Comunicati Ufficio Affari Esteri

Africa, la frontiera dell´islamismo

image_pdfimage_print
La recente sconfitta militare delle Corti islamiche in Somalia non deve distogliere lo sguardo dell’alleanza internazionale contro il terrorismo dalla continua avanzata degli islamisti nel continente nero.


La recente sconfitta militare delle Corti islamiche in Somalia non deve distogliere lo sguardo dell’alleanza internazionale contro il terrorismo dalla continua avanzata degli islamisti nel continente nero.
L’infiltrazione dei terroristi è favorita da confini senza controlli, non adeguata preparazione delle forze di sicurezza dei vari paesi nonché appoggio politico esplicito, come nel caso del Sudan. Non tutti ricordano che, proprio in questo paese, Bin Laden è vissuto tra il 1992 ed il 1996; periodo in cui ha reclutato vari adepti e indottrinato vari giovani secondo i dettami dell’odio antioccidentale.
Che il disegno islamista sia antioccidentale e, in particolare, antiamericano e antiebraico, lo conferma la lunga serie di attentati compiuti in Africa. Si inizia nel 1998 con i due attacchi alle ambasciate Usa di Kenya e Tanzania, segue l’autocisterna lanciata contro la sinagoga di Djerba (11/04/2002), attentato rivendicato da Al-Qaeda. Si prosegue nello stesso anno con l’autobomba fatta esplodere a Mombasa presso un albergo frequentato specialmente da cittadini israeliani. Infine, nel maggio 2003, una serie di attacchi suicidi a Casablanca presso alberghi e ristoranti frequentati da occidentali ed ebrei.
Il progetto complessivo parte nel 1982, quando alla Conferenza islamica di La Mecca si lancia il proclama di "trasformare l’Africa in un continente interamente musulmano". Negli ultimi anni tale “nobile ideale” si è concretizzato con il sostegno finanziario di Iran e Sudan secondo le seguenti direttrici: creazione di scuole islamiste, insegnamento della lingua araba, diffusione di volantini con l’invito a convertirsi all’islam o lasciare il proprio paese e persecuzioni nei confronti di cristiani e animisti.
La gravità della situazione è tale che la CIA ha richiamato dall’Asia molti agenti per inviarli in Africa a monitorare la situazione.
Ancora una volta gli USA, Israele, Etiopia, Regno Unito, Veneto Serenissimo Governo dimostrano di essere più consapevoli e lungimiranti delle invertebrate cancellerie europee che si limitano a lanciare sterili inviti al dialogo nonché a condannare, sempre e comunque, la politica estera americana.

Venezia, 16 gennaio `07

                                                                     Responsabile per il corno d’Africa
                                                                                  Andrea Bonesso