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La Bandiera di San Marco a Forno di Zoldo

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Storia della bandiera di San Marco a Forno di Zoldo. Vessillo che sventolò sulle navi Venete durante la battaglia di Lepanto del 1571.

Il 7 ottobre 2002 il Veneto Serenissimo Governo ha celebrato la Memoria della gloriosa Battaglia di Lepanto rendendo omaggio ad una delle Bandiere militari che sventolò sulle navi vittoriose della Serenissima.
Dopo lunghe ricerche si è trovata una labile traccia che portava a Forno di Zoldo: la Repubblica, in segno di riconoscenza per il contributo dato dal popolo zoldano, donò questa Bandiera di Guerra la quale, da allora, diventò simbolo identificativo di radici e cultura per gli abitanti della Valle.
Un breve ma significativo scritto di un ex sindaco di Forno di Zoldo riassume efficacemente la storia del vessillo ed il suo significato per la popolazione della Valle:
“La gloriosa, sebben stracciata, bandiera che sventolò in ogni greppo ed in ogni gola in quel fatidico 1848 e che come emblema di unione e di sacrificio stimolava i nostri a combattere fino all’ultima stilla, esiste tuttora sebbene a brani ed a stento si discerne lo storico leone do San Marco.
Questa bandiera venne portata a sventolare a Lepanto nella battaglia che i Veneziani combatterono contro i Turchi, dove la vittoria arrise agli armi Veneziani ed in ringraziamento della Vittoria riportata venne istituita la festa della Madonna del Rosario.
Da Lepanto la bandiera venne portata qui da uno di Pra che si trovava ivi a combattere, ed era della famiglia Pra Floriani. E la portò poi nelle processioni facendola sventolare come se fosse stato un gonfalone, e cosi i suoi discendenti.
Ora è in municipio e viene portata nei funerali di qualche vecchio veterano.
Quando morì il Gonella di Baldi, invece di mettere il lenzuolo da morto sopra la cassa, misero la bandiera. Venne sepolto con funerale civile poiché era ateo.
….per copia conforme.
Dozza, li 4 Maggio 1974”
Le brevi note riportate testimoniano l’amore del popolo per la Repubblica e l’identificarsi di essa con le proprie radici.
Effettivamente, sia dall’analisi iconografica, confrontata con i testi marciani riportanti le icone dei vessilli militari Serenissimi, che anche da un semplice e diretto esame del vessillo stesso, lo si può far risalire al XVI°/XVII° secolo.
La bandiera a scacchi bianchi e blu, o rossi, venne effettivamente utilizzata quale vessillo militare navale nella Flotta della Repubblica.
Il drappo in parola reca, seppur malamente ritoccato a mano in epoca tardiva (XIX° sec. ?) ancora il Leone di San Marco in icona da guerra nel riquadro in alto a sinistra. Mentre nel riquadro in basso a destra, dipinto dalla medesima mano dei ritocchi al Leone, trova posto il simbolo della Val Zoldana: l’incudine e il ferro dei chiodi, dipinto probabilmente in occasione dei moti del 1848 e della Repubblica di Manin.
Come Veneto Serenissimo Governo ringraziamo il Sindaco, il Vice Sindaco e la popolazione zoldana tutta per l’ospitalità concessaci e per la disponibilità  farci rendere omaggio alla Gloriosa Bandiera ed ai Caduti Veneti per la causa della libertà delle nostre terre e per la difesa del Mondo Cristiano.

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