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La guerra è vicina

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La situazione politica internazionale sta progressivamente precipitando, sia sul piano economico, che su quello sanitario e militare.

È evidente a tutti che esistono tentativi continui di provocazioni nei confronti della Federazione Russa con l’obbiettivo di creare il pretesto per nuove sanzioni, preposte a mettere in ginocchio l’economia russa e per far sollevare atti di ribellione all’interno di quest’area. Il tutto per imporre l’egemonia della NATO, guidata dal Partito Democratico USA e da un nuovo Maccartismo anti-russo per una riedizione della guerra fredda. Tutto questo avviene principalmente utilizzando la Polonia, i Paesi Baltici e l’Ucraina.

In realtà il problema dell’Europa e dell’occidente tutto è la non autonomia energetica, quindi la necessità di impossessarsi di queste fonti. I paesi che detengono i più grandi giacimenti sono: la Federazione Russa e l’Arabia Saudita, ma di questi due Paesi l’unico che ha gli strumenti per difendere le proprie materie energetiche è la Federazione Russa.

Quindi la NATO e una parte degli Stati che la compongono stanno alimentando con forniture militari offensive tutta una serie di paesi dell’ex Patto di Varsavia, nell’accerchiamento della Federazione Russa e dei suoi alleati. La Federazione Russa non può permettere che attraverso la politica del carciofo la NATO arrivi alle porte di San Pietroburgo, Mosca, Volgograd.

Deve essere chiaro ai vari “dottor Stranamore” della NATO, che la linea invalicabile è Kaliningrad-Transnistria-Sebastopoli. Qualsiasi superamento di tale linea da parte della NATO avrà una risposta ferma, decisa e inequivocabile.

La riedizione dei vari “patti di Monaco”, giostrati dalla NATO contro la Federazione Russa saranno inefficaci, e avranno una risposta senza mezzi termini, quindi è nell’interesse della NATO assumere atteggiamenti meno bellicosi e provocatori, e trovare soluzioni diplomatiche, per evitare pericolosi scontri, che si può sapere come iniziano ma non come finiscono (l’esperienza di Napoleone e di Hitler sono lì ad insegnarlo). In questo contesto è necessario che tutti i popoli amanti della pace creino uno sbarramento contro i guerrafondai, per difendere la pace e conquistare la propria autodeterminazione. Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica è e sarà in prima linea per la difesa della pace, della libertà, dell’autodeterminazione, insieme a tutti i suoi amici ed estimatori.

Venezia-Longarone, 14 Dicembre 2021 

Il Vicepresidente del Veneto Serenissimo Governo

Valerio Serraglia