Il 1° maggio 1945 sul Reichstag di Berlino è stata issata la bandiera di tutti i combattenti che hanno lottato, e vinto, sui criminali che volevano asservire l’umanità ai loro disegni.Bisogna ricordare che quella è stata una battaglia; la lotta contro quell’idea di schiavizzare gli esseri umani e la natura continua.Le battaglie di Stalingrado, di Leningrado, di Iwo Jima, il sangue versato dai resistenti in Europa e nel resto del mondo per eliminare la belva che ha la responsabilità del massacro di 6 milioni di ebrei, di 27 milioni di russi, e di altri 27 milioni di esseri umani devono continuare, a 80 anni di distanza, perché gli eredi di quella feccia si stanno riarmando e preparando a una nuova guerra; vedi l’aggressione al centro dell’Europa, contro l’Ucraina e la Russia, vedi l’aggressione e il tentativo di sterminare il popolo ebraico da parte degli eredi e seguaci (Hamas) del gran Mufti di Gerusalemme Amin al-Husseini, alleato di Hitler e guida spirituale e materiale delle SS musulmane, agli ordini di Himmler.Non è un caso che nelle terre dove si è sviluppata l’ideologia nazista allora, oggi si vuole riarmare, per una nuova guerra di rivincita: Germania, Estonia, Lituania, Lettonia, Finlandia.Non bisogna mai dimenticare che tutti i banditi che volevano dominare l’Europa (Napoleone e Hitler) hanno tentato di eliminare il loro principale ostacolare a questo disegno, la Russia, pagandone le conseguenze personali e nel contempo distruggendo per 2 volte l’Europa.Oggi i popoli europei, e non solo, devono coalizzarsi contro la guerra e impedire che l’Europa venga distrutta per la terza volta.Niente soldi, niente armi alla feccia nazifascista. Cacciamola nel loro regno: la pattumiera della storia.Tutti noi siamo responsabilità del nostro destino, siamone degni.Venezia-Longarone 08 maggio 2025Per il Veneto Serenissimo Governo.
Il Vicepresidente Valerio Serraglia