Comunicati Spirito Veneto

L’Islam e la Cristianità

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E’ dovere di ogni uomo e donna liberi lottare con qualsiasi mezzo contro la scellerata politica dell’espansionismo islamico, ed è altresì un obbligo morale per i cristiani schierarsi a fianco dei cugini ebrei per la difesa dei luoghi santi.

 

 

Dobbiamo porci un interrogativo di fronte al dilagare dell’espansionismo islamico ritornato prepotentemente all’attacco, e che di fatto l’occidente non sa controbattere adeguatamente: "come contrastare questo pericolo mortale che minaccia tutte le persone libere?" Non è un anacronismo affermare che c’è la necessità di una nuova crociata che blocchi per sempre gli stati islamici e i movimenti fondamentalisti che come politica hanno l’espansionismo a danno dell’occidente cristiano e la conversione forzata di chi non professa la fede del profeta. E’ dovere di ogni uomo e donna liberi lottare con qualsiasi mezzo contro la scellerata politica dell’espansionismo islamico, ed è altresì un obbligo morale per i cristiani schierarsi a fianco dei cugini ebrei per la difesa dei luoghi santi.
Non bisogna dimenticare che l’islam ha occupato tre dei cinque patriarcati originati dalla chiesa (Alessandria, Antiochia, Costantinopoli), ne tiene uno sotto assedio (Gerusalemme), e il patriarcato di Roma si sta autodisgregando: è dovere di ogni cristiano far sì che questi ritornino alle loro antiche radici. Se la chiesa non farà niente per difendersi starà al popolo e a chi si riconosce nei principi del cristianesimo fare quanto è nelle proprie possibilità per riportare questa millenaria istituzione nei binari della dottrina cristiana. I segnali che provengono dalla Città del Vaticano sono preoccupanti, sta a chi di dovere dimostrare che ciò che la Chiesa rappresenta non sarà venduto a chicchessia.
Gli immigrati mandati nelle nostre terre sono la quinta colonna dell’espansionismo islamico, la nuova arma è la bomba demografica usata per sovvertire il rapporto numerico all’interno delle popolazioni occidentali, è necessario e vitale colpire quegli stati e organizzazioni che sono fautori di questa politica. Sta ad ogni governo fare la propria parte per respingere l’invasione islamica e difendere la propria gente, storia e tradizioni. I governi che non si muoveranno di fronte a questo pericolo ne risponderanno alle proprie genti e davanti al tribunale della storia che nei suoi giudizi non ammette appelli. Il Veneto Serenissimo Governo, seguendo le tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica di cui è l’unico erede e continuatore, farà quanto è nelle proprie possibilità per contrastare l’aggressività islamica. Oggi come a Lepanto dobbiamo senza nessun tentennamento difenderci da chi sta minacciando la nostra incolumità: l’espansionismo islamico.
Chi reprime la libertà del Popolo Veneto che da sempre è stato un baluardo a difesa della cristianità e dell’Europa tutta, non può che essere un complice degli stati che sovvenzionano il terrorismo quale avanguardia dell’espansionismo islamico. La rinascita della Veneta Serenissima Repubblica non potrà che essere salutare al mondo occidentale. Non si può far finta di non vedere quale sia la realtà dei fatti: l’occidente rischia di diventare una fortezza assediata come lo era Famagosta. Non bisogna aver paura di affermare ciò che è vero, e che è alla luce del sole: questa è una guerra per la sopravvivenza, o si vince o si perde. Ora sta a noi trarre le conseguenze e fare una scelta di campo, non è più possibile tirarsi da parte e fare gli spettatori, oggi ogni persona è parte in causa, tutti siamo coinvolti direttamente. Qualsiasi sarà la nostra scelta dobbiamo sapere che avrà conseguenze per chi ci circonda e per i nostri figli. Non si potrà più dire: “non lo sapevo”, “non immaginavo”, “era imprevedibile” ora si è stati avvisati. 

Venezia, 30 novembre 2002

Per il Veneto Serenissimo Governo

Il Vicepresidente
Luca Peroni