone rivestite di responsabilità pubbliche (non solo politiche) che sembrano aver fatto il voto «Non vedo, non sento, non parlo», muta di miserabili collaborazionisti che temono di perdere dalla bocca l’osso di qualche aiuto finanziario e la fetta di potere che hanno elemosinato dai loro padroni; di fronte a questo e a molto altro, bisogna pur che qualcuno alzi la voce per gridare l’indignazione delle coscienze!
Da cittadini, quali siamo, i partiti e le lobby dei vari potentati lavorano subdolamente per trasformarci in sudditi; nella misura in cui agiscono senza etica sociale, corrompono quanti ad essi si aggregano, e impongono un’adesione incondizionata alle visioni ideologiche e persino agli interessi personali dei dirigenti. Il popolo dice una cosa, ed essi ne fanno un’altra. Da strumenti al servizio delle Istituzioni, si sono fatti pesanti manipolatori delle Istituzioni. Considerano normale imporre tasse per mantenere la propria classe dirigente. Se un onesto lavoratore sbaglia una virgola nella Babele burocratica, le multe sono pronte e le porte del carcere subito aperte; per loro, invece, anche se saccheggiano la finanza pubblica e privata o immondano le strade delle città, non si compiono (quando siano) che processi farsa.
Attenzione: anche se c’è qualche confratello che tace per ingenuo romanticismo o perché anche lui corrotto, resta pur vero che Cristo parla di beatitudini, ma non tralascia le maledizioni (sì, proprio questa parola). E’ scritto, infatti, nel vangelo di Luca: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all’ira imminente?» (3, 7) e «Guai a voi ricchi, guai a voi che ora siete sazi, guai a voi che ora ridete» (Luca 6, 24-26). Ed è scritto molto altro.
L’ira dei poveri, degli ingiustamente poveri, è santa, come quella di Cristo nel tempio! Chi, pertanto suscita quest’ira non venga in chiesa a mettersi in mostra nei primi banchi; Cristo e la Chiesa non hanno bisogno di commedianti, si accontentino di qualche palco al teatro o al casinò! Non venite in chiesa, via, al largo, voi che prendete in giro i poveri!