Comunicati

Testo dell’intervista rilasciata a Radio Nazionale Veneta da Sergey Belyakov, durante il III° Forum

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Biografia di Sergey Belyakov: è Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Forum Economico di San Pietroburgo ( SPIEF ). In precedenza è stato per due anni Vice ministro per lo Sviluppo Economico della Federazione Russa. Dal 2009 al 2012 è stato Direttore del Dipartimento di Politica degli Investimenti e del Dipartimento per lo Sviluppo di Pubblic-Private Partnerships nel Ministero dello Sviluppo Economico. E’ stato consulente dell’allora Ministro dello Sviluppo Economico Elvira Nabiullina dal 2008 al 2009. Dal 2002 al 2008 ha lavorato come Chief Specialist nel Dipartimento per le relazioni esterne e come Consigliere del Vice Direttore Generale nella compagnia “ Basic Element “. Belyakov ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Accademia FSB ( Servizi federali per la sicurezza della Federazione Russa ).

R.N.V. I° domanda: “ La Federazione Russa è disposta ad avere rapporti diplomatici ed economici con nuovi stati che potrebbero formarsi in Europa?

 “ Risposta di S.B. : “ Secondo me la formazione di qualsiasi stato deve essere la volontà dei cittadini di questo stato. Se loro vogliono formare questo stato, per me va bene; se la volontà dei cittadini del paese viene espressa con un referendum per l’indipendenza, noi non possiamo che rispettare la volontà; se tutto è svolto con le regole noi non possiamo che rispettare la volontà dei cittadini e collaborare con questo stato. Quello che per me è importante, e deve essere evidente a tutti è che il riconoscimento di uno stato non deve dipendere da dove si trova questo stato e quali rapporti ci sono con questo stato, ma deve essere uguale per tutti. Se voi rispettate la volontà, il pensiero dei cittadini di Catalogna, della Scozia e altri, voi dovete rispettare la volontà degli altri popoli che vogliono l’indipendenza. La domanda è diversa, il punto è diverso: quali sono i motivi della formazione di questi movimenti indipendentisti che ci sono nel mondo ? Questa è sicuramente la domanda che dobbiamo porre alla politica interna di ogni paese. Nella Federazione Russa convivono più di cento soggetti autonomi e tanti popoli diversi; e anche da noi, tanto tempo fa, c’erano questi movimenti indipendentisti, che volevano ottenere l’indipendenza; dipende dal governo federale e dagli stati cercare di capire e risolvere i problemi.
” R.N.V. : “ Noi siamo d’accordo; ogni popolo deve vivere secondo la propria storia, cultura e tradizioni, come avviene nella Federazione Russa “. R.N.V. 2° domanda : “ La Federazione Russa è determinata a completare il South Stream ? In caso positivo, quali sono le attuali difficoltà ? “ 
Risposta di S.B. : “ Noi siamo veramente determinati a completarlo, però le difficoltà ci sono, perché tanti paesi con cui abbiamo collaborato, e continuiamo a collaborare, adesso stanno ripensando al significato del South Stream. Non sappiamo come si svilupperà. Io adesso colgo l’occasione per rassicurare i nostri partners europei, perché è molto importante definire e completare il South Stream, che serve per portare più gas in Europa, ma non sarà un’ulteriore dipendenza dalla Federazione Russa, perché la Federazione Russa è stato un partner molto affidabile, indipendentemente dal governo esistente e perché noi facciamo dei contratti a lungo termine, che poi rispettiamo; e questo per sottolineare il fatto che noi siamo interessati all’integrazione economica : purtroppo la geopolitica non conferma la stessa tendenza. 
“ R.N.V. :” A marzo , a Venezia, Radio Nazionale Veneta ha rilasciato alla televisione russa N.T.V. una dichiarazione, affermando che l’Europa, senza le materie energetiche della Federazione Russa rischia di essere dipendente dagli USA per sempre “.
 R.N.V. 3° domanda : “ Ci sono possibilità di togliere le contro sanzioni al Veneto da parte della Federazione Russa ? A quali condizioni ? "
 Risposta di S.B. : “ Voi lo sapete benissimo, non siamo stati noi a introdurre le sanzioni per primi; le nostre sono state controsanzioni. E abbiamo subito forti pressioni economiche dall’Unione Europea. Noi sicuramente vorremmo oltrepassare il più velocemente possibile questo periodo, e non parlare più la lingua delle sanzioni, ma parlare la lingua della collaborazione. Però le sanzioni contro la Russia non erano e non sono state emesse dalla regione Veneto o da qualche provincia, ma sono fatte a livello dello stato nazionale. Sicuramente sarà molto difficile toglierle a livello regionale : dobbiamo farlo a livello statale. Però, adesso, come consumatore le posso dire: io non vedo l’ora che le sanzioni vengano tolte, io per esempio adoro tutto ciò che è italiano “. R.N.V. : “ Faremo il possibile perché al più presto, almeno i prodotti veneti, si possano di nuovo consumare nella Federazione Russa ! “.
        
    L. Peroni  S.Belyakov  V. Serraglia                                            
 
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