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Mentre il sistema si disintegra, Obama affronta il test della verità

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…"E’ certamente positivo per gli USA che un candidato il cui genitore nacque in Africa possa diventare presidente, così come sarebbe stato positivo se Hillary Clinton fosse diventata il primo presidente donna. Ma sarebbe sciocco ignorare i metodi che sono stati usati per costringere Hillary, che ha ricevuto più voti popolari di Obama nelle primarie, a cedere. E sarebbe altrettanto sciocco ignorare il ruolo svolto da George Soros nella vittoria di Obama"…

In un’analisi strategica pubblicata il 7 novembre, il presidente dello Schiller Institute internazionale e del Movimento Solidarietà in Germania, Helga Zepp-LaRouche, ha ammonito che "se il vertice del G20 a Washington il 15 novembre non deciderà di adottare un nuovo sistema finanziario nella tradizione di quello di Bretton Woods (e cioè un sistema di credito come intendeva Franklin D. Roosevelt), saremo immediatamente minacciati dal pericolo di onde ancora più distruttive dello tsunami finanziario, che distruggeranno fette crescenti dell’economia reale". La signora LaRouche ha stigmatizzato la politica europea del "consenso", come pure la posizione americana espressa finora da Bush e reiterata "enfaticamente" da Obama.

In particolare, "l’EU è chiaramente incapace di comprendere che i dogma del neoliberismo sono falliti; e manca la minima conoscenza dei principii dell’economia fisica. Le misure proposte dall’EU (vedi sotto) potrebbero aver funzionato all’inizio degli anni settanta, ma ora equivalgono ai tentativi di resuscitare un paziente deceduto da tempo. E non ci si preoccupa nemmeno di affrontare la questione dei migliaia di miliardi del debito dei derivati".
Da Barack Obama "non abbiamo sentito una sola parola sulla riorganizzazione fallimentare, né una chiara idea dei principii su cui dovrebbe basarsi la nuova architettura finanziaria". Inoltre, l’idea europea di rafforzare il FMI, l’ente che ha contribuito a provocare la crisi, "ha poche prospettive di successo, dato che numerosi paesi mettono in dubbio la credibilità e la legittimità del FMI e considerano che non serva più".
Citando ad esempio le cifre pubblicate sul China Daily il 6 novembre, che mostrano un tasso di crescita negativo nel mese di ottobre (contro un tasso precedente dell’8%), Helga Zepp-LaRouche ha sottolineato come la depressione stia arrivando a passi da gigante. Il raffreddore americano diventa una polmonite cinese, e la Russia non sta molto meglio.
Fortunatamente, le idee di LaRouche si fanno strada, soprattutto in Russia e in Italia, due paesi del G8. Mentre in Russia LaRouche viene intervistato alla televisione e sulla stampa, al Senato italiano sta per essere discussa una mozione che fa esplicito riferimento alle idee di LaRouche sulla crisi.
"Non si tratta solo di sostituire il fallito sistema finanziario mondiale", ha scritto la signora Zepp-LaRouche, ma anche di sostituire il sistema globale di sicurezza militare". Quale sarà la politica del presidente Obama sulla Russia? Nel dibattito con McCain, Obama ha detto espressamente di essere a favore del rapido ingresso della Georgia nella NATO, e non ha mai messo in cima alle sue priorità il miglioramento delle relazioni con la Russia. Il giorno dopo le elezioni USA, il presidente russo Medvedev ha annunciato che la Russia stazionerà missili a breve raggio a Kaliningrad, in risposta alla decisione americana di stazionare i sistemi anti-missili balistici in Polonia e nella Repubblica Ceca.
"E’ certamente positivo per gli USA che un candidato il cui genitore nacque in Africa possa diventare presidente, così come sarebbe stato positivo se Hillary Clinton fosse diventata il primo presidente donna. Ma sarebbe sciocco ignorare i metodi che sono stati usati per costringere Hillary, che ha ricevuto più voti popolari di Obama nelle primarie, a cedere. E sarebbe altrettanto sciocco ignorare il ruolo svolto da George Soros nella vittoria di Obama".
"La prova della verità per il mondo intero arriverà presto. Romperà Obama con George Soros e Wall Street e opterà per un nuovo sistema di Bretton Woods e un New Deal nella tradizione di Roosevelt? Proporrà Obama una nuova architettura finanziaria che sancirà la fine del colonialismo per le nazioni del cosiddetto Terzo Mondo, e porrà fine alle guerre per le materie prime come quella attualmente in corso in Congo? Cesserà Obama l’accerchiamento strategico di Russia, Cina e India, permettendo invece la costruzione di un ordine mondiale pacifico per il XXI secolo?"
"Staremo a vedere. Certo è che, ogni giorno che passa e le soluzioni proposte da LaRouche vengono respinte o sabotate, aumentano le sofferenze negli USA e nel resto del mondo".

 

LaRouche: come attuare una riorganizzazione fallimentare del sistema
Alla vigilia della riunione a porte chiuse che si terrà a Washington l’11 novembre, l’economista Lyndon LaRouche ha indicato le linee guida per una riorganizzazione fallimentare del sistema finanziario, parlandone con alcuni membri del movimento giovanile larouchiano (LYM). Una riorganizzazione fallimentare è l’unica soluzione al crollo economico globale: “Fino a quando si tenterà di far valere, anche a tasso scontato, le pretese monetarie e simili – i titoli in denaro – non sarà possibile salvare il pianeta da nuovi secoli bui”, ha dichiarato LaRouche, riferendosi alla politica di rifinanziamento delle banche e della speculazione promossa attualmente dai governi del G7. Ferma restando la politica attuale, “nelle prossime settimane le condizioni del pianeta diventeranno impossibili, al di là dell’immaginazione di chiunque” fino a quando non verrà attuata la riorganizzazione fallimentare indicata da LaRouche.
“Non c’è altra soluzione: occorre sostituire l’attuale sistema monetario con un sistema creditizio” ha dichiarato LaRouche. Il potere per farlo ce l’hanno gli Stati Uniti, che dovrebbero svolgere un ruolo chiave nel convertire il sistema in un sistema creditizio. “Ecco che cosa faremo” ha aggiunto LaRouche: “Prenderemo tutta la monnezza che sono i titoli monetari e ne faremo un mucchio. Poi abbiamo un mucchio piccolo, che è il sistema creditizio. A questo punto prenderemo i debiti, che sono titoli in termini monetari, a partire da quelli americani, e li vagliamo. Ne prendiamo uno e ci chiediamo: ‘Vogliamo davvero rifinanziarlo? No. Mettiamolo nel mucchio di monnezza’. ‘E questo?’ ‘Va bene, questo lo accetteremo’. Come lo faremo? Convertiremo il valore monetario di questo titolo in un valore del sistema creditizio. La procedura fallimentare, di bancarotta ordinata, è questa: il governo federale sottopone l’intera cosa ad una procedura fallimentare, dichiara in bancarotta l’intero sistema”.
Il governo dichiara che certe cose saranno accettate e convertite in valori del sistema creditizio. “Convertire un debito, o un titolo, dal dollaro del sistema monetario al dollaro del sistema creditizio, è la nostra procedura fallimentare. Sottoporremo tutto ad una procedura fallimentare, perché non sappiamo esattamente che cosa farne. Non sappiamo quali valori accetteremo, quali cancelleremo e quali saranno le condizioni. Ecco perché faremo due mucchi. Non cercheremo di dare una risposta immediata alle persone che vogliono una risposta immediata: non l’avranno! Avranno la risposta che daremo loro: le cose che sono essenziali per far funzionare la società le metteremo nel sistema creditizio. Le toglieremo dal mucchio della monnezza monetaria e le metteremo nel mucchio del ‘prezi
oso sistema creditizio’. In questo modo quelle parti dell’economia che devono funzionare cominceranno a funzionare da subito sulla base del sistema creditizio. Ed useremo la Federal Reserve come una Banca Nazionale: anche il sistema della Federal Reserve è in bancarotta. Che cosa farne? La sottoporremo alla procedura fallimentare. Che cosa significa questo alle condizioni attuali? Convertire immediatamente il sistema della Federal Reserve in una Banca Nazionale come quella definita da Hamilton, il ministro del Tesoro del presidente Washington. E gli altri aspetti del sistema della Federal Reserve, blip, spariranno! In questo consiste il potere del governo federale, il potere conferito dalla nostra Costituzione".
Dopodiché, gli USA proporranno un trattato generale agli altri governi del mondo. "Questa è la riforma!" Il governo USA suggerirà agli altri di allestire il proprio sistema creditizio, e condurre le proprie riforme in cooperazione con gli USA sulla base di un sistema di credito.

Il cartello della droga e Soros alleati contro il Messico
Con la disintegrazione del sistema finanziario e monetario mondiale, gli interessi finanziari di Londra sono intenti a consolidare il proprio controllo sulla produzione e il traffico di stupefacenti in America Latina. In Colombia, il presidente Alvaro Uribe ha opposto resistenza ai tentativi di legalizzare la produzione di cocaina e di trattare con i narcotrafficanti, e ha appoggiato la politica antidroga del presidente messicano Felipe Calderon, il cui paese si trova sotto attacco della mafia della droga appoggiata da George Soros.
Il 4 novembre è precipitato al centro di Città del Messico un Lear jet che portava a bordo il ministro degli Interni Juan Camilo Mourino e l’ex viceministro della Giustizia responsabile per la guerra alla droga, José Luis Santiago Vasconcelos. Sono morti tutti i passeggeri e l’equipaggio, assieme a molte persone che si trovavano sul luogo dell’impatto. Santiago Vasconcelos era da anni nel mirino del cartello della droga ed era sfuggito ad almeno tre attentati, nel 2004, nel dicembre 2007 e nel gennaio 2008.
Questo incidente ha tutte le caratteristiche di un raffinato attentato della mafia. Mourino e Santiago Vasconcelos erano stati a San Luis Potosi e stavano facendo ritorno nella capitale. Ad un certo punto, la torre di controllo ha perso il contatto con il Lear jet, che successivamente è precipitato al centro di Città del Messico, nell’ora di punta. Benché il governo abbia immediatamente sostenuto, senza convincere, che l’incidente è dovuto ad "errore umano", in Messico circolano voci insistenti su una vendetta della narcomafia. Il messaggio diretto al presidente Calderon è chiaro: "Siamo noi a comandare e non tu. Ora fai quel che ti diciamo".
Il contesto dell’incidente suggerisce questa conclusione. Esso avviene una settimana dopo che il governo ha arrestato i numeri due e tre della squadra di intelligence antidroga del ministero della Giustizia (SIEDO), per aver girato informazioni al cartello della droga di Sinaloa, in cambio di mezzo milione di dollari al mese a testa. Il repulisti ha coinvolto 30 tra agenti e funzionari, che tramite il SIEDO erano riusciti a penetrare persino l’unità antidroga dell’ambasciata americana.
Gli arresti sono stati annunciati il 27 ottobre e la settimana successiva c’è stata in tutto il paese un’ondata di omicidi collegati alla droga. In un sol giorno, il 3 novembre, sono state uccise 58 persone. Tra le vittime della narcomafia ci sono almeno 12 funzionari di polizia, compreso il comandante della polizia federale nello stato di Mexico, e il comandante della polizia di Sonora, vittima di un’imboscata nella città di confine di Nogales. In quest’ultimo caso è evidente che la mafia dispone di personale altamente addestrato e di tecnologia raffinata.  Il comandante della polizia è stato colpito da un cecchino a grande distanza, che ha usato un potente fucile a guida laser. I sicari hanno poi lanciato bombe a mano per creare confusione e poter fuggire indisturbati.
Mentre fischiavano i proiettili, gli alleati di Soros in Messico si facevano avanti per dettare di fatto i termini della resa, sostenendo che la violenza cesserebbe se si legalizzasse il traffico di droga. Il 30 ottobre, il senatore René Arce, del partito di opposizione PRD, ha presentato un disegno di legge per "legalizzare la coltivazione, la produzione, il trasporto, il traffico, il trasferimento, la distribuzione, la vendita e il consumo di marijuana", secondo quanto riferisce il 6 novembre il quotidiano El Financiero. La legge di Arce autorizzerebbe anche "la coltivazione fino a cinque piante di cannabis per uso terapeutico personale, o per ornamento non commerciale in abitazioni private, e il governo potrebbe esportare la droga in conformità con leggi nazionali e internazionali", riferisce lo stesso quotidiano.

LaRouche chiede che Obama non assuma l’agente di Soros Samantha Power
Lyndon LaRouche ha invitato il Presidente eletto Obama a non dare incarichi di governo di alcun tipo alla sua consulente Samantha Power, che lavora per Lord Mark Malloch-Brown. Malloch-Brown, direttore del Foreign Office britannico per l’Africa, l’Asia e l’ONU, è coinvolto nella destabilizzazione della Repubblica Democratica del Congo. Ha inoltre impostato la politica britannica in Afghanistan, cercando di coinvolgere gli Stati Uniti in una potenziale guerra globale. Un articolo del 22 agosto 2008 del settimanale EIR denuncia i legami tra la Power, Malloch-Brown e il megaspeculatore George Soros, la cui Open Society finanziò alcune ricerche della Power nel 2003 al fine di promuovere “l’interventismo umanitario”. Malloch-Brown e Soros collaborano da decenni. Prima di assumere il suo incarico al Foreign Office, Malloch-Brown è stato vicepresidente dell’hedge fund di Soros, il Quantum Fund, nonché dell’Open Society Institute. Entrambi furono registi della “rivoluzione delle rose” in Georgia.

                                  

Movisol – movimento internazionale per i diritti civili solidarietà
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