Comunicati

24 anni di lotte per la nostra libertà

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Il 09 maggio del 1997 un gruppo di patrioti sotto la guida del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, si resero responsabili della liberazione di piazza San Marco a Venezia.

Lo scopo di quell’azione era puramente simbolico, si voleva far conoscere al mondo il problema Veneto e della sua illegale occupazione iniziata nel 1866 mediante una truffa referendaria messa in piedi dall’allora neonato stato italiano.

Dal punto di vista mediatico fu un successo in quanto tutto il mondo diede risalto alla vicenda, in Veneto il Popolo iniziò a prendere coscienza della propria storia cancellata e se ora nel 2021 la voglia di autonomia delle genti Venete aumenta sempre più ogni giorno lo è anche per l’azione del maggio 1997.

Dopo la liberazione di piazza San Marco abbiamo portato avanti una linea prettamente politica: abbiamo cercato riconoscimenti internazionali contattando tutte le cancellerie Europee e non, per esporre i nostri obbiettivi e ideali, con alcune nazioni siamo riusciti ad allacciare buoni rapporti che tuttora coltiviamo e che crescono di giorno in giorno.

Ci siamo sforzati per aggregare i Veneti che si riconoscono nei valori di autodeterminazione e di libertà, a questo scopo serve il progetto dei liberi territori, in cui chiunque può decidere di dichiarare la propria casa, un pezzo di terra ecc… libero territorio Veneto per costruire l’embrione della futura Veneta Serenissima Repubblica.

In questi anni di profonda crisi economica in cui l’occupante italiano ci ha trascinato per la sua inadeguatezza, ingenuità, sprechi e corruzione, abbiamo stilato vari piani economici per dare un futuro sereno alle prossime generazioni, ricordando l’ultimo in ordine di tempo il “Nuovo Piano Economico per la rinascita della Veneta Serenissima Repubblica”, presentato a vari forum economici internazionali tra cui allo SPIEF di San Pietroburgo nel 2017, perché non ci possiamo limitare a soffermarci solo all’indipendenza del Veneto, bensì dobbiamo anche ribaltare l’economia attuale per superare le sfide del terzo millennio, perché è da ingenui pensare che si possano risolvere le crisi con modelli di aiuti una tantum, magari dall’Europa, come ad esempio il famoso recovery plan messo a punto per superare la crisi pandemica odierna. E’ chiaro che gran parte di quel denaro andrà nelle tasche dei soliti noti, sprecato in assurde strategie o usato per fingere di aiutare quella parte di italia meno produttiva ma in verità utile solo ai vari luogotenenti del regime e perso nelle spire della burocrazia.

Il Popolo Veneto ha raggiunto una grande vittoria nel 2017, dove il 60% dei Veneti ha ribadito la propria volontà di affrancarsi dal giogo italiano, ma non possiamo fermarci qui, è giunto il momento di accelerare e trovare nuovo slancio per la nostra causa, non possiamo pensare di poter arrivare all’indipendenza del Veneto con il solo voto elettorale è necessario l’aiuto di tutti anche con piccole cose nella vita quotidiana facendo crescere nelle nostre menti la consapevolezza che siamo sul baratro e che nessuno ci salverà, lo dobbiamo fare da soli.

Quando siamo saliti sul campanile di San Marco non sapevamo come sarebbe andata a finire, non eravamo sicuri che il nostro Popolo avrebbe capito la nostra azione, ma siamo andati lo stesso correndo innumerevoli rischi perché sapevamo che era la cosa giusta da fare e che non potevamo continuare a ignorare una verità assoluta: se vogliamo la libertà ci dobbiamo impegnare in prima persona senza delegare a nessuno il nostro futuro, citando una frase di un presidente Americano: «Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese».

E Come disse uno dei nostri più famosi e importanti eroi il Doge Sebastiano Venier poco prima della battaglia di Lepanto, alla domanda del comandante della flotta cristiana che gli chiedeva se si sarebbe combattuto rispose: “ET NECESSITA E NON SI PUO’ FAR DI MANCO”

Venezia-Longarone 08 maggio 2021

per il Veneto Serenissimo Governo

il Presidente Luca Peroni

il Vicepresidente Andrea Viviani