Ancora una volta siamo chiamati a esprimere il nostro parere su come siamo stati amministrati.
In primo luogo dobbiamo capire se questo è un rito con lo stesso valore delle precedenti chiamate.
E’ chiaro a tutti che quanto avvenuto negli ultimi mesi (Covid 19 e stato d’emergenza) ha inciso in maniera epocale, sia sul piano economico, sia su quello sociale. Ha inoltre creato i presupposti per un nuovo assetto geopolitico a livello planetario.
Sono questi i presupposti con cui affrontare la prossima scadenza elettorale, a settembre 2020.
Il Veneto Serenissimo Governo è profondamente convinto che queste elezioni possono far emergere nuove strade e nuove prospettive; si tratta non tanto di aprire nuove contraddizioni tra Roma e il Veneto, esse sono palesi e chiare, ma raccoglierle e renderle funzionali al nostro Popolo.
Noi del Veneto Serenissimo Governo abbiamo indicato, nel 2017, il referendum per l’autonomia importante ai fini dell’avanzamento del processo della nostra autodeterminazione; consideriamo le elezioni del prossimo settembre un ulteriore passo in avanti.
Che fare? Il Veneto Serenissimo Governo invita non tanto a giudicare dagli “slogan” che a ogni elezione ci propinano, in maniera demagogica e propagandistica per raggranellare qualche voto, che regolarmente non mantengono se chiamati a governare. Quindi niente parole roboanti (autonomia-libertà-indipendenza-prima il Veneto…..) , ma a giudicare dai risultati ottenuti.
Necessitano programmi chiari, credibili e finalizzati agli interessi politici ed economici del Veneto.
Il Veneto Serenissimo Governo ha indicato un piano economico per la rinascita e lo sviluppo del Veneto, al cui interno si possono intravedere nuove strade di sviluppo, legate non solo agli interessi economici, ma anche alla nostra storia, cultura e tradizioni.
Questo documento da noi elaborato è a disposizione di tutti i patrioti, che come tali siano disposti a lavorare nell’interesse della nostra terra.
Il Veneto Serenissimo Governo è ovviamente pronto a collaborare in un vasto fronte, per raggiungere questi obiettivi.
Nel contempo facciamo appello alle venete e ai veneti, e non solo, a ribellarsi e ad uscire dall’inganno economico e sociale, costruito dai detentori del potere economico, i quali ci coinvolgono nello sfruttamento della schiavitù da essi stessi importata in Europa, in quanto ci illudono che questi “schiavi” sono importanti per il benessere di tutti: è una falsità, facilmente dimostrabile: i poteri forti si trattengono il 95% dello sfruttamento, il 5% lo lasciano agli altri. Questo è dimostrato da un fatto innegabile: più “schiavi” importano, più si allarga la forbice tra i super ricchi e i poveri. Quindi spetta a tutti noi ribellarci, appropriarci non solo delle leve del potere, ma riappropriarci anche del lavoro e del suo prodotto, creando un giusto rapporto tra lavoro e salario, non nell’interesse di pochi, ma nell’interesse di tutti.
Tutto questo presuppone una rivoluzione socioeconomica totale, la nostra parola d’ordine è: “chi non lavora non mangia” e “ognuno secondo i propri meriti “.
Venezia-Longarone,7 agosto 2020
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Valerio Serraglia