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25 aprile: festa di San Marco e festa della vittoria sui nazifascisti

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Per i Veneti il 25 aprile ha un duplice significato: è la festa del principale Patrono della Veneta Serenissima Repubblica ed è l’anniversario della sconfitta e della resa della canaglia nazifascista nella penisola italiana al termine della seconda guerra mondiale.
Dire che il 25 aprile come festa della liberazione non debba essere ricordato e festeggiato in Veneto non ha senso, anzi è una cosa vergognosa.

È sì vero che in Veneto la liberazione è stata parziale, ovvero siamo riusciti a cacciare solo le truppe nazi-tedesche riappropriandoci della provincia di Belluno, la quale era stata incorporata nel Reich tedesco; ma ciò non toglie importanza al concetto di lotta la nazifascismo come obbligo per ogni Patriota veneto. Il nazifascismo non è un’ideologia che fu sconfitta definitivamente nel 1945 ma si sta riproponendo anche attualmente in vari angoli del globo, e a volte con la complicità delle cosiddette potenze occidentali (l’Iran di Ahmadinejad o la Siria di Assad ne sono un esempio chiaro e lampante). Come Veneto Serenissimo Governo affermiamo con la più forte determinazione possibile che un Patriota Veneto deve lottare sempre e comunque contro ogni forma di nazifascismo.
Il 25 aprile 1945 l’autodeterminazione e la libertà del Popolo Veneto non si sono concluse, la Resistenza Popolare Marciana continua, ora è giunto il tempo di ritornare ad essere una nazione indipendente. Il primo passo per la nuova liberazione Veneta è la continua proclamazione da parte di più Veneti possibili di Liberi Territori Veneti, come fu fatto sui monti di Longarone il 20 luglio 2008.
Facciamo inoltre notare, per ristabilire verità storiche inconfutabili, che reparti del Reggimento San Marco, con la bandiera del leone alato, hanno combattuto durante il secondo conflitto mondiale con l’ottava armata britannica e sono entrati per primi a Venezia. Inoltre reparti alpini con bandiere di San Marco sono entrati a Udine nel 1945 partecipando alla sua liberazione. Diverse unità partigiane combattevano sotto le insegne marciane. Quindi truppe Venete con insegne Venete hanno partecipato alla liberazione della Penisola: di conseguenza possiamo affermare che come i marinai Veneti a Lissa nel 1866 anche nella seconda guerra mondiale donne e uomini Veneti si sono guadagnati nei campi di battaglia con il sangue e la propria vita il diritto ad ottenere una libera consultazione per decidere il proprio destino di Popolo e Nazione.

Viva San Marco!

Viva la Libertà!

Longarone, 25 aprile 2011
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Presidente
Luca Peroni