Comunicati Ufficio Affari Esteri

I crimini italiani, da Benito Mussolini ad Alcide De Gasperi, nei territori della "Jugoslavia"

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Il Veneto Serenissimo Governo in solenne riunione in data 3 maggio 2005, nella ricorrenza della vittoria delle Nazioni Unite in Europa contro i nazifascismi, approva l’ordine del giorno presentato dal Segretario Generale agli Affari Esteri Valerio Serraglia.
Nel contempo il Veneto Serenissimo Governo ringrazia tutti i Veneti che in ogni tempo e luogo hanno lottato per la libertà della loro terra dagli occupanti.


 

All’ennesima aggressione militare italiana alla “Jugoslavia” dell’aprile 1941 seguirono due anni e 4 mesi di occupazione segnati da una politica di violenza ai danni delle popolazioni civili.
All’indomani della cessazione della guerra, il governo presieduto da Tito reclama, per essere poi giudicati, i militari e i civili ritenuti responsabili di crimini. Nonostante gli accordi internazionali imponessero all’Italia la loro estradizione.
Il governo di Alcide De Gasperi si impegnò perché tutto fosse insabbiato, per evitare così la consegna dei criminali.
Il 29 settembre 1943 con il “Long Armistice”, il cui articolo 29 recitava: “Benito Mussolini e i suoi principali alleati fascisti e tutte le persone sospettate si aver commesso delitti di guerra o reati analoghi saranno immediatamente arrestati e consegnati alle Forze delle Nazioni Unite”.
Quale l’accusa?
Dall’11 aprile 1941 all’8 settembre 1943, gli straccimperialisti italiani nella sola provincia di Lubiana hanno fucilato circa 1000 ostaggi, ammazzato altre 8000 persone, incendiato 3000 case, deportato nei vari campi di concentramento 35000 persone (uomini, donne, bambini). Nella sola casamatta di Arbe morirono di fame oltre 4500 persone.
La repressione contro i civili sloveni si è intensificata dopo il discorso del Duce a Gorizia del luglio 1942.
Il Veneto Serenissimo Governo chiede sia ripristinata la verità storica sulla Dalmazia, l’Istria e il Quarnaro: esse non sono mai state italiane.
Sono state proditoriamente attaccate al di fuori di tutti i trattati internazionali dagli straccimperialisti italiani, i quali hanno commesso crimini alla pari dei loro compagni di merende tedeschi.
Nei suoi 1200 anni di storia, la Veneta Serenissima Repubblica ha costruito pacificamente con le popolazioni istro-venete e slave un equilibrio di convivenza basato sulle comuni radici storico religiose. Ciò è stato drammaticamente spezzato dal nazionalimperialismo italiano, e della violenze fisiche e morali da esso continuamente perpetrate.
Il Veneto Serenissimo Governo, ovviamente, si dissocia dai crimini commessi, ma chiede ufficialmente al tribunale dell’Aja di chiamare il governo italiano a rispondere di tutte le nefandezze compiute contro i nostri fratelli “Jugoslavi”.
 

Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente
Luigi Faccia