In questo momento siamo in grado di avere le basi teoriche, la tattica e la strategia che porteranno all’autodeterminazione della Veneta Patria. Il compito del Veneto Serenissimo Governo è di delineare la strada principale (strategia) con le varianti secondarie (tattica). Tutto ciò deve essere subordinato all’obbiettivo di liberare il Veneto dall’occupazione straniera.
Premessa
Il Veneto Serenissimo Governo si riconosce totalmente nella plurimillenaria storia, cultura e tradizione Veneta, e incarna a pieno titolo gli alti valori civili, morali e di giustizia lasciatici in eredità dalla nostra gloriosa Veneta Serenissima Repubblica.
Nell’accettare l’incarico conferitomi dal Presidente Luigi Massimo Faccia di guidare il Veneto Serenissimo Governo, e di raggiungere l’obbiettivo dell’autodeterminazione della Veneta Patria entro il 2010, sono cosciente che questo lavoro sarà tremendo e farebbe tremare i polsi a tutti. Ovviamente il mio impegno sarà in ogni caso totale.
Credo che con l’aiuto di Dio, la protezione di San Marco e del Beato Marco d’Aviano e la partecipazione del Popolo Veneto potremo vedere l’alba del giorno da tutti noi sognato.
Il Veneto Serenissimo Governo nei 9 anni trascorsi dalla Liberazione di Piazza San Marco ha indirizzato il suo lavoro attraverso il Terzo Congresso, la Veneta Costituzione e il Piano Economico di salvezza Patriottica: la linea emersa da questi documenti è sintetizzato nelle 11 Tesi di aprile qui sotto riportate.
In questo momento siamo in grado di avere le basi teoriche, la tattica e la strategia che porteranno all’autodeterminazione della Veneta Patria. Con questo abbiamo messo a tacere tutti quanti ci chiederanno la ragione d’essere del Veneto Serenissimo Governo quale erede e continuatore dalla storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica. Abbiamo Bandiera, Costituzione e linea politica e quindi la legittimità.
Il compito del Veneto Serenissimo Governo è di delineare la strada principale (strategia) con le varianti secondarie (tattica). Tutto ciò deve essere subordinato all’obbiettivo di liberare il Veneto dall’occupazione straniera.
La dinamica politica degli Stati porta ad una difficile previsione strategica e all’incapacità di determinare scenari su cui essere in grado di stabilire una linea politica a lungo termine. In questo contesto il Veneto Serenissimo Governo ha cercato e cerca pazientemente di spiegare sia ai cani sciolti, sia ai vari gruppi e gruppuscoli del variegato mondo venetista che, se il movimento di liberazione Veneto non è in grado di entrare in maniera dinamica con una sua linea politica e con una visione che gli permetta di sfruttare ai propri fini (Veneto Indipendente) le varie contraddizioni, e se questo non avviene, si fa della testimonianza fine a se stessa: possiamo ritenere simpatico sfilare per i borghi veneti con delle fiammanti divise azzurre, ma questo sarà in grado di favorire le dinamiche rivoluzionarie? Il pericolo è di illudersi di essere nella “Serenissima” qualche giorno all’anno, per poi ritornare a sterili isterismi anti-centralisti che si concluderanno inevitabilmente davanti ad un bicchiere di prosecco.
Il Veneto Serenissimo Governo non vuole restare alla guida del processo di liberazione del Veneto a dispetto dei Santi in cielo, pertanto poniamo un termine alla nostra disponibilità politica ed umana a questo processo ed esperienza.
Noi crediamo che il 2010 sia il limite oltre il quale o siamo in grado di concludere positivamente la liberazione del Veneto, o altri Patrioti dovranno assumersi la guida del processo indipendentista, in quanto riteniamo che la teoria da noi prodotta debba essere seguita da processi concreti che siano in grado di determinare la linea attuativa.
Io credo che il tempo delle chiacchiere si sia esaurito (non il tempo delle analisi): o siamo per l’indipendenza della Veneta Patria o siamo oggettivamente degli Ascari del potere romano.
Per porre sul terreno della concretezza rivoluzionaria il nostro pensiero si sono elaborate le 11 tesi d’aprile che ci porteranno all’indipendenza della Veneta Patria.
