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Lepanto simbolo della libertà dell'Europa e dell'Occidente

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Lepanto è un luogo della memoria per la cultura europea e per l’occidente tutto, lì il 7 ottobre 1571 si svolse "il più grande evento che videro i secoli", come ebbe ad affermare Miguel Cervantes.

Come ogni luogo della memoria gli eventi che lì si volsero debbono avere una funzione didattica per le generazioni future. Quella sanguinosa battaglia navale fu uno dei picchi più alti per la difesa della nostra civiltà. La storia molte volte ha uno svolgimento ciclico, e le dinamiche geopolitiche si ripetono: nei primi anni del nuovo millennio il pericolo dell’espansionismo islamico è tornato all’ordine del giorno: oggi come nel 1571 c’è la necessità che l’occidente si unisca per difendersi dall’invasione e dall’espansionismo islamico.

Nel XVI secolo l’Europa era sotto scacco da parte del pericolo ottomano, oggi è sotto attacco da parte del terrorismo internazionale di matrice islamica. La vittoriosa Battaglia di Lepanto (1571) come poi la Battaglia di Vienna (1683) furono un segnale chiaro per il mondo islamico, l’occidente non si sarebbe arreso e altre stragi come quelle avvenute a Famagosta non si sarebbero ripetute. Il futuro che attende l’Europa del XXI secolo ha i contorni assai cupi, anche per la complicità di taluni governi europei, e ciò sembra rendere vani i sacrifici fatti dalla flotta cristiana in quel lontano XVI secolo. Cosa ha significato Lepanto per la cristianità e per l’Europa tutta? Ha significato impedire ai Turchi di diventare l’unica potenza egemone del Mediterraneo, opponendosi alla diffusione della cultura islamica in tutta l’Europa.

Non bisogna dimenticare che l’Islam ha occupato tre dei cinque patriarcati originari della Chiesa (Alessandria, Antiochia, Costantinopoli), ne tiene uno sotto assedio (Gerusalemme), e il patriarcato di Roma è sotto costante minaccia: è dovere di ogni cristiano far sì che questi ritornino alle loro antiche radici. Sta ad ogni Governo fare la propria parte per respingere l’invasione islamica e difendere la propria gente, storia e tradizioni. I governi che non si muoveranno di fronte a questo pericolo ne risponderanno alle proprie genti e davanti al tribunale della storia che nei suoi giudizi non ammette appelli.

Oggi come a Lepanto dobbiamo senza nessun tentennamento difenderci da chi sta minacciando la nostra incolumità: l’espansionismo islamico. L’Italia che continua a reprimere la libertà del Popolo Veneto (da sempre è stato un baluardo a difesa della cristianità e dell’Europa tutta), violando gli accordi internazionali da Lei stessa sottoscritti, non può che essere un complice degli Stati che sovvenzionano il terrorismo quale avanguardia dell’espansionismo islamico. La rinascita della Veneta Serenissima Repubblica non potrà che essere salutare al mondo occidentale.

Non si può far finta di non vedere quale sia la realtà dei fatti: l’occidente rischia di diventare una fortezza assediata come lo era Famagosta. Non bisogna aver paura di affermare ciò che è vero, e che è alla luce del sole: questa è una guerra per la sopravvivenza, o si vince o si perde. Ora sta a noi trarre le conseguenze e fare una scelta di campo, non è più possibile tirarsi da parte e fare gli spettatori, oggi ogni persona è parte in causa, tutti siamo coinvolti direttamente. Qualsiasi sarà la nostra scelta dobbiamo sapere che avrà conseguenze per chi ci circonda e per i nostri figli. Non si potrà più dire: "non lo sapevo", "non immaginavo", "era imprevedibile" ora si è stati avvisati. "Che si combatta è necessità, non si può far di manco" così affermò il Capitano Generale Sebastiano Venier alla vigilia della battaglia di Lepanto. Questa parola d’ordine è d’obbligo anche oggi, i Popoli devono ribellarsi a quei Governo collaborazionisti che si rifiutano di contrastare e combattere il terrorismo. Nel 1571 la Lega Santa racchiudeva tutte le forze che combattevano contro il pericolo islamico, oggi è necessaria una grande alleanza occidentale che si stringa al fianco di USA, Israele e Regno Unito per la lotta contro la canaglia terrorista.

Il terrorismo ed il fanatismo islamico dopo l’11 settembre 2001 si sono riproposti come problemi che urgono di una soluzione stabile. È compito di ogni donna e uomo impegnarsi per la difesa dei sacri valori che caratterizzano la civiltà occidentale. Quella millenaria civiltà europea che si fonda sui 10 Comandamenti che Dio ha dato a Mosè. È bene ricordare a tutti quale sia la struttura delle tavole della Legge: Esse sono divise nei 3 comandamenti religiosi, e nei 7 laici che indicano quale debba essere la condotta morale di ogni persona che vuole vivere nella nostra società.

Il Veneto Serenissimo Governo invita tutti Popoli ad onorare, durante questa settimana, presso ogni Santuario Mariano recitando il Rosario, tutti i marinai e fanti di mare caduti sul campo d’onore per difendere l’Europa tutta; ricordando i comandanti della Lega Santa: Don Giovanni d’Austria, Sebastiano Venier, Agostino Barbarigo, Marcantonio Colonna e il Marchese di Santa Cruz.

I soldati della flotta cristiana sono veri martiri caduti per la difesa della nostra Europa.

In questa ricorrenza non possiamo non ricordare tutti quegli eroi, oltre agli indomiti combattenti di Lepanto, che in ogni epoca hanno contrastato il terrorismo e l’espansionismo islamico: Marcantonio Bragadin, Beato Marco d’Aviano, Eugenio di Savoia, Giovanni III Sobiesky, Marco Botzari, Massud (il leone del Panshir), Itzak Rabin, e molti altri ancora. In questo anniversario di festa per la libertà d’Europa non può mancare un saluto ad Oriana Fallaci, che con i suoi scritti e sempre viva nei nostri cuori; le sue parole sono come un faro che ci guida con rabbia verso la consapevolezza che la libertà arriverà solo se ritroveremo l’orgoglio di appartenere ad una cultura che va difesa ad ogni costo.

 

Demetrio Serraglia

Ufficio storico del Veneto Serenissimo Governo