Comunicati

L’uso della lingua Veneta

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Il Veneto Serenissimo Governo e la questione lingua Veneta.

 

 

Come se non bastassero i continui attacchi alla nostra linea politica, il Veneto Serenissimo governo, deve anche registrare ancora con tristezza vecchie e logore polemiche lanciate contro il nostro governo dai cosiddetti padano Venetisti (da non confondere con i Veneti Patrioti) dicendo che il V.S.G. nei suoi documenti ufficiali non usa la nostra lingua Veneta.
Una questione che nei decenni precedenti abbiamo ampiamente dibattuto e alla nascita del V.S.G. nel gennaio del 1987 fu deciso di continuare con l’italiano per facilità di comunicazione e lettura per tutti i Veneti. Questa nostra decisione non toglie nulla sull’importanza della lingua Veneta come peraltro precisiamo nell’art. 22 della Veneta Costituzione.
E’ il nostro parere e siamo confortati in questo dalla storia Veneta, la grandiosa Veneta Serenissima Repubblica usava nei suoi documenti ufficiali il latino, il veneto e una forma arcaica di italiano iniziando così la querelle con Firenze su chi ha dato i natali all’italiano come lingua franca per comunicare con i vari popoli della penisola e null’altro, con buona pace di Ciampi e soci.
Se vogliamo continuare, l’uso della lingua non è decisivo per arrivare alla libertà del nostro Veneto, perché se cosi fosse, visto che bene o male milioni di Veneti parlano Veneto, anche se imbastardito, dovremmo già essere liberi da un bel po’ di tempo. Purtroppo per tutti noi il giorno del trionfo Marciano non è ancora arrivato. L’errore gravissimo di tutti i venetisti negli ultimi 30 anni, è stato quello di non voler capire che il nostro Veneto con l’occupazione italiana è stato privato della sua millenaria storia e cultura, spina dorsale e memoria collettiva del nostro popolo, sovrapponendone un’altra totalmente falsa e conculcata da tremendi avvenimenti di sangue che hanno di fatto colpito quasi ogni famiglia Veneta. Il nostro popolo privato del suo antico spirito che derivava dalla sua storia e cultura, è diventato una grottesca macchietta di se stesso pensando e agendo da italiano. I venetisti non hanno compreso o hanno fatto finta di non comprendere che la rinascita di un Popolo passa in primo luogo attraverso una presa di coscienza della propria vera storia e cultura e non quel becero folclore come si è fatto fino ad oggi “Maria in gondoleta” “Me piase el vin” e altre manifestazioni spacciate per cultura Veneta, per non parlare del “sedicente” assessorato alla storia e cultura Veneta su cui è meglio stendere un velo pietoso. Si può anche parlare italiano per farsi meglio comprendere (solo per questo) ma l’importante è che spirito e cuore siano autenticamente Marciani.
La straordinaria azione del 9 maggio 1997 mise per una notte alle corde questo stato artificiale, salvato in extremis dal gran capo padano e ricompensandoci con la presa in giro della devoluzione che peraltro scomparirà fra tre mesi. E’ la piena e rivoltante restaurazione central tricolor nazionalista. Venetisti è inutile continuare a polemizzare con l’autorità del V.S.G., se non avete coraggio di lottare seriamente per ridare dignità a questa nostra millenaria Nazione statevene a casa non trovate la scusa della lingua Veneta per coprire la vostra codardia.
Il Veneto Serenissimo Governo è fatto di uomini e tutti possono sbagliare, però e l’ultima forza autenticamente popolare che lotta senza compromessi di sorta con il cuore dei nostri gloriosi Veneti eroi per salvare la nostra Patria da un tristissimo futuro che già si preannuncia in tutta la sua gravità.
Se qualcuno di voi ha un po’ di coraggio Veneto si faccia avanti e collabori lealmente con il Veneto Serenissimo Governo.

Venezia,  5 febbraio ’06

 

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Plenipotenziario
Luca Peroni