Il dipartimento per l’Integrità Nazionale è incaricato di suddividere il territorio traendo esempio dalla sua ripartizione adottata dalla Veneta Serenissima Repubblica, che attraverso patti di dedizione e mediante un rapporto paritetico stringeva accordi con le comunità, le quali godevano di ampia autonomia, creando di fatto uno Stato federale ante litteram. Esso si occuperà inoltre della gestione e della coordinazione delle luogotenenze che presidieranno i 9 distretti della Veneta Nazione (Belluno, Feltre, Treviso, Bassano, Vicenza, Verona, Padova, Venezia e Rovigo). I luogotenenti avranno un ruolo fondamentale nel processo indipendentista, infatti faranno da tramite tra Veneto Serenissimo Governo e le comunità. Altresì il Veneto Serenissimo Governo riconosce alle comunità Friulane, Mantovane, Cimbre e Ladine l’inviolabile diritto ad essere padroni del proprio destino, che potranno esercitare secondo quanto dispone l’Appello al Popolo Veneto per la Liberazione della Veneta Patria, ovvero attraverso un iter con il quale potranno decidere liberamente se fare dedizione alla Veneta Serenissima Repubblica o se intraprendere altre vie.
Per quanto riguarda il dipartimento per la Sicurezza, è allo studio un piano che avrà il ruolo di prestabilire un modello di armata non più basato sui vecchi esempi, ma legato al territorio, dove saranno di fondamentale importanza quei principi e quei valori tipicamente Veneti che, purtroppo, a causa dell’occupazione illegale perpetrata dallo Stato italiano si stanno perdendo inesorabilmente. Le attività saranno svolte con obiettivi sicuramente educativi e formativi, dove ogni individuo facente parte della Veneta Serenissima Armata sarà destinato al servizio della propria comunità o delle comunità limitrofe, svolgendo compiti di vario genere che ricoprono lavori di pulizia e risanamento ambientale, di vigilanza del territorio e non solo. Tuttavia, avranno lo scopo ulteriore di fungere da controllo sanitario, il quale diverrà obbligatorio per tutti i Veneti che risiedono nella Veneta Serenissima Repubblica. È necessario puntualizzare che il Veneto Serenissimo Governo, essendo contrario agli sprechi e a metodi di scarsa efficienza, non intende dar vita a una moltitudine di organi, perciò se ne occuperà la Veneta Serenissima Armata della sicurezza e non si costituiranno a livello statale altri organi analoghi, tendendo presente comunque che per la quasi totalità dei casi la gestione avverrà in loco. La partecipazione all’armata Veneta sarà d’obbligo per conseguire il titolo di Patriota e quindi per ottenere tutti i diritti che ne derivano, tuttavia saranno discussi i termini di flessibilità di tale coercitività che saranno disposti quanto più possibilmente a rendere le attività consone all’individuo sia in termini di orari che di mansioni e responsabilità.
Oggigiorno è impossibile non notare il degrado derivato dal sistema economico vigente e visti i continui sperperi, il consumismo indecente, le politiche di non-sviluppo e filo-assistenzialiste, l’edificazione e cementificazione dei territori Veneti senza nessuna considerazione dell’ambiente e delle strutture preesistenti, le speculazioni sconsiderate, la tutela dei disonesti e dei furfanti a danno della gente perbene, le torture fiscali messe in atto per spremere all’osso i lavoratori onesti e la malagestione in generale hanno dato un’ulteriore prova della vera natura dello Stato italiano, facendo spiccare fra tutto la logica alquanto codarda e vittimista del “forte contro i deboli e debole contro i forti”. Dopo questa breve analisi, il Ministero dell’Economia, oltre a dichiarare senza tentennamenti indignazione verso le politiche colonialiste di puro sfruttamento compiute dallo Stato italiano a danno dell’ambiente e del tessuto economico-sociale Veneto fortemente minacciato, ritiene opportuno indicare le linee base per la futura economia Veneta che dovrà essere ristrutturata completamente. I punti cruciali sono:
promuovere e valorizzare il turismo d’elite, riducendo a livelli ragionevoli il turismo di massa;
realizzare centri medico-sanitari efficienti che sappiano attirare pazienti anche a livello internazionale, proponendo pacchetti completi con servizi e prodotti Veneti di alta qualità;
puntare considerevolmente nella ricerca e sviluppo, (anche collaborando con altri Stati) soprattutto in prodotti che riducono il livello di inquinamento, e dare origine a reti direttamente collegate tra università e aziende a livello federale;
tutelare l’ambiente senza sprechi di sorta, favorendo la produzione e il consumo di beni riciclabili ed eco-compatibili;
sollecitare l’utilizzo e consumo di risorse energetiche rinnovabili e disincentivare il trasporto su gomma, incoraggiando modelli alternativi;
ridare vita al tipico tessuto economico-sociale Veneto, incentivando e sostenendo sotto ogni aspetto tutti quei contributi che valorizzano la persona, la comunità e di conseguenza la Repubblica;
riordinare in maniera armonica e logica il sistema economico-produttivo, attuando politiche di sviluppo sostenibile in accordo con gli esponenti della futura imprenditoria Veneta;
porre dei limiti massimi al livello di tassazione e attenersi a determinati parametri di spesa e deficit
Il dipartimento per la Cooperazione Autogestita avrà il compito di ampliare il documento sull’autogestione Veneta, componendo perciò le basi con cui si determinerà il sistema delle comunità autogestite e la cooperazione tra esse. È necessario precisare che l’autogestione Veneta tenta di integrare l’individuo e la famiglia nella comunità e in conseguenza di ciò anche i loro rapporti economici. Concludendo, le comunità autogestite si reggeranno su un sistema meritocratico, che permetterà di elevarle a organismi autonomi con al centro di tutto il Popolo, gli individui e il benessere. Tuttavia, per ovvie ragioni, saranno attuate ad esso le necessarie correzioni sociali.
Longarone, 20 gennaio 2008
Valerio Serraglia