Il voto al Senato della legge finanziaria (162 SI e 157 NO) sta a dimostrare quanto sia giusta la linea del Veneto Serenissimo Governo, quando indicava ed indica che non esiste democrazia nello Stato italiano, e quindi il presentarsi alle elezioni era puro e semplice cretinismo elettorale e parlamentare

Il voto al Senato della legge finanziaria (162 SI e 157 NO) sta a dimostrare quanto sia giusta la linea del Veneto Serenissimo Governo, quando indicava ed indica che non esiste democrazia nello Stato italiano, e quindi il presentarsi alle elezioni era puro e semplice cretinismo elettorale e parlamentare.
Aldilà di cavilli giuridici: il voto al Senato non è espressione della volontà del popolo, anche se “manipolata”.
Lo Stato italiano è nato attraverso una serie di aggressioni militari da parte di potenze straniere: Savoia, Germania, Francia, ed Inghilterra. Lo Stato italiano ha cercato di legittimare la propria espansione attraverso dei referendum che sono unanimemente riconosciuti come truffaldini; poi si è passati dalla monarchia alla Repubblica con un referendum guidato e pilotato dal ministero degli interni. Per quanto riguarda le cosiddette consultazioni elettorali nessuno è in grado di dire se i risultati erano, sono o saranno veritieri. QUESTO E’ IL CIRCO CHIAMATO ITALIA!
Speriamo che tutti i venetisti che hanno sempre considerato le elezioni come un momento decisivo per l’autonomia della Veneta Patria abbiano la dignità politica di fare autocritica e di ravvisare la lungimiranza del Veneto Serenissimo Governo, e di riconoscere a quest’ultimo la superiore analisi e direzione. È evidente che le analisi del Veneto Serenissimo Governo non sono frutto della sfera magica ma di un approccio con la storia basato su strumenti come il materialismo storico e dialettico.
Venerdì 15 dicembre ’06 è stato un giorno di vittoria del Veneto Serenissimo Governo nella sua lotta per smascherare il cretinismo elettorale italiano. E credo si possa affermare, non con chiacchiere ma con i fatti, che l’Italia è uno Stato allo sbando, senza direzione, senza appoggio popolare e che necessariamente crollerà sotto il peso delle sue contraddizioni.
Sta a noi, sia individualmente sia in forma collettiva, impedire che il crollo di questi straccioni si trasformi in un’anarchia senza controllo con sbandamenti e dolori simili all’8 settembre 1943.
Tutti uniti cacciamo il nuovo Badoglio (Prodi) e trasformiamo il crollo di questo Stato fantoccio nella rinascita della Veneta Serenissima Repubblica.
Viva il Libero Popolo Veneto!
Viva la Libertà!
Viva la Libertà!
Venezia, 16 dicembre ’06
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Portavoce
Valerio Serraglia