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A vittoria ottenuta Zaia proclami l’indizione del Referendum per l’indipendenza del Veneto

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Queste elezioni regionali in Veneto non serviranno a determinare il vincitore, dato che è evidente che Zaia verrà riconfermato, ma a stabilire le dinamiche di forza in seno al consiglio regionale.

Il problema principale di Zaia è Salvini, il quale ha deciso i candidati delle liste della “Lega”. È chiaro a tutti che Salvini è impaurito anzi terrorizzato dal Popolo Veneto, infatti nelle sue visite in Veneto abbandona il tricolore e la retorica italiana in favore del Leone di San Marco con cui si avvolge ad ogni occasione. Salvini la deve smettere di pensare che noi Veneti siamo degli stupidotti. Non sappiamo cosa farcene delle sue promesse di autonomia, sappiamo altresì molto bene che la Lega al governo ha scelto di approvare il reddito di cittadinanza ed abbandonare invece la legittima richiesta di autonomia. Sappiamo benissimo che Salvini è un italiano e l’italia non considera assolutamente il diritto dei Popoli ad autodeterminarsi, come chiaramente sancito dall’articolo 5 della costituzione italiana.

Chi vuole andare a votare e fare pressione su Zaia affinché proclami l’indipendenza del Veneto deve votare la lista “Zaia Presidente” e non la Lega. Zaia dovrà essere coerente con il risultato dei seggi e quindi portare alle Nazioni Unite la causa Veneta: è così che agisce un patriota veneto!

In questa sede preferiamo sorvolare sulle miserie umane, quanti pur di tentare di recuperare una carega in consiglio regionale utilizzano il Leone di San Marco, e che, durante la fasi più drammatiche della pandemia, inneggiavano agli spriss: il misero equivalente nostrano dei vari Sala e Zingaretti.

Non parliamo, per carità di patria, della lista che ha riesumato il leone della Liga Veneta: basta scorrere i nomi delle liste per inciampare in taluni personaggi resuscitati dalle catacombe venetiste.

Qualche parola la rivolgiamo a Simonetta Rubinato, la quale giustamente si ostina a difendere la richiesta di autonomia del Veneto proponendo anche un programma elettorale interessante, ma tale giusto principio cozza con il rifarsi all’articolo 5 della costituzione italiana, il quale viola palesemente il principio del diritto internazionale che difende ed auspica l’autodeterminazione dei Popoli.

Per PD e grillini….no comment. Essi sono all’antitesi della nostra etica e del nostro pensiero, nonostante in queste elezioni regionali, come sempre in Veneto, un Leone di San Marco non se lo nega nessuna coalizione, si sa mai che qualche voto distratto si riesca a raccogliere.

Come Veneto Serenissimo Governo, quale erede e continuatore della storia, tradizioni e cultura della Veneta Serenissima Repubblica, e difensori del principio che solo il Popolo Veneto ha il diritto di decidere quale grado di autonomia desidera esercitare, chiediamo a Zaia che alla prima seduta del nuovo consiglio regionale metta un unico punto all’ordine del giorno: “Presa d’atto della non volontà italiana di aprire un serio tavolo di trattative per l’autonomia, e conseguente procedura per l’indizione di un referendum per l’indipendenza del Veneto, sotto l’egida internazionale, da svolgersi il 25 aprile 2021”.

Venezia-Longarone, 06 settembre 2020

Ufficio di Presidenza

del Veneto Serenissimo Governo