Il VSG elenca le responsabilità che la Confindustria "Veneta" si deve assumere.
Il Veneto Serenissimo Governo, lette le ennesime dichiarazioni fatte ai media della Confindustria “Veneta” (secondo i quali “lo sviluppo e la crescita economica passano attraverso l’immigrazione” ma poi ci si dimentica volutamente che migliaia e migliaia di Veneti in America Latina non se la passano affatto bene e nessuno pensa, tranne il VSG, a farli tornare), fa molta fatica a capire se ci troviamo di fronte a uomini coscienti del fatto che, come imprenditori, oltre a gestire le proprie aziende hanno anche dei doveri etici nei confronti della comunità dove vivono. O da personaggi il cui odio contro la propria terra, la propria gente, la propria storia e cultura non ha più limiti pur di guardare al proprio particolare ad accontentare e sostenere il regime occupante italiano; in questa sciagurata opera di sfruttamento economico e di etnocidio storico culturale della veneta patria, a questi “imprenditori” il V.S.G. ricorda ancora una volta che lo sviluppo ed una crescita economica corretta, armoniosa e duratura avviene solo in queste condizioni:
1- Società omogenee sotto il profilo storico culturale, educate con profondi valori etici, civili, religiosi condivisi da tutti gli strati sociali;
2- Con l’innovazione, idee, brevetti, nuovi modi di produrre, ecc.;
3- Istruzione al lavoro per tempo, di maestranze e futuri dirigenti con scuole apposite di settore;
4- Unificazione di aziende che producono prodotti simili in consorzi di settore con nuovi parametri di gestione per essere più competitivi e credibili come dimensioni aziendali;
5- Garantire prodotti con un apposito marchio di qualità e sicurezza come facevano già i nostri antenati secoli e secoli fa;
6- Rispetto assoluto dell’ambiente che deve diventare una risorsa per tutti;
7- Capire in anticipo le future tendenze, in un parola rivedere il concetto di sviluppo ed economia.
In questo, per nostra grande fortuna la plurimillenaria storia veneta ci dà aiuto e sostegno a piene mani. Invece di attingere a questi preziosi insegnamenti la casta “imprenditoriale” ha voluto proseguire sulla strada dell’autodistruzione nel dare pieno ascolto ed incondizionato appoggio a tromboni di ogni sorta e colore.
Se adesso, nonostante i reiterati inviti e l’esempio del sacrificio dato dal V.S.G. a voltare pagina ed assumere un atteggiamento marciano, il volto sociale e civile del veneto è stato snaturato per accontentare Roma e le conseguenze la sta già pagando il nostro popolo, la responsabilità è in buona parte vostra. E non salverete di certo le vostre aziende in questo momento di crisi (peraltro ampiamente prevista prima dell’11 settembre) nel chiedere al governo italiano la solite prebende agevolazioni, condoni, appalti gonfiati o con le ormai nauseanti chiacchiere di efficienza, riforme, cambiamenti, infrastrutture, ecc.
Nulla si può cambiare concretamente in questo stato artificiale pena la sua disintegrazione, perché l’illegalità è eretta a sistema fin dalla sua travagliata nascita.
Non illudetevi perché il commercialista fatto ministro, o l’impiegato statale fatto governatore promettono ripresa tra qualche mese. La ripresa non ci sarà ed in questo momento l’unica cosa certa che avanza è il caos e la paura a tutti i livelli. Come il V.S.G. ripete da anni, l’unica strada da seguire soprattutto in questi momenti sono gli insegnamenti della nostra plurimillenaria Veneta Serenissima Repubblica. Solo allora potremmo crescere con ordine, giustizia, legalità, rispetto dell’ambiente e di chi lavora in una società Serenissima.
Comprendiamo che per molti di voi queste parole sono peggio delle bestemmie, ma la storia di queste settimane pretende precise scelte di campo in quanto sono in gioco il futuro e la sicurezza di milioni di veneti, che questo stato artificiale non può garantire oggi come non è stato capace di farlo in passato.
Il V.S.G. invita caldamente tutti i veri e onesti imprenditori, che sino ad oggi sono rimasti in silenzio schiacciati da questa cupola, a farsi coraggio ed uscire allo scoperto avvicinandosi al V.S.G. per collaborare e dar vita ad una nuova associazione di ispirazione marciana nel supremo interesse del nostro amato Veneto, prima che sia troppo tardi
1- Società omogenee sotto il profilo storico culturale, educate con profondi valori etici, civili, religiosi condivisi da tutti gli strati sociali;
2- Con l’innovazione, idee, brevetti, nuovi modi di produrre, ecc.;
3- Istruzione al lavoro per tempo, di maestranze e futuri dirigenti con scuole apposite di settore;
4- Unificazione di aziende che producono prodotti simili in consorzi di settore con nuovi parametri di gestione per essere più competitivi e credibili come dimensioni aziendali;
5- Garantire prodotti con un apposito marchio di qualità e sicurezza come facevano già i nostri antenati secoli e secoli fa;
6- Rispetto assoluto dell’ambiente che deve diventare una risorsa per tutti;
7- Capire in anticipo le future tendenze, in un parola rivedere il concetto di sviluppo ed economia.
In questo, per nostra grande fortuna la plurimillenaria storia veneta ci dà aiuto e sostegno a piene mani. Invece di attingere a questi preziosi insegnamenti la casta “imprenditoriale” ha voluto proseguire sulla strada dell’autodistruzione nel dare pieno ascolto ed incondizionato appoggio a tromboni di ogni sorta e colore.
Se adesso, nonostante i reiterati inviti e l’esempio del sacrificio dato dal V.S.G. a voltare pagina ed assumere un atteggiamento marciano, il volto sociale e civile del veneto è stato snaturato per accontentare Roma e le conseguenze la sta già pagando il nostro popolo, la responsabilità è in buona parte vostra. E non salverete di certo le vostre aziende in questo momento di crisi (peraltro ampiamente prevista prima dell’11 settembre) nel chiedere al governo italiano la solite prebende agevolazioni, condoni, appalti gonfiati o con le ormai nauseanti chiacchiere di efficienza, riforme, cambiamenti, infrastrutture, ecc.
Nulla si può cambiare concretamente in questo stato artificiale pena la sua disintegrazione, perché l’illegalità è eretta a sistema fin dalla sua travagliata nascita.
Non illudetevi perché il commercialista fatto ministro, o l’impiegato statale fatto governatore promettono ripresa tra qualche mese. La ripresa non ci sarà ed in questo momento l’unica cosa certa che avanza è il caos e la paura a tutti i livelli. Come il V.S.G. ripete da anni, l’unica strada da seguire soprattutto in questi momenti sono gli insegnamenti della nostra plurimillenaria Veneta Serenissima Repubblica. Solo allora potremmo crescere con ordine, giustizia, legalità, rispetto dell’ambiente e di chi lavora in una società Serenissima.
Comprendiamo che per molti di voi queste parole sono peggio delle bestemmie, ma la storia di queste settimane pretende precise scelte di campo in quanto sono in gioco il futuro e la sicurezza di milioni di veneti, che questo stato artificiale non può garantire oggi come non è stato capace di farlo in passato.
Il V.S.G. invita caldamente tutti i veri e onesti imprenditori, che sino ad oggi sono rimasti in silenzio schiacciati da questa cupola, a farsi coraggio ed uscire allo scoperto avvicinandosi al V.S.G. per collaborare e dar vita ad una nuova associazione di ispirazione marciana nel supremo interesse del nostro amato Veneto, prima che sia troppo tardi
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