TESI
Tesi n. 1
Il nostro atteggiamento nei confronti del centralismo italiano deve essere chiaro: nessuna rinuncia a rivendicare l’autodeterminazione del Popolo Veneto; respingere tutti i vari difensivismi degli ascari autonomisti o federalisti.
I larghi strati delle masse popolari si stanno sempre più schierando per la nostra Patria, cultura, storia e millenarie tradizioni. Il Veneto Serenissimo Governo deve saperle rappresentare, ed esserne il degno interprete.
Il Popolo è con la Veneta Serenissima Repubblica, nessuno può sperare di poterlo ingannare all’infinito.
Tesi n. 2
L’originalità di questo momento storico consiste nel passaggio alla terza fase del processo indipendentista (1^ fase costituzione del Veneto Serenissimo Governo – 2^ fase liberazione di Piazza San Marco nel 1997).
Organizzazione, senza compromessi, del Popolo su posizioni anti-elettoralistiche, nessun appoggio al centralismo parlamentare italiano.
Questi passaggi devono essere caratterizzati dal massimo sfruttamento di ogni possibilità legale, tutto deve essere segnato dall’assenza di qualsiasi violenza contro il nostro Popolo.
Tesi n. 3
Nessun appoggio a qualsiasi governo che intenda continuare a imporre il dominio ereditato dai Savoia.
Possibilità concordata di difendere la nostra storia cristiana anche con la forza, non escludendo l’eventualità di ricostituire reparti armati di militari veneti, nella scia della millenaria tradizione della Veneta Serenissima Armata.
Le nostre forze armate (Veneta Serenissima Armata) avranno rapporti specifici ed integrati con le FF.AA. degli Stati Uniti (USAF) e con le FF.AA. israeliane (IDF).
Tesi n. 4
Il Veneto Serenissimo Governo riconosce che il sentimento indipendentista è ancora minoranza nel nostro Popolo, e l’influenza dei Kerensky veneti è ancora diffusa.
È necessario spiegare al Popolo, pazientemente, sistematicamente e perseverando, che il rifacimento del Referendum del 1866 è un passaggio decisivo per ricostituire la nostra amata Veneta Serenissima Repubblica.
In questo contesto è imperativo sotterrare nella spazzatura della storia il blocco opportunista-traditore che usurpa termini non loro per ingannare i Veneti.
Tesi n. 5
Il rifacimento del referendum del 1866 avrà come determinazione geografica le attuali 7 province che compongono la "regione" Veneto, a queste vanno aggiunte Mantova, Pordenone, Udine e tutti i comuni che si siano staccati dal Veneto dopo il 1987.
In queste zone potranno votare tutti i residenti da almeno 5 anni a partire dal 1987 e i loro eredi.
Tesi n. 6
Dopo la promulgazione dei risultati del referendum (se favorevoli all’indipendenza), entro 90 giorni indire i referendum per le province di Mantova, Pordenone ed Udine, e per i Popoli Cimbri e Ladini, e per chi li dovesse giustificatamene richiedere.
Il quesito che si porrà sarà il seguente:
"Voglio che la mia comunità faccia parte delle federaz
ione della Veneta Serenissima Repubblica?"SI-NO
ione della Veneta Serenissima Repubblica?"SI-NO
Tesi n. 7
Controllo e bonifica del territorio degradato dal central-colonialismo italiano.
Tesi n. 8
Il Veneto, come il resto della società europea, è giunto ad una svolta determinata dal magma incandescente esploso dopo la caduta della "cortina di ferro". Il Veneto Serenissimo Governo, ovviamente, a fronte, tende all’esame generale e a predisporre nuovi scenari avendo al centro gli interessi della nostra Veneta Patria. La caratteristica che segnerà in maniera evidente il prossimo futuro, sarà senza ombra di dubbio il decomporsi di una moltitudine di realtà aziendali a causa delle contingenze internazionali. Tutto questo dovrà essere pilotato in maniera da salvaguardare solo la parte sana e competitiva dell’imprenditoria Veneta, intervenendo con politiche atte a sviluppare cooperazione tra le varie realtà. Questo lavoro darà il tempo necessario che servirà a traghettare il Veneto verso un nuovo modello che non sarà più basato su un’economia di mercato e perciò del capitale, bensì avrà al centro dei propri obbiettivi e delle proprie analisi l’uomo e la famiglia
1) Economia legata al movimento turistico;
2) Sistema di cure riabilitative, non solo per tutti i Veneti, ma per quanti ne facciano richiesta;
3) Ricerca tecnico scientifica, legata al territorio, in collaborazione con gli Istituiti di ricerca all’avanguardia nel mondo;
3) Ricerca tecnico scientifica, legata al territorio, in collaborazione con gli Istituiti di ricerca all’avanguardia nel mondo;
4) Collaborazione trilaterale (USA-Israele-Veneto) per la cooperazione con i Paesi emergenti.
Tesi n. 9
Costruire un’Assemblea Consultiva del Popolo Veneto (possono partecipare tutti coloro che da almeno 5 anni, a partire dal 1987, siano residenti nelle province di Venezia, Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Belluno, Treviso, Mantova, Pordenone, Udine, e i rappresentanti della Diaspora Veneta.
Prendere l’iniziativa per la costruzione di un’Agenzia Veneta della Diaspora.
Tesi n. 10
Autogestione.
Ogni modello di società deve servire il mondo reale, e non piegarsi all’idealismo e alla metafisica, altrimenti tutto sarà inutile.
Ogni modello di società deve servire il mondo reale, e non piegarsi all’idealismo e alla metafisica, altrimenti tutto sarà inutile.
Il processo di autogestione va visto come un superamento della società giacobina e dei suoi aspetti deteriori determinati da un individualismo antisociale in permanente contraddizione con l’aspetto comunitario. Pertanto l’autogestione è il tentativo di integrare l’individuo e la sua famiglia con il gruppo, questo non è e non può essere al di fuori dei rapporti economici. Pertanto una comunità autogestita deve avere delle finalità comuni con la Nazione, all’interno delle quali la contraddizione tra il lavoro e i benefici economici sia risolta all’interno dell’autogestione, avendo la certezza della non uniformità dell’apporto del singolo in considerazione delle finalità economiche e sociali dell’insieme.
Pertanto nell’autogestione non può mai essere applicato il principio “ognuno secondo le proprie necessità” ma “ognuno secondo i propri meriti”, ovviamente con le necessarie correzioni sociali determinate non solo da una concezione egoistica del proprio essere, ma anche da un rapporto sussidiario con il tutto, ovvero il resto della società autogestita, e con il resto della Repubblica.
Pertanto al centro del sistema economico sarà ridato progressivamente una funzione di indirizzo generale, con un ruolo di coesione territoriale e rappresentativa.
Pertanto nell’autogestione non può mai essere applicato il principio “ognuno secondo le proprie necessità” ma “ognuno secondo i propri meriti”, ovviamente con le necessarie correzioni sociali determinate non solo da una concezione egoistica del proprio essere, ma anche da un rapporto sussidiario con il tutto, ovvero il resto della società autogestita, e con il resto della Repubblica.
Pertanto al centro del sistema economico sarà ridato progressivamente una funzione di indirizzo generale, con un ruolo di coesione territoriale e rappresentativa.
Tesi n. 11
Le leggi che presiederanno ai rapporti sociali e all’ordinamento giuridico della Veneta Serenissima Repubblica sono:
1- Onora il padre e la madre;
2- Non uccidere;
3- Non commettere atti impuri;
4- Non rubare;
5- Non dire falsa testimonianza;
6- Non desiderare la donna d’altri;
7- Non desiderare la roba d’altri.
Popolo Veneto in ginocchio di fronte a Dio!
In piedi contro gli avversari!
Crociati contro i terroristi e i nemici che ci vogliono imporre la loro tirannia!
Viva l’Indipendenza del Popolo Veneto!
In piedi contro gli avversari!
Crociati contro i terroristi e i nemici che ci vogliono imporre la loro tirannia!
Viva l’Indipendenza del Popolo Veneto!
Venezia, 14 aprile ’06
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Plenipotenziario Vicario Luca Peroni
Il Vicepresidente Plenipotenziario Vicario Luca Peroni