Comunicati Ufficio Affari Esteri

Libia: le ragioni del Veneto Serenissimo Governo

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La situazione Libica è sempre più grave e le ripercussioni dell’aggressione militare della NATO rischiano di avere conseguenze devastanti in tutta l’area mediterranea e non solo, oltre ai non pochi lutti che già sta causando.

 

La guerra in Libia è una guerra neocoloniale che ignora gli interessi del Popolo Libico ed il suo diritto all’autodeterminazione. Anzi i cosiddetti rivoltosi sono oggettivamente supportati dal terrorismo internazionale con il patrocinio della canaglia iraniana di Ahmadinejad, il tutto sponsorizzato dalla classica miopia delle cosiddette potenze occidentali pronte a scatenare l’inferno per qualche barile di petrolio senza valutarne le conseguenze umane ed i costi. Da notare che le potenze occidentali dei cosiddetti volenterosi ci dicono che stanno combattendo il terrorismo in Afghanistan ed negli altri scenari mondiali, ed in Libia sono le prime ad armare lo stesso terrorismo, il quale utilizzerà queste armi non solo in Libia ma anche contro di noi: in Israele possiamo già vedere le conseguenze di ciò che avviene in Libia con l’equipaggiamento di armi dei cosiddetti rivoltosi di Bengasi, i quali poi le fanno pervenire ai terroristi di Hamas ed Hezbollah. E’ bene evidenziare che tra i capi dei cosiddetti rivoltosi ci sono due terroristi che hanno combattuto con Al Qaeda in Afghanistan e poi successivamente in carcerati a Guantanamo e poi rilasciati, questi sono Sufyan Bin Qumu e Abdel Hakim al Hasidi.
È necessario bloccare la guerra per evitare una somalizzazione della Libia, è la conseguente installazione di organizzazioni terroristiche islamiste che sottometteranno con il terrore uomini e donne libiche, e che faranno diventare la Libia un avamposto per gli attacchi terroristici all’Europa tutta. La pace può avvenire realmente se i libici vorranno risolvere il conflitto coi metodi politico-diplomatici, ed in questo quadro non può essere escluso a priori il dialogo con il governo Libico di Tripoli. Ogni altra affermazione è demagogia fatta sulla pelle delle donne e degli uomini libici, il tutto per interessi economici e commerciali e non umanitari.
Longarone, 8 aprile 2011

Per il Veneto Serenissimo Governo
il Ministro degli Esteri
Demetrio Serraglia
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Al Governo della Grande Jamahiria
Araba Libica Popolare Socialista

Oggetto: richiesta contatti diplomatici
Il Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, fedele alla convinzione che la risoluzione dei conflitti non derivi dall’esercitare atti o minacce di aggressione contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un Popolo, ma bensì che la soluzione di tutte le dispute internazionali possa avvenire con mezzi pacifici come negoziato, conciliazione, arbitrato o accordi giudiziari propone al Governo Libico di iniziare un contatto nell’interesse reciproco dei Popoli che noi rappresentiamo.
Siamo certi che il Vostro Governo prenderà in dovuta considerazione questa nostra richiesta per iniziare un contatto diplomatico con successivi sviluppi, improntato sul rispetto reciproco, il mutuo interesse e la collaborazione.
Longarone, 6 aprile 2011
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Esteri
Demetrio Serraglia