E’ palese che il Covid-19 ha sconvolto l’intero sistema planetario.
Non è nell’immediato scoprire l’elemento scatenante della pandemia; questo verrà analizzato a suo tempo.
Al Veneto e ai veneti devono interessare due cose:
1) E’ in corso un tentativo di ridurre al disastro economico e alla fame tutto il sistema socioeconomico su cui si regge il Veneto, quindi hanno messo in atto un attacco globale al nostro popolo, alla nostra storia, cultura e tradizioni che si distingue dal resto della penisola. Tutto questo è avvenuto a seguito del risultato del referendum dell’ottobre 2017, dove abbiamo espresso, in maniera inequivocabile, il nostro diritto all’autodeterminazione, per poter decidere il nostro futuro. Era evidente che lo stato di straccioni di Roma avrebbe reagito alla prima occasione. Questa si è presentata con la pandemia.
2) A fronte di questi avvenimenti i patrioti veneti, e noi stessi del Veneto Serenissimo Governo, dobbiamo assumere un atteggiamento conseguente.
I centralcolonialisti italiani non fanno più distinzione, nè politiche, nè economiche: sparano nel mucchio, nell’intento di provocare più danni possibili e in tal modo mettere in ginocchio la nostra patria.
Il compito dei patrioti e di tutti gli strati sociali in qualsiasi posizione si trovino, è quello di sospendere tutte le contraddizioni al nostro interno (e sono parecchie), allearsi ed essere come un sol uomo, per difendere le nostre famiglie, le nostre attività, la nostra storia, cultura e tradizioni.
Le contraddizioni resteranno, verranno risolte a indipendenza proclamata, avendo come strada maestra due punti.
1) La base di partenza deve essere uguale per tutti,
2) A ciascuno secondo i propri meriti.
Queste sono le condizioni base per salvare la nostra patria.
Nel contempo facciamo appello a chi ha in mano le sorti finanziarie del Veneto di esaminare con attenzione la situazione socio-politica-economica della nostra terra; essi sono di fronte all’alternativa: stare con la struttura statale, quella italiana, palesemente in dissoluzione, o prestare attenzione a nuove realtà, con solide radici storiche e sociali nel passato, che hanno dimostrato di saper affrontare con determinazione e prospettive di successo gli ostacoli che ci possono sbarrare la strada.
In questo contesto complicato, ma con possibilità concrete di ottenere la nostra libertà, invitiamo tutta la nostra gente, e tutto il nord Italia, a diffidare, non tanto di Giuseppi e delle sue innate capacità parolaie, (memore del dottor Pettola e dottor Duplica di manzoniana memoria), bensì dell’orchestratore di turno dell’attacco verso la nostra terra: il ministro Francesco Boccia, comandante delle Volkssturm del sud, (il novello Francesco Maria Barracu, comandante del 3° Battaglione arabo-somalo in Etiopia).
VENETI DIFENDIAMO LA NOSTRA TERRA
Venezia-Longarone 03 maggio 2020
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro dell’economia
Valerio Serraglia