“Sul Sionismo”, Martin Luther King
i, a causa della loro ebraicità. Si tratta cioè di antisemitismo.”
"Lo Squalo e il Pesciolino" di Gilad Shalit (11 anni)
Racconto ritrovato dalla maestra e pubblicato in un libro per bambini
Anni prima di diventare un caporale e di essere rapito dai militanti palestinesi, l’11enne Gilad Schalit scrisse una semplice parabola sul come cavarsela con i nemici. Il soldato israeliano Schalit, che oggi ha 24 anni, è stato rapito a giugno 2006 dai militanti di Hamas nella Striscia di Gaza durante un raid israeliano al confine.
Due suoi commilitoni sono rimasti uccisi nell’attacco. Le trattative segrete per uno scambio di prigionieri sono bloccate da tempo e lui rimane prigioniero a Gaza.
La storia del piccolo Shalit si intitola: "Quanto lo squalo e il pesce si incontrarono per la prima volta". E’ stata pubblicata in un libro per bambini: 64 pagine, illustrate da 29 artisti israeliani. Il progetto è inoltre in mostra alla galleria di Nahariya, la città del Mediterraneo, nel nord di Israele, dove Schalit è nato.
La storia, scritta da Schalit nel 1997, racconta di uno squalo che sta per mangiare un pesciolino. Ma i due iniziano a giocare a nascondino e poi diventano amici. La mamma-squalo è però contraria a questa amicizia: "Il pesce è un animale che mangiamo. Non giocare con lui", gli dice. "Lo squalo è l’animale che ha divorato tuo padre e tuo fratello, non giocare con lui", gli dice la mamma-pesce. Dopo essersi evitati per un anno, i due si rincontrano. Lo squalo: "Sei un nemico, ma possiamo fare la pace?". Il pesce si dice d’accordo e i due annunciano la rinata amicizia alle madri. "Da quel giorno – scriveva Schalit – lo squalo e il pesce hanno vissuto in pace".
A trovare la storia è stata un’insegnante del soldato rapito, mentre faceva le pulizia di primavera quattro anni fa e l’ha fatta avere alla famiglia. "E’ il messaggio di un bambino di 11 anni che crede che anche i nemici alla fine possono vivere insieme", ha commentato il padre Noam Schalit. "Un racconto – ha aggiunto – oggi molto attuale".(LiberaliPerIsraele)
Racconto ritrovato dalla maestra e pubblicato in un libro per bambini
Anni prima di diventare un caporale e di essere rapito dai militanti palestinesi, l’11enne Gilad Schalit scrisse una semplice parabola sul come cavarsela con i nemici. Il soldato israeliano Schalit, che oggi ha 24 anni, è stato rapito a giugno 2006 dai militanti di Hamas nella Striscia di Gaza durante un raid israeliano al confine.
Due suoi commilitoni sono rimasti uccisi nell’attacco. Le trattative segrete per uno scambio di prigionieri sono bloccate da tempo e lui rimane prigioniero a Gaza.
La storia del piccolo Shalit si intitola: "Quanto lo squalo e il pesce si incontrarono per la prima volta". E’ stata pubblicata in un libro per bambini: 64 pagine, illustrate da 29 artisti israeliani. Il progetto è inoltre in mostra alla galleria di Nahariya, la città del Mediterraneo, nel nord di Israele, dove Schalit è nato.
La storia, scritta da Schalit nel 1997, racconta di uno squalo che sta per mangiare un pesciolino. Ma i due iniziano a giocare a nascondino e poi diventano amici. La mamma-squalo è però contraria a questa amicizia: "Il pesce è un animale che mangiamo. Non giocare con lui", gli dice. "Lo squalo è l’animale che ha divorato tuo padre e tuo fratello, non giocare con lui", gli dice la mamma-pesce. Dopo essersi evitati per un anno, i due si rincontrano. Lo squalo: "Sei un nemico, ma possiamo fare la pace?". Il pesce si dice d’accordo e i due annunciano la rinata amicizia alle madri. "Da quel giorno – scriveva Schalit – lo squalo e il pesce hanno vissuto in pace".
A trovare la storia è stata un’insegnante del soldato rapito, mentre faceva le pulizia di primavera quattro anni fa e l’ha fatta avere alla famiglia. "E’ il messaggio di un bambino di 11 anni che crede che anche i nemici alla fine possono vivere insieme", ha commentato il padre Noam Schalit. "Un racconto – ha aggiunto – oggi molto attuale".(LiberaliPerIsraele)
Lo Squalo e il Pesciolino
All’improvviso, il pesciolino vide uno squalo che se lo voleva mangiare.
Si mise allora a nuotare veloce veloce, ma lo stesso fece lo squalo.
Improvvisamente il pesce si fermo’ e disse allo squalo: “Perche’ mi vuoi mangiare? Potremmo giocare assieme!”
Lo squalo penso’ e penso’ e poi gli disse:
“E va bene: giochiamo a nascondino”.
Lo squalo e il pesce giocarono così
per tutta la giornata, fino a quando il sole tramonto’.
La sera, lo squalo fece ritorno a casa sua.
Sua madre gli chiese: “Com’e’ andata oggi, mio caro squalo? Quanti animali ti sei mangiato?”
Lo squalo rispose: “Oggi non ho mangiato nessun animale, ma ho giocato con un animale chiamato Pesce.”
“Quel Pesce e’ un animale che noi mangiamo. Non giocarci con lui!” disse la mamma dello squalo.
A casa del pesce, accadde la stessa cosa. “Come stai, pesciolino? Com’e’ andata la giornata oggi a mare?” chiese la mamma del pesce.
Il pesce rispose: “Oggi ho giocato con un animale chiamato Squalo”.
“Quello squalo e’ l’animale che ha mangiato tuo papa’ e tuo fratello. Non giocare con quell’animale”, aggiunse la madre.
Il giorno dopo nel bel mezzo dell’oceano non ci andarono ne’ lo squalo ne’ il pesce.
Non s’incontrarono per molti giorni, settimane e perfino mesi.
Poi, un giorno si videro. E tutt’e due scapparono di corsa dalla loro mamma e di nuovo non s’incontrarono per giorni, settimane e mesi.
Dopo che un anno era passato, lo squalo uscì per una bella nuotata e la stessa cosa fece il pesce. S’incontrarono così per la terza volta e allora lo squalo gli disse: “Tu sei mio nemico, ma forse possiamo vivere in pace.”
Il pesciolino rispose: “Va bene”.
Giocarono assieme di nascosto per giorni, settimane e mesi, fino a quando, un giorno, sia lo squalo che il pesce non andarono a trovare la mamma del pesce e le parlarono.
Poi fecero la stessa cosa con la mamma dello squalo;
e da quel giorno gli squali e i pesci vivono in pace.
FINE
Di Gilad Shalit (a 11 anni